l'alimentatore (switching) è integrato nel corpo illuminante.
Certamente possiede un driver interno ma di quello che dice il commerciante mi fido sempre poco finché non vedo il data-sheet del costruttore, comunque la tendenza è quella di eliminare (insieme allo spreco di energia) la complicazione, il costo e la possibilità di guasto di questo componente con un collegamento a ponte di 4 serie di led per un'alimentazione direttamente in alternata stabilizzata (entro il 20%) solo da una resistenza in serie.
Già i faretti fino a 4-5W (composti da una più o meno numerosa serie di led discreti) relativamente economici e di bassa qualità, che da anni impazzano e illudono su ebay, non hanno mai visto al loro interno un IC switching mode, ma solo condensatori diodi e resistenze.
Molti led di potenza di nuova generazione sono composti da molti diodi in serie sullo stesso chip (50V) in modo da rendere possibile l'alimentazione diretta di rete con serie di 2 o 4 elementi.
Anche i led Epistar da 3W qui impiegati, per la loro alta tensione di funzionamento (50V x4), con l'aggiunta di un ponte di diodi e una resistenza si presterebbero ad un pilotaggio in corrente pulsante a 100Hz, come d'altra parte consiglia lo stesso produttore: "A bridge structure can be used with the 3W lamp to achieve the AC drive".
La scelta dell'architettura impiegata dipende solo dalla convenienza dell'assemblatore.
I led Acriche della coreana Seoul Semiconductors funzionano con un minimo di 110V (mercato americano) o 230V (serie di 4) direttamente in alternata con un ponte di diodi e una sola resistenza (per ogni coppia di led) integrati nel modulo ceramico mostrato.
http://www.acriche.com/en/product/prd/acriche.asp
Schemi semplificati del circuito per le diverse tensioni possibili.