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coibentazione interna appartamento sotto terrazza.

Inviato: 26/09/07 11:29
da pasaran
Ciao a tutti, il mio appartamento si trova all'ultimo piano di un palazzo con copertura a terrazza.
Ora, io vorrei coibentare dall'interno. attaccando dei pannelli al soffitto. Quale materiale è più indicato? Dopo aver coibentato, devo fare per forza i controsoffitti? Quanto mi viene a finire al mq?

Grazie

Inviato: 26/09/07 11:54
da Marcvsrvs
La cosa più semplice è controsoffittare con i pannelli in cartongesso che hanno integrato uno strato di isolante termico (in genere lana di roccia) nella faccia non vista. Diciamo che al solito prezzo per un controsoffitto piano (che si aggira tra i 30 e i 40 euro/mq) bisogna aggiungere altri 5-10 euro/mq in base al prodotto isolante (e al grado di isolamento) che scegli.

Fai verificare il punto di rugiada, soprattutto se metti un isolamento di forte spessore: non si sa mai.

Inviato: 26/09/07 12:04
da pasaran
Marcvsrvs ha scritto:La cosa più semplice è controsoffittare con i pannelli in cartongesso che hanno integrato uno strato di isolante termico (in genere lana di roccia) nella faccia non vista. Diciamo che al solito prezzo per un controsoffitto piano (che si aggira tra i 30 e i 40 euro/mq) bisogna aggiungere altri 5-10 euro/mq in base al prodotto isolante (e al grado di isolamento) che scegli.

Fai verificare il punto di rugiada, soprattutto se metti un isolamento di forte spessore: non si sa mai.

Grazie della risposta Marcvs, tu dici che dei pannelli di cartongesso con lana di roccia possono bastare? E scusa se approfitto di te, ma che cos'e' il punto di rugiada e come si misura?

Inviato: 26/09/07 12:20
da Marcvsrvs
In genere bastano: dipende poi dal grado di isolamento di cui necessiti.

Per quanto riguarda il punto di rugiada: interno ed esterno hanno temperature dell'aria differenti, quindi l'aria ha differente capacità di contenere vapore acqueo (al salire della temperatura, aumenta l'umidità che è "contenibile" in un volume d'aria: è per questo che si parla di umidità relativa e non di umidità assoluta). All'interno del muro o del solaio, a seconda degli strati che vengono incontrati, la temperatura e l'umidità cambiano con velocità differenti, soprattutto se ci sono più strati di materiale diverso. Potrebbe capitare che, in uno strato, la temperatura dell'aria scende abbastanza da diventare troppo fredda per contenere l'umidità e, in quel punto, si forma condensa che può danneggiare le pareti o i soffitti.

Ci sono dei software appositi per questo calcolo oppure si può fare anche a mano, conoscendo i W/mq°K, la permeabilità al vapore e lo spessore degli strati.

Inviato: 26/09/07 12:25
da pasaran
ho capito, ma secondo te che tipo di tecnico è in grado di calcolare il punto di rugiada?

Inviato: 26/09/07 12:51
da Marcvsrvs
Ora non ho installato il software, ma se riesci a capire i vari strati che compongono il solaio posso calcolartelo io...andando a ricercare il programma :P

cmq, in pura teoria, ogni professionista (architetto, ingegnere, geometra) dovrebbe essere in grado di farlo. In pratica, solo quelli che hanno ricevuto un'infarinatura di fisica tecnica lo sanno fare.

Inviato: 26/09/07 14:27
da Momo
In fase di ristrutturazione dell'appartamento (utlimo piano con terrazza sopra), mio suocero disse di fare il controsoffitto in cartongesso anche nelle due camere da letto lasciando però "una camera d'aria" (tra soffitto e cartongesso) di 3/4 cm al fine di isolare maggiormente dal punto di vista termico...

:roll:

Inviato: 26/09/07 15:21
da Marcvsrvs
Momo ha scritto:In fase di ristrutturazione dell'appartamento (utlimo piano con terrazza sopra), mio suocero disse di fare il controsoffitto in cartongesso anche nelle due camere da letto lasciando però "una camera d'aria" (tra soffitto e cartongesso) di 3/4 cm al fine di isolare maggiormente dal punto di vista termico...

:roll:
dipende dal grado di isolamento che ti serve. Cmq, con la struttura del cartongesso, non riusciresti a fare la camera d'aria più stretta di 4cm (è lo spessore degli omega di lamiera). Un intercapedine di queste dimensioni genera moti convettivi al suo interno che tolgono molta efficienza al sistema (oltre che contribuisce a trasportare eventuale umidità dall'intradosso del solaio al cartongesso, che si imbibisce subito). D'altro canto, un intercapedine di 2cm (il massimo per non creare moti convettivi) a volte non basta a risolvere il problema della coibenza termica.

Inviato: 26/09/07 15:55
da pasaran
Marcvsrvs ha scritto:Ora non ho installato il software, ma se riesci a capire i vari strati che compongono il solaio posso calcolartelo io...andando a ricercare il programma :P

cmq, in pura teoria, ogni professionista (architetto, ingegnere, geometra) dovrebbe essere in grado di farlo. In pratica, solo quelli che hanno ricevuto un'infarinatura di fisica tecnica lo sanno fare.
Marcvs, sei troppo gentile.
Attualmente so che c'e' l'intonaco per il soffitto, la pignatta e sopra a tutti la guaina. Cosa c'e' tra pignatta e guaina non lo so. Cmq ti posto una foto della terrazza magari tu riesci a capire qualcosa...
Immagine

Inviato: 26/09/07 19:14
da Marcvsrvs
Ottimo! se c'è la guaina, che fa da barriera al vapore, abbiamo risolto il problema alla radice :D perchè l'umidità di li non passa!

Stupido io che non ci ho pensato prima e ti ho fatto preoccupare inutilmente :oops:

P.S.: tra la pignatta e la guaina c'è la soletta armata collaborante del solaio che sarà 4 o 5 cm.

Inviato: 27/09/07 9:43
da pasaran
Marcvsrvs ha scritto:Ottimo! se c'è la guaina, che fa da barriera al vapore, abbiamo risolto il problema alla radice :D perchè l'umidità di li non passa!

Stupido io che non ci ho pensato prima e ti ho fatto preoccupare inutilmente :oops:

P.S.: tra la pignatta e la guaina c'è la soletta armata collaborante del solaio che sarà 4 o 5 cm.
Bene, allora mi basta fare il controsoffitto con lana di roccia giusto? scusa la mia ignoranza, ma ti devo fare una domanda stupida

:lol: , ma la lana di roccia è ignifuga? ho dei problemi se metto dei faretti?

Inviato: 27/09/07 18:18
da Marcvsrvs
Si, la lana di roccia è ignifuga. In genere la maggior parte dei materiali che si usano per le coibentazioni oggi non sviluppano fiamma.