Buongiono a tutti,
spero di riuscire ad trovare aiuto in questo forum.
Avrei necessità di modificare al catasto le piante di 2 magazzini, mi spego meglio. Ci sono due magazzini comunicanti, il magazzino A di 58 mtq ed il magazzino B di 48 mtq,
Dovrei effettuare dei lavori per far diventare A di 48 mtq e B di 58 mtq accorpando una stanza che è in A a B.
Mi spiegate come fare? Da che parte si inizia?
Devo rifare le paintine e portarle al catasto?Esistono dei software gratuiti per fare questo? Quanto costa questa operazione?
Grazie a tutti
#3
purtroppo non è una operazione semplice, anche se potrebbe sembrare, e non ce la si può davvero cavare con un programmino gratuito (che pure esiste e si chiama DOCFA). Bisogna infatti prima presentare domdanda con una superDIA per redifinizione dei perimetri delle unità immobiliari, pagare gli oneri concessori calcolati sul costo di costruzione, aspettare 30 giorni e poi fare le opere. Purtroppo anche se si tratta di murare una porta e riaprirla dall'altra parte, sempre "ristrutturazione edilizia" è, e quindi necessita di un autorizzazione edilizia equipotenziale al permesso di costruire (la superDIA appunto).
Una volta approvata la dia e eseguiti i lavori, solo allora potrai riaccatastare gli immobili.
Ovviamente per fare tutto ciò ti devi rivolgere ad un tecnico, che dovrà timbrare la DIA e il successivo nuovo accatastamento. Puoi calcolare circa 1.300 euro per la parcella del tecnico e non meno di 5-600 euro per oneri concessori e balzelli vari.
Tutto ciò, ovviamente, sempre valutando se al tuo comune non ci sono norme che ti impedirebbero di fare tutto ciò benvenuta nella burocrazia italica
Una volta approvata la dia e eseguiti i lavori, solo allora potrai riaccatastare gli immobili.
Ovviamente per fare tutto ciò ti devi rivolgere ad un tecnico, che dovrà timbrare la DIA e il successivo nuovo accatastamento. Puoi calcolare circa 1.300 euro per la parcella del tecnico e non meno di 5-600 euro per oneri concessori e balzelli vari.
Tutto ciò, ovviamente, sempre valutando se al tuo comune non ci sono norme che ti impedirebbero di fare tutto ciò benvenuta nella burocrazia italica
#4
A Verona un intervento del genere lo posso fare con una semplicissima DIA e senza pagare alcun onere. Addirittura la Super DIA non esiste più. Non essendoci cambio di destinazione d'uso ne tantomeno variazioni di superfici e di volumi, (almeno qui) basta presentare come ho detto prima una DIA alla quale seguirà l'accatastamento e l'agibilità. Viste le diversità che concorrono tra diverse zone d'Italia, ti conviene sentire il tuo tecnico di fiducia. Facci sapere
#5
concordo.architeo ha scritto:A Verona un intervento del genere lo posso fare con una semplicissima DIA e senza pagare alcun onere. Addirittura la Super DIA non esiste più. Non essendoci cambio di destinazione d'uso ne tantomeno variazioni di superfici e di volumi, (almeno qui) basta presentare come ho detto prima una DIA alla quale seguirà l'accatastamento e l'agibilità. Viste le diversità che concorrono tra diverse zone d'Italia, ti conviene sentire il tuo tecnico di fiducia. Facci sapere
per il pagamento di oneri e la classificazione delle opere le leggi regionali superano quelle nazionali e quindi se non si specifica la regione non si può stabilire a priori una quantificazione economica.
Addirittura cambia da comune a comune la classificazione delle operazioni soggette a contributo concessorio.
#6
beati voiii!!! che vivete in una Regione che si è resa conto che fusioni e frazionamenti è veramente una dannata forzatura considerarli ristrutturazione edilizia! speriamo si sveglino anche qui nel Lazio (anche se a Roma "liberalizzare" i frazionamenti potrebbe portare, in alcuni casi, a una vera deregulation...visto il particolare mercato degli affitti)...e speriamo che qualcuno prima o poi capisca che certi tipi di norme sarebbe meglio determinarle a livello nazionale...!architeo ha scritto:A Verona un intervento del genere lo posso fare con una semplicissima DIA e senza pagare alcun onere. Addirittura la Super DIA non esiste più. Non essendoci cambio di destinazione d'uso ne tantomeno variazioni di superfici e di volumi, (almeno qui) basta presentare come ho detto prima una DIA alla quale seguirà l'accatastamento e l'agibilità. Viste le diversità che concorrono tra diverse zone d'Italia, ti conviene sentire il tuo tecnico di fiducia. Facci sapere
#7
Aggiungo al èreventivo di spesa di Marcus sui 400 € x la variazione catastale + 50 € di tassa al catasto!!!Marcvsrvs ha scritto:purtroppo non è una operazione semplice, anche se potrebbe sembrare, e non ce la si può davvero cavare con un programmino gratuito (che pure esiste e si chiama DOCFA). Bisogna infatti prima presentare domdanda con una superDIA per redifinizione dei perimetri delle unità immobiliari, pagare gli oneri concessori calcolati sul costo di costruzione, aspettare 30 giorni e poi fare le opere. Purtroppo anche se si tratta di murare una porta e riaprirla dall'altra parte, sempre "ristrutturazione edilizia" è, e quindi necessita di un autorizzazione edilizia equipotenziale al permesso di costruire (la superDIA appunto).
Una volta approvata la dia e eseguiti i lavori, solo allora potrai riaccatastare gli immobili.
Ovviamente per fare tutto ciò ti devi rivolgere ad un tecnico, che dovrà timbrare la DIA e il successivo nuovo accatastamento. Puoi calcolare circa 1.300 euro per la parcella del tecnico e non meno di 5-600 euro per oneri concessori e balzelli vari.
Tutto ciò, ovviamente, sempre valutando se al tuo comune non ci sono norme che ti impedirebbero di fare tutto ciò benvenuta nella burocrazia italica
manu
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