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Che tipo di parquet scegliere?

#1
Ciao,
ho da poco comprato un attico e mi piacerebbe mettere in tutto l'appartamento ,tranne bagno e cucina, il legno ma sono indecisa sull'essenza.L'arredamento e lo stile sarà moderno. Mi piace molto il rovere sbiancato anche se magari è delicato...oppure un wengè, l'estremo opposto!
Qualcuno mi può dare qualche consiglio?
Grazie!! :roll:
Ely

Re: Che tipo di parquet scegliere?

#2
elisa.prandini ha scritto:Ciao,
ho da poco comprato un attico e mi piacerebbe mettere in tutto l'appartamento ,tranne bagno e cucina, il legno ma sono indecisa sull'essenza.L'arredamento e lo stile sarà moderno. Mi piace molto il rovere sbiancato anche se magari è delicato...oppure un wengè, l'estremo opposto!
Qualcuno mi può dare qualche consiglio?
Grazie!! :roll:
Difficile dare consigli perchè sono gusti personali.

Noi metteremo il wengè in tutta casa, bagni inclusi.
E ovviamente... sarà bellissimo!! :lol: :lol: :lol:

Comunque anche il rovere spazzolato white ci piaceva tantissimo.

Ogni cosa andrà bene. Sarà stupendo, come sempre il parquet!! :wink:

#4
Perchè invece non optare per un legno dal colore più caldo, come per esempio il doussiè (io l'ho messo in tutta la casa, bagni e cucina esclusi, e lo trovo un legno fantastico).
Quoto Steve riguardo al giudizio in valore assoluto sul pavimento in legno: quale che sia l'essenza che sceglierai sarà comunque bellissima, ogni legno sprigiona un fascino inarrivabila, a mio parere, rispetto agli altri tipi di pavimento :wink:
Immagine
casa: http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=22895
flickr:http://www.flickr.com/photos/ipatton/

#6
Ciao, il rovere white è la moda del momento ma costituisce la più barbara violenza che si possa fare al legno che nasce e viene proposto come prodotto naturale ma diventa in realtà un falso estetico.

Ricordiamo la filosofia basilare che il legno va vissuto in tutta la sua naturalezza: i pavimenti sbiancati non nascono storicamente come si potrebbe pensare e come vogliono far credere insigni architetti e designer, dalla necessità di andare incontro ai gustri del pubblico. Facciamo un passo indietro di qualche secolo. Nei nostri territori i pavimenti più diffusi erano costruiti in rovere o conifera (larice, pino, abete). La disquisizione principale veniva fatta sulle basi della potenzialità economica dell'acquirente. Nelle case dei ricchi c'era il rovere in quelle dei poveri la conifera.
Se guardiamo al tenore di vita capiremo che nelle case dei ricchi il pavimento era trattato a cera (costosa, e che richiedeva il lavoro di personale dipendente per la continua manutenzione). Queste cere erano sempre esclusivamente neutre proprio per far risaltare la bellezza del rovere e differenziarlo dai pavimenti dei poveri. Al ocntrario, nelle case dei poveri, non era possibile per motivi economici applicare cere costese e perdere tempo con la manutenzione. Per lo più ipavimenti erano costruiti con materiali non solo poveri maanche elementi di scarto di altre lavorazioni. Per esigenze igieniche i pavimenti erano lavati con la calce, disinfettante e funghicida da cui derivava nel tempo il colore bianco.

Tornando a noi, siccome la sbiancatura avviene mediante processi di alterazione chimica mediante sostanze fortemente alcaline e per mantenere il bianco bisogna continuamente ripristinare un film superficiale artificiale.. il legno non è più un elemento naturale.. mi chiedo pertanto che senso ha scegliere un pavimento in legno con tali caratteristiche e non preferire a questo punto un laminato o un gres imitazione legno..

in natura il legno bianco per eccellenza è l'acero.. ma non è abbastanza bianco per essere di moda..
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#8
luna ha scritto:Se ti piace il legno scuro guarda la casa di BlackJesus. A me piace quel colore. 8)
infatti è wengè... :wink:

#9
cartefalse ha scritto:Ciao, il rovere white è la moda del momento ma costituisce la più barbara violenza che si possa fare al legno che nasce e viene proposto come prodotto naturale ma diventa in realtà un falso estetico.

Ricordiamo la filosofia basilare che il legno va vissuto in tutta la sua naturalezza: i pavimenti sbiancati non nascono storicamente come si potrebbe pensare e come vogliono far credere insigni architetti e designer, dalla necessità di andare incontro ai gustri del pubblico. Facciamo un passo indietro di qualche secolo. Nei nostri territori i pavimenti più diffusi erano costruiti in rovere o conifera (larice, pino, abete). La disquisizione principale veniva fatta sulle basi della potenzialità economica dell'acquirente. Nelle case dei ricchi c'era il rovere in quelle dei poveri la conifera.
Se guardiamo al tenore di vita capiremo che nelle case dei ricchi il pavimento era trattato a cera (costosa, e che richiedeva il lavoro di personale dipendente per la continua manutenzione). Queste cere erano sempre esclusivamente neutre proprio per far risaltare la bellezza del rovere e differenziarlo dai pavimenti dei poveri. Al ocntrario, nelle case dei poveri, non era possibile per motivi economici applicare cere costese e perdere tempo con la manutenzione. Per lo più ipavimenti erano costruiti con materiali non solo poveri maanche elementi di scarto di altre lavorazioni. Per esigenze igieniche i pavimenti erano lavati con la calce, disinfettante e funghicida da cui derivava nel tempo il colore bianco.

Tornando a noi, siccome la sbiancatura avviene mediante processi di alterazione chimica mediante sostanze fortemente alcaline e per mantenere il bianco bisogna continuamente ripristinare un film superficiale artificiale.. il legno non è più un elemento naturale.. mi chiedo pertanto che senso ha scegliere un pavimento in legno con tali caratteristiche e non preferire a questo punto un laminato o un gres imitazione legno..

in natura il legno bianco per eccellenza è l'acero.. ma non è abbastanza bianco per essere di moda..
Direi che è sempre e solo questione di gusti...

Io un pavimento così lo trovo DIVINO!!!!
Immagine

#10
Steve1973 ha scritto:
luna ha scritto:Se ti piace il legno scuro guarda la casa di BlackJesus. A me piace quel colore. 8)
infatti è wengè... :wink:
Giusto! Hai ragione, pure bianco è bellissimo, anche sapendo che è "meno naturale" dei colori tradizionali.
Uff mi vien voglia di levare il teak :P

#11
Ok, grazie per le vostre opinioni...penso di mettere lo sbiancato, si adatta a tutti i tipi di mobili e secondo me dà molta luce alla casa.
Grazie! :D
Ely

#12
Steve1973 ha scritto:
cartefalse ha scritto:Ciao, il rovere white è la moda del momento ma costituisce la più barbara violenza che si possa fare al legno che nasce e viene proposto come prodotto naturale ma diventa in realtà un falso estetico.

Ricordiamo la filosofia basilare che il legno va vissuto in tutta la sua naturalezza: i pavimenti sbiancati non nascono storicamente come si potrebbe pensare e come vogliono far credere insigni architetti e designer, dalla necessità di andare incontro ai gustri del pubblico. Facciamo un passo indietro di qualche secolo. Nei nostri territori i pavimenti più diffusi erano costruiti in rovere o conifera (larice, pino, abete). La disquisizione principale veniva fatta sulle basi della potenzialità economica dell'acquirente. Nelle case dei ricchi c'era il rovere in quelle dei poveri la conifera.
Se guardiamo al tenore di vita capiremo che nelle case dei ricchi il pavimento era trattato a cera (costosa, e che richiedeva il lavoro di personale dipendente per la continua manutenzione). Queste cere erano sempre esclusivamente neutre proprio per far risaltare la bellezza del rovere e differenziarlo dai pavimenti dei poveri. Al ocntrario, nelle case dei poveri, non era possibile per motivi economici applicare cere costese e perdere tempo con la manutenzione. Per lo più ipavimenti erano costruiti con materiali non solo poveri maanche elementi di scarto di altre lavorazioni. Per esigenze igieniche i pavimenti erano lavati con la calce, disinfettante e funghicida da cui derivava nel tempo il colore bianco.

Tornando a noi, siccome la sbiancatura avviene mediante processi di alterazione chimica mediante sostanze fortemente alcaline e per mantenere il bianco bisogna continuamente ripristinare un film superficiale artificiale.. il legno non è più un elemento naturale.. mi chiedo pertanto che senso ha scegliere un pavimento in legno con tali caratteristiche e non preferire a questo punto un laminato o un gres imitazione legno..

in natura il legno bianco per eccellenza è l'acero.. ma non è abbastanza bianco per essere di moda..
Direi che è sempre e solo questione di gusti...

Io un pavimento così lo trovo DIVINO!!!!
Immagine
quoto steve e aggiungo che oltre ad essere una questione di gusti sembrava una dissertazione da puristi..... :roll: :roll: e secondo me trovano sempre il tempo che trovano... :oops:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#13
elisa.prandini ha scritto:Ok, grazie per le vostre opinioni...penso di mettere lo sbiancato, si adatta a tutti i tipi di mobili e secondo me dà molta luce alla casa.
Grazie! :D

mi raccomando poi postaci le foto che siamo curiosi :wink:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#14
cartefalse ha scritto:Ciao, il rovere white è la moda del momento ma costituisce la più barbara violenza che si possa fare al legno che nasce e viene proposto come prodotto naturale ma diventa in realtà un falso estetico.

Ricordiamo la filosofia basilare che il legno va vissuto in tutta la sua naturalezza: i pavimenti sbiancati non nascono storicamente come si potrebbe pensare e come vogliono far credere insigni architetti e designer, dalla necessità di andare incontro ai gustri del pubblico. Facciamo un passo indietro di qualche secolo. Nei nostri territori i pavimenti più diffusi erano costruiti in rovere o conifera (larice, pino, abete). La disquisizione principale veniva fatta sulle basi della potenzialità economica dell'acquirente. Nelle case dei ricchi c'era il rovere in quelle dei poveri la conifera.
Se guardiamo al tenore di vita capiremo che nelle case dei ricchi il pavimento era trattato a cera (costosa, e che richiedeva il lavoro di personale dipendente per la continua manutenzione). Queste cere erano sempre esclusivamente neutre proprio per far risaltare la bellezza del rovere e differenziarlo dai pavimenti dei poveri. Al ocntrario, nelle case dei poveri, non era possibile per motivi economici applicare cere costese e perdere tempo con la manutenzione. Per lo più ipavimenti erano costruiti con materiali non solo poveri maanche elementi di scarto di altre lavorazioni. Per esigenze igieniche i pavimenti erano lavati con la calce, disinfettante e funghicida da cui derivava nel tempo il colore bianco.

Tornando a noi, siccome la sbiancatura avviene mediante processi di alterazione chimica mediante sostanze fortemente alcaline e per mantenere il bianco bisogna continuamente ripristinare un film superficiale artificiale.. il legno non è più un elemento naturale.. mi chiedo pertanto che senso ha scegliere un pavimento in legno con tali caratteristiche e non preferire a questo punto un laminato o un gres imitazione legno..

in natura il legno bianco per eccellenza è l'acero.. ma non è abbastanza bianco per essere di moda..



Ho trovato il discorso di cartefalse molto interessante....
Al di là che si parte sempre dal presupposto che è una questione di gusti perciò ognuno fa quello che meglio crede per se, trovo giusto non chiudere gli occhi davanti ad una realtà così evidente, è vero che in natura non esiste il rovere sbiancato, perciò il legno essendo un elemento naturale non dovrebbe essere mai snaturato.....però è anche vero che l'effetto finale è molto bello!!!!!(a me personalmente non piace mi sembra troppo "freddo")
Io ho scelto comunque il rovere naturale, sono contentissima e rifarei la stessa scelta senza nessuna indecisione!
E ho visto posato anche il wengè.....da favola!
EVERYTHING YOU KNOW IS WRONG!