Apprezzata ad Euroluce 2009, quando è stata presentata nello stand Maurer in un ambiente completamente buio e pareti e soffitto verniciati in nero, in cui la bellezza di questa installazione - più che una lampada - sta nel gioco del fascio di luce generato dal faretto alogeno che colpisce i cristalli appesi lungo la rete in nylon.
Una concessione di Ingo Maurer al fenomeno delle realizzazioni con cristalli, in un Salone di Milano del 2009 in cui anche Swaroski aveva presentato qualcosa di molto simile, e che, apparentemente alla prima fu molto apprezzato (queste realizzazioni hanno fatto presa in realtà più che altro in ambienti commerciali e rappresentativi). Dal punto di vista strettamente illuminotecnico credo che dovresti pensare a coadiuvare quest'opera poetica e suggestiva con una 'vera' lampada da terra, od una lampada che in qualche modo valorizzi le 'Lacrime' da spente o che sappia interagire con esse senza annullarle..
Qualche dubbio, appunto, mi viene nel pensarla in un ambiente in piena luce.. chissà che aspetto assumerà quella 'rete'..?
Dalle immagini dello showroom tedesco che espone pezzi di Ingo (ambiente che necessariamente per valorizzare i prodotti che espone ha bisogno di luce intensa e diffusa), il soffitto è stato dipinto di blu. Potrebbe essere un'idea per valorizzarla..