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Terremoto Emilia-Romagna e sicurezza costruzioni

#1
Ciao a tutti
Desidero innanzitutto rivolgere il mio pensiero alle vittime del sisma che ha colpito a più riprese il territorio dell'Emilia-Romagna e di parte del Veneto e della Lombardia, in particolare agli operai morti sul lavoro.
Lungi dall'aprire un post polemico o pseudo-politico, volevo sottoporre alla vs attenzione alcune tematiche, a mio avviso molto attuali e di estrema importanza.
Innanzitutto, la sicurezza dei vari tipi di costruzione: chiedo soprattutto a chi di voi è esperto anche in campo giuridico (spero che Giurista passi di qui) a chi bisogna segnalare eventuali situazioni di edifici pericolosi.
Non mi riferisco solo a edifici pericolanti a causa del terremoto ma anche pericolosi per la ns salute, ad esempio quelli ricoperti in Eternit (spesso capannoni industriali abbandonati).
Secondo voi, le spese per un eventuale abbattimento sono a carico dell'ARPA, del Comune o del proprietario (ammesso che sia reperibile)?
Riguardo la solidità degli edifici come case, scuole e capannoni, si possono chiamare i Vigili del Fuoco per perizie o certificazioni? Le perizie sono gratuite?
Che ne pensate delle Assicurazioni sugli immobili che coprano danni per calamità naturali (terremoti, alluvioni, etc.)?
Grazie per il vs prezioso contributo

Re: Terremoto Emilia-Romagna e sicurezza costruzioni

#2
Ciao, affronto alcuni dei tuoi temi senza pretesa di completezza:
per la questione eternit, bisogna segnalare eventuali situazioni di pericolo alla ASL territorialmente competente: questa manderà i suoi ispettori i quali, se dovessero verificare situazioni di pericolo, possono vincolare il proprietario a mettere in sicurezza l'elemento, ma potrebbero anche disporre la tempranea sospensione dell'agibilità di immobili particolarmente a rischio inquinamento.
Situazioni di edifici pericolanti vanno segnalate ai vigili del fuoco, ma devono essere situazioni di pericolo evidenti, tipo sospette lesioni in muri perimetrali che si evolvono nel tempo o cose del genere.

comunque il discorso dei capannoni crollati in emilia in parte è un problema di natura diversa: fino a non molto tempo fa l'Emilia non era una zona a rischio sismico, o meglio lo era ma con bassa probabilità di terremoto di alta intensità (bassa probabilità non significa che non si possa verificare). Dato che la probabilità "era" bassa, lo stato concedeva di costruire edifici in questo territorio senza particolari criteri antisisma perchè, si sa, le costruzioni non sono fatte per durare in eterno, sia gli edifici per abitazione, sia - e soprattutto - i capannoni industriali. Ciò anche in funzione del fatto che fino a diversi anni fa applicare i criteri antisisma aveva un costo notevolmente diverso rispetto al fare una costruzione verificata soltanto dal punto di vista statico (il sisma produce carichi dinamici sulla struttura verticali ed orizzontali, quindi non solo i pesi verticali della struttura stessa e di cosa ci va sopra e/o dentro), anche se ora il prezzo da pagare per quel risparmio è davvero molto più elevato. Purtroppo è come se fosse una scommessa persa: abbiamo scommesso che non si sarebbero verificati terremoti violenti, e abbiamo drammaticamente perso. Comunque, dal 2003 (o 2004 non ricordo bene) la zona dell'Emilia è stata portata ad un livello di rischio sismico più elevato, per cui le strutture costruite posteriormente a questa data dovrebbero aver retto meglio (non posso verificare questa cosa in questo momento). Più grave a mio avviso fu la devastazione territoriale dell'abruzzo col sisma del 2009: lì si sapeva bene che un evento sismico rilevante avrebbe potuto verificarsi con una elevata probabilità, ma nessun'amministratore locale si è mai preoccupato di fare serie campagne di messa in sicurezza degli edifici.

Poi c'è anche la possibilità di frode: le leggi impongono che in zona sismica (ma anche al di fuori di essa) prima dell'inizio della costruzione debba essere depositato presso il genio civile il progetto delle strutture redatto secondo i parametri delle norme tecniche nazionali, e a conclusione dei lavori, invece, delle "prove" che la costruzione è stata fatta secondo progetto e secondo normativa, oltre al "collaudo" della struttura (fatto applicando dei carichi e misurando la flessione della struttura) che deve essere fatto da un tecnico diverso da quello che le ha progettate. In tutto questo meccanismo si può truffare, e si truffa (ricordo un intercettazione telefonica che mandarono in televisione qualche anno fa, relativa alle inchieste sulle opere pubbliche con infiltrazione mafiosa: un costruttore diceva al mafioso: "...però mettiamocelo un po di cemento in questo impasto: dovrebbe essere la metà ma ce ne stiamo mettendo meno di un decimo..."), anche se secondo me il gioco non vale proprio la candela. Se qualcuno dovesse avere sospetti di frode legata al progetto, alla realizzazione e/o al collaudo delle strutture dovrebbe denunciare la cosa alla polizia od ai carabinieri.

Per la tua domanda sulle assicurazioni, qualche anno fa ho assicurato il mio appartamento anche contro la distruzione totale, ma alcuni fenomeni sono sempre esclusi, come tra l'altro i terremoti. Da che ne so io non esistono assicurazioni specifiche per questo tipo di danni, perchè se si verificassero, intere compagnie assicurative "salterebbero in aria": ma qui non sono esperto quindi lascio la parola ad altri.
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Re: Terremoto Emilia-Romagna e sicurezza costruzioni

#4
Vi ringrazio pure io per queste interessanti, per quanto amare, riflessioni, ed esprimo anche io il mio cordoglio per i troppi deceduti sul posto di lavoro (e anche altrove, naturalmente).
Interessa molto anche a me la questione dell'assicurazione, ieri sera sentivo al programma di Santoro Stella ed un altro economista che parlavano di un'assicurazione volontaria proprio per il terremoto, introdotta con il decreto sulla Protezione Civile (da ora in poi lo Stato non paga più i danni, in sostanza). Se l'assicurazione deve essere privata, allora le assicurazioni devono fornirla. Sarebbe interessante sentire l'opinione di qualcuno informato su questa cosa. Anche se abito in Veneto le scosse si sono sentite eccome e, da neoproprietaria di un appartamento piuttosto datato che stiamo ristrutturando, vorrei tutelarmi nella malaugurata ipotesi che capitasse qualcosa del genere anche qui.

Re: Terremoto Emilia-Romagna e sicurezza costruzioni

#5
Le affermazioni di Marcvsrvs sono purtroppo l'amara verità. Però è possibile agire in maniera preventiva sul costruito anche se questo è di età avanzata, per renderlo idoneo a sopportare scosse pur se molto intense. Anni fa ho seguito un corso sull'argomento tenuto dal Prof. Balsamo dell'Università Federico II di Napoli, dove con pochi rinforzi accuratamente studiati e calcolati, si può rendere antisismica una struttura che non lo era in origine. E' anche vero che l'attenzione su queste tecniche viene destata solo dall'evento sismico disastroso. Praticamente si chiude la porta solo dopo che sono scappati i buoi.
In ogni caso se vuoi rendere antisismica la tua casa, puoi farlo con costi molto limitati.
Saluti
Il medico della casa
Milano


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Re: Terremoto Emilia-Romagna e sicurezza costruzioni

#6
Ciao Medico
Se rendere antisismico un palazzo degli anni 60 ha un costo basso perchè non lo rendono obbligatorio ? Se facoltativo in un palazzo potrebbe non raggiungersi la maggioranza per fare i lavori, in questo modo le scelte di alcuni ricadono anche sugli altri. Ho sentito dire che la sopraelevazione che spesso è stata fatta sui lastrici solari anche se non incide sulle fondamenta rende invece l'edificio più vulnerabile ai terremoti. E' vero ? Se così per rendere antisismico un palazzo bisognerebbe demolire il piano abusivo o sanato. Che poi mi domando perchè hanno permesso queste cose !! Grazie
il medico della casa ha scritto:Le affermazioni di Marcvsrvs sono purtroppo l'amara verità. Però è possibile agire in maniera preventiva sul costruito anche se questo è di età avanzata, per renderlo idoneo a sopportare scosse pur se molto intense. Anni fa ho seguito un corso sull'argomento tenuto dal Prof. Balsamo dell'Università Federico II di Napoli, dove con pochi rinforzi accuratamente studiati e calcolati, si può rendere antisismica una struttura che non lo era in origine. E' anche vero che l'attenzione su queste tecniche viene destata solo dall'evento sismico disastroso. Praticamente si chiude la porta solo dopo che sono scappati i buoi.
In ogni caso se vuoi rendere antisismica la tua casa, puoi farlo con costi molto limitati.
Saluti
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Re: Terremoto Emilia-Romagna e sicurezza costruzioni

#7
francoordine ha scritto:Grazie Marcvusrvs,
il tuo intervento è utilissimo per le spiegazioni tecniche che fornisci, anche se alcuni passaggi lasciano l'amaro in bocca...
Hai ragione, le mie disquisizioni sono state molto asettiche, ma è il modo in cui ragiona la burocrazia: per le leggi noi siamo soltanto un numero nelle statistiche (il che ci dovrebbe far riflettere se è davvero questa la società che vogliamo). Ti faccio un esempio pratico: quando si progetta una nuova autostrada si deve fare uno studio su quelli che saranno i più probabili flussi di traffico; su un grafico andranno rappresentati i risultati dello studio rappresentato in quantità di macchine per ora che si prevede passeranno per quella via durante tutto l'anno e, andando dall'ora più congestionata, si conterà il trentesimo dato come quello "buono" per dimensionare la strada in quanto a numero di corsie. Ciò significa che "ex lege" per trenta ore all'anno in quella strada ci sarà comunque il traffico bloccato, la gente che bestemmia e sbraita etc etc. Il discorso sulla sicurezza delle strutture è più o meno lo stesso: così come non si può pretendere che le strade vengano tutte dimensionate per assorbire TUTTI i flussi di traffico possibili immaginabili, così le strutture non possono essere dimensionate per sopportare tutte le sollecitazioni possibili immaginabili. PURTROPPO, quando si parla di terremoti si parla di morti, di persone che perdono la casa (il che molto spesso significa perdere TUTTO), gli affetti, il proprio territorio e tutte le altre tristi cose che conosciamo bene.
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Re: Terremoto Emilia-Romagna e sicurezza costruzioni

#8
Solaria ha scritto:Ciao Medico
Se rendere antisismico un palazzo degli anni 60 ha un costo basso perchè non lo rendono obbligatorio ? Se facoltativo in un palazzo potrebbe non raggiungersi la maggioranza per fare i lavori, in questo modo le scelte di alcuni ricadono anche sugli altri. Ho sentito dire che la sopraelevazione che spesso è stata fatta sui lastrici solari anche se non incide sulle fondamenta rende invece l'edificio più vulnerabile ai terremoti. E' vero ? Se così per rendere antisismico un palazzo bisognerebbe demolire il piano abusivo o sanato. Che poi mi domando perchè hanno permesso queste cose !! Grazie
Ciao Solaria,
le tue osservazioni sono corrette e pertinenti, ma purtroppo nella maggior parte dei casi i comportamenti umani sono tutt'altro che logici e coerenti, anzi sono del tutto insensati.
Sulla obbligatorietà degli interventi di riqualificazione statica, penso che prima o poi ci si arrivi. In occasione di eventi disastrosi come quello attuale, si riprende la proposta del "Fascicolo del fabbricato" che dovrebbe contenere una serie di valutazioni e considerazioni prettamente tecniche, a cura di un soggetto avente titolo. Poi tutto passa nel dimenticatoio fino al prossimo evento tellurico.
Dobbiamo in ogni caso tener conto che:
- tutto prima o poi crolla
- i materiali nel tempo si degradano e diventano meno resistenti
- il fatto che fino ad oggi non ci sia stato un sisma, non significa che ciò non possa avvenire in futuro (anche domani)
- i tempi della terra sono diversi dai tempi umani, e non tengono conto di questi
- non è vero che il creato è a nostro uso e consumo, anzi la nostra specie è l'ultima arrivata, ed è la più scomoda e distrurbante per il pianeta
- la natura non ci deve rendere conto di quello che fa
Come giustamente ha precisato Marcvsrs nell'ultimo post, il concetto di sicurezza è puramente statistico, e questo aspetto è molto difficile da comprendere ed ancora di più da accettare. Se pure si dovessero adeguare tutte le strutture, con la massima attenzione e scrupolosità, in occasione di un sisma ci sarebbero comunque ed inevitabilmente dei crolli.
Sul dubbio che esponi in riferimento alla sopraelevazione, in linea di massima è vero, anche se in alcuni casi è l'esatto opposto. Le azioni sismiche sono dei movimenti di natura ciclica alternata che inducono delle forze inerziali sulla costruzione, in opposizione di fase rispetto alla causa eccitante. Se la struttura ha una sua forma e dimensione tale da entrare in risonanza e quindi assorbire energia da tale oscillazione, il risultato sarà disastroso. Potrebbe anche accadere che la sopraelevazione abbia modificato l'edificio in modo da renderlo più resistente al sisma. E' capitato che in seguito al terremoto, i palazzi più alti abbiano subito danni minori rispetto a quelli più bassi. Non vorrei però che si generalizzasse! Sull'ipotesi di demolizione eventuale, ti direi di non farla. Per la struttura la fase di scarico dal peso, è più gravosa di quella di carico (strano ma vero), potresti quindi ottenere risultati opposti. Fai fare piuttosto una verifica, ed eventualmente risolvi tutto con qualche tirante opportunamente posizionato.
Ciao
Il medico della casa
Milano


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Re: Terremoto Emilia-Romagna e sicurezza costruzioni

#9
Grazie Medico della casa
In una trasmisiùsione di porta a porta un ingegnere aveva proposto di inserire tra le certificazioni obbligatorie per la vendita di un immobile se antisismico o meno e la qualificazione statica in generale. Come del resto succede già per la classe energetica. Ma le cose più importanti chissà perchè vengono sempre dopo :evil:
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