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comparazione preventivi elettricista

#1
Buonasera, io e la mia compagna stiamo decidendo di ristrutturare il suo appartamento.
A due distinti elettricisti abbiamo chiesto il preventivo per riquisito minimo di impianto a norma ai fini detrattivi.
Ora davanti mi si prospettano 2 preventivi molto diversi tra loro sia nel costo finale che in quello descrittivo.
Essendo un neofita chiedo a Voi il perchè tutte queste differenze a parte la predisposizione per climatizzatore .
Seguono link per piantina e dei 2 preventivi distinti.

piantina
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image hosting piantina appartamento

primo preventivo
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primo preventivo

secondo preventivo
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secondo preventivo

Re: comparazione preventivi elettricista

#2
la differenza potrebbe essere nel numero di punti luce: il primo non cita le camere e in totale ne prevede 7; il secondo, invece, 10 ( e secondo me non sono sufficienti!).
Il primo prevede una serie di prese che il secondo non ha....
Insomma, io deciderei per il primo, ma il vero problema è che non sono basati su un progetto unico: ciascuno immagina che a te servano x prese e y punti luce.
Devi preparare uno schema con i punti luce (esattamente quanti e dove), il numero di prese (forza/luce/bispina/tel/tv/sat/elettrodomestici vari ecc.), il numero di interruttori, che tipo di placche (plastica, vetro, metallo) e poi darlo a loro in modo che su una traccia possano fare il preventivo.
A te non interessano i metri di tubazione ecc.

Re: comparazione preventivi elettricista

#3
Ciao, ti premetto che ho letto velocemente e non ho avuto tempo di calcolare il prezzo totale del primo preventivo, sarebbe opportuno che indicassi tu l'importo complessivo. Come dice giustamente Olabarch, manca un capitolato e quindi le imprese hanno assoluta libertà per gli aspetti quantità e qualità.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il primo preventivo è abbastanza ben fatto ma contiene un errore relativo agli interruttori del cosiddetto "avanquadro": il potere d'interruzione di 4,5 kA è insufficiente e bisogna ricorrere ad un minimo di 6 kA, preferibilmente 10 kA. A tal proposito, si faccia riferimento alla Norma CEI 0-21 che definisce la corrente di cortocircuito massima al punto di consegna (morsetti del contatore). In parole povere, vi è il rischio che tali interruttori non siano in grado di interrompere un cortocircuito che abbia luogo immediatamente a valle di essi, con le conseguenze facilmente immaginabili. Nel preventivo non sono riportate le voci relative alle linee "dorsali", quindi devi accertarti se sono comprese. Ho trovato solo voci relative alla linea montante, mentre le singole derivazioni per punti presa e punti luce si intendono compresi nelle voci "punto presa" e "punto luce".

Il secondo preventivo mi insospettisce e non è redatto in maniera professionale. Qualora l'appartamento sia in condominio, o comunque in un immobile suddiviso in più unità abitative, la voce "dispersore di terra" NON deve esistere perchè l'impianto di messa a terra deve essere comune all'intero fabbricato e la realizzazione spetta al condominio (o alla comunione dei singoli proprietari), l'utente ha il solo onere di allacciarsi a detto impianto che dovrà soddisfare le specifiche di tutte le utenze (sezione dei conduttori CT, PE ed EQP e valore della resistenza di terra). Non ho analizzato tutte le voci, ma qualora il primo sospetto sia fondato, è condizione sufficiente per escludere tale preventivo.

NB: nessun preventivo cita la marca degli interruttori modulari dei quadri elettrici, nonostante sia uno degli aspetti fondamentali e comporti grandi differenze nei costi. Ottime marche sono per es. ABB, BTicino e Siemens. Se occorre la necessità di risparmiare, meglio economizzare sulla serie civile ma mai sacrificare i quadri elettrici. Conviene porre anche dei vincoli sulle sezioni minime delle dorsali (non inferiori a 4 mmq) e delle derivazioni dei singoli punti presa (non inferiori a 2,5 mmq).
Infine, le prese da 10 A sono da evitarsi, consigliate solo per le prese comandate da destinarsi all'alimentazione di lampade a piantana, ovvero collegate al circuito luce. Per il resto è conveniente predisporre esclusivamente punti presa equipaggiati con presa "bipasso" (UNEL P17/11), nonchè alcune prese "schuko" (UNEL P30) da affiancare alle bipasso nei punti di allacciamento di lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie ecc.
Cucina nuova, e si impara a cucinare. Un bacio a tutte, adieu!

Re: comparazione preventivi elettricista

#4
Olabarch ha scritto:la differenza potrebbe essere nel numero di punti luce: il primo non cita le camere e in totale ne prevede 7; il secondo, invece, 10 ( e secondo me non sono sufficienti!).
Il primo prevede una serie di prese che il secondo non ha....
Insomma, io deciderei per il primo, ma il vero problema è che non sono basati su un progetto unico: ciascuno immagina che a te servano x prese e y punti luce.
Devi preparare uno schema con i punti luce (esattamente quanti e dove), il numero di prese (forza/luce/bispina/tel/tv/sat/elettrodomestici vari ecc.), il numero di interruttori, che tipo di placche (plastica, vetro, metallo) e poi darlo a loro in modo che su una traccia possano fare il preventivo.
A te non interessano i metri di tubazione ecc.
innanzitutto grazie per la risposta :)

Ti rispondo per punti per non creare ambiguità: il progetto non è unico ma lo sarebbe dovuto essere perchè la mia richiesta era di un preventivo con requisito minimo di impianto a norma ai fini detrattivi.
Il primo preventivo da quel che vedo io di punti luce ne prevede 12 non 7; sbaglio? TRa l'altro è compreso quello del terrazzo che nell'altro non credo ci sia .... si capisce poco nel secondo preventivo in effetti...
Io pensavo di partire dai requisiti minimi e poi vedere dove implementarne altri se pensassi che serviranno.

Re: comparazione preventivi elettricista

#5
FAS ha scritto:Ciao, ti premetto che ho letto velocemente e non ho avuto tempo di calcolare il prezzo totale del primo preventivo, sarebbe opportuno che indicassi tu l'importo complessivo. Come dice giustamente Olabarch, manca un capitolato e quindi le imprese hanno assoluta libertà per gli aspetti quantità e qualità.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il primo preventivo è abbastanza ben fatto ma contiene un errore relativo agli interruttori del cosiddetto "avanquadro": il potere d'interruzione di 4,5 kA è insufficiente e bisogna ricorrere ad un minimo di 6 kA, preferibilmente 10 kA. A tal proposito, si faccia riferimento alla Norma CEI 0-21 che definisce la corrente di cortocircuito massima al punto di consegna (morsetti del contatore). In parole povere, vi è il rischio che tali interruttori non siano in grado di interrompere un cortocircuito che abbia luogo immediatamente a valle di essi, con le conseguenze facilmente immaginabili. Nel preventivo non sono riportate le voci relative alle linee "dorsali", quindi devi accertarti se sono comprese. Ho trovato solo voci relative alla linea montante, mentre le singole derivazioni per punti presa e punti luce si intendono compresi nelle voci "punto presa" e "punto luce".

Il secondo preventivo mi insospettisce e non è redatto in maniera professionale. Qualora l'appartamento sia in condominio, o comunque in un immobile suddiviso in più unità abitative, la voce "dispersore di terra" NON deve esistere perchè l'impianto di messa a terra deve essere comune all'intero fabbricato e la realizzazione spetta al condominio (o alla comunione dei singoli proprietari), l'utente ha il solo onere di allacciarsi a detto impianto che dovrà soddisfare le specifiche di tutte le utenze (sezione dei conduttori CT, PE ed EQP e valore della resistenza di terra). Non ho analizzato tutte le voci, ma qualora il primo sospetto sia fondato, è condizione sufficiente per escludere tale preventivo.

NB: nessun preventivo cita la marca degli interruttori modulari dei quadri elettrici, nonostante sia uno degli aspetti fondamentali e comporti grandi differenze nei costi. Ottime marche sono per es. ABB, BTicino e Siemens. Se occorre la necessità di risparmiare, meglio economizzare sulla serie civile ma mai sacrificare i quadri elettrici. Conviene porre anche dei vincoli sulle sezioni minime delle dorsali (non inferiori a 4 mmq) e delle derivazioni dei singoli punti presa (non inferiori a 2,5 mmq).
Infine, le prese da 10 A sono da evitarsi, consigliate solo per le prese comandate da destinarsi all'alimentazione di lampade a piantana, ovvero collegate al circuito luce. Per il resto è conveniente predisporre esclusivamente punti presa equipaggiati con presa "bipasso" (UNEL P17/11), nonchè alcune prese "schuko" (UNEL P30) da affiancare alle bipasso nei punti di allacciamento di lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie ecc.
ringrazio anche te FAS per il bel contributo che mi stai regalando. :)
Rispondo anche a te per punti:
il prezzo totale del primo preventivo probabilmente ti è sfuggito, sta nell'ultima pagina dello stesso; ovvero ben 4.077 € contro i 2.761€ del secondo.
GRazie anche per la "dritta" dell'avanquadro , lo farò presente (tra l'altro nel secondo preventivo non dice assolutamente niente a riguardo... :evil: ) .
Pensavo che come requisito minimo potessi far affidamento all'elettricista .... evidentemente mi sbagliavo.

Non ho la minima idea di cosa siano le linee dorsali; mi informerò meglio e chiarirò.

Concordo sulla poca professionalità del secondo preventivo.
La voce "dispersore di terra" forse (vado ad ipotesi) intende la linea di terra dell'appartamento.... boh !!!
Comunque confermo che si tratta di un appartamento sito in un condominio.

Per quanto riguarda la marca degli interruttori modulari in effetti non è presente; l'unica che è stata riportata è BTicino per i "frutti".

Insomma... alla fine della giostra mi ritrovo 2 preventivi completamente differenti nelle distinte materiali e sopratutto con enorme differenza di prezzo....
Che mal di testa!!! :x

Re: comparazione preventivi elettricista

#6
Ho trovato la voce del prezzo totale, in effetti mi era sfuggita.
La differenza tra i due preventivi non è abissale, il secondo è prossimo ai 3000 € che non sono molto lontani dai circa 4000 € del primo.
Eventualmente potresti consultare le tabelle della CEI 64-8 per le dotazioni minime del livello 1, escludendo eventuali aggiunte che al momento ritieni superflue. I corrugati, le scatole da incasso e l'involucro del centralino hanno un costo irrisorio, quindi in presenza di una ristrutturazione è opportuno abbondare con le predisposizioni, rendendo possibili con modica spesa i futuri ampliamenti (incremento dei punti presa, aggiunta di nuovi circuiti, ecc).
Le linee denominate "dorsali" sono le linee di alimentazione di ciascun circuito interno all'appartamento, hanno origine dal rispettivo interruttore del centralino e terminano in corrispondenza delle singole derivazioni per punti presa (o utiizzatori fissi) e punti luce.
Quanto alla voce "dispersore di terra", il secondo preventivo indicava esplicitamente l'elemento dispersore (picchetto) da infiggere nel terreno.
Cucina nuova, e si impara a cucinare. Un bacio a tutte, adieu!

Re: comparazione preventivi elettricista

#7
FAS ha scritto:Ho trovato la voce del prezzo totale, in effetti mi era sfuggita.
La differenza tra i due preventivi non è abissale, il secondo è prossimo ai 3000 € che non sono molto lontani dai circa 4000 € del primo.
Eventualmente potresti consultare le tabelle della CEI 64-8 per le dotazioni minime del livello 1, escludendo eventuali aggiunte che al momento ritieni superflue. I corrugati, le scatole da incasso e l'involucro del centralino hanno un costo irrisorio, quindi in presenza di una ristrutturazione è opportuno abbondare con le predisposizioni, rendendo possibili con modica spesa i futuri ampliamenti (incremento dei punti presa, aggiunta di nuovi circuiti, ecc).
Le linee denominate "dorsali" sono le linee di alimentazione di ciascun circuito interno all'appartamento, hanno origine dal rispettivo interruttore del centralino e terminano in corrispondenza delle singole derivazioni per punti presa (o utiizzatori fissi) e punti luce.
Quanto alla voce "dispersore di terra", il secondo preventivo indicava esplicitamente l'elemento dispersore (picchetto) da infiggere nel terreno.
GRazie davvero FAS, sei stato ancora una volta chiarissimo anche per occhi e orecchie neofite come le mie . :)

Stiamo "battendo" un terzo elettricista per avere maggior confronto.
Ho visto le tabelle per livello 1 normativo...
ALLA FACCIA!!! :shock: Prese telefono/dati ovunque, prese TV in ogni camera.... troppe cose che a noi non servono minimamente!
Abbiamo chiesto se è possibile togliere qualcosa ma quest'ultimo (a differenza dei primi due di cui sopra) ha ribadito che se si vuokle l'impianto a norma per fini detrattivi non si può togliere nulla dal tabellare.
Al limite può farlo ma dopo aver compilato una sorta di autocertificazione firmata di mio pugno... non ho capito bene in reltà....

Inoltre (come si vede nella pianta allegata sopra) nel bagnetto cieco (di emergenza e basta... difatti sarà fatto con sanitrit ) che vogliamo fare al posto dello stanzino ci obbliga a mettere lo sfiato con ventolina; ma per farla - visto che è situato proprio al centro - mi toccherebbe rompere mezzo appartamento e controsoffittarlo...... e la candela non so più se vale il gioco.... :?
Insomma di impicci ce ne sono tanti.... accetto quindi QUALSIASI buon consiglio. :)