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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#151
Grazie molte a tutti per le risposte.
Gentile Medico le confermo che la casa, purtroppo, è sotto il livello della strada,.. cercherò di fare una misurazione con il tester ma ho questo dubbio, nella parte di muro senza intonaci dove andrò a fare la misurazione il pavimento è rialzato rispetto al resto della casa di circa 90cm, la misurazione sarà indicativa e sarà possibile leggerla ugualmente, magari con dei correttivi? Presto posterò anche delle foto e quel che riesco della pianta.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#152
Caro medicodicasa, infatti, io sono lui, EPG! Non ho firmato la mail perché pensavo la "firma" con il nome comparisse in automatico, cosa che non è successa. Grazie delle buone parole, in realtà sono io che devo farle i complimenti. Se posso, ho il piacere di dirle che anch'io ho imparato molto dai suoi dettagliatissimi e informati interventi in quanto è ovvio che conosce certi aspetti del discorso ben più di me. Vuol dire che potremmo collaborare Mi scriva se crede.
Per quanto riguarda Aquapol e le macchinette, di cui dichiaro pubblicamente, anche sul Sito, ho molte credibili testimonianze di risultati positivi, ho elaborato una possibile spiegazione del fenomeno basata sul rompere mediante il centrare le loro frequenze di risonanza naturale le aggregazioni di dipoli formate dai legami d'idrogeno che sono la causa della TS e quindi della risalita. A breve la metterò anche sul Sito. Cordiali saluti da Edgardo Pinto Guerra
Ing. Edgardo Pinto Guerra, consulente risanamento murature storiche e non dal 2003. Autore del volume "Risanamento di murature umide e degradate. Ed. D.Flaccovio. Siti http://www.edpgconsult.com" onclick="window.open(this.href);return false; e http://www.mangiasali.it" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#153
A proposito, segnalo che il Min BB CC nel suo ultimo Capitolato Speciale per il Restauro Architettonico e la Conservazione degli Edifici Storici ha adottato (finalmente siamo all'avanguardia!) il parametro della soglia di contenuto salino in percentuale di peso "Sicura per la conservazione". dello 0,2% di sali totali. Tale %tuale da raggiungersi mediante estrazione dei sali in eccesso con la sepiolite oppure specificamente con Westox Cocoon. Vedi esempio a http://www.mangiasali.it/CapitBBCC.pdf
Cordiali saluti e buon lavoro da EPG :roll:
Ing. Edgardo Pinto Guerra, consulente risanamento murature storiche e non dal 2003. Autore del volume "Risanamento di murature umide e degradate. Ed. D.Flaccovio. Siti http://www.edpgconsult.com" onclick="window.open(this.href);return false; e http://www.mangiasali.it" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#154
Ciao Ing Pinto Guerra,
mi permetto poiché qui nel forum ci si da del tu, almeno fra gli amici. Ti ringrazio per la replica. Qui di seguito riporto un passo del mio libro "Effetti dell'acqua sulle costruzioni" dove si descrivono i "Dispositivi autoalimentati":

Se l’apparato verrà installato sulla verticale della zona energeticamente attiva, riceverà da questa un sufficiente apporto di radiazione elettromagnetica da farla funzionare, mentre se verrà posizionato in qualunque altro punto non sarà alimentato e perciò non potrà svolgere alcuna funzione. Le emissioni energetiche naturali provenienti dal terreno, vengono quindi trasformate in un impulso di intensità e frequenza specifiche, tali da creare un’alterazione sui delicati equilibri elettrostatici che determinano le azioni di risalita capillare sulle murature, annullandone gli effetti. Affinché le azioni descritte possano instaurarsi è necessario che l’antenna sia connessa elettricamente con la muratura ad un’altezza di circa 2,2 ÷ 2,5 m rispetto al terreno. L’emissione elettromagnetica dell’apparato è nulla in quanto questo è posto in equipotenziale con la muratura e di conseguenza realizza un circuito chiuso con il terreno. Gli effetti del dispositivo si esercitano quindi per mezzo di un connettore elettrico e non attraverso onde irradiate. I limiti di questa interessante tecnologia sono dovuti al posizionamento dell’apparato che dovrà obbligatoriamente essere installato sulla verticale di una fascia energeticamente attiva, e che questa prescrizione non sempre è compatibile con l’utilizzo dei locali, tanto più che alcuni produttori propongono degli apparati piuttosto voluminosi ed ingombranti. L’antenna non può essere installata nelle immediate vicinanze di campi elettromagnetici, come ad esempio elettrodomestici, cordless, computer o telefoni cellulari, in quanto pur non danneggiandosi, interrompe il suo funzionamento. E’ inoltre da far presente che la fascia energetica che alimenta l’apparato può modificarsi nel tempo, anche cambiando la sua posizione, a causa di modificazioni geologiche come ad esempio la variazione dei corsi d’acqua sotterranei.

Il funzionamento di queste antenne è del tutto simile alle radio a galena di antica memoria. Quindi hanno la necessità di essere cortocircuitate sul muro, ed il muro stesso diventa l'elemento di trasmissione dell'impulso.
L'idea è geniale, senza dubbio, ma le onde gravomagnetiche sono una gran bufala.
Restiamo in contatto certo, a breve ti chiamerò sul numero che riporti sul sito.
Sono contento che tu sia entrato a far parte di questo gruppo.

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#155
Caro medico della casa, ho bisogno d'aiuto...
Nel 2010 ho acquistato una villetta (tutti i lati esposti)costruita in cemento armato negli anni 80, è situata in un livello più alto della strada, al momento dell'acquisto non presentava molti danni, considerando inoltre che la casa era chiusa da più di 10 anni e che per lo stesso periodo non si è provveduto nè a fare manutenzione nè ad arieggiare...Comunque dal momento che acquisto iniziano i miei lavori di manutenzione, tutto procede benissimo cosideri che ho smantellato il bagno e rifatto tutti gli impianti per una mia sicurezza, non abbiamo trovato nessuna traccia di acqua...Abbiamo rifatto l'intonaco esterno, e tutti gli accorgimenti ecc..Nel momento del rifacimento delle tubazioni esterne, inoltre abbiamo notato che sotto il bagno era vuoto, o meglio era stata predisposto per un eventuale pozzo nero, mai entrato in funzione perchè successivamente ci fù il passaggio alla fogna comunale... Il bagno è terminato 3 anni fà, e per due anni non ho avuto problemi, invece dall'anno scorso (cioè da quando ho fatto fare la pavimentazione esterna) quando piove si bagnano le fughe della pavimentazione del bagno e parte dell'intonaco della stanza adiacente! Il punto in cui parte tutto è esattamente collegato alla pozzetta esterna... Ora come faccio a capire se si tratta d'infiltrazione o umidità? Consideri che in casa non ci abito ancora e che non è riscaldata. Al momento il problema è di lieve entità, ma voglio agire prima che mi sfugga di mano...Mi dica per favore come procedere :(

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#156
Rispondo alla gentile silviaf che mi ha inviato in MP la relazione sull'umidità redatta da una ditta specializzata.
Come avevo già ipotizzato prima di leggere il documento citato, la componente di risalita appare piuttosto moderata, direi addirittura minima. Una cosa fondamentale da far presente è che le relazioni tecniche di qualsiasi categoria, non dovrebbero mai essere scritte da soggetti che a diverso titolo vendono i materiali o i dispositivi che poi vengono proposti come rimedi. E’ come se il medico avesse vantaggio o interesse a venderti i farmaci, ma sai quante cure inutili? Un’altra cosa fondamentale da dire è che le termografie possono essere eseguite solo da soggetti abilitati alla funzione (Norma UNI EN 473/ISO 9712), e che hanno superato un apposito esame. Esistono quindi diversi livelli a seconda della complessità richiesta. Una termografia effettuata da una persona che non ha titolo è come un’auto che circola senza targa, e senza carta di circolazione. Valore zero. Come avevo già previsto nei miei precedenti post, non basta andarsi a comprare una termocamera per diventare operatore termografico. La macchina indica la temperatura dei punti, e spesso si è portati a determinare in automatico che freddo = umido. Quindi si assume che l’umidità sia la causa e che la temperatura più bassa sia l’effetto. Purtroppo non è sempre così facile. Per poter capire il fenomeno nella sua complessità, bisogna invertire il rapporto di causa-effetto, e pensare che il freddo sia la causa e l’umido sia l’effetto, come invece spesso accade. Se togli una bottiglia d’acqua dal frigo e la metti sul tavolo, vedrai che in poco tempo questa sarà completamente bagnata. La bassa temperatura della bottiglia e del suo contenuto, creano le condizioni affinché possa formarsi il liquido sulla superficie. Si chiama punto di rugiada la temperatura alla quale si ha la formazione di liquido, sulla superficie di un corpo posto in ambiente contenente vapore. I parametri che influenzano questo fenomeno sono i valori di umidità relativa e la pressione. La pressione è quella atmosferica, quindi possiamo affermare che la formazione di liquido derivante dal vapore acqueo contenuto nell'atmosfera è correlato in maniera univoca alla temperatura delle superfici, ed all'umidità relativa dell’aria. Per ogni dato valore di umidità relativa, si avrà un correlato valore di temperatura di rugiada (non proporzionale), al raggiungimento del quale si creerà acqua liquida. In termini tecnici si parla di saturazione del vapore, ovvero del raggiungimento del 100% di UR sulla superficie, che corrisponde alla coesistenza di liquido e vapore. Fin qui tutto chiaro? Sono semplici nozioni di termodinamica di base che dovrebbero essere note almeno a chi si propone come specialista. Tutto ciò che ho scritto è vero solo se le nostre superfici sono non assorbenti, come ad esempio vetro o metallo. Nelle murature la faccenda si complica e parecchio! Sulle superfici murarie insorgono dei fenomeni secondari che determinano l’assorbimento di umidità dall'aria ambiente, anche con UR più basse del 100%. Ad esempio i sali contenuti nei materiali murari, sono capaci di assorbire per igroscopia delle quantità rilevanti di umidità atmosferica, anche con UR dell’aria ambiente molto basse. Sui muri contenenti silicio (ovvero quasi tutti), si ha l’apporto di umidità proveniente dall'aria anche con UR del 65% per effetto di un fenomeno detto adsorbimento, legato a fattori di adesione elettrostatica d’interfaccia superficiale fra le molecole d’acqua contenute nell'aria ed il mezzo poroso costituito dai materiali della muratura.
Dimmi prima se è tutto chiaro, poi andiamo avanti.

Saluti
Il medico della casa
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Ultima modifica di il medico della casa il 15/10/13 23:26, modificato 1 volta in totale.
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#157
Gentile anna87,
in questo forum ci sono tanti esperti che possono dare dei validi suggerimenti e che lo fanno volentieri. Se ti rivolgi solo a me perdi una buona parte di possibili consigli utili, che potrebbero provenire dagli altri. Io conosco bene solo alcuni aspetti dell'edilizia, mentre su tante altre cose sono del tutto ignorante. Numerosi argomenti sono invece conosciuti alla perfezione da altri utenti del forum, che con l'occasione invito a risponderti.
Mi devi scusare ma non mi è molto chiara la descrizione che hai fatto. Mi sembra di capire che ci sia un apporto laterale di acqua di origine atmosferica, che attraverso la pavimentazione esterna passa dal muro in cemento armato e bagna il pavimento del bagno e di un'altra camera.
Ho capito bene?

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#158
Si mi dovete scusare, sono certa che ci siano persone competenti ed ognuna nel suo campo, perdonatemi ma ho scritto in seguito all'agitazione e quindi non ho riflettuto. Innanzitutto ringrazio per la risposta e anticipo i ringraziamenti a chi vorrà aiutarmi. In sintesi la situazione è questa, il villino è di 180mq il nuovo pavimento (quello precedente era marmo) è stato incollato sopra proprio perchè la casa non presentava problemi, l'unico punto dove si è provveduto a smanellare è stato il bagno, e in questo caso tutto è risultato asciutto! Anticipo che i lavori non sono stati eseguiti da una persona competente, ma tutto è stato fatto in maniera diciamo autonoma, infatti abbiamo provveduto a far rifare prima l'intonaco esterno e dopo circa due anni abbiamo rifatto la pavimentazione esterna, i problemi di infiltrazione credo siano iniziati esattamente alla fine di questi lavori,inoltre nel momento in cui mi hanno fatto il massetto esterno il piastrellista ha provveduto a tagliare un pò l'intonaco nella parte bassa :shock: ...Il problema che oggi si presenta (quando piove è molto più evidente) è che le fughe del bagno diventano scure, quindi bagnate, inoltre in maniera abbastanza regolare. Avendo una vasca angolare io ho notato il problema quando è fuoriuscito da quella zona, quindi ad oggi sono certa che il problema si sia manifestato iniziando dall'angolo che collega le due stanze, con la differenza che nell'altra stanza si bagna l'angolo del muro (penso perchè sotto quella pavimentazione ci sia il marmo), inoltre esattamente in quel punto all'esterno vi è la pozzetta della fogna(secondo me è da qui che nascono i miei problemi). Adesso volevo chiedervi se il bagno sotto è vuoto perchè era stata predisposta una fossa biologica,mai entrata in funzione tra l'altro asciuttissima(da me personalmente vista, quando si procedeva con tutti gli impianti esterni) , non può trattarsi di umidità di risalita giusto? Inoltre la casa è stata costruita con doppi muri e la stanza dove mi si bagna l'angolo non è neanche un muro portante! Adesso alla parte esterna mi hanno passato una resina che dovrebbe far scivolare l'acqua ed evitare di trovarmela all'interno, le proveremo tutte e se sono infiltrazioni riuscirò a trovare da che punto l'acqua entra in casa!Inoltre nel momento di fare il massetto per l'esterno il piastrellista mi consigliò di incassare il tubo che dal terrazzo fà scendere l'acqua piovana, per una questione estetica, (pozzetta e tubo sono uno accanto all'altro) se si fosse rotto nel fare il massetto ho modo di scoprirlo, senza smantellare la pavimentazione? Scusate le mie domande ma non ho mai avuto a che fare con queste cose e non sò neanche a chi rivolgermi (tranne a chi mi ha fatto i lavori, che ovviamente chiamerò, ma di cui non mi fido più). Inoltre se usassi un deumidificatore il bagno credete si asciugherebbe prima?
Grazie, grazie, grazie... Appena posso posterò le foto sono certa che insieme possiamo venirne a capo, ora sono più fiduciosa, ho acquistato casa all'età di 23 anni pago un mutuo da tre e ho fatto tantissimi sacrifici, e questi problemi mi demoralizzano :cry:

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#159
Gentile anna87,
mi sembra di capire che nel tuo caso specifico ci sia un ingresso d'acqua orizzontale che percorre il massetto della pavimentazione esterna ed entra in casa, presumibilmente da un passaggio attraversato da impianti. E' una situazione ricorrente e relativamente facile da scoprire e ancora più facile da risolvere. Scrivi come se essere colpiti da risalita sia una maledizione divina, con conseguenze infauste. Purtroppo molte persone la pensano come te. In realtà la risalta è un fenomeno piuttosto raro, mentre nella maggior parte dei casi si hanno apporti d'acqua di diversa natura, che nulla hanno a che fare con la risalita, ma sono di sintomatologia simile. Se pure fosse risalita, stai tranquilla che è una patologia curabile, senza effetti collaterali, senza esiti e tramite opportuno trattamento, senza rischio di recidiva.
Manda delle foto e una pianta della costruzione, poi esamino il caso clinico e ti do il mio parere.

Saluti

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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#161
buona sera a tutti, e un grazie speciale a medico della casa per l'attenzione e la cordialità che sta dedicando al mio problema. mi scuso per il ritardo e confermo che ho seguito perfettamente il tuo ragionamento a proposito dell'umidità relativa e della temperatura di rugiada.. ma nella mia ignoranza ancora non capisco il nesso che tu senz'altro vedi con le manifestazioni poco piacevoli che anche quest'inverno affioreranno sul mio pavimento. :roll:
aspetto curiosa delucidazioni.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#162
Gentili tecnici, sono nuovo del forum e dopo aver letto con interesse i vostri commenti e le soluzioni proposte volevo sottoporvi il mio caso:
vivo in una casa a pianterreno vicino al mare con una umidità di risalita (?) che nonostante i miei ripetuti tentativi non riesco ad eliminare. La casa è stata costruita negli anni 50 con muri portanti realizzati parte in blocchetti di tufo e parte in pietra con uno spessore che varia dai 45 (tufo) ai 50 cm (pietra). Per eliminare l’umidità nel 1994, dopo aver valutato varie ipotesi, scelsi di sostituire l’intonaco interno con uno traspirante (mi avevano garantito una durata minima di 10 anni). I lavori consistettero nel demolire il vecchio intonaco fino a 150 cm di altezza (50 cm oltre le macchie di umidità più alte), pulire il muro in pietra con una sostanza a base di alcool, sbruffare, intonacare e rasare con prodotti specifici traspiranti e, infine, pitturare con una tinta a base di silicati. Purtroppo, dopo circa 7-8 anni l’intonaco ha iniziato, anche se in forma meno estesa, nuovamente a deteriorarsi. In seguito ad una serie di tentativi di stuccatura che però tamponavano la situazione solo per qualche mese, ho scelto di fare un intervento di barriera chimica con la supervisione di un tecnico della ditta fornitrice dei prodotti utilizzati. Credevo di avere risolto ma dopo qualche tempo, in alcune zone, l’intonaco ha iniziato nuovamente a rovinarsi. A questo punto ho deciso di utilizzare “Cocoon” per estrarre i residui dei sali presenti nel muro nei punti ammalorati. Nonostante quest’ultimo intervento in alcune parti del muro continuano a crearsi sfarinamenti con piccole cadute dell’intonaco. Inoltre in 2 stanze si avverte un odore di muffa che in parte si addensa sulle pareti dietro i mobili e negli indumenti nell’armadio. Per contrastare quest’altro fenomeno ho acquistato le cartucce “speedy” per inserirle nel muro esterno della stanza con maggiore umidità e un deumidificatore mobile da utilizzare all’interno delle camere. Al momento ho scartato l’ipotesi di utilizzare cartongesso isolante da apporre sulle pareti umide.
Volevo chiedervi suggerimenti su cosa fare per eliminare definivamente l’umidità senza ricorrere, possibilmente, ad operazioni invasive ed onerose.
Grazie a tutti, Paolo

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#163
Caro Paolo - ho seguito la tua "avventura" e mi permetto di commentare gli ultimi episodi. La barriera iniettata, se è stata fatta come Dio comanda, (e dovrebbero averti dato garanzia decennale) è stata la mossa giusta. Ottimo e giusto poi completare il lavoro estraendo i sali con Cocoon, solo che evidentemente non li hai estratti tutti! Per due ragioni: Una nasce nel lontano 1994, quando è stato commesso un grave errore con la pittura ai silicati. I silicati sono idro-repellenti e pertanto è contraddittorio metterli su un intonaco interno sul quale non piove! Poi, vero che sono"traspiranti", ma quanto? in realtà riducono di molto la traspirazione. Peggio ancora, hanno impedito a cocoon di lavorare al 100%. Ad ogni modo, Cocoon non è Padre Pio, in casi gravi possono essere nevessarie anche 3-4 applicazioni per togliere tutti i sali da certe zone. Insisti e vincerai!!
Quanto alle cartucce speedy, se servono, sarà purtroppo per poco tempo - vedi il perché alla pagina http://www.mangiasali.it/cocbarriere.htm sotto Metodi di aerazione preventiva -:) Cordiali saluti, EPG http://www.mangiasali.it
Ing. Edgardo Pinto Guerra, consulente risanamento murature storiche e non dal 2003. Autore del volume "Risanamento di murature umide e degradate. Ed. D.Flaccovio. Siti http://www.edpgconsult.com" onclick="window.open(this.href);return false; e http://www.mangiasali.it" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#164
Per silviaf,
sulla relazione che ti hanno preparato, risulta che all'atto delle misurazioni i parametri dell'aria interna erano: t = 25°C ed HR = 62% con il corrispondente valore di vapore contenuto nell'aria di 14,2 g/mc.
Nella stessa relazione, sulle termografie pubblicate, appaiono dei punti freddi sul pavimento con un minimo di 22,5°C sul punto M1 che tra le altre cose si trova in posizione interrata. Alla temperatura di 22,5°C l'aria ambiente si trova a superare il 75% di HR. Con questo valore si hanno irrimediabilmente dei fenomeni di assorbimento di acqua dal vapore ambiente sul materiale murario. Nei mesi estivi, i muri di spessore rilevante che non sono direttamente esposti al sole, restano freddi per un periodo molto lungo. In queste condizioni, dove l'aria ambiente sarà calda e umida, ed il muro freddo, si verificheranno assorbimenti ancora più marcati di umidità, aggravati dalla condensa. Questa si verificherà, per esempio sul tuo muro a 22,5°C, quando l'aria avrà 32°C con HR del 62% (evento piuttosto frequente in estate), e con temperature ed umidità più elevate. Dalle stesse analisi che hai eseguito, risulta inoltre la presenza di elevate quantità di sali solfatici. Questa condizione non fa che aggravare ulteriormente il quadro clinico descritto, favorendo ulteriore assorbimento d'acqua a causa della già citata igroscopia dei sali. Le misurazioni inoltre non evidenziano altezze rilevanti del fronte di risalita. Sul punto M1 che è interrato, si riporta ad esempio il valore massimo di 63 cm come critico, mentre tutti gli altri non superano i 20/25 cm. Considerando l'età dell'immobile ci si aspetterebbe un'altezza più elevata se si trattasse di risalita. A mio parere l'acqua rilevata al piede della muratura, è determinata da fenomeni condensativi, uniti ad assorbimento di umidità ambientale (da sali e da adsorbimento), legati alle condizioni di utilizzo della costruzione. Se la stessa casa fosse disabitata, l'umidità si ridurrebbe quasi fino a scomparire.
Sono invece da tenere in considerazione gli apporti d'acqua di origine meteorica, non adeguatamente regimentati. Dovresti curare più l'esterno, evitando che la casa ti si bagni, piuttosto che i muri, i quali non soffrono di risalita se non in misura molto marginale.
La stessa misurazione verticale del potenziale di risalita, indica 15 mV, che è un valore estremamente basso.
Quando ci si trova in una situazione come la tua, la correzione più efficace consiste nell'inserimento al piede della muratura sul lato interno di cavi riscaldanti in fibra di carbonio. Questa tecnica è del tutto simile a quella citata in letteratura col nome di Hypo Termos (cfr Mundula Tubi 7.10) che è un sistema di riscaldamento radiante collocato sulla base del muro, anziché sul pavimento. Innalzando la temperatura alla base del muro di qualche °C, i fenomeni di condensa e di assorbimento di vapore saranno impediti.
Un'altra cosa che potresti fare è quella di applicare anche sull'intonaco interno un idrofobizzante di superficie, per ridurre al massimo l'assorbimento di umidità ambiente dall'aria, mantenendo la traspirabilità del muro.
Sulla possibilità che ci siano degli apporti d'acqua attraverso il terreno, per imbibizione o per sifonamento, non ho elementi da valutare nè per affermarla e nè per smentirla, ma la ritengo molto improbabile. In questo caso avremmo dei valori più elevati di altezza di risalita anche sui muri interni e manifestazioni molto più evidenti.
Purtroppo le case vecchie hanno i loro acciacchi dovuti al fatto che sono state costruite tanto tempo fa, con le tecniche dell'epoca, ma nel tuo caso specifico direi che la situazione non è per nulla grave. Per salvare il pavimento potresti provare a fare degli impacchi per l'estrazione dei sali con il materiale dell'Ing. Pinto Guerra, ovvero xgardo. Secondo me nel tuo caso, se non hai cerato il rivestimento, possono funzionare.
La risalita non è certo il problema più grave.

Saluti

Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#165
Gentile lucave75,
la situazione che descrivi è piuttosto frequente. Sarei quasi portato a pensare che non si tratti di fenomeni di risalita, ma di effetti condensativi aggravati dalla rilevante presenza di sali. Sono d'accordo su quanto riportato da xgardo, che saluto con l’occasione, anche se l'applicazione di idrofobizzante sul lato interno, viene talvolta adottata, ma solo in casi estremi, e cioè per impedire l'assorbimento di acqua da condensa. Le finiture ai silicati invece sono prodotti per esterno, non capisco perché siano state applicate sul lato interno. Le costruzioni situate in prossimità delle zone costiere, subiscono un processo di accumulo di sali depositati dall'aerosol marino. E' come se venissero nebulizzate con acqua di mare, quindi nel tempo si impregnano totalmente di sali di origine marina (cloruri, solfati, carbonati ecc.) fino ad accumulare concentrazioni superiori a quelle dell'acqua di mare. Esiste inoltre la circostanza aggravante dovuta al fatto che molti materiali da costruzione, venivano cavati da zone vicine al sito di edificazione, quindi nel nostro caso vicino al mare. Capitava abbastanza spesso che i blocchi di materiale cavato, avessero già all'origine un rilevante quantitativo di sali solubili al loro interno, ai quali poi si sono sommati i sali depositati dall'aerosol marino. In queste condizioni il muro si bagna anche solo assorbendo l'acqua contenuta nell'aria, soprattutto nei giorni di scirocco. Sul testo del Massari, che è la Sacra Bibbia dell’umidità, c’è un intero capitolo dedicato a questo fenomeno.
Vicino al mare inoltre, c'è sempre vento e in inverno questo vento è sempre freddo. Aumenta quindi la sottrazione di calore dalle pareti esterne dovuta al maggiore "lavaggio" causato dal vento. Tecnicamente si dice che aumenta il “coefficiente di adduzione esterno”, ma il risultato non cambia. Se avviene una sottrazione di calore più intensa, saranno favoriti i fenomeni condensativi e/o da assorbimento igroscopico. Man mano che il muro si bagna in relazione a quanto sopra descritto, la sua capacità isolante diminuisce (circa 5% in meno ogni 1% di umidità in più), e si viene ad innescare un processo progressivo evolutivo che tende ad aggravarsi ulteriormente autoalimentandosi. Più freddo = più condensa = ancora più freddo.
Manda qualche foto, sia dell'interno che dell'esterno. Magari si riesce a capire qualcosa in più.
Per ciò che riguarda gli speedy, direi che il loro risultato è dubbio, e nel caso fossero corrette le ipotesi che ho appena formulato, direi addirittura nullo. Per chi volesse approfondire il funzionamento di questi dispositivi, possiamo aprire un capitolo a parte.
Aspettiamo le foto.

Saluti

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