qsecofr ha scritto:

Fabietty ha scritto:Vero, però onore al merito, un sacco di aziende in situazioni analoghe han lasciato il cliente finale abbandonato a se stesso, no?

potrebbe essere che ci siano degli estimatori in arredamento.it che lasciano pizzini.
...magari Lube sta nei c0glioni e nessuno gli da le soffiate

Non implicavo che l'azienda avesse risposto in seguito a questo topic, ma che (come raccontato da Claudia) avesse risposto direttamente al cliente finale inviando un proprio tecnico. Tante volte si è letto qua sul forum inviti ad attaccarsi.
Chiaro che se spendo x alla enne mi aspetto un servizio x alla enne ma non è sempre scontato.
OT Sono al bar che leggo di Santarossa... Devastante

Lietta ha scritto:Il mio compagno lavora come commesso in una catena tedesca di brico, la prassi aziendale è di mandare in maniera del tutto randomica ed inaspettata nei negozi il cosiddetto "cliente misterioso", una persona (diversa ogni volta) che mette alla prova il personale e dà precise valutazioni sull'operato del punto vendita. Valutazioni negative ripetute comportano severi provvedimenti (trasferimenti, licenziamenti, ecc).

Questo sistema spinge le persone a lavorare SEMPRE al meglio.

Io auspicherei un sistema del genere per tutti i produttori che tengono al buon funzionamento della propria rete di vendita.

Obi?

io inizierei con mandare uno di questi ospiti misteriosi da cla56!

Ecco spiegata l'eccezionale cortesia del personale di Obi anche di fronte alla più mongola delle richieste!

come mi piacerebbe fare questo lavoro!!!!

Lietta, capisco che il "cliente misterioso", per ovvi motivi, non si presenti mai per due volte nello stesso punto vendita.
ma non è che, con questa scusa, ci sia un incredibile turnover di "clienti misteriosi"?

allegri ha scritto:Però aziende di questo livello a mio avviso devono fare anche questo.
Quando ho comprato la wolkswagen l'azienda mi ha chiamato e ha voluto sapere vita morte e miracoli del mio concessionario. In questo modo il consumatore si sente più tutelato.

Se certe aziende avessero un minimo di controllo su questo aspetto, venderebbero anche di più.
Basterebbe inviare qualcuno a farsi fare progetti in giro per i punti vendita, così da testarne la professionalità.
Oh.. vuoi trattare la Ferrari??!! Offri un servizio all'altezza e non darla in mano a un neopatentato!! Prima gli fai fare esperienza con la panda!!

Ho rapporti con diversi rivenditori Valcucine sparsi qua e là per l'Italia, il capannone dove sono in affitto è di proprietà di un loro importante terzista (per Valcucine ma anche per Boffi e altri marchi super-big) con il quale si discute spesso del loro modo di lavorare.

Beh, ti posso garantire che i rivenditori Valcucine sono nettamente fra i più preparati fra tutti quelli con cui ho rapporti e il proprietario del mio capannone (loro fornitore) spesso mi racconta della loro meticolosità e precisione.

Per riassumere, IMHO, anche i migliori a volte sbagliano.

coolors ha scritto:

allegri ha scritto:Però aziende di questo livello a mio avviso devono fare anche questo.
Quando ho comprato la wolkswagen l'azienda mi ha chiamato e ha voluto sapere vita morte e miracoli del mio concessionario. In questo modo il consumatore si sente più tutelato.

Se certe aziende avessero un minimo di controllo su questo aspetto, venderebbero anche di più.
Basterebbe inviare qualcuno a farsi fare progetti in giro per i punti vendita, così da testarne la professionalità.
Oh.. vuoi trattare la Ferrari??!! Offri un servizio all'altezza e non darla in mano a un neopatentato!! Prima gli fai fare esperienza con la panda!!

Ho rapporti con diversi rivenditori Valcucine sparsi qua e là per l'Italia, il capannone dove sono in affitto è di proprietà di un loro importante terzista (per Valcucine ma anche per Boffi e altri marchi super-big) con il quale si discute spesso del loro modo di lavorare.

Beh, ti posso garantire che i rivenditori Valcucine sono nettamente fra i più preparati fra tutti quelli con cui ho rapporti e il proprietario del mio capannone (loro fornitore) spesso mi racconta della loro meticolosità e precisione.

Per riassumere, IMHO, anche i migliori a volte sbagliano.

Sono anche più belli degli altri, hanno più capelli e dei peni incredibili

Fabietty ha scritto:Sono anche più belli degli altri, hanno più capelli e dei peni incredibili

So come la pensi sui rivenditori Valcucine ed onestamente un pò "puzzoni", molti, probabilmente lo sono.
In classico stile italico, purtroppo, ovvero "so figo, so beo, so fotomodeo"

Quoto Lietta in toto.

beh... ma il divertimento è anche quello di recarsi in questi negozi in All-Star, maglietta e spettinati! Non ha prezzo!

Per amor di correttezza, penso tutto il male possibile solo di tre.
E sempre per amor di correttezza, il rivenditore dalle parti di paderno dugnano, ove ero entrato manifestatamente solo per rifarmi gli occhi, è stato delizioso.
E sono un grandissimo fan di Centazzo

.

Fabietty ha scritto:Ecco spiegata l'eccezionale cortesia del personale di Obi anche di fronte alla più mongola delle richieste!

Tra oggi e domani andrò a fare la prova
Peccato che:
un commesso sia un mezzo parente;
un altro commesso era un vicino di casa, dove stavo prima;
le ragazze del reparto accessori-tende ormai mi conoscono di vista

Poco mistero, mi sa
(ma molto OT, scusa scusa Claudia )

Il controllo random del cliente misterioso funziona in una catena che deve soddisfare degli standard di comportamento uguali in tutti i negozi. valcucine o qualunque altra azienda potrebbe farlo se gestisse in proprio una catena di negozi. Nella realtà questo non è possibile perchè i negozi sono autonomi e le aziende non possono permettersi di intervenire a controllare un bel nulla. La scelta viene fatta, come già ricordato, sulla base di altri parametri. È comunque ovvio che si cerca sempre una uniformità in tutta la rete di vendita ma non è possibile assicurarla. Tra l'altro il prodotto in questione è un prodotto davvero difficile da gestire, io per scherzo dico sempre che ci vogliono degli ingegneri aeronautici e non dei montatori.
Poi, come in tutte le cose, c'è lo spocchioso ma anche chi vende Rolex, Armani i Prada Possono esserlo, è la sicurezza nel marchio che proponi che ti da quell'aureola...
Tornando al cliente misterioso anni fa fu fatto da un'altra grande azienda un tentativo del genere, ma era mirato alla verifica della scontistica e nonostante avessero trovato le pecore nere non fu preso nessun provvedimento. Qindi ciò che importa principalmente alle aziende sono i fatturati e la solvibilità

paul ha scritto:
Poi, come in tutte le cose, c'è lo spocchioso ma anche chi vende Rolex, Armani i Prada Possono esserlo, è la sicurezza nel marchio che proponi che ti da quell'aureola...

può darsi che la spocchia sia presente soprattutto in chi vende un certo tipo di marche, considerate molto prestigiose.

io però ho l'impressione che la spocchia, l'esser "puzzoni" sia invece un atteggiamento molto trasversale e democratico , perlomeno io mi ci sono imbattuta anche in venditori di marchi non altrettanto quotati, e non solo nel mondo del mobile.
ricordo con un sorriso un sedicente "arredatore".

Lietta, hai presente quello in cui credi, che hai espresso tante volte ( la capacità di ascoltare, il mettersi nei panni del committente, il dovere di avvertire "stai facendo una c@zzata, però l'importante è che ti abbia avvertito" ecc. ecc.)? ecco, penso che questo personaggio ti avrebbe fatto venire un attacco di bile perché evidentemente i suoi parametri erano lontanissimi dai tuoi, ma sul biglietto da visita si fregiava del suo titolo di "arredatore".

a un certo punto, stavamo ragionando su una cucina da expo, una Del Tongo, e ci abbiamo ragionato parecchio fra noi, anche a casa, siamo tornati a vederla, ecc, ma il punto è che io facevo un sacco di domande, non per provocare, ma proprio per avere informazioni, e il tizio, se andava bene, mi guardava con grande degnazione, con l'aria di un monarca offeso, e ogni tanto si degnava pure di rispondermi, ma sopracciglio sempre sollevato, e l'aria di chi avrebbe cose di gran lunga più importanti da fare.
a un certo punto colui che allora era il mio moroso si è accorto da evidenti indizi fisiognomici che stavo per alterarmi (quando mi incazzo e sto ancora zitta, pare che mi fremano le narici), e dandomi di gomito si è chinato e ha detto "pomposetto il tizio, non trovi"?

prima che qualcuno mi chieda il significato del mio intervento , non voglio dire niente di speciale, semplicemente che la spocchia secondo me è proprio una condizione molto diffusa aldilà dei brand.

e siccome anche a me dà parecchio fastidio, se ne ho voglia, mi diverto a pigliare gli spocchiosi per i fondelli.

@Cla

l'errore di progettazione più lampante è proprio l'aver messo il pensile sopra al piano cottura. A mio modo di vedere è una cosa che non sta né in cielo né in terra, ben più grave della mancanza della cappa. Leggevo in altri post delle crociate contro le cappe troppo basse, ma qui che invece c'è un mobile sopra non si dice niente? Mi sembra di aver letto che sei l'unico che ha tirato fuori il problema. Dando anche per scontato che quel pensile sia resistente a sollecitazioni di caldo e "untamento" ben superiori alla media (è quasi una battuta, non so effettivamente come sia la struttura di quel pensile), quella cucina è adatta solo a farsi il caffé perché cucinare in questo caso significherebbe riempire di unto l'anta, l'interno, quello che c'è all'interno.... insomma o uno schifo o un continuo lavoro da parte di un'impresa di pulizie.

...pardon, nemmeno il caffé perché c'è la macchinetta...


Tutto il resto secondo me sono piccolezze trascurabili al confronto.