leggendo questo bellissimo forum, mi sono accorto che tanti di voi non hanno capito la differenza che ci sta' tra l' alluminio/legno ed il legno/alluminio e quindi, non per essere presuntuoso, ma visto la mia professione, mi sono permesso di per dare questa informazione.
allora la finestra in alluminio/legno non e' altro che un serramento in alluminio con un guscio in legno interno, mentre il serramento in legno/alluminio e' un serramento in legno, con tutte le caratteristiche estetiche e tecniche che da sempre conosciamo, ma con l' assenza di manutenzione per il fatto di avere in esterno un guscio in alluminio che non serve ad altro che proteggere la superficie del legno.
pertanto per quello che riguarda l' enorme differenza che c'e' tra le due tipologie e' che uno e' un serramento in alluminio e l' altro e' un serramento in legno.
se conoscete la trasmittanza termica dell' alluminio e la trasmittanza termica del legno, credo che non ci sia il bisogno di evidenziare quale puo' essere il prodotto consigliato. a presto

Noi abbiamo fatto realizzare degli infissi in alluminio/legno e devo dire che sono spettacolari... ...ma non sono sicuro di aver capito una cosa: è il taglio termico che permette di avere l'apertura a vasistas semplicemente inserendo "una forca" (dal costo di circa 5 euro) sul telaio di chiusura che corre tutto intorno all'infisso? ...perchè, che io sappia, su finestre "non a taglio termico" il sistema vasistas è "un optional" e va calcolato un costo di circa 60/70 euro...

...ho capito bene?

Altra cosa, è vero che sulle finestre scorrevoli non può essere rilasciata la certificazione...? Praticamente non possono essere "a taglio termico", giusto? Devono avere (sempre quelle scorrevoli) un sistema particolare a binari che le chiuda ermeticamente (non so come si chiami questo sistema di chiusura).

Momo ha scritto:Noi abbiamo fatto realizzare degli infissi in alluminio/legno e devo dire che sono spettacolari... ...ma non sono sicuro di aver capito una cosa: è il taglio termico che permette di avere l'apertura a vasistas semplicemente inserendo "una forca" (dal costo di circa 5 euro) sul telaio di chiusura che corre tutto intorno all'infisso? ...perchè, che io sappia, su finestre "non a taglio termico" il sistema vasistas è "un optional" e va calcolato un costo di circa 60/70 euro...

...ho capito bene?

Altra cosa, è vero che sulle finestre scorrevoli non può essere rilasciata la certificazione...? Praticamente non possono essere "a taglio termico", giusto? Devono avere (sempre quelle scorrevoli) un sistema particolare a binari che le chiuda ermeticamente (non so come si chiami questo sistema di chiusura).

il taglio termico non e' altro che un escamotage per poter continuare a vendere infissi in alluminio, permettendo a questi di avere un valore d' isolamento termico appena sopra i limiti di legge. per quanto riguarda i serramente scorrevoli ce ne sono di due tipi: uno alzante scorrevole e l' altro scorrevole complanare. l' alzante scorrevole lavora con guarnizioni a labbro, dunque con tenuta aria/acqua limitata e lo scorrevole complanare lavora con guarnizioni di battuta.
il discorso delle aperture a wasistas credo che non c' entri niente.
spero di esserti stato d' aiuto, ciao

Il taglio termico non c'entra niente con Vasistas e quant'altro!
Tecnicamente e' un "inserto nel profilo in Al, in materiale plastico" e serve esclusivamente a evitare la trasmissione del freddo/caldo da fuori a dentro.
Questo impedisce (o almeno limita) la formazione di condensa interna in inverno e l'eccessivo surriscaldamento interno del serramento in estate.
la faccenda vasistas e' legata alla singola azienda, e' una questione di marketing, fascia di prodotto ecc.
Alcune ditte lo offrono di serie, altre (magari montando la stessa marca di ferramenta) te lo fanno pagare uno sproposito: io mi son visto chiedere fino a 200€ per il vasistas su una portafinestra.

E non e' vera la storia che le "scorrevoli" non possano venir certificate!
Certo e' che una scorrevole e' sicuramente meno sigillante di una finestra a battente per cui per poter certificare una bassa emissione energetica devono davvero essere fatte con i controfiocchi. E non tutte le aziende si impegnano in questo senso, specie quelle che puntano ad una fascia di prodotto mediobasso.