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#136
Per dirla più semplice.

Siccome i listini hanno un prezzo al pubblico che il venditore non può correggere adattandolo al proprio ricarico, agisce in un modo che non insospettisce il compratore... aumenta i prezzi del listino di un 20%, che giustifica affermando che si tratta dell'iva con la giustificazione che i listini non includono... esplicitamente direi io... cosa pensandoci strana in quanto nella vendita al privato in genere i prezzi sono quasi sempre finiti, a meno che non si tratti di materiale edile a causa dei vari regimi di tassazione.
Cerco venditore Camere Alf, zona Romagna-Marche.

#137
Nerone2 ha scritto: Siccome i listini hanno un prezzo al pubblico
mi sembra giusto approfondire anche un altro aspetto:
i listini, nonostante si chiamino al pubblico, in realtà sono strumenti ad uso esclusivo del venditore e di pubblico hanno ben poco.
Un venditore può avere e usare il listino che più agevola il suo lavoro.
Non esiste nulla di illegale nel ricaricare un prezzo di listino per poi scontarlo.

Quindi al buon cliente non dovrebbe interessare assolutamente nulla di quale listino abbia in mano il venditore, se vi sia o meno l'iva, se sia ricaricato, quale scontone sia in ballo... o altro.

L'unica cosa che conta è il prezzo netto a fine preventivo
E' ok? Si compra
Non va bene? Si va da altri
semplice no?
:D

#138
paul ha scritto: Non fate discorsi di matematica perchè non c'entrano nulla.
sante parole!
Nerone2 ha scritto:Per dirla più semplice.

Siccome i listini hanno un prezzo al pubblico che il venditore non può correggere adattandolo al proprio ricarico, agisce in un modo che non insospettisce il compratore... aumenta i prezzi del listino di un 20%, che giustifica affermando che si tratta dell'iva con la giustificazione che i listini non includono... esplicitamente direi io... cosa pensandoci strana in quanto nella vendita al privato in genere i prezzi sono quasi sempre finiti, a meno che non si tratti di materiale edile a causa dei vari regimi di tassazione.

sei stato forse morso da piccolo da qualche "rivenditore", che ne hai una così alta considerazione? :wink:
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#139
Io non alcun problema con i rivenditori... assolutamente, esplicitavo il concetto senza giudizio alcuno.



Effector sono assolutamente daccordo con te, soprattutto sul finale. Quanto al discorso listini, posso condividere però il venditore non mi mostri il listino per dimostrarmi la veridicità dello sconto. :D :D

Io acquisto sul prezzo, l'ho sempre detto.
Cerco venditore Camere Alf, zona Romagna-Marche.

#140
effector ha scritto:
Nerone2 ha scritto: Siccome i listini hanno un prezzo al pubblico
mi sembra giusto approfondire anche un altro aspetto:
i listini, nonostante si chiamino al pubblico, in realtà sono strumenti ad uso esclusivo del venditore e di pubblico hanno ben poco.
Un venditore può avere e usare il listino che più agevola il suo lavoro.
Non esiste nulla di illegale nel ricaricare un prezzo di listino per poi scontarlo.

Quindi al buon cliente non dovrebbe interessare assolutamente nulla di quale listino abbia in mano il venditore, se vi sia o meno l'iva, se sia ricaricato, quale scontone sia in ballo... o altro.

L'unica cosa che conta è il prezzo netto a fine preventivo
E' ok? Si compra
Non va bene? Si va da altri
semplice no?
:D
sottoscrivo tutto (faccio parte del pubblico)

Quello che voglio sapere è il prezzo finale che mi fai, "chiavi in mano". Poi, a parità di prodotto, quel prezzo lo confronterò (se ne avrò la possibilità) con quello proposto da altri rivenditori. Mi pare tanto semplice.... :D :D :D
talvolta mi chiedo perché debba cambiare casa ogni 10 anni

#141
Nerone2 ha scritto:però il venditore non mi mostri il listino per dimostrarmi la veridicità dello sconto. :D :D
touché ;)

#142
Nerone2 ha scritto:Per dirla più semplice.

Siccome i listini hanno un prezzo al pubblico che il venditore non può correggere adattandolo al proprio ricarico, agisce in un modo che non insospettisce il compratore... aumenta i prezzi del listino di un 20%, che giustifica affermando che si tratta dell'iva con la giustificazione che i listini non includono... esplicitamente direi io... cosa pensandoci strana in quanto nella vendita al privato in genere i prezzi sono quasi sempre finiti, a meno che non si tratti di materiale edile a causa dei vari regimi di tassazione.
...io continuo in questa mia battaglia solitaria (e abbastanza stupida) ma continuo ad affermare che (come nell'edilizia) è PIU' corretto che sia scritto come iva esclusa in quanto alcuni rari materiali hanno iva agevolata ma SOPRATTUTTO le ditte italiane SPESSISSIMO esportano all'estero finoltre il doppio della propria produzione dove l'iva è maggiore, minore, uguale, diversa eccetera eccetera.... lo stesso mercato italiano solo recentemente ha conosciuto un periodo di stabilità di aliquota ma per il passato l'aliquota è stata cambiata più e più volte...
pertanto siccome noi italiani non siamo soli nell'universo dico questo:
1) il prezzo di listino è un prezzo di riferimento usato come indicatore di partenza per arrivare al prezzo di acquisto ed al prezzo di vendita: e non ha molto senso discquisire di tasse o altri aspetti interpretativi in un listino.
2) sarebbe pertanto corretto non scrivere proprio nulla sull'iva
3) se proprio serve è corretto escludere l'iva perchè non si sa poi sul listino finale che imposizione uno deve avere.
4) è proprio "formalmente" scorretto scrivere "iva inclusa": se dopo un rivenditore vuole considerare il prezzo iva inclusa per semplificare il calcolo che faccia ma da produttore non stamperei mai un listino "iva inclusa"

Peraltro Nerone mi permetto: non ci sono grossi problemi a farsi stampare un listino maggiorato...si lancia la query:
"Update prezzo into listino set prezzo = prezzo *120/100" e si porta il database dallo stampatore/grafico... non ci si può fidare cecamente della cosa: per i rivenditori si smenano decine di mila euro per rifare mostre stand, pubblicità, fiere...vuoi che non ci sia disponibilità a ristampare un listino?

#143
Ni, qsecofr... vedo che anche tu sei o sei stato un programmatore su sistemi ibm :D :D... cmq...
è semplice? sì è semplice ristampare un listino,
è corretto che un rivenditore sua sponte lo faccia? no se l'azienda non vuole o non glielo consente,
è utile? non molto, se l'unico scopo è aumentare del xx% il prezzo da scontare con l'unica finalità di aumentare lo sconto, a quel punto che lo faccia l'azienda stessa e imponga un prezzo più alto.

Io non parlo di prezzi, non mi interessa, ognuno giudica quello che è conveniente o meno in base alle proprie tasche e gusti, a me interessa il rapporto di serietà con il venditore. Senza di quello non comprerei nemmeno un lingotto d'oro a prezzo di mercato per quanto sicuro ne sia il valore.


Sul discorso senz'iva posso essere daccordo, in molti Paesi è così però qualche assenza di trasparenza si genera.



Ora però fatemi imbarcare in una domanda... c'è davvero così tanta gente che giudica dallo sconto? Ci sono così tanti avicoli pronti a farsi spennare?
Cerco venditore Camere Alf, zona Romagna-Marche.

#144
Ciò che crea disorientamento nel pubblico (ma devo dire che spessissimo mi sono imbattuto anche in rivenditori che non riuscivano a "leggere" le loro fatture di acquisto) è la disomogeneità del modo di applicazione dell'IVA. Pur essendo un sostenitore convinto dei listini IVA compresa (e sapete tutti benissimo che li usano tutte le aziende top, Molteni, Roset, Frau, Valcucine, Boffi, Dada, Schiffini, Busnelli, B&B e via di seguito), sono convinto che se tutti usassero lo stesso sistema, quale che sia, sarebbe tutto a vantaggio del cliente. Purtroppo le industrie sono divise su questo argomento perchè la maggioranza (non quelle citate!) usa l'arma dello sconto per vendere.

#145
Nerone2 ha scritto:Ora però fatemi imbarcare in una domanda... c'è davvero così tanta gente che giudica dallo sconto? Ci sono così tanti avicoli pronti a farsi spennare?
Più di quanto si possa pensare... e sono normalmente quelli che si credono più furbi...

#146
qsecofr ha scritto:
Nerone2 ha scritto:
...io continuo in questa mia battaglia solitaria (e abbastanza stupida) ma continuo ad affermare che (come nell'edilizia) è PIU' corretto che sia scritto come iva esclusa in quanto alcuni rari materiali hanno iva agevolata ma SOPRATTUTTO le ditte italiane SPESSISSIMO esportano all'estero finoltre il doppio della propria produzione dove l'iva è maggiore, minore, uguale, diversa eccetera eccetera.... lo stesso mercato italiano solo recentemente ha conosciuto un periodo di stabilità di aliquota ma per il passato l'aliquota è stata cambiata più e più volte...
pertanto siccome noi italiani non siamo soli nell'universo dico questo:
1) il prezzo di listino è un prezzo di riferimento usato come indicatore di partenza per arrivare al prezzo di acquisto ed al prezzo di vendita: e non ha molto senso discquisire di tasse o altri aspetti interpretativi in un listino.
2) sarebbe pertanto corretto non scrivere proprio nulla sull'iva
3) se proprio serve è corretto escludere l'iva perchè non si sa poi sul listino finale che imposizione uno deve avere.
4) è proprio "formalmente" scorretto scrivere "iva inclusa": se dopo un rivenditore vuole considerare il prezzo iva inclusa per semplificare il calcolo che faccia ma da produttore non stamperei mai un listino "iva inclusa"


:D ...io continuo in questa mia battaglia solitaria (e abbastanza stupida) ma continuo ad affermare che (come nella stragrande maggioranza delle vendite al privato) è PIU' corretto che sia scritto come iva compresa! poi esistono casi rari dove i materiali hanno iva agevolata ma SOPRATTUTTO le ditte italiane SPESSISSIMO esportano all'estero finoltre il doppio della propria produzione dove l'iva è maggiore, minore, uguale, diversa eccetera eccetera....però francamente sono situazioni che a me privato/acquirente non interessano, lo stesso mercato italiano solo recentemente ha conosciuto un periodo di stabilità di aliquota ma per il passato l'aliquota è stata cambiata più e più volte...(l'ultima volta correva l'anno di grazia 1978)
pertanto siccome noi italiani non siamo soli nell'universo dico questo:

1) il prezzo di listino è un prezzo di riferimento usato come indicatore di partenza per arrivare al prezzo di acquisto ed al prezzo di vendita: e infatti non ha molto senso discquisire di tasse o altri aspetti interpretativi in un listino

2) sarebbe pertanto corretto considerare il costo iva compresa, quindi la somma che effettivamente si dovrà sborsare (il privato/pubblico certo non recupera/scarica)

3) è proprio corretto considerare l'iva perchè poi si potrà sapere sul listino finale il costo reale, salvo una trattativa che potrà variare da un 5% ad un massimo del 15% di sconto reale, non certamente il 20 il 30 il 40% sull'ordinato.

4) è proprio "formalmente" corretto (Listini al Pubblico) scrivere "iva inclusa": se dopo un rivenditore vuole considerare il prezzo iva esclusa per semplificare (o altro 8) ) il calcolo che faccia ma se fossi un produttore :D non stamperei mai un listino "iva esclusa"

... :roll: .....:D :wink:

#147
Nerone2 ha scritto: Ci sono così tanti avicoli pronti a farsi spennare?
:lol: :lol: sparo una percentuale...a sensazione perchè non avendo il punto vendita...
secondo me c'e' un 20% che in qualche modo si affida abbastanza cecamente e che alla fine non gli interessa tanto lo sconto ma forse manco tanto del prezzo finale: tratta con il rivenditore che considera serio e non fa poi tante comparazioni (forse consapevole che non ci riuscirebbe più di tanto)... vede semplicemente se ci stà dentro e cerca di tirare un po' senza però avere preventivi comparabili. Il rimanente 80% compara di brutto... di questo 80% il 90% non ha i mezzi per poter comparare dignitosamente due cucine ma è convinto di poterlo fare: all'interno di questo 90% almeno metà guardano solo lo sconto, la rimanenza guarda il prezzo finale ma non ne esce comunque perchè non riesce a correre dietro ai materiali, finiture e menate varie. Il rimanente 10% ha due preventivi uguali identici sullo stesso modello di cucina: pertanto quelli riescono proprio a comparare e comparano sul prezzo finale.

#148
qsecofr ha scritto:
Nerone2 ha scritto: Ci sono così tanti avicoli pronti a farsi spennare?
:lol: :lol: sparo una percentuale...a sensazione perchè non avendo il punto vendita...
secondo me c'e' un 20% che in qualche modo si affida abbastanza cecamente e che alla fine non gli interessa tanto lo sconto ma forse manco tanto del prezzo finale: tratta con il rivenditore che considera serio e non fa poi tante comparazioni (forse consapevole che non ci riuscirebbe più di tanto)... vede semplicemente se ci stà dentro e cerca di tirare un po' senza però avere preventivi comparabili. Il rimanente 80% compara di brutto... di questo 80% il 90% non ha i mezzi per poter comparare dignitosamente due cucine ma è convinto di poterlo fare: all'interno di questo 90% almeno metà guardano solo lo sconto, la rimanenza guarda il prezzo finale ma non ne esce comunque perchè non riesce a correre dietro ai materiali, finiture e menate varie. Il rimanente 10% ha due preventivi uguali identici sullo stesso modello di cucina: pertanto quelli riescono proprio a comparare e comparano sul prezzo finale.
si... direi che come percentuali ci siamo, è anche la mi esperienza....
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#149
Sulle cucine (intese come mobili) probabilmente non è facile fare una comparazione per chi non è addetto ai lavori, ma molto si capisce e si può capire del rivenditore in base ai discorsi poco chiari che fa (es. solito listino con o senza Iva) e al prezzo che propone per gli elettrodomestici, a parità di modelli ogni rivenditore decide il ricarico e purtroppo c'è ancora chi sugli elettrodomestici pensa di poter guadagnare milioni (partendo per altro già svantaggiati rispetto a internet e alle grandi catene).

Non sono molto d'accordo con le percentuali scritte, sembra sempre che chi compra sia poco informato o attento solo allo sconto, io non credo sia così. Certo esiste una fetta di acquirenti che si fa abbindolare ma esistono anche persone che (grazie a internet) entrano in possesso di molte informazioni, si documentano, confrontano e poi scelgono, certo anche in base alla simpatia e empatia con il rivenditore.

#150
Scusate se mi intrometto dal momento che di matematica non capisco un'acca, ma a me è capitato in varie occasioni di ricevere preventivi con:
- prezzo al netto da iva
- sconto in percentuale variabile sul prodotto NON ivato
- Totale merce al netto da iva
- maggiorazione del 20% da iva
- totale da pagare

La mia domanda, dal momento che mi pare dagli interventi precedenti che le possibilità siano quelle di ricevere uno sconto su un totale generale, al netto o al lordo, qual è la procedura corretta? eticamente corretta, intendo.