saia ha scritto:akaihp ha scritto:BraiN ha scritto:Grazie per i consigli, quindi lascio perdere gli arredatori dei mobilifici...
In effetti potrei anche postare la planimetria dell'appartamento e chiedere consiglio qui sul forum...però non saprei in che sezione...
gli arredatori dei mobilifici spesso sono architetti che hanno scelto di fare una professione diversa da quella del libero professionista.
non disprezziamoli: fanno il loro lavoro cioè vendono mobili.
se il tuo scopo è quello di arredare una stanza e ti accontenti probabilmente vanno benissimo, se vuoi ripensare integralmente ad un appartamento forse no.
Dico la mia perchè essendo arredatrice un po' mi sento chiamat in causa
Ho lavorato in passato anche presso mobilifici ma preciso che il mio lavoro non è mai stato vendere mobili (anche se ovvio che in un mobilificio devi vendere) ma progettare ambienti! Come arredatrice arrivo da un percorso di studi specifico e da qualche anno di lavoro presso uno studio di architettutura generico prima di entrare nel dettaglio dell'arredo.
Certo un arredatore non è abilitato a firmare DIA eccetera e progetti complessi e bene siano seguiti da architetti in questo senso... è vero però che poche volte ho incontrato architetti competenti nel campo dell'arredamento e pochissimi hanno idea degli ingombri e delle soluzioni specifiche possibili quindi ti consiglierei di scegliere un architetto che sappia lavorare nel campo della progettazione d'interni.
Al momento io sto seguendo una ristrutturazione di un appartamento, siamo ai tavolati interni, impianti eccetera sono tutti da fare e sono certa di avere le competenze per fare un ottimo lavoro.
se hai le competenze nulla da dire. Il problema è proprio quello lì.
Nel progetto di un appartamento partendo da zero di competenze ne servono molte, in particolar modo normative e impiantistiche. Oltre a nozioni generali sull'articolazione degli spazi e sul corretto rapporto dimensionale degli ambienti per vivere.
Per sua formazione un architetto ha un po' di nozioni di tutto. Quello che in alcuni casi può sembrare un difetto è in realtà un pregio perchè permette di coordinare altri professionisti per arrivare ad una soluzione specifica partendo già da una impostazione di base.
Può sembrare esagerato per un appartamento ma la conoscenza di un settore ampio apre degli orizzonti e delle possibilità che sono precluse ad un arredatore.
Per esempio conoscenzwe di base dell'edificio:
- è inserito un sistema di ventilazione meccanica controllata? a singolo flusso? doppio flusso con o senza recuparatore di calore?
- il riscaldamento è a pannelli? con caldaia centralizzata e contabilizzatore di calorie? Lo scambio avviene in modulo satellite con/senza accumulo? Si può integrare con sistema rinfrescante centralizzato e/o autonomo con controllo dell'umidità relativa localizzato?
- il riscaldamento/raffrescamento avviene controllando elettrovalvole con sonde di temperatura a zone o valvole termostatiche collegate direttamene ai corpi radianti?
- isolamento, coibentazione orientamento, ecc.?
- rumorosità della zona, caratteristiche acustiche dell'involucro.
- ...
Poi conoscenza del cliente:
- numero famiglia, abitudini quotidiane/stagionali, impostazione zona giorno con cucina a vista/separata, possibilità flessibilità nel tempo.
- preferenze materiali/colori/arredo
- arredo esistente da riutilizzare
- ...
Budget:
- gestione delle varianti dell'impresa
- budget a disposizione per varianti
- ...
Tempistica
ecc. ecc.
sicuramente ho dimenticato qualcosa.