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DIA e Direttore dei Lavori

#1
Salve,
devo ristrutturare il mio appartamento (sostituzione della pavimentazione, nuovi impianti termico, elettrico, idrico, infissi e qualche modifica nella disposizione delle parete: per esempio: eliminare un tramezzo che separa l'ingresso dal salone, spastare la parete divisoria della cucina di 60 cm., la stessa cosa per il bagno rispetto alla stanza da letto, che è enorme).
Mi hanno detto che devo presentare la DIA e nominare un Direttore dei Lavori. Per la DIA lo sapevo; ma che debba nominare un D.L. mi sembra strano:dirigere che cosa? Se l'impresa fa bene o meno un muro? Si può presentare la DIA senza nominare un D.L.
Potete aiutarmi?
Grazie

#2
La DIA è un documento in cui un committente chiede l'autorizzazione alla pubblica amministrazione per eseguire una serie di opere edili. La P.A., però, non si vuole prendere la responsabilità di dire direttamente a te - quale committente - se le opere che vuoi fare sono compatibili o meno con la normativa nazionale e locale e, quindi, ti obbliga a nominare un direttore dei lavori, che compilerà un progetto, e che dichiarerà che quel progetto rispetta le varie normative, così che se un domani dovesse venire fuori qualche grana, il Comune potrà scaricare ogni responsabilità sul tecnico.

In realtà basterebbe che la P.A. ti obbligasse a nominare un progettista, che ti timbra la DIA e ti assevera la relazione tecnica allegata, ma siccome c'è bisogno che qualcuno si prenda anche altri tipi di responsabilità (se esce fuori l'amianto durante i lavori, se viene nominato o no il coordinatore per la sicurezza, se vengono spedite o meno le notifiche alla ASL per il d.lgs. 81/08, se vengono fatte delle modifiche al progetto durante i lavori, se gli impianti vengono realizzati a regola d'arte, se l'impresa paga l'inps per gli operai, se l'impresa non assume gente in nero, se l'impresa rispetta le specifiche della sicurezza sul lavoro - non scherzo: queste sono tutte responsabilità del direttore dei lavori, che può essere perseguito penalmente in caso di problemi), è obbligatorio nominare anche un direttore dei lavori.

Io faccio (anche) le DIA per mestiere, e troppe volte ci si trova, con i clienti, nell'imbarazzo dell'indecisione della figura del direttore dei lavori, in bilico tra l'essere chi mette semplicemente un timbro su un pezzo di carta e l'essere chi ha la responsabilità completa di ogni cosa che accade in cantiere. Molto spesso, infatti, ci viene chiesto "solo" di redigere la DIA, e, quindi, di timbrare anche come d.l. Quando però nascono controversie di tipo legale o amministrativo, noi ci andiamo di mezzo subito, proprio perchè, sulla carta, siamo quelli che dovrebbero stare tutto il giorno tutti i giorni a controllare il cantiere.

Quindi - purtroppo - si, è necessario nominare anche un direttore dei lavori, anche se è un incarico puramente formale.

Aggiungo: non la prendere a male se il tecnico che nomini ti farà siglare un accordo tra voi in cui lui sarà limitato nelle sue responsabilità.
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#3
Grazie della risposta.
Marcvsrvs ha scritto:La DIA è un documento in cui un committente chiede l'autorizzazione alla pubblica amministrazione per eseguire una serie di opere edili. La P.A., però, non si vuole prendere la responsabilità di dire direttamente a te - quale committente - se le opere che vuoi fare sono compatibili o meno con la normativa nazionale e locale e, quindi, ti obbliga a nominare un direttore dei lavori, che compilerà un progetto, e che dichiarerà che quel progetto rispetta le varie normative, così che se un domani dovesse venire fuori qualche grana, il Comune potrà scaricare ogni responsabilità sul tecnico.

In realtà basterebbe che la P.A. ti obbligasse a nominare un progettista, che ti timbra la DIA e ti assevera la relazione tecnica allegata, ma siccome c'è bisogno che qualcuno si prenda anche altri tipi di responsabilità (se esce fuori l'amianto durante i lavori, se viene nominato o no il coordinatore per la sicurezza, se vengono spedite o meno le notifiche alla ASL per il d.lgs. 81/08, se vengono fatte delle modifiche al progetto durante i lavori, se gli impianti vengono realizzati a regola d'arte, se l'impresa paga l'inps per gli operai, se l'impresa non assume gente in nero, se l'impresa rispetta le specifiche della sicurezza sul lavoro - non scherzo: queste sono tutte responsabilità del direttore dei lavori, che può essere perseguito penalmente in caso di problemi), è obbligatorio nominare anche un direttore dei lavori.

Io faccio (anche) le DIA per mestiere, e troppe volte ci si trova, con i clienti, nell'imbarazzo dell'indecisione della figura del direttore dei lavori, in bilico tra l'essere chi mette semplicemente un timbro su un pezzo di carta e l'essere chi ha la responsabilità completa di ogni cosa che accade in cantiere. Molto spesso, infatti, ci viene chiesto "solo" di redigere la DIA, e, quindi, di timbrare anche come d.l. Quando però nascono controversie di tipo legale o amministrativo, noi ci andiamo di mezzo subito, proprio perchè, sulla carta, siamo quelli che dovrebbero stare tutto il giorno tutti i giorni a controllare il cantiere.

Quindi - purtroppo - si, è necessario nominare anche un direttore dei lavori, anche se è un incarico puramente formale.

Aggiungo: non la prendere a male se il tecnico che nomini ti farà siglare un accordo tra voi in cui lui sarà limitato nelle sue responsabilità.

#4
Marcvsrvs ha scritto: ... ma siccome c'è bisogno che qualcuno si prenda anche altri tipi di responsabilità (se esce fuori l'amianto durante i lavori, se viene nominato o no il coordinatore per la sicurezza, se vengono spedite o meno le notifiche alla ASL per il d.lgs. 81/08, se vengono fatte delle modifiche al progetto durante i lavori, se gli impianti vengono realizzati a regola d'arte, se l'impresa paga l'inps per gli operai, se l'impresa non assume gente in nero, se l'impresa rispetta le specifiche della sicurezza sul lavoro - non scherzo: queste sono tutte responsabilità del direttore dei lavori, che può essere perseguito penalmente in caso di problemi), è obbligatorio nominare anche un direttore dei lavori.

... Quando però nascono controversie di tipo legale o amministrativo, noi ci andiamo di mezzo subito, proprio perchè, sulla carta, siamo quelli che dovrebbero stare tutto il giorno tutti i giorni a controllare il cantiere.

Aggiungo: non la prendere a male se il tecnico che nomini ti farà siglare un accordo tra voi in cui lui sarà limitato nelle sue responsabilità.
riesumo questo post che chiedere delucidazioni :wink:

il mio progettista e DL, in questo momento non è d'accordo sull'impresa che abbiamo scelto per eseguire la COSTRUZIONE della nostra casa. :shock:

con il risultato che mi avvisa di:
non voler gestire la contabilità di cantiere ed eventuali contestazioni con l'impresa per l'esecuzione dei lavori;
che la sua presenza in cantiere sarà garantita max una volta a settimana.

ora mi chiedo:
come posso valutare la bontà della prestazione del DL?
nella norma, qual'è il comportamento professionale corretto del DL in caso di costruzione?
le visite in cantiere non dovrebbero essere più frequenti?
e chi dovrebbe gestire la contabilità di cantiere ?

:roll: confido nelle vostre esperienze ... non ho ancora posato una pietra, ma le grane sono iniziate da un bel pò :cry:

#5
per le nuove costruzioni il discorso è diverso: la parcella per la direzione lavori è tutto un altro tenore rispetto alle parcelle delle semplici ristrutturazioni, e, quindi, è dovere della direzione lavori essere presente tutto il giorno, tutti i giorni in cantiere. Ovviamente non sarà presente fisicamente il tecnico che hai nominato, ma questi, a sua volta, avrà dei collaboratori che redigeranno gli atti amministrativi quotidiani (registro contabile, giornale dei lavori, etc), che possono essere fatti solo stando in cantiere sempre. Quindi, a meno che non sia stato nominato appositamente un'altra persona in qualità di "direttore di cantiere" (il quale, se nominato, può svolgere queste mansioni al posto del direttore lavori), non necessariamente il tecnico deve essere presente sempre. Certo, ci saranno dei momenti in cantiere in cui la presenza del d.l. non sarà sufficiente se garantita per solo una visita a settimana; viceversa, ve ne saranno altri in cui non servirà alcuna presenza anche per diverso tempo (come p.e. durante il periodo di maturazone del cls).
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#6
Grazie Marc,

da quanto ho inteso il mio DL non ci pensa proprio ad essere tutti i giorni in cantiere! :evil:
poi mi sembra che il direttore del cantiere sarà un addetto dell'impresa, giusto?

ma cosa mi dici riguardo alla contabilità di cantiere? chi gestisce il controllo all'impresa?
il mio arch , mi dice che questa mansione non è specificata nel preliminare, perciò non è tenuto ad effettuarla?

se penso che quando mi ha presentato il preliminare, mi sentivo tranquilla perchè così preciso! ora ne capisco il motivo! chissà quante cose avrò tralasciato di specificare, da qui alla fine.

:cry: :cry:

#7
grilu ha scritto:Grazie Marc,

da quanto ho inteso il mio DL non ci pensa proprio ad essere tutti i giorni in cantiere! :evil:
poi mi sembra che il direttore del cantiere sarà un addetto dell'impresa, giusto?

ma cosa mi dici riguardo alla contabilità di cantiere? chi gestisce il controllo all'impresa?
il mio arch , mi dice che questa mansione non è specificata nel preliminare, perciò non è tenuto ad effettuarla?

se penso che quando mi ha presentato il preliminare, mi sentivo tranquilla perchè così preciso! ora ne capisco il motivo! chissà quante cose avrò tralasciato di specificare, da qui alla fine.

:cry: :cry:
il direttore di cantiere è in realtà una figura non definita giuridicamente, e può corrispondere o alla figura di riferimento dell'impresa, oppure potrebbe essere il "braccio operativo" della direzione lavori. Ad ogni modo, deve esistere una figura che rappresenta la direzione lavori in cantiere, fosse anche un giovane apprendista precario e malpagato che redige i documenti di cantiere (se li redige l'impresa è finita...si mette le quantità che vuole lei!)
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