Niente più DIA! - ci siamo! -
Inviato: 17/04/09 18:57
Per ora è ancora un abbozzo, quindi c'è comunque una probabilità che quello che sto per scrivere non verrà concretizzato. Il Governo sta studiando delle norme - in parte legate al Piano Casa, in parte no - di modifica al Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/01) che rivoluzioneranno in particolare il settore della piccola edilizia, quali le ristrutturazioni degli appartamenti.
In particolare, le norme allo studio specificano che per i lavori di manutenzione straordinaria non sarà più necessario richiedere il titolo edilizio (cioè la DIA), finchè i lavori rimarranno all'interno della singola unità immobiliare e solo se non vengono toccate parti strutturali del fabbricato. Sembra anche che sia possibile variare la destinazione d'uso dell'immobile in modo semplificato, se questo non richiede l'esecuzione di opere edili.
Questo si preannuncia come una vera e propria rivoluzione del settore edile delle piccole ristrutturazioni. Molto spesso, commentando proprio su questo forum, è venuto fuori il problema che la DIA, in alcuni casi, sembra proprio essere un eccessiva burocraticizzazione del settore (la DIA è necessaria anche per spostare una porta, o per demolire e ricostruire un muro di soli 20 cm più in là). Il toglierla completamente mi sembra comunque eccessivo (mancherà il controllo - anche se formale - della direzione lavori e della progettazione, che tutela in qualche modo sia il Committente che la Pubblica Amministrazione), comunque fatto sta che da qui a breve dovremmo cambiare il modo di comportarci nelle piccole ristrutturazioni. Immagino (leggete: "spero") che sia dato l'obbligo almeno di produrre una qualche comunicazione all'amministrazione, in cui il committente dichiara di voler svolgere delle attività edilizie sul proprio immobile.
qualche link:
http://www.edilportale.com/news/2009/04 ... 23_23.html
http://www.architettiroma.it/archweb/notizie/11180.aspx
Rimarrà comunque il nodo del catasto: torneremo alla vecchia deregulation totale sui riaccatastamenti? sicuramente è un tema su cui si discuterà molto, e non è escluso che il passaggio dal "periodo DIA" al "periodo non regolamentato" sarà doloroso, creando problemi interpretativi da varie parti.
Vi ripeto, il tutto è ancora da confermare. Mi sembra comunque giusto parlarne soprattutto rivolgendomi a chi è in procinto di ristrutturare la propria abitazione, considerando che se magari posticipa i lavori di qualche tempo potrebbe avere notevoli facilitazioni amministrative.
Anche il permesso di costruire sembra perdere il suo potere...staremo a vedere.
Non ho voluto approfondire i miei commenti positivi e negativi perchè entrerebbero troppo nello specifico tecnico che forse non sono appropriati in un forum d'arredamento, ma chiunque volesse esprimere i suoi commenti, anche approfonditi, sono ovviamente ben accetti.
In particolare, le norme allo studio specificano che per i lavori di manutenzione straordinaria non sarà più necessario richiedere il titolo edilizio (cioè la DIA), finchè i lavori rimarranno all'interno della singola unità immobiliare e solo se non vengono toccate parti strutturali del fabbricato. Sembra anche che sia possibile variare la destinazione d'uso dell'immobile in modo semplificato, se questo non richiede l'esecuzione di opere edili.
Questo si preannuncia come una vera e propria rivoluzione del settore edile delle piccole ristrutturazioni. Molto spesso, commentando proprio su questo forum, è venuto fuori il problema che la DIA, in alcuni casi, sembra proprio essere un eccessiva burocraticizzazione del settore (la DIA è necessaria anche per spostare una porta, o per demolire e ricostruire un muro di soli 20 cm più in là). Il toglierla completamente mi sembra comunque eccessivo (mancherà il controllo - anche se formale - della direzione lavori e della progettazione, che tutela in qualche modo sia il Committente che la Pubblica Amministrazione), comunque fatto sta che da qui a breve dovremmo cambiare il modo di comportarci nelle piccole ristrutturazioni. Immagino (leggete: "spero") che sia dato l'obbligo almeno di produrre una qualche comunicazione all'amministrazione, in cui il committente dichiara di voler svolgere delle attività edilizie sul proprio immobile.
qualche link:
http://www.edilportale.com/news/2009/04 ... 23_23.html
http://www.architettiroma.it/archweb/notizie/11180.aspx
Rimarrà comunque il nodo del catasto: torneremo alla vecchia deregulation totale sui riaccatastamenti? sicuramente è un tema su cui si discuterà molto, e non è escluso che il passaggio dal "periodo DIA" al "periodo non regolamentato" sarà doloroso, creando problemi interpretativi da varie parti.
Vi ripeto, il tutto è ancora da confermare. Mi sembra comunque giusto parlarne soprattutto rivolgendomi a chi è in procinto di ristrutturare la propria abitazione, considerando che se magari posticipa i lavori di qualche tempo potrebbe avere notevoli facilitazioni amministrative.
Anche il permesso di costruire sembra perdere il suo potere...staremo a vedere.
Non ho voluto approfondire i miei commenti positivi e negativi perchè entrerebbero troppo nello specifico tecnico che forse non sono appropriati in un forum d'arredamento, ma chiunque volesse esprimere i suoi commenti, anche approfonditi, sono ovviamente ben accetti.