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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#167
Salve, mi scuso del ritardo ma ho avuto qualche difficoltà per le foto che comunque non sono riuscito ad inserire. Per prima cosa desidero fornirvi maggiori dettagli. L’appartamento è in un fondo agricolo, le fondazioni sono state isolate dai muri portanti con la vecchia carta catramata e la casa ha sotto un vespaio con delle prese d’aria esterne. La zona è in provincia di Roma, 4-5 metri sul livello del mare e d’inverno è possibile vedere affiorare l’acqua già ad una profondità di 70-90 cm dal piano strada.
Ho erroneamente riportato di aver utilizzato “una tinta a base di silicati” mentre in modo più corretto, secondo quanto riportato sulla confezione, è “una pittura formulata con
emulsioni acquose di resine silossaniche, pigmenti inorganici e additivi che viene impiegata su intonaci deumidificanti”.
Al fine di capire se e quali interventi effettuare vi volevo sottoporre una serie di domande.
• Ho già praticato i fori per inserire le cartucce Speedy; dalle vostre considerazioni questo intervento è poco efficace (forse controproducente) ed allora pensavo di sfruttare i fori per inserire una barriera chimica, considerato che questo è l’unico tratto di muro dove non è stata realizzata (mi avevano assicurato che essendo esposto a sud e non avendo, allora, evidenti manifestazioni di umidità non fosse necessario intervenire). Secondo voi potrebbe essere utile? E quale prodotto “fai da te” (magari acquistabile via internet) sarebbe meglio utilizzare tenendo conto che i fori sono da 16 mm e il muro è in blocchetti di tufo?
• Quando ripristino il muro, quale prodotto devo usare per le stuccature e quale prodotto per la finitura?
• Può essere efficace nel mio caso utilizzare nuovamente Coocon sulle pareti con evidenti ammaloramenti?
• Per eliminare l’umidità interna e il cattivo odore dalle stanze va bene l’uso del deumificatore o è solo un palliativo? Alternativamente cosa posso fare per combattere questa situazione in particolare all’interno degli armadi?
Grazie a tutti, Paolo

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#168
Salve, allego le foto relative al deterioramento dell'intonaco interno e quelle del muro esterno su cui voglio inserrire le cartucce speedy.
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Intonaco con inizio di ammaloramento
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L'Intonaco dopo una settimana dalla foto precedente
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Fori da 16 mm distantanziati di 15cm profondi 36cm su un muro da circa 46 cm in blocchetti di tufo
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Fori da 16 mm distantanziati di 20cm sulla parte ad angolo.

Entrambe le pareti sono soleggiate. Sull'intonaco interno, in corrispondenza dei fori, nella parte dietro l'armadio, si sono manifestate zone di muffa.
Grazie, Paolo

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#169
Caro Paolo, Non saprei se i Silani-silossani, sempre idro-repellenti come i silicati, alla fine fanno traspirare meno dei silicati. Se non è zuppa è pan bagnato. Reimpiegare i buchi per iniettare barriera sarebbe una buona idea ma dipende dalla posizione. La barriera deve stare sotto al solaio il più in basso possibile vicino al terreno mentre mi sembra che i tuo i buchi per l'aerazione siano molto più in alto. Se li devi chiudere non usare una malta forte tipo cemento. Non faresti che provocare il consumo del tufo attorno! Una malta fatta con sola calce idraulica andrebbe bene. Cocoon può essere sempre usato: non può che far bene. http://www.edpgconsult.com
Ing. Edgardo Pinto Guerra, consulente risanamento murature storiche e non dal 2003. Autore del volume "Risanamento di murature umide e degradate. Ed. D.Flaccovio. Siti http://www.edpgconsult.com" onclick="window.open(this.href);return false; e http://www.mangiasali.it" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#170
Gentile lucave75,
dalle foto che hai postato posso osservare una fenditura importante all'attacco fra l'orizzontale ed il verticale. Ritengo che la quota di acqua che determina la risalita sia dovuta principalmente a questa causa. Quando piove l'acqua entra nella fessura, bagna il muro e da qui risale. La descrizione che invece hai fatto dei sintomi, dove citi i cattivi odori e la muffa negli armadi, porta a ipotizzare che le patologie lamentate siano di origine termica. Con 46 cm di spessore sono possibili delle condizioni di inversione e sfasamento tali da generare il problema anche in assenza di risalita. Per una diagnosi corretta occorrerebbe una misurazione di lungo periodo dei parametri umidità e temperatura.
Il problema lo avverti maggiormente in inverno o in estate?

Saluti
Il medico della casa
Milano
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#171
Salve, rispondo alle vostre richieste e aggiungo nuovi dettagli per chiarire meglio la situazione.
Il problema della muffa e del cattivo odore è forse più evidente in estate.
La fenditura che si vede nella foto si è creata nel tempo a seguito degli assestamenti del marciapiede e del fabbricato. Il marciapiede inizialmente in sassi è stato ricoperto, da circa 30 anni, con una gettata di cemento di 10-15 cm realizzata senza alcun ancoraggio con il muro.
Per evitare le infiltrazioni d’acqua piovana sulle due pareti con i fori, una decina di anni fa, ho rifatto l’intonaco esterno con KC1- FassaBortolo per una altezza di 110 cm.
Volevo anche sottolineare che in alcune pareti interne, mediamente a distanza di 2 anni dall’ultima tinteggiattura, si formano delle macchioline tondeggianti giallognole di 1, 2 mm che si rimuovono facilmente con la candeggina.
Confortato dal parere di “Xgardo” sfrutterò i fori per realizzare una barriera chimica ed in merito vorrei chiedervi alcuni suggerimenti. E’ possibile inserire una barriera su fori da 16 mm? In caso positivo esiste un prodotto sul mercato facile da utilizzare senza l’intervento di una ditta specializzata? Ho visto delle cartucce precaricate della “spaololucca”: Barrigel Crema in cartuccia per barriera chimica idrofobizzante a base di AchilSilani – sono buone e fanno al mio caso?
Se non ci sono problemi con il forum, potreste anche indicarmi dei prodotti da utilizzare nella finitura e nella tinteggiatura degli interni?
Grazie, per la vostra pazienda e dedizione, saluti,
Paolo

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#172
Buon pomeriggio vorrei un vostro parere ma non so' come fare a caricare le immagini, mi aiutate? Vorrei chiamare un ingegnere per un sopralluogo, un parere magari con una mappatura termica quanto può costare? D'estate non ho nessun problema il fatto che la casa nn sia riscaldata fa' differenza vero?

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#173
Per lucave75,
il fatto che le manifestazioni siano più evidenti d'estate, porta a convalidare la mia ipotesi. Continuo a ritenere che si possa trattare di un fenomeno prevalente termico. Mi spiego meglio. E' opinione diffusa che sulle pareti rivolte a nord vi siano maggiori problemi di umidità causati da condensa, e che invece sulle pareti a sud tutto ciò sia meno sentito. In realtà questo è parzialmente vero. In tutto l'emisfero nord terrestre, compresa l'Italia, le pareti esposte a sud ricevono una maggiore quantità di calore da irraggiamento solare. Questa energia ai fini del riscaldamento viene anche chiamata "apporto gratuito solare", proprio perché è gratuita e spontanea. Le pareti esposte a sud quindi saranno riscaldate gratuitamente dal sole per tutto l'anno, e saranno mediamente più calde di quelle rivolte a nord. Fin qui tutto chiaro, e tutto vero. Immaginiamo per un attimo di avere una parete di spessore rilevante, ad esempio di 1 metro. In questo caso il calore proveniente dalla superficie esposta a sud, dovrà attraversare lo spessore di 1 metro prima di raggiungere la parete interna. Il trasferimento di calore in questo caso assume la forma di un'onda, perché la somministrazione di calore dal lato caldo è appunto ciclica, secondo l'alternanza giornaliera e secondo quella stagionale. Sul lato interno del muro, a causa dello spessore rilevante della parete, quest'onda giungerà attenuata, e tanto maggiore sarà lo spessore e tanto più sarà attenuata. Osserviamo invece cosa accade sul lato interno, alla base del muro. In orizzontale abbiamo a distanza di un metro il lato "caldo" soggetto appunto alle due ciclicità termiche, mentre in verticale in basso abbiamo il terreno, che rappresenta un serbatoio infinito di calore a temperatura stabile. Ad un metro di profondità ci si aspetta la temperatura media, avente anch'essa un'oscillazione ciclica, ma notevolmente più attenuata, di 14- 16°C.
Appare quindi ovvio che il nostro punto situato alla base del muro esposto a sud, sia più influenzato dalle temperature del terreno rispetto a quelle che si trovano sulla superficie esposta al sole. Se il nostro muro avesse uno spessore di tanti metri, la sua esposizione sarebbe ininfluente ai fini della vivibilità, in quanto la temperatura del lato interno non sarebbe in alcun modo influenzata dall'irraggiamento esterno. Anni fa mi sono interessato ad un serio problema di risalita in una struttura che aveva pareti spesse 1,60 m, situata nel sud Italia, ed esposta a venti molto forti. La temperatura delle pareti interne, sud o nord, giorno o notte, estate o inverno, era uguale tutto l'anno, di 16,5°C.
A quella temperatura, l'aria estiva proveniente dall'esterno cede vapore sotto forma di condensa sulle pareti. Alla conclusione del ciclo annuale, cioè l'estate successiva, è ancora presente una quota di umidità residua dell'anno prima. Questa condizione fa sì che ogni anno sia più l'acqua che arriva rispetto a quella che se ne va, e da qui l'accumulo. Se è stato chiaro tutto quello che ho appena descritto, sarà altrettanto chiaro il perché queste manifestazioni umide siano maggiormente concentrate alla base del muro, e soprattutto su pareti spesse.
Contrariamente alla logica illustrata, molti esperti, o presunti tali, quando vedono dell'umidità alla base del muro sentenziano: questa è risalita! E da lì in poi, via con tagli, malte, centraline, lampadari, silossani, cartucce, iniezioni e quant'altro, per poi scoprire dopo un po’ di tempo che era tutto inutile.
Conclusioni: secondo me il tuo è un problema termico e non lo risolvi né con speedy, né con gli apparati, e né tantomeno con le iniezioni.
Preoccupati per prima cosa di sigillare la lesione al piede della muratura, e di fare almeno un'altra estrazione dei sali sul lato interno, poi magari ne riparliamo. Una misurazione di lungo periodo, se te la fai fare da una ditta ti costa almeno 700 €, se vuoi farla tu, puoi comprarti lo strumento, che costa sui 150 € e ne fai quante vuoi, anche per i tuoi amici. poi i risultati li pubblichi qui, e noi ti facciamo la diagnosi gratuita.
I migliori materiali da iniettare sui fori per risolvere i problemi di risalita capillare sono quelli a base di microemulsioni dell'inglese Dryzone, distribuiti in Italia dalla Vandex Harpo spa di Trieste e dalla Ruredil spa di San Donato Milanese (MI)
http://youtu.be/aDaL_cBI1wM

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#174
Salve, ho letto con attenzione l'analisi delle possibili cause dei miei problemi di umidità anche se stento ancora a credere che il tutto possa derivare prevalentemente da fattori termici.
Mi sto attivando per mettere in pratica i vostri suggerimenti.
Ho visto che in commercio ci sono igrometri da 10-20 euro, sono idonei o servono quelli più professionali?
Appena disponibili riporterò gli interventi fatti e i risultati ottenuti.
Grazie,
Paolo

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#175
In effetti i fenomeni termoigrometrici non sono intuitivi neppure per gli addetti ai lavori, quindi certe affermazioni possono sembrare assurde. E' anche possibile che io mi stia sbagliando. La mia è solo un'ipotesi, piuttosto attendibile, che necessita di prove provate per poter essere o convalidata o smentita, ed è per questo che ti ho suggerito di effettuare delle indagini strumentali. I parametri che devi misurare sono: temperatura della parete/pavimento, umidità dell'aria, temperatura dell'aria. Prova pure con quegli igrometri economici, almeno abbiamo una base di dati, che se pur approssimati, sono sempre utili per una prima diagnosi.

Saluti
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#176
Salve a tutti, sono nuova del forum ma ho visto che invece molto di voi sono dei super esperti e allora vi chiedo AIUTO!!!
La mattina di Natale ci svegliamo e troviamo una bella chiazza di umidità lungo il battiscopa della camera, alta 10 cm e lunga 2,5 mt circa (che scavalla anche la porta finestra!).
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In sintesi trattasi di: appartamento al piano terra in condominio del 2008, l'angolo della stanza in questione è esposto a nord e a est, a nord da su un camminamento piastrellato oltre il quale c'è prato, a est da su terrazzo piastrellato a sbalzo; nell'interrato ci sono i garage. La macchia è comparsa in poche ore e apparentemente aumenta solo quando piove (quindi escludere perdite dagli impianti idraulici interni). Nei muri esterni corrispondenti si nota un rigonfiamento della pittura (che era stata ridata 20 mesi fa con un un prodotto particolarmente elastico perchè il colore dato in precedenza faceva delle inestetiche crepe ortogonali su tutta la facciata).
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Nei primi 10 cm di altezza del muro esterno, anni fa si era formata un po' di muschio/muffa, con il nuovo colore non si è più riformata.
Abbiamo contattato un geometra che ci ha consigliato di mettere del silicone specifico per chiudere alcune crepe dalle quali secondo lui poteva infilarsi l'acqua ma (ovviamente!) non è cambiato nulla!!
Ora... com'è possibile che dal nulla, in poche ore, ci troviamo una situazione simile?!?!
Da dove dobbiamo cominciare per analizzare e affrontare il problema??
Grazie in anticipo a chi mi offrirà una "bussola".

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#177
Ciao a tutti,
anche io come molti in questo forum ho problemi di umidità.
Cerco di spiegare in breve la situazione.
Il mio appartamento è un seminterrato a poca distanza da un fiume, un lato si affaccia sul cortile condominiale ed è fuori terra; degli altri lati uno si affaccia sulla strada ma è interrato (anche se ha una piccola finestra), il lato rimanente confina con alcune cantine.
Il sole batte solo sul lato che si affaccia sul cortile.
Qualche anno fa ho effettuato dei lavori in casa per cercare di ridurre il problema della umidità che si accumulava alla base dei muri, nonché per ripristinare le mattonelle del bagno che lentamente si stavano staccando dalla parete.
Nel fare i lavori ho fatto fare dei pozzetti nel pavimento ed ho scoperto che le fondamenta sono piene di acqua, dovuta forse alla perdita delle fognature condominiali (per fortuna il condominio ha finalmente deliberato i lavori per riparare le perdite) e forse anche alla vicinanza del fiume.
L'operaio che fece i lavori mi consigliò di mettere dei pannelli di polistirolo su alcune pareti, ma dopo pochi mesi l'umidità si è riproposta ed è peggiorata col tempo. Prima l’umido era presente solo alla base dei muri ora tutto il muro presenta delle chiazze giallastre e le mattonelle stanno ricominciando a staccarsi.
Inoltre ora c’è un forte odore di umido proveniente da una parte dell’armadio.
Aggiungo che ho fatto sostituire l'impianto di riscaldamento perché credo che avesse delle perdite, ma le vecchie tubazioni sono rimaste al loro posto. Mi sembra che le macchie d’umido siano in corrispondenza di dove si trovavano prima i termosifoni, anche se si estendono su praticamente tutta la parete.
Ho comunque l’impressione che principalmente si tratti di umidità di risalita.

Vi lascio il link ad alcune foto che ho scattato nel mio appartamento:
http://postimg.org/gallery/6ac2jvw/

Mi sapete consigliare che lavori effettuare per evitare che si ripresenti nuovamente l’umidità ? Sistemi tipo Aquapol possono aiutare nel mio caso ?
Apprezzerò qualsiasi aiuto vogliate darmi.
Ciao e grazie.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#178
Gentile elisa36100,
i sintomi che descrivi fanno pensare a un danno del sistema impermeabile che protegge la costruzione dagli apporti laterali provenienti dal giardino. Il ritardo molto ridotto fra il verificarsi della pioggia e la comparsa delle manifestazioni, porta a convalidare la mia ipotesi. La presenza di un quadro fessurativo diffuso, sulla muratura esterna, antecedente rispetto al problema lamentato, porta ad ipotizzare che ci sia una notevole mobilità della struttura, o da carenze statiche, o da mobilità fondale, o peggio ancora da entrambe. Anche questa ipotesi è in linea con la mia diagnosi iniziale. La soluzione consiste nell'individuare il danno all'impermeabilizzazione, e ripararlo con materiali molto elastici.

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#179
Gentle sonoxyz,
la situazione che descrivi può avere diverse cause. Intanto è importante sapere qual'è la piezometrica riferita al sito in esame, ovvero la quota (negativa) della falda d'acqua sotterranea rispetto al terreno, e quanto questa è suscettibile di variazione in occasione di intense precipitazioni, o semplicemente qual'è la sua oscillazione stagionale. Il fatto di trovarsi in un seminterrato nelle vicinanze di un fiume, non è certo una condizione rassicurante. Un'altro elemento utile alla comprensione del problema è la composizione dei muri controterra e la natura della loro protezione dal contatto col terreno. Senza questi dati non si può esprimere alcun parere. Quindi:
- altezza della piezometrica, se la costruzione è recente ci dovrebbe essere una Relazione Geologica che indica questo parametro, oppure rivolgiti al Comune. Dovrebbero avere le mappe geologiche del territorio.
- composizione dei muri, la logica impone di realizzare tutto ciò che è controterra in cemento armato, ma purtroppo capita anche di trovare il laterizio.
- natura della protezione, è stato usato un sistema impermeabile controterra? Che materiale era, e in quali spessori?
Attendiamo tue notizie,

saluti

Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#180
Salve ho già scritto per avere un parere sul mio problema... Nel mio bagno ristrutturato più di due anni fa' si bagnano le fughe, soprattutto d'inverno quando piove, si tratta di un villino, il bagno da' esattamente sull'eterno mattonato, con un indagine termografica abbiamo escluso eventuali perdite di impianti, e in teoria il problema dovrebbe essere ke sotto il bagno vi è una fossa settica (mai entrata in funzione) e che con la predisposizione del pavimento esterno si crea quindi condensa, mi è stato consigliato come intervento meno invasivo di creare delle prese d'aria per non creare condensa e di passare un particolare prodotto sulle fughe per non avere più problemi visivi... Credete sia il passo giusto?