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Solaio con putrelle

#1
La casa dove abito è degli anni '60 e i solai (solette) sono stati fatti con putrelle a doppia T , di conseguenza la struttura è giustamente più elastica dei solai in cemento armato.

Bisognerebbe avere parecchi dati tecnici, ma in linea di massima, questi tipi di solai sono sicuri?
Perchè mi accorgo che spesso il pavimento balla parecchio e non vorrei finire al piano di sotto.

Re: Solaio con putrelle

#2
se correttamente dimensionato, un solaio in putrelle d'acciaio è assolutamente sicuro, nè più nè meno di un solaio laterocementizio. Se le putrelle sono a vista, si potrebbe dedurne la dimensione e fare un calcolo approssimativo - ma abbastanza preciso - della capacità resistente dei travetti, se proprio vuoi toglierti lo scrupolo.

Se invece il tuo cruccio è quello di limitare l'elasticità, potresti far saldare una piastra d'acciaio al di sotto del travetto, per aumentarne il modulo di resistenza e quindi ridurne le sollecitazioni e, di conseguenza, gli allungamenti elastici. Ma dovresti agire dal piano di sotto per sistemare il tuo pavimento.
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Re: Solaio con putrelle

#3
Purtroppo le putrelle non sono a vista. Potrei recuperare la lunghezza della campata e la distanza tra le putrelle, ma non so se queste informazioni possano essere utili.
Di per sè l'elevata elasticità non è per me un grosso problema, volevo solamente assicurarmi che non fosse un sintomo di cedimenti strutturali.

Grazie

Re: Solaio con putrelle

#4
L'elevata elasticità può essere sintomo di una struttura dimensionata al "limite" rispetto al carico che deve portare, ma non necessariamente è sintomo di sofferenza strutturale. La lunghezza della campata e l'interasse travetti sono informazioni fondamentali ma non sufficienti: servirebbe sapere con esattezza la sezione del travetto (che è senz'altro una misura standard tra i profili unificati).
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Re: Solaio con putrelle

#5
Quella che chiami elasticità, è in realtà la deformazione della struttura, ed è in relazione con le caratteristiche geometriche della soletta oltre a quelle meccaniche dei materiali che la costituiscono. Se hai notato di recente un aumento della deformabilità, questo può essere un segnale di allarme su una modificazione in atto a carattere peggiorativo, delle caratteristiche generali riferite all'elemento resistente e/o alla sua connessione alla muratura.
Se riesci a rilevare le dimensioni dei profili, il loro passo e la loro lunghezza, sarà possibile effettuare un calcolo di massima sulla loro resistenza in opera, ma se vorrai conoscerne l'esatto valore sarai costretto ad effettuare una prova di carico. Sulla possibilità di effettuare saldature su elementi metallici di 50 anni fa in opera, io suggerirei di andarci molto cauti e possibilmente evitarle. Mentre un acciaio di recente produzione è quasi sempre saldabile in quanto la sua percentuale di carbonio si aggira su valori dello 0,1% e le percentuali di zolfo e fosforo sono molto basse, non è così per gli acciai di una volta, che venivano prodotti con le tecnologie allora disponibili. In questo caso una saldatura, anche se correttamente eseguita (evento veramente raro in edilizia), potrebbe determinare l'insorgenza di difetti come cricche o strutture di tempra indesiderate, e la conseguente formazione di sforzi localizzati di entità tale da innescare fenomeni di rottura anche di natura fragile. In quel caso il crollo sarebbe assicurato. Manda un disegno con i dati richiesti, o solo le dimensioni, così possiamo abbozzare una qualche ipotesi.
Saluti
Il medico della casa
Milano


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