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pavimenti in resina

#1
qualcuno mi sa dire degli aspetti negativi riguardo i pavimenti in resina. tuuti quanti elogiano le sue qualita', ma ci saranno pure dei difetti
tuti i miei sensi interferiscono col mio cuore tramite un energia artistica

#2
Gli aspetti negativi ce ne sono diversi, a seconda della tipologia di resina che vuoi utilizzare e dal posatore che la poserà. In generale hanno lo svantaggio di avere poca resistenza al graffio/taglio (come avere a che fare con un parquet molto duro, ma sempre parquet). Le resine epox tendono a perdere colore (compreso leggero ingiallimento) e ad 'invecchiare' precocemente; quelle cementizie non danno questi problemi ma hanno minore resistenza alla compressione (non adatte a livello industriale). Le epox hanno un ciclo di posa che non lascia molto spazio a 'ripensamenti' del posatore: una volta stesa, fa sa sola e ci si augura che temperatura/aria/umidità/oggetti estreni non facciano danni. Le cementizie, stese a strati, lasciano molto più controllo all'operatore, che riesce ad eliminare eventuali problemi durante la posa.
In generale le autolivellanti portano più o meno problemi di bolle superficiali, lasciando piccoli buchi quà e là (alcune ditte aggirano il problema ricoprendo il tutto con smalti di vario genere.).
C'è altro, ma finirei per addentrarmi in meandri troppo tecnici.
Se ti serve qualche cosa di più preciso, fammelo sapere.
Ciao
Responsabile Flooring presso Kemper System Italia Srl

#3
skywings ha scritto:Gli aspetti negativi ce ne sono diversi, a seconda della tipologia di resina che vuoi utilizzare e dal posatore che la poserà. In generale hanno lo svantaggio di avere poca resistenza al graffio/taglio (come avere a che fare con un parquet molto duro, ma sempre parquet). Le resine epox tendono a perdere colore (compreso leggero ingiallimento) e ad 'invecchiare' precocemente; quelle cementizie non danno questi problemi ma hanno minore resistenza alla compressione (non adatte a livello industriale). Le epox hanno un ciclo di posa che non lascia molto spazio a 'ripensamenti' del posatore: una volta stesa, fa sa sola e ci si augura che temperatura/aria/umidità/oggetti estreni non facciano danni. Le cementizie, stese a strati, lasciano molto più controllo all'operatore, che riesce ad eliminare eventuali problemi durante la posa.
In generale le autolivellanti portano più o meno problemi di bolle superficiali, lasciando piccoli buchi quà e là (alcune ditte aggirano il problema ricoprendo il tutto con smalti di vario genere.).
C'è altro, ma finirei per addentrarmi in meandri troppo tecnici.
Se ti serve qualche cosa di più preciso, fammelo sapere.
Ciao
Posso fare una domanda anch'io, perchè stiamo iniziando la ristrutturazione di casa e vorrei capire bene.
Ma resine cementizie e cemento sono la stessa cosa? E per una cucina e un bagno sono adatte? Ovvero quali controindicazioni possono avere? E posso avere finiture lucide e melange con le resine cementizie? Grazie mille Mic

#4
L'argomento mi interessa, non tanto per il pavimento, quanto per il rivestimento. Vorrei usare un rivestimento in resina dietro la cucina, al posto delle solite piastrelle, per evitare il problema della fuga che si sporca e che dove abito ora non riesco a pulire bene. mi domando però se sia adatto, cioé se abbia problemi con il calore dei fuochi, il vapore, gli schizzi di sugo, ecc... quando ci mettiamo a cucinare facciamo il macello... :oops:
Grazie!
Micaela

#5
Micol ha scritto:Ma resine cementizie e cemento sono la stessa cosa? E per una cucina e un bagno sono adatte? Ovvero quali controindicazioni possono avere? E posso avere finiture lucide e melange con le resine cementizie? Grazie mille Mic
Resine cementizie e cemento non sono la stessa cosa. Se è vero che il cemento è alla base delle resine cementizie, va sottolineato che non si tratta del medesimo cemento, ma di cementi addittivati con sostanze particolari, capaci di garantire prestazioni chimico-fisiche una volta miscelato con del lattice resinoso.
Le resine cementizie sono adatte sia per bagni che per cucine, sempre in relazione al sottofondo preesistente (al quale si aggrappano pedissequamente). Non ci sono particolari controindicazioni nell'uso quotidiano di questa tipolgia di resine: se la posa viene effettuata da personale qualificato e in condizioni ambientali idonee, una normale manutenzione può garantire negli anni il rivestimento. Chiaro che, soprattutto in cucina, vanno valutati gli agenti inquinanti che possono entrare in contatto col supporto. In base a questi, esitono finiture diverse che garantiscono prestazioni chimico-fisiche diverse...
Per quanto riguarda i colori, le cementizie hanno il problema di essere 'a base cemento', il che impedisce il 'gioco dei colori' tipico delle resine epossidiche. L'unica possibilità è l'effetto spatolato, molto simile a quello ottenibile da un grassello di calce o da velature.
Responsabile Flooring presso Kemper System Italia Srl

#6
MICKY_DON ha scritto:Vorrei usare un rivestimento in resina dietro la cucina, al posto delle solite piastrelle, per evitare il problema della fuga che si sporca e che dove abito ora non riesco a pulire bene. mi domando però se sia adatto, cioé se abbia problemi con il calore dei fuochi, il vapore, gli schizzi di sugo, ecc... quando ci mettiamo a cucinare facciamo il macello... :oops:
Grazie!
Il fuoco ed il vapore DI CONTATTO non sono graditi alle resine. Ma difficilemente si da fuoco o si vaporizza un piano cucina o relativo rivestimento. In tutti gli altri casi non c'è nessun problema.
Molto importante invece la pulizia. Esistono sostanze (succo di pomodoro, limone, sostanze idrosolubili come la caffeina) che, se lasciate agire per 24 ore, possono macchiare o alonare la finitura superficiale.
La pulizia con agenti neutri di uso comune o banale acqua calda entro poche ore, garantisce la finitura nel tempo. La superficie liscia ed antipolvere delle resine, inoltre, permette una pulizia rapida e senza fatica.
Responsabile Flooring presso Kemper System Italia Srl

#7
MICKY_DON ha scritto:L'argomento mi interessa, non tanto per il pavimento, quanto per il rivestimento. Vorrei usare un rivestimento in resina dietro la cucina, al posto delle solite piastrelle, per evitare il problema della fuga che si sporca e che dove abito ora non riesco a pulire bene. mi domando però se sia adatto, cioé se abbia problemi con il calore dei fuochi, il vapore, gli schizzi di sugo, ecc... quando ci mettiamo a cucinare facciamo il macello... :oops:
Grazie!
... è adattissimo e non ho avuto assolutamente problemi.

#9
MICKY_DON ha scritto:Grazie mille!
Sapete anche darmi qualche prezzo?
Non è possibile dare un prezzo: dipende dalla tipologia di resina scelta, dal posatore e dai mq da rivestire.
In situazione standard, dove la superficie e buona (almeno 25mq) e non si va a corpo, si va dalle poche decine di euro per banali resine applicate a rullo fino ai 100/120 euro per resine a ciclo cementizio o epox, o ben oltre per resine ad inglobamento...
Responsabile Flooring presso Kemper System Italia Srl

#10
io ho un pavimento in resina in taverna, dove ho anche il camino.
Il camino è un monoblocco posto all'interno di una struttura fatta da pareti di cartongesso.
Ci sono problemi con il calore che il camino produce all'interno della struttura? Qual è la temperatura massima che la resina può sopportare?
E

#11
eliodeo ha scritto:Ci sono problemi con il calore che il camino produce all'interno della struttura? Qual è la temperatura massima che la resina può sopportare?
E
Dipende da quale resina si vuole utilizzare. Di solito si ragiona in modo inverso: stabilisco che temperatura raggiunge il piano/parete da rivestire e poi scelgo in base al risultato ottenuto. Resine simili addittivate in modo differente passano benissimo (ad esempio) da 50° a 75° senza problemi (i gradi indicano la temperatura di distorsione della resina).
Responsabile Flooring presso Kemper System Italia Srl

Problemi con il contatto delle pentole contro i rivestimenti

#12
skywings ha scritto:
eliodeo ha scritto:Ci sono problemi con il calore che il camino produce all'interno della struttura? Qual è la temperatura massima che la resina può sopportare?
E
Dipende da quale resina si vuole utilizzare. Di solito si ragiona in modo inverso: stabilisco che temperatura raggiunge il piano/parete da rivestire e poi scelgo in base al risultato ottenuto. Resine simili addittivate in modo differente passano benissimo (ad esempio) da 50° a 75° senza problemi (i gradi indicano la temperatura di distorsione della resina).

Ciao visto che sei un esperto mi sai dire se le resine utilizzate per i rivestimenti verticali della cucina possono subire danni dal contatto con pentole calde e cmq dal vapore/schizzi emessi dalla cottura di cibo.
In quanto volevo rivestire le pareti della nuova cucina ma il mobiliere mi ha detto di essere sicuro che la resina sia resitente al calore.

in più mi sai indicare che tipo di resina devo far posare

grazie

Re: Problemi con il contatto delle pentole contro i rivestim

#13
kerlite ha scritto:Ciao visto che sei un esperto mi sai dire se le resine utilizzate per i rivestimenti verticali della cucina possono subire danni dal contatto con pentole calde e cmq dal vapore/schizzi emessi dalla cottura di cibo.
In quanto volevo rivestire le pareti della nuova cucina ma il mobiliere mi ha detto di essere sicuro che la resina sia resitente al calore.

in più mi sai indicare che tipo di resina devo far posare
grazie
Maltrattamenti 'da cucina' standard (vapore di pentola, versamento acqua bollente e/o acidi vari) per poco tempo non intaccano la stragrande maggioranza delle resine.
Diverso sarebbe il caso di maltrattamento continuo (tipo pulizia della superficie resinosa tramite 'vaporella', continuata e di contatto. In questo caso allora ci potrebbero essere problemi di distacco della parte pellicolare delle resine poliuretaniche, oppure 'invecchiamento' precoce delle resine epossidiche.
Responsabile Flooring presso Kemper System Italia Srl