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Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#77
Il bordo si stacca comunque, specie sul trucciolare, anche se il pannello è idrorepellente. Magari potrai salvare l'anta facendola ribordare e basta, ma comunque devi intervenirci sopra, idrorepellente o meno che sia. Personalmente tra del nobilitato idrorepellente e del multistrato normale, scelgo il secondo tutta la vita a parità di prezzo.
I miei pensieri guidano la mano e la mano dimostra se il pensiero è giusto.

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#78
matteo.s ha scritto:Per onestà però occorre, secondo me, dire anche che le caratteristiche marginali non spostano tantissimo il livello del prodotto, se rimaniamo tra prodotti della stessa fascia qualitativa. Non è che tra montare Grass o Blum cambi la vita, casomai è il modello scelto ad incidere, ma questo rientra nella defizione di fascia qualitativa. Molte aziende verniciano le ante laccate dagli stessi fornitori (per dire, quello che le vernicia a noi fa anche Scavolini e tanti altri). Il laminato, una volta che è HPL, cambia poco in termini di qualità che sia Abet o Cleaf, Thermopal o altro...E potrei farne tanti altri di esempi.

esistono caratteristiche "marginali" che incidono poco, esistono caratteristiche "marginali" che incidono tanto... non è una questione di soldi e basta. Per esempio una bordatura a colla poliuretanica impedirebbe al bordo di staccarsi salvo uso del flessibile e, sostanzialmente, nei medi lotti, non costa nulla in più. Un nobilitato cleaf poro a registro costa il doppio del Saviola... ma cacchio: parla da solo!!!
Chiaramente ogni ditta compie aziendalmente ma anche di modello in modello le proprie scelte a volte dettate da una ricerca del prezzo, altre rivolte a dare modelli più particolari o pregiati. E' anche per questo che non si può mai generalizzare: non si riesce proprio.
Pax tibi Marce

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#79
qsecofr ha scritto:
matteo.s ha scritto:Per onestà però occorre, secondo me, dire anche che le caratteristiche marginali non spostano tantissimo il livello del prodotto, se rimaniamo tra prodotti della stessa fascia qualitativa. Non è che tra montare Grass o Blum cambi la vita, casomai è il modello scelto ad incidere, ma questo rientra nella defizione di fascia qualitativa. Molte aziende verniciano le ante laccate dagli stessi fornitori (per dire, quello che le vernicia a noi fa anche Scavolini e tanti altri). Il laminato, una volta che è HPL, cambia poco in termini di qualità che sia Abet o Cleaf, Thermopal o altro...E potrei farne tanti altri di esempi.

esistono caratteristiche "marginali" che incidono poco, esistono caratteristiche "marginali" che incidono tanto... non è una questione di soldi e basta. Per esempio una bordatura a colla poliuretanica impedirebbe al bordo di staccarsi salvo uso del flessibile e, sostanzialmente, nei medi lotti, non costa nulla in più. Un nobilitato cleaf poro a registro costa il doppio del Saviola... ma cacchio: parla da solo!!!
Chiaramente ogni ditta compie aziendalmente ma anche di modello in modello le proprie scelte a volte dettate da una ricerca del prezzo, altre rivolte a dare modelli più particolari o pregiati. E' anche per questo che non si può mai generalizzare: non si riesce proprio.

Sì, ma tu non mi stai paragonando lavorazioni/materiali di pari qualità. Poi ammetto di non essere un rivenditore, quindi non conosco nel dettaglio le schede tecniche di tutti i produttori industriale e quindi non so se effettivamente ci siano, in prodotti omogenei dal punto di vista del costo, rilevanti differenze in questa categoria di caratteristiche.
I miei pensieri guidano la mano e la mano dimostra se il pensiero è giusto.

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#80
matteo.s ha scritto:Sì, ma tu non mi stai paragonando lavorazioni/materiali di pari qualità. Poi ammetto di non essere un rivenditore, quindi non conosco nel dettaglio le schede tecniche di tutti i produttori industriale e quindi non so se effettivamente ci siano, in prodotti omogenei dal punto di vista del costo, rilevanti differenze in questa categoria di caratteristiche.
non sto capendo molto... in 4 anni di forum non mi è entrato in testa cosa uno intenda effettivamente per qualità: non so se un lucido diretto straduro ed economico è meglio di un lucido spazzolato, non so se un laminato straresistente è peggio di un impiallacciato... ho smesso di chiedermelo: ogniuno ha i suoi gusti e tanto mi basta. Quello che probabilmente si voleva intendere è che ogni ditta in ogni modello compie le sue scelte (a volte tecniche a volte estetiche a volte economiche) e quindi grossomodo a parità di prezzo e con modello similare ci sono delle piccole differenze che per qualcuno fanno la differenza, per altri no... non so mi viene in mente che magari uno mette una catena in alluminio, l'altro preferisce il pezzo di truciolare, uno preferisce l'alzatina in alluminio, l'altro la mette in plastica in tinta col top, uno mette gli interni in grigio metallizzato, l'altro mette il bianco, uno fa la maniglia in alluminio lunga, l'altro fa la maniglia fine e strana e così via fino anche ad aspetti tecnici appunto come il truciolare idro o f****, l'anta rallentata sulla cerniera contro lo smove sulla scocca contro nulla, uno fa l'interno cassetto bianco, l'altro in vetro, uno mette il reggipiano antiribaltamento, l'altro non gliene frega nulla... e 'ste cose.
... l'ho inteso così.
Pax tibi Marce

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#81
qsecofr ha scritto: Quello che probabilmente si voleva intendere è che ogni ditta in ogni modello compie le sue scelte (a volte tecniche a volte estetiche a volte economiche) e quindi grossomodo a parità di prezzo e con modello similare ci sono delle piccole differenze che per qualcuno fanno la differenza, per altri no... non so mi viene in mente che magari uno mette una catena in alluminio, l'altro preferisce il pezzo di truciolare, uno preferisce l'alzatina in alluminio, l'altro la mette in plastica in tinta col top, uno mette gli interni in grigio metallizzato, l'altro mette il bianco, uno fa la maniglia in alluminio lunga, l'altro fa la maniglia fine e strana e così via fino anche ad aspetti tecnici appunto come il truciolare idro o f****, l'anta rallentata sulla cerniera contro lo smove sulla scocca contro nulla, uno fa l'interno cassetto bianco, l'altro in vetro, uno mette il reggipiano antiribaltamento, l'altro non gliene frega nulla... e 'ste cose.
... l'ho inteso così.
Ecco, questo intendevo, ma probabilmente non mi ero espresso chiaramente. Gli aspetti che tu elenchi li vedo principalmente come caratteristiche superficiali, che possono o meno andare incontro ai gusti del cliente, ma non fanno la differenza.
Il concetto era che, prese due cucine da 10.000 di marche diverse, se parliamo di ditte serie ed organizzate, difficilmente una monterà la Blum TANDEMBOX antaro e l'altro il GRASS Nova pro con sensotronic, che sono su fascie totalmente differenti, più probabilmente monteranno due sistemi, sempre Blum e GRASS, più simili tra loro in termini di specifiche. Se entrambe sono in laccato lucido spazzolato poliestere, difficilmente si vedranno differenze sostanziali tra le ante solo per il fatto che si forniscono magari da due lucidatori differenti. Sulla struttura difficilmente una ti monterà il multistrato idrorepellente con laminato Cleaf e l'altra il nobilitato con carta melaminica.
Queste per me sono le caratteristiche che fanno la differenza in termini di qualità.

Il resto serve per attirare un certo gruppo di consumatori piuttosto che un altro, ed allora offri il trucciolare f**** piuttosto che quello idrorepellente, ma secondo me questo non rende un prodotto più buono di un altro.

Poi per carità, non ho fatto una panoramica a 360°, quindi anche tra i dettagli ci sono sicuramente cose che fanno la differenza, ma credo questa sia più l'eccezzione che la regola.
I miei pensieri guidano la mano e la mano dimostra se il pensiero è giusto.

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#82
Peppezi ha scritto:Collega non sono per niente d'accordo, il fatto che sia idroleb (idrorepellente non c'entra nulla) è solo fumo negli occhi.

Secondo me con i vapori e l'umidità della cucina il truciolare perde consistenza se non è idro.

Poi sono d'accordo che se passa acqua (es.perde la lavastoviglie) non c 'e' idrorepellente che regge (idro=rigonfiamento minore del 12% dopo 24 ore in acqua)

Io ne faccio più una questione di utilizzo nel tempo. Dai fori delle cerniere, da quelli dei ripiani, dalla fresata delle schiene, può passare umidità.

Certo, se la cucina non viene utilizzata molto,il problema non si pone.

Molti anni fa un collega rivenditore aveva messo nel suo negozio un pannello LUBE non idro e uno della gatto (v100), in due recipienti pieni di acqua.
Quello della Lube era praticamente marcio, quello della gatto si era un po' rigonfiato, ma resisteva.

Ora facendo le debite proporzioni, con l'umidità dovrebbe accadere una cosa simile.

Poi certo la qualità non e' solo questo.
ALLEGRI

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#83
Secondo me però c'è un bel po' di differenza tra un po' di vapore, che si asciuga quasi subito, e l'immergere un pannello per delle ore. Io credo che il vapore non causi danni nè all'idro nè al non idro, mentre l'immersione in acqua causi danni ad entrambi ma, come dici tu, molto più gravi al "non idro".
Il punto è che, al di là della teoria, che ha un risvolto molto commerciale, il risultato pratico cambia poco nei due casi, nel senso che a) non hai danno causato dal vapore in entrambi i casi; b) se ti esce acqua dalla lavastoviglie devi cambiare sportello in entrambi i casi
I miei pensieri guidano la mano e la mano dimostra se il pensiero è giusto.

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#85
matteo.s ha scritto:Secondo me però c'è un bel po' di differenza tra un po' di vapore, che si asciuga quasi subito, e l'immergere un pannello per delle ore. Io credo che il vapore non causi danni nè all'idro nè al non idro, mentre l'immersione in acqua causi danni ad entrambi ma, come dici tu, molto più gravi al "non idro".
Il punto è che, al di là della teoria, che ha un risvolto molto commerciale, il risultato pratico cambia poco nei due casi, nel senso che a) non hai danno causato dal vapore in entrambi i casi; b) se ti esce acqua dalla lavastoviglie devi cambiare sportello in entrambi i casi
Oltre al discorso del vapore, ci sono anche altre considerazioni da poter fare

Nei paesi arabi, ad esempio, puoi esportare solo se le cucine sono idro.

Mi diceva un agente che da quelle parti hanno l'abitudine di lavare (nel vero senso della parola) le scocche della cucina.

Quindi l'idrorepellente e' la prima caratteristica richiesta.

Cioè. Come dicevi anche tu, e pure Jnicola qualche post fa, ci sono delle caratteristiche a cui l'acquirente risulta più "sensibile"

Personalmente sono molto sensibile a questa cosa.

Mia nonna aveva il sottolavello in un angolo a parte. Era più l'acqua che andava a finire sul fianco del mobile, che quella che versava nel lavandino. Qualche danno si era creato, ma la sua cucina e' ancora funzionante. Le cerniere reggono tutt'ora.
ALLEGRI

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#86
allegri ha scritto: Oltre al discorso del vapore, ci sono anche altre considerazioni da poter fare

Nei paesi arabi, ad esempio, puoi esportare solo se le cucine sono idro.

Mi diceva un agente che da quelle parti hanno l'abitudine di lavare (nel vero senso della parola) le scocche della cucina.

Quindi l'idrorepellente e' la prima caratteristica richiesta.
Stosa esporta in Arabia Saudita, in Marocco e in Libia, dici che faranno un pannello solo per loro o forse sta cosa sa un pochino di ... :wink:
Cioè. Come dicevi anche tu, e pure Jnicola qualche post fa, ci sono delle caratteristiche a cui l'acquirente risulta più "sensibile"

Personalmente sono molto sensibile a questa cosa.

Mia nonna aveva il sottolavello in un angolo a parte. Era più l'acqua che andava a finire sul fianco del mobile, che quella che versava nel lavandino. Qualche danno si era creato, ma la sua cucina e' ancora funzionante. Le cerniere reggono tutt'ora.
Tua nonna ha il pannello idroleb? :D
Azz che nonna sprint :D
Mia nonna non ce l'ha, a casa dei miei non c'è, io non faccio testo perchè ho la cassa in listellare, da tutti gli amici a cui ho venduto cucine senza idroleb problemi non ce ne sono mai stati, non è che alla fine si ritorna al solito discorso, che se la cucina è ben montata, alla fine idroleb e affini servono solo al marketing per distinguere un prodotto dall'altro, senza offrire poi nulla di significativo? Poi per carità, chi vive a Venezia o in una palude potrà pur prendere in considerazione il pannello idroleb, attualmente mi basta sapere che i pannelli gruviera IKEA (quelli tutti pieni di quei simpaticissimi forellini così discreti e impercettibili) reggono agli utilizzi normali, altrimenti IKEA avrebbe già chiuso il reparto cucine da un secolo.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#87
Peppezi ha scritto: io non faccio testo perchè ho la cassa in listellare
Basterebbe questo a comprendere che in questa discussione sarebbe importante differenziare tra legno e "pseudo" legno,infatti, come dice anche Q :wink: , nel mondo dello "pseudo" anche lui che è un esperto massimo :D non ha la percezione di cosa si intenda per qualità.
Io sono per il legno e quindi faccio fatica a seguirvi in queste elucubrazioni :D
Chiarire un mistero, è indelicato verso il mistero stesso A. Savinio
Nuovi!
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Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#88
formen ha scritto:
Peppezi ha scritto: io non faccio testo perchè ho la cassa in listellare
Basterebbe questo a comprendere che in questa discussione sarebbe importante differenziare tra legno e "pseudo" legno,infatti, come dice anche Q :wink: , nel mondo dello "pseudo" anche lui che è un esperto massimo :D non ha la percezione di cosa si intenda per qualità.
Io sono per il legno e quindi faccio fatica a seguirvi in queste elucubrazioni :D

veramente io non ho detto esattamente questo. Ho detto che non capisco cosa VOI intendete per qualità. Io cosa voglio e dove lo voglio lo so benissimo: ad esempio la tua cucina formen per te è di qualità... ma io non l'avrei presa in considerazione sia per l'aspetto estetico che quello pratico: diremo che per me è pregiata (perchè presumo costi) ma non qualitativa per i miei usi e costumi.

In certi paesi arabi (emirati e c) si esporta di tutto... chiaro che se esporti un prodotto di qualità alta devi dargli per forza la scocca idro: sarà immagine, sarà inutile ma gliela devi dare.
Pax tibi Marce

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#89
Peppezi ha scritto:
allegri ha scritto: Oltre al discorso del vapore, ci sono anche altre considerazioni da poter fare

Nei paesi arabi, ad esempio, puoi esportare solo se le cucine sono idro.

Mi diceva un agente che da quelle parti hanno l'abitudine di lavare (nel vero senso della parola) le scocche della cucina.

Quindi l'idrorepellente e' la prima caratteristica richiesta.
Stosa esporta in Arabia Saudita, in Marocco e in Libia, dici che faranno un pannello solo per loro o forse sta cosa sa un pochino di ... :wink:
Cioè. Come dicevi anche tu, e pure Jnicola qualche post fa, ci sono delle caratteristiche a cui l'acquirente risulta più "sensibile"

Personalmente sono molto sensibile a questa cosa.

Mia nonna aveva il sottolavello in un angolo a parte. Era più l'acqua che andava a finire sul fianco del mobile, che quella che versava nel lavandino. Qualche danno si era creato, ma la sua cucina e' ancora funzionante. Le cerniere reggono tutt'ora.
Tua nonna ha il pannello idroleb? :D
Azz che nonna sprint :D
Mia nonna non ce l'ha, a casa dei miei non c'è, io non faccio testo perchè ho la cassa in listellare, da tutti gli amici a cui ho venduto cucine senza idroleb problemi non ce ne sono mai stati, non è che alla fine si ritorna al solito discorso, che se la cucina è ben montata, alla fine idroleb e affini servono solo al marketing per distinguere un prodotto dall'altro, senza offrire poi nulla di significativo? Poi per carità, chi vive a Venezia o in una palude potrà pur prendere in considerazione il pannello idroleb, attualmente mi basta sapere che i pannelli gruviera IKEA (quelli tutti pieni di quei simpaticissimi forellini così discreti e impercettibili) reggono agli utilizzi normali, altrimenti IKEA avrebbe già chiuso il reparto cucine da un secolo.

Sull'idro ho fatto una scelta diversa perché ho avuto esperienze diverse e, purtroppo, non riuscirei a vendere strutture non idro (che tra l'altro costano pure di meno...).
E magari mi sbaglio...

Non dico che esiste un opinione giusta o sbagliata, solo diversi, rispettabili, punti di vista.

Per quanto riguarda mia nonna, non poteva avere una scocca idroLEB, perché LEB significa lowest emission board, e riguarda le emissioni di formaldeide.

La sua e' una semplice scocca V100 :wink:
ALLEGRI

Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?

#90
qsecofr ha scritto: veramente io non ho detto esattamente questo. Ho detto che non capisco cosa VOI intendete per qualità..
E' corretto ed è quello che intendevo dire cioè che non hai percezione di quello che si intende nel forum per qualità.
Io per me te l'ho detto qual'è una prima differenza qualitativa sostanziale(legno vs pseudo legno) :D
qsecofr ha scritto:ma io non l'avrei presa in considerazione sia per l'aspetto estetico che quello pratico: diremo che per me è pregiata (perchè presumo costi) ma non qualitativa per i miei usi e costumi.

Io non volevo porre l'accento sulla mia cucina, ma sul concetto che la qualità non è un concetto solo astratto, ne' un fatto soggettivo solo di usi e costumi.
qsecofr ha scritto:Io cosa voglio e dove lo voglio lo so benissimo
ecco forse è questo, che magari hai già espresso molte volte, quello che gli ondivaghi del forum cercano :D :D Grazie comunque dei tuoi interventi sempre molto preziosi.
Chiarire un mistero, è indelicato verso il mistero stesso A. Savinio
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