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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#16
coolors ha scritto:Nel caso si creassero queste microcavillature/crepe cosa bisogna fare per sistemarle?
E' necessario mettere mano al pavimento. E' possibile mettere una 'pezza', ma quasi sicuramente io che l'ho eseguita e tu che sai dove si trova la vedremo per sempre. Il grosso problema, però, è che se si ingenerano crepe dal movimento del sottofodo, continueranno ad accadere anche se ripristiniamo la resina, proprio perchè sistemiamo solo l'effetto e non la causa.
Oltre a essere inassorbente, la resina è anche dotata di filtri UV? In buona sostanza, teme, nel tempo, i raggi del sole?La resina è "strisciabile"?? ... e nel caso accadesse di strisciarla, è possibile eliminare gli strisci??
Delle resine che vanno per la maggiore nel decorativo, solo quelle epossidiche hanno problemi con i raggi UV, per cui nelle relative formulazioni si tende sempre ad inserire filtri anti UV. Purtroppo questi ultimi permettono solo un leggero miglioramento delle prestazioni e, alla fine della fiera, le epox ingialliranno cmq, alcune prima, altre dopo, alcune di più, altre di meno. Ovviamente, più filtri anti uv si inseriscono, più ritardate saranno le conseguenze dell'azione dei raggi, ma molto più costosa risulterà la resina. Meglio optare ove possibile per le basi poliuretaniche che non subiscono l'azione degli UV.
Guarda qui una foto indicativa.

Le resine a pavimento, come praticamente tutti i pavimenti, si usurano nel tempo e si graffiano. Possono però essere ripristinate senza fatica in poche ore. Basta carteggiare la resina trasparente protettiva che si è graffiata e ristendere un nuovo strato. Il pavimento torna nuovo di zecca.
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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#17
skywings ha scritto:Ovviamente, più filtri anti uv si inseriscono, più ritardate saranno le conseguenze dell'azione dei raggi, ma molto più costosa risulterà la resina. Meglio optare ove possibile per le basi poliuretaniche che non subiscono l'azione degli UV.
Grazie Sky, senza offesa, ma a questo punto, dopo la tua spiegazione, rimango ancor di piu' convinto delle resine acriliche trasparenti (belle ricche di filtri UV :mrgreen: ) che uso per i miei pannelli anche se al 99% sono nettamente piu' costose delle resine epossidiche e poliuretaniche.

Al 99% hanno un aggrappaggio migliore, mi garantiscono resistenza meccanica migliore ai graffi oltre che (da non sottovalutare) inalterabilità (leggesi non ingiallimento o viraggio cromatico) dei colori sottostanti.
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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#18
mica mi offendo :wink:
infatti noi non consigliamo quasi mai la base epox, a meno che non si tratti di colori che non amplificano l'ingiallimento.
Per quanto riguarda poliuretaniche vs acriliche vs acrilpoliuretaniche c'è poco da fare fare se non leggere i risultati dei test che escono nudi e crudi dagli strumenti. Se ti trovi bene con le acriliche, qualunque risultato abbia in mano io, è giusto che le usi. Concordo con te che l'effetto bagnato delle basi acqua è molto meno evidente rispetto a tutte le altre.
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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#19
Ciao, vorrei mettere anche io la resina, però in bagno, sulle pareti verticali e senza togliere le piastrelle, metterei la resina apposta per non dover fare lavori di muratura pesanti.
Secondo voi riesce a rimanere attaccata alle piastrelle, di quanto aumenterebbe lo spessore dalla piastrella originale?
Grazie
Ciao
Emanuele

Re: resina al posto del rivestimento classico.

#20
skywings ha scritto:Per quanto riguarda poliuretaniche vs acriliche vs acrilpoliuretaniche c'è poco da fare fare se non leggere i risultati dei test che escono nudi e crudi dagli strumenti.
Adesso mi hai incuriosito! :wink:
Il test fra le poliuretaniche e le acriliche l'ho fatto e, sinceramente, almeno per me, non c'è storia (ma gradirei comunque una tua opinione) soprattutto se si hanno problemi di aggrappaggio e sfogliamento.
Le acrilpoliuretaniche non le conosco, quali plus hanno rispetto alle altre due secondo te?
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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#21
emanueleb ha scritto:Secondo voi riesce a rimanere attaccata alle piastrelle, di quanto aumenterebbe lo spessore dalla piastrella originale?
Ci sono primers (soprattutto tricomponenti cementizi) che si incollano perfettamente al vetro, vantando risultati di resistenza allo strappo successivi degni di ben altre situazioni. Nei cantieri è cmq sempre consigliabile irruvidire meccanicamente le superfici smaltate (basta una carta abrasiva abbastanza dura), per aumentare ancora di più l'aggrappo del primer.
Dopo aver applicato il corretto primer, lo spessore finale del manto resinoso completo sopra piastrelle è di circa 2mm..
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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#23
coolors ha scritto:Adesso mi hai incuriosito! :wink:
Il test fra le poliuretaniche e le acriliche l'ho fatto e, sinceramente, almeno per me, non c'è storia (ma gradirei comunque una tua opinione) soprattutto se si hanno problemi di aggrappaggio e sfogliamento.
Le acrilpoliuretaniche non le conosco, quali plus hanno rispetto alle altre due secondo te?
come ti ho scritto l'altra volta, molto dipende da cosa usi. Parlare genericamente di una base e di un'altra, paragondandole, non ha molto senso. Se tu hai provato un'ottima acrilica ed una pessima poliuretanica, posso comprendere la tua posizione, per quello è sempre meglio verificare tramite test le reali proprietà di resistenza chimico/fisiche. Il tutto esula poi dall'affinità che un applicatore ha con un prodotto piuttosto che con un altro: ho posatori che preferiscono alcune resine perchè le 'sentono' più loro pur ammettendo che daranno al cliente delle prestazioni inferiori.
Per tornare alle basi, ti dico che ai test la migliore acrilica che ci è passata tra le mani è risultata decine di volte più tenera al graffio della miglior poliuretanica. Tanto è vero che a pavimento, dove è richiesto il massimo della resistenza, nessun (e dico nessuno) applicatore o formulatore consiglia una acrilica (che sia al solvente o all'acqua). Gli unici cicli dove effettivamente viene presentata una acrilica a pavimento sono quelli dei cementi stampati, ma solo perchè sono i quarzi sottostanti che fanno il lavoro sporco: non essendo soluzioni nè lucide nè liscie, la 'fragilità' del protettivo non viene notata e quindi passa il principio che se non si nota, può benissimo essere usato un prodotto economico.
E qui arriviamo alle acrilpoliuretaniche: per farla breve servono per 1) dare un concetto di 'green' ai clienti 2) abbattere il prezzo del prodotto. Hanno prestazioni che possono essere paragonate alle medie poliuretaniche.
A livello di aggrappaggio, anche qui, non c'è paragone. Se stendi una poliuretanica sul vetro vai fatica a tirarla via, l'acrilica la sventoli come un lenzuolo. Quello che fa sembrare ottima una acrilica è il fatto che essendo molto liquida, penetra bene nel supporto e bene o male riesce a restarci incollata nonostante l'evaporazione della parte solvente o acquosa. Delle poliuretaniche, non solo c'è penetrazione, ma 'l'effetto collante' del prodotto aumenta anche la compatteza del sottostrato, aumentando la resistenza di tutto il blocco.
Cmq sono concetti 'sulla carta', che se non vengono vissuti non rendono idea. Provare non ti costa nulla e se passi dalle nostre parti vieni pure a trovarci. Magari tu hai in mano qualcosa di spettacolare che ancora non abbiamo visto... :wink:
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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#25
skywings ha scritto:Cmq sono concetti 'sulla carta', che se non vengono vissuti non rendono idea. Provare non ti costa nulla e se passi dalle nostre parti vieni pure a trovarci. Magari tu hai in mano qualcosa di spettacolare che ancora non abbiamo visto... :wink:

Grazie mille dell'invito, Sky!!

Allora, fatto summit in azienda, preso tecnico di produttore (Basf settore automotive), tecnico di verniciatura (già, perchè poi le resine vanno stese, vero? :wink: ) e collaboratore esterno che ci segue per i prodotti speciali (il mitico chimico che ci ha realizzato la resina luminescente completamente trasparente e ci sta seguendo il progetto per la resina che la sfiori e zac, profumi l'ambiente).

Alla fine è tutto vero quello che hai scritto ma per la verticalità delle ns realizzazioni (schienali cucina), l'esigenza di rimanere su spessori ridottissimi che leghino le resine agli inchiosti UV delle ns stampe sottostanti si è deciso di rimanere sulle ns resine acriliche. Abbiamo purtroppo notato che all'aumentare degli spessori della resina automaticamente si forma una fusione fra inchiostri e vernice stessa che porta allo sfogliamento dal pannello/supporto delle ns lavorazioni.

C'è poi un argomento che su cui ho un pò rotto per cercare di capire meglio e su cui mi piacerebbe un tuo riscontro.

Sia il tecnico Basf che il ns chimico concordano che per il ns lavoro è meglio un prodotto piu' "morbido" proprio perchè soprattutto le strisciature sono meno visibili. Entrambi i tecnici mi hanno confermato la durezza delle resine poliacriliche ma mi hanno anche confermato che proprio questa durezza porta la resina stessa, una volta scalfitta, a rendere maggiormente visibile il graffio. Tu, cosa ne dici?

Ultimo problemino di lavorazione è l'effetto vetro con cui vogliamo escano le ns lavorazioni che ci portano quasi sempre a lucidare il pezzo finale, cosa che con le resine poliacriliche (proprio per la loro durezza) sarebbe molto piu' complicato e difficile.
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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#26
non ho ben capito cosa volessero dire i tuoi tecnici sulla 'morbidezza/durezza/ vs graffi'. Di sicuro ti confermo che un materiale che fa alto spessore (resina non acrilica) genera una patina consistente anche se trasparente. Quando la righi, il solco si vede, ma righi lo strato protettivo. Le resine acriliche solitamente fanno basso spessore e, complice l'evaporazione del 'solvente' contenuto, di prodotto vero e proprio non ne resta molto. Ovviamente, essendo meno visibile la patina, risulteranno meno visibili le alterazioni superficiali apportate durante l'uso. Sfortunatamente e chiaramente, il tutto si ripercuoterà sul sottofondo che resterà esposto molto prima alle aggressioni chimico/fisiche.
Per quanto riguarda la lucidatura di un trasparente non ti posso essere di grande aiuto. Nei nostri prodotti, il grado di brillantezza viene definito durante la formulazione e non vengono effettuate lavorazioni meccaniche successive alla stesura in opera.
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Re: resina al posto del rivestimento classico.

#27
skywings ha scritto:@valy12

nessun problema, basta togliere le placchette intorno alla presa e ragionare come ragiona un qualsiasi 'rasatore'. Una volta terminato il lavoro, si rimettono le placche e tutto risulta perfetto.
ok! grazie mille.... in realtà ho deciso di mettere l'alzatina alta 30 cm , tra top e pensili...
grazie lo stesso.