ed ancora questo il commento UNCSAALSono unite e dure le tre Confederazioni dell’artigianato e delle Piccole e medie imprese, Confartigianato, Cna e Casartigiani contro il provvedimento che impone dal 1° luglio 2010 la ritenuta automatica del 10% sui bonifici per il risparmio energetico e le ristrutturazioni. I Presidenti di Confartigianato Giorgio Guerrini, di Cna Ivan Malavasi e di Casartigiani Giacomo Basso in un comunicato unitario dicono: ““No a norma penalizzante per imprese di costruzione e impianti. Può essere condivisibile nelle finalità di combattere lavoro nero ed evasione fiscale, ma è troppo penalizzante per le imprese delle costruzioni e dell’impiantistica che fatturano regolarmente i loro lavori e pagano le tasse”.
E aggiungono: “Soprattutto non comprendiamo la fretta di far decorrere da oggi l’applicazione di questa misura, visto che essa è contenuta nella manovra economica che il Parlamento deve ancora esaminare ed approvare”. La ritenuta del 10% sulle fatture, IVA compresa, riduce drasticamente la liquidità delle imprese in una fase di crisi che ha provocato una crescente difficoltà di accesso al credito per le piccole imprese dei settori delle costruzioni e dell’impiantistica.
“Molte aziende – spiegano - non possono permettersi di rinunciare al 10% di ogni fattura al momento del bonifico. Bisogna considerare, infatti, che a volte il margine di guadagno per l’imprenditore edile è inferiore del 10%”. “Inoltre – aggiungono - con questa norma si istituisce un’ulteriore anticipazione del prelievo fiscale su di un reddito per cui sono stati previsti acconti d’imposta; anticipazione che, tra l’altro, viene applicata sul ricavo anzichè sul reddito, determinando, quindi, delle sicure situazioni di credito fiscale. Tutto questo senza apportare alcun contributo effettivo alla lotta all’evasione fiscale. L’amministrazione finanziaria, infatti, possiede già tutti gli elementi per eseguire i controlli incrociando le informazioni inviate, in ogni caso, dai cittadini per ottenere tali agevolazioni”.
I Presidenti di Confartigianato, Cna e Casartigiani sollecitano l’abrogazione della norma e confidano nella sensibilità del Parlamento per una modifica sostanziale del provvedimento.
Inoltre....Un secco no alla ritenuta d’acconto del 10% sui bonifici per opere e servizi relativi per i quali spetta la detrazione fiscale del 55% (vedi news odierna). E’ questa la posizione di Uncsaal, l’associazione dell’involucro, in merito al provvedimento contenuto nel Decreto Legge n. 78 del 31 maggio 2010 che dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro il 30 luglio. In un comunicato l’associazione spiega che “considerando che il reddito operativo delle aziende serramentistiche oscilla tra il 5% e il 6% del fatturato (prima degli interessi passivi e delle tasse) un prelievo del 10% del fatturato significa oltre che un drenaggio di liquidità, soprattutto il congelamento dell'intera redditività operativa. In quest'ottica le migliori aziende del comparto, associate all’Uncsaal, rischiano di fare fatica a sostenere i costi di eventuali finanziamenti (come mutui o fidi), potrebbero essere costrette a ridurre gli investimenti e questo farebbe rallentare il processo di innovazione tecnologica che si è innescato dal 2008”.
Insomma, conclude il comunicato: “Il rischio è che la ritenuta alla fonte del 10% metta in seria discussione l’intero impianto del 55%, depotenziandone i benefici, sia per le imprese, sia per l’Erario e, in netto contrasto con le intenzioni del Legislatore rischi di favorire un tessuto di imprese che operano sul mercato eludendo la legalità e gli adempimenti tributari dovuti”.
Da qui l’azione di Uncsaal nelle appropriate sedi “affinché questo provvedimento sia stralciato o modificato nella sostanza”. Nei giorni scorsi anche Ance aveva manifestato forti perplessità nei riguardi della misura del Governo.
Motivazioni Il presente provvedimento è emanato in attuazione dell'articolo 25 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, il quale prevede che le banche e le Poste Italiane SPA operano una ritenuta del 10 per cento a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dai beneficiari, con obbligo di rivalsa, all'atto dell'accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d'imposta. In particolare, con il presente provvedimento, sono individuate le tipologie di pagamento effettuate mediante bonifico bancario o postale, in relazione alle quali trova applicazione la ritenuta alla fonte introdotta dal citato articolo 25 nonché gli adempimenti di certificazione e di dichiarazione a carico delle banche e delle Poste Italiane SPA. Detti soggetti devono operare, all’atto dell’accreditamento delle somme, la ritenute d’acconto, con obbligo di rivalsa, effettuare il relativo versamento con le modalità di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, rilasciare la certificazione delle ritenute d'acconto effettuate al beneficiario stesso e indicare nella dichiarazione dei sostituti d’imposta i dati relativi ai pagamenti effettuati