A me sembra cemento

hi hi hi

Questa fa il paio con un avvenimento accaduto diversi fa.

Andiamo da Thun (sì, proprio quello degli angioletti!) con un committente per vedere (ooops! scusatemi. volevo dire visionare ) alcune piastrelle per rivestire una stufa.
Tenete conto che da una vita Thun fa piastrelle e stufe che qui si chiamano Kachelofen ovvero stufe in maiolica.
Arriva questo venditore e, con tanto di disegno quotato, gli spiego che cercavamo piastrelle di tal colore ecc. ecc.
Lui comincia a decantare le qualità del prodotto (davvero insuperabile!) e poi a spiegare che la posa è riservata ai loro tecnici con un prodotto particolare.
Chiesti lumi sul presunto prodotto particolare con un che di misterioso, fa cenno ad un tipo speciale di additivi che, miscelati alla malta, producono ecc. ecc.
Gli dico che noi la chiamiamo "comunissima" malta refrattaria e che non ha nulla di segreto nè di particolarmente difficile da posare. Lui sbalordito dal sommo sapere del tecnico (evidentemente aggiornato di continuo dai servizi segreti) smarrisce quell'aria di unico detentore della verità e glissa elegantemente sugli speciali additivi!

Molto probabilmente sarà in calcestruzzo fibrorinforzato. Il suo nome (iconcrete) sembra fare riferimento a Fiber Reinforced Concrete (che è appunto il calcestruzzo fibrorinforzato).

dubbio, per ora legittimo, che non ne sappia molto neanche lei.

senza violare il segreto industriale, magari due paroline sui componenti del

materiale esclusivo brevettato da Ernestomeda, che esteticamente e al tatto richiama la matericità del cemento

qsecofr ha scritto:Non sarebbe male, se ritenete, di approfondire queste caratteristiche dandone specifica perché altre malte e cementi presenti sul mercato... si graffiano con l unghia, si macchiano con quasi tutto, si alterano di colore a 120 gradi... pertanto se potete distinguervi...

Già, non sarebbe male, son proprio curioso anch'io!

La mia ecomalta (4 colori standard + colorazione ral a richiesta) è totalmente inassorbente e molto resistente al graffio, ma c'ho messo 6 mesi a trovare la resina acrilica opaca che, cotta in forno, rimanesse in superficie a protezione della malta spalmata a mano.

Dovrei portarla al Catas o inviarla da te per i tuoi test estremi!

Jei ha scritto:Molto probabilmente sarà in calcestruzzo fibrorinforzato. Il suo nome (iconcrete) sembra fare riferimento a Fiber Reinforced Concrete (che è appunto il calcestruzzo fibrorinforzato).

Sono sempre più convinto che si tratti di calcestruzzo fibrorinforzato.
Girando un pò ho trovato questo tavolino, che è appunto realizzato in questo materiale. E' un pò diverso dal top di Ernesto Meda, ma essendo un materiale composito ognuno avrà la sua ricetta. http://www.edilportale.com/prodotti/n-1 ... 47677.html


A questo punto sarebbe interessante capire quali elementi fibrosi sono stati utilizzati per rinforzare la matrice cementizia (su wikipedia indicano come possibili ingredienti acciaio, plastica, vetro, ghisa)

ci toccherà attendere fino a lunedì.....

coolors ha scritto:

qsecofr ha scritto:Non sarebbe male, se ritenete, di approfondire queste caratteristiche dandone specifica perché altre malte e cementi presenti sul mercato... si graffiano con l unghia, si macchiano con quasi tutto, si alterano di colore a 120 gradi... pertanto se potete distinguervi...

Già, non sarebbe male, son proprio curioso anch'io!

La mia ecomalta (4 colori standard + colorazione ral a richiesta) è totalmente inassorbente e molto resistente al graffio, ma c'ho messo 6 mesi a trovare la resina acrilica opaca che, cotta in forno, rimanesse in superficie a protezione della malta spalmata a mano.

Dovrei portarla al Catas o inviarla da te per i tuoi test estremi!

non sono estremi... faccio solo alcune delle prove scimmiottando en438 che è quella del (vile) laminato HPL. Curioso è che spesse volte gli altri materiali non superano i test. Forse per questo motivo ogni materiale ha proprie normative di riferimento e ci si guarda bene dall'incrociarle.
Secondo me determinante per un top da cucina sono:
- resistenza ai liquidi (dal banale vino-caffè-limone-pomodoro ai solventi in ambito bagno - smalto per unghie) Il massimo sarebbe in ambito bagno la tenuta ad acidi/basi forti sulle 24 ore (WC net) ma questo si ha solo su alcuni laminati (tipo il Fenix... mi pare...forse...boo): gli altri tengono 2-3 ore e può essere pericoloso (la bottiglia sporca sta giorni).
- resistenza al calore secco (180 gradi 20 minuti... ho un pentolino in alluminio con la cera...)
- resistenza al graffio (ho una punta in acciaio montata su un braccetto con un peso mobile... il diamante costava troppo )
... come vedi è attrezzatura per circa 100 euro (quello che costa di più è il pentolino che abbiamo tornito da un pezzo di alluminio per averlo secondo standard).
Poi ho un forno ventilato di recupero con un controllo PID un po' penzolone ed un congelatore per la tenuta dei bordi. Un mastello pieno d'acqua per le prove di immersione/rigonfiamento: bisogna avere prove semplici ed attrezzi semplici se vuoi fare prove costanti sulla produzione: poi per l'ufficialità se passi le prove interne c'è il CATAS e il suo concorrente pesarese del quale mi sfugge sempre il nome.

Olabarch ha scritto:ci toccherà attendere fino a lunedì.....

La calce viene usata da millenni in ambito abitativo, il Tadelakt ne è un bellissimo esempio.

Sono proprio curioso di sentire EM cosa dice, in realtà ho paura che "fibro-rinforzato" sia solo un sistema per poter fornire calcestruzzo in spessori piu' elevati rinforzandolo (altrimenti tenderebbe a "sgranare") all'interno con fibre di diverso tipo (metalliche, plastiche) che lo rendono strutturalmente piu' robusto.

Un'altro aspetto, al di là della resistenza meccanica e strutturale, è la porosità. Io ho risolto a mio modo, chissà come hanno risolto all'EM.

Una domanda per Q (scusate l'OT). Il 99% dei mobilieri mi chiede se il lavoro che faccio con l'ecomalta per gli schienali sia fattibile sui top. Se ti mando un campione ci dai un'occhiata?

a si: invecchiamento/ingiallimento UV... sui prodotti melamminici non c'è tanto questo problema quindi me lo pongo poco... comunque come ben sai ogni produttore di vernice è in grado di fare la prova nei propri laboratori e normalmente la fa a gratis se no il metodo "vecchia scuola" consiste nel far passare il pezzo sotto le lampade dei forni di essiccatura UV... non è proprio la stessa cosa ma qualcosa si nota... chissà con la lampada abbronzante... boo.

coolors ha scritto:

Olabarch ha scritto:ci toccherà attendere fino a lunedì.....

Una domanda per Q (scusate l'OT). Il 99% dei mobilieri mi chiede se il lavoro che faccio con l'ecomalta per gli schienali sia fattibile sui top. Se ti mando un campione ci dai un'occhiata?

Ben volentieri.

qsecofr ha scritto: ... comunque come ben sai ogni produttore di vernice è in grado di fare la prova nei propri laboratori e normalmente la fa a gratis se no il metodo "vecchia scuola" consiste nel far passare il pezzo sotto le lampade dei forni di essiccatura UV... non è proprio la stessa cosa ma qualcosa si nota... chissà con la lampada abbronzante... boo.

Le sollecitazioni di chi produce vernici, nel mio settore, riguardano l'utilizzo automotive. Quelle, le mie vernici le hanno ampiamente superate.

Mi serviva una serie di prove piu' da top cucina e, in questo, un tuo controllo preventivo mi sarebbe molto utile (se hai voglia, non farti problemi a dirmi di no ).

i calcestruzzi vanno fibrorinforzati altrimenti si spaccano o comunque mostrano crepe dovute all'espansione del materiale. L'alternativa è armare con reti in acciaio ma a livello di microfratture e crepette non fa alla stessa maniera. Di solito sono fibre di vetro o plastica.
Comunque a parte il fibrorinforzato che è il meno dei problemi il problema maggiore dei calcestruzzi è l'assorbenza e la resistenza al graffio.

Visto così questo iconcrete sembra tipo quarzo/okite?


per le tinte... usando vernici acriliche risolvi bene gli ingiallimenti ma... bisogna valutare cosa c'è sotto la vernice... talune resine epossidiche, taluni pigmenti...talvolta reagiscono dopo mesi addirittura al buio e in quel caso so caxxy

scusate se interrompo i vostri ragionamenti, ma se volessi chiedere al mobiliere che mi sta progettando la cucina di propormi un piano di lavoro il cui effetto visivo sia di questo tipo, ovvero grigio con qualche puntino bianco che faccia un effetto pietra e soprattutto opaco cosa potrei ricavarne?cosa mi proporrebbe secondo voi?top in quarzo?e quale?

...be ma sto iconcrete costa troppo? Mi sono perso sul perché no.

Sicuramente ci sono dei quarzi grigi che possono richiamare altrimenti ci sono degli hpl molto belli. Mi viene a mente il porfido grigio in finitura mika ma ce ne sono molti molti.