soloxte ha scritto:
...Io rimango dell'idea che un venditore appena appena capisce il tipo di cliente che ha davanti, certo poi ci sono gli incapaci e gli incompetenti, ma se uno è un attimino sveglio e sa fare il suo lavoro vi (ci) inquadra non appena vi sedete al tavolo con lui.
Magari fosse "soloxe"!!!!
La realtà é molto diversa e anche più complessa
Lasciamo perdere gli incapaci e gli incompetenti (che ce ne sono!!) e parliamo della "normalità", da una parte e dall'altra cioè sia da parte del "venditore" che del potenziale cliente.
Si é scritto più volte dell'importanza che queste 2 figure possano incontrarsi in un clima sereno e collaborativo.Si é scritto più volte,soprattutto in questi ultimi anni, come un rapporto che anni fà (dovrei dire molti anni fà) si basava essenzialmente sulla fiducia che l'uno riponeva nell'altro,si è sempre più spostato verso diffidenza reciproca.E' inutile parlare di "colpe" per tutto questo....ognuno ha fatto la sua parte....
Il risultato é che noi rivenditori non riusciamo a capire più,nonostante i molteplici incontri con i nostri visitatori,con chi possiamo lavorare serenamente......siamo visti come "figure" di passaggio a cui non é il caso di dire più di tanto,con cui non é il caso di familiarizzare ma anzi mantenerne le distanze proprio perchè faranno parte di un percorso.Il dialogo si riduce a ben poco:disegno,preventivo,costo.
Rilassarsi da una parte e dall'altra non é concesso!Quello che potrebbe essere il "momento"veramente utile,sia da una parte che dall'altra, per liberarsi dell'ansia di un acquisto o di "conquista" della fiducia altrui viene soffocato a monte!
Dopo 25 anni di professione non ho mai pensato,come non lo penso tuttora,che tre-quattro incontri possano essere sufficenti a "capire" il mio interlocutore ; a malapena questi incontri possono essere utili a capire le sue necessità "oggettive" ma l'arredamento della propria casa é qualcosa di più che risolvere necessità oggettive....bisogna saper e poter andare oltre e per far questo le persone si devono parlare.
Non dico entrare nella privacy,(non sarebbe neanche opportuno in certi casi),ma neanche fermarsi ad un'arido progetto dove al di là di far "tornare" un pò di misure,o un budget di spesa,non si possa approfondire l'emotività o la sensibilità delle persone che vivranno gli spazi per loro e con loro progettati.
Ecco!Questo qualche tempo fà si riusciva a fare,oggi purtroppo,tranne rarissimi casi,non é più possibile!!
cla56
Lietta ha scritto:
Tripadvisor (Cla, ti ricordi che te ne accennavo?)
Ricordo ogni tua parola di quella "magica"
serata
Scherzi a parte che ci debba essere maggior trasparenza nel settore dell'arredamento ne sono convinto anch'io per fare questo tutti gli attori devono parteciparvi!!!!
Non ho una approfondita conoscenza della rete pertanto non ne conosco affondo le potenzialità anche se le "intravedo"pertanto non azzardo alcun modo su come il tutto debba essere fatto.
Non condivido invece,il modo come l'autore del topic ha ricensito le sue visite,ma non tanto perchè ha fatto il nome dei punti vendita da lui visitati (fatto per certi versi marginale..) ma semplicemente perchè in nessuno di quei punti vendita lui ha potuto per intero "consumare" un vero e compiuto rapporto cliente- fornitore (per come lo intendo io e per come l'ho descritto nel "pezzo" che avevo preparato molte ore fà a risposta di "saloxte".."pubblicato" sopra..).
Il forum su cui scriviamo é testimone di quante situazioni diverse e alcune volte contraddittorie,si creano tra cliente e rivenditore.Tutto questo mi porta a dire che solo alla conclusione di tale percorso si può esprimere liberamente il proprio pensiero (giudizio?) e perchè nò,condividerlo anche con gli altri.
Cla56
P.S.
Chiedo perdono per la "forma"....cio che ho scritto é il frutto di una lasciar e riprendere estenuante