Oddìo, poteva presentarsi lo stesso problema con ogni cucina, ma effettivamente (come hanno già scritto in molti) da Valcucine ci si aspetta di più. Ma proprio qui sta il problema: "
ci si aspetta", in altre parole la "pomposa" politica di marketing di Valcucine ha centrato l'obiettivo: si è cioè cucita addosso, anno dopo anno, quell'aura da "mostro sacro" della cucina, per cui ...
è lecito aspettarsi ! Ma cosa è lecito aspettarsi??? Io mi aspetto buon design e buoni materiali, ma oltre a ciò mi aspetto che sia una cucina adeguata alla propria fascia di riferimento, punto e basta! È da anni che rompono le balle con la storia delle "
low emissions" e il loro straordinario truciolare F****. Come scrivevo in un thread ieri, il marchio Pedini, senza tanti proclami e bla-bla, mette su ogni sua cucina un truciolare ecologico che addirittura ha emissioni ancora più basse della norma giapponese F****!! Tanto per fare un esempio.
Il problema non è tanto il piallaccio che si gonfia, quanto il fatto che se succede su una Valcucine ci si indigna perché "non dovrebbe succedere", mentre se succede su una, che ne so, Arredo3 ci si indigna perché "forse c'era da aspettarselo". Entrambe aspettative falsate da marketing astuti e molti luoghi comuni. E ... certo su una Valcucine è proprio irritante, perché ci si deve arrendere all'evidenza che, malgrado la qualità, c'è un conto che non torna necessariamente, ossia il rapporto qualità/prezzo - e mettiamoci anche il rapporto immagine/qualità. A parte questo è normale che anche su una Valcucine possa accadere il peggio, proprio perché nessuno è infallibile - e, diciamolo, nessuno si può crogiolare su una granitica reputazione scolpita ad arte dagli strateghi della comunicazione! E qualcuno potrebbe aggiungere: una reputazione data anche dal passaparola di clienti soddisfatti! Forse. Ma forse, anche nel caso delle cucine, succede ciò che accade nel mondo automobilistico. È cosa risaputa che nelle classifiche di soddisfazione del cliente, i marchi come Fiat, Renault o Opel siano molto indietro rispetto a, per esempio, Toyota o BMW. Non perché le ultime due siano immuni da problemi, ma perché i clienti di un marchio reputato super affidabile (Toyota) o super blasonato (BMW) sono molto meno inclini a dichiarare la propria insoddisfazione: una sorta di "autocensura" spiegata dal fatto che difficilmente si vuole ammettere la propria frustrazione di fronte ad aspettative alte e di fronte a una spesa che doveva essere ampiamente giustificata dalla soddisfazione.
In questo senso un plauso va a Mauchia, per aver pubblicamente espresso le proprie perplessità nei confronti del marchio blasonato (e pagato fior di quattrini). È giusto che si sappia. Io dico: comprate pure Valcucine, è un prodotto molto valido e molto bello, ma per favore togliamolo dall'olimpo e piazzamolo sulla terraferma, tra le altre cucine.
E infine aggiungo: scendano dall'olimpo anche gli arroganti responsabili di Valcucine e si degnino di fornire almeno un servizio post-vendita decente e una legittima risposta a una cliente giustamente incazzata!