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Re: decisione impianto termico per strutturista...

#16
scusa,non avevo risposto bene al tuo post:

>cosa posso ricavare da questa valutazione fatta ?? come posso capire se la spesa vale la >pena di essere fatta ??

fare 8cm di cappotto ti costerà mettiamo 10000€.

il vantaggio a quanto leggo, ammesso che il conto riguardi solo quello, è di passare da 255 a 140 kwh/m2 annui.

da questa grandezza puoi passare a capire quanto spenderai in meno, te lo deve dire il progettista, non è che dimezzati i kw dimezza la spesa, ci sono oneri fissi per l'erogazione della fornitura ecc. ecc.

Una volta che sai che risparmio economico ti porta passare da classe G a classe E e quanto ti costa fare il lavoro, banalmente puoi fare soldi spesi/risparmio annuo e vedere grossolanamente in quanto tempo rientri dell'investimento. In realtà il calcolo esatto deve tenere conto di tanti aspetti tra cui ipotizzare l'andamento del costo del gas, sapere se e quanti interessi paghi sui soldi che spendi, cosa ci faresti in alternativa ecc. ecc. (se ti interessa approfondire questi concetti puoi sbirciare qui http://it.wikipedia.org/wiki/Valore_attuale_netto), però per capire rapidamente se è meglio comprare una caldaia figa o un po' più cappotto basta che fai la divisione.

a questo punto come dicevo sopra, vedrai per esempio che un investimento da 50k€ in riscaldamento a pavimento caldaia e cappotto ti fa risparmiare mettiamo 2000€ all'anno, e che se aggiungi 10000€ di serramenti gli € risparmiati diventano 3000€. Se hai in tasca i 10k da spendere è chiaro che i serramenti sono una buona scelta. per contro magari fatti i calcoli scopri che una caldaia da 5000€ ti fa risparmiare 20€ all'anno rispetto a una da 2000: basta far (5000-2000)/20 per capire che rientri della spesa extra in 150 anni, decisamente troppi.
Scartata la caldaia provi a fare un'altra ipotesi: i 3000€ che non cacci sulla caldaia li spendi per passare da 8 a 10cm di cappotto, salta fuori che gli € risparmiati all'anno sono 200, rientri in 15 anni contro i 150 (cioè mai) della caldaia, opti per questa scelta e scarti la prima.

ripeto: se prendi i soldi a prestito fai i conti con il fatto che ci paghi gli interessi, quindi, per metterla in parole povere, se fai 1000€ in più di mutuo su cui paghi diciamo il 5%, ogni anno prima di aver saldato il debito devi pagare 50€ alla banca: se quei 1000€ ti servono per risparmiare 40€ all'anno è chiaro che l'investimento ti fa perdere 10€ all'anno invece che guadagnare.
Al contrario se riesci a far rendere i soldi più di quanto ti chieda la banca può essere conveniente fare i lavori indebitandoti, altro esempio: se prendi 10000€ al 5% spendi 500€ annui di oneri finanziari, se risparmi 600€ di gas ti conviene fare il lavoro subito senza aspettare di avere i soldi in tasca, perchè sei in vantaggio di 100€ tutti gli anni.

mi rendo conto i aver esposto le cose in modo un po' confuso, spero comunque di esserti stato d'aiuto.

edit: il procedimento esatto per passare dai kwh/m2 annui agli euro non lo conosco con precisione, ti so solo dire che a me è stato detto "fai la casa così e spenderai 800€ annui di gas" e alla fine ne ho spesi tipo 770. Il calcolo si fa partendo dai kwh che ti servono, moltiplicando per quanto gas brucia la tua caldaia in media per generarne uno, poi per il prezzo di un metro cubo di gas e alla fine si sommano degli oneri che sono fissi, un po' tipo il canone telecom.
senza passare per i termini assoluti cmq basta che guardi i kw per confrontare i lavori: a parità di € spesi l'intervento che abbassa di più quella grandezza vince a prescindere al prezzo che paghi :wink:

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#17
non sei tu che spieghi le cose in modo confuso...secondo è proprio la confusione che regna in italia...anche tra i professionisti visto che ogni professionista che giro mi dice la sua :|
c'è confusione anche perchè certi progetti si basano su detrazioni fiscali che ogni anno sono un'incognita
c'è confusione anche tra le banche che ogni volta ti tirano fuori storie per i mutui etc...
insomma, è il solito gran casino italiano....

dopo comunque mi faccio 2 conti delle superfici disperdenti e le moltiplico per un ipotetico costo di cappotto...così per avere una cifra indicativa da cui partire per tutti i calcoli...

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#18
già, sapere se c'è o meno il 55% fa la differenza. Purtroppo i vari operatori da cui vai più che fare analiticamente i conti e di conseguenza progettanre bene le cose tante volte portano avanti le loro convinzioni come atti di fede: "se fai il capotto la caldaia a condensazione non serve", "se non hai il triplo vetro devi per forza fare anche il riscaldamento a pavimento", "fai i pannelli solari che risparmi sempre" ecc. ecc.
A mio avviso l'unica cosa che ti può guidare verso scelte consapevoli e serene è passare per la consulenza di una persona veramente in gamba che abbia voglia di sbattersi per farti una soluzione "su misura", saranno tutti soldi ben spesi.
ti butto lì uno spunto extra: ma la soffitta è tua? è abitabile oppure no? se possibile mettere un bello strato di isolante sulla soletta potrebbe avere un ottimo rapporto spesa/rendimento.

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#19
la soffitta è tua? è abitabile oppure no? se possibile mettere un bello strato di isolante sulla soletta potrebbe avere un ottimo rapporto spesa/rendimento.
Ovvio, ma se fosse un tetto caldo, come si fanno qui, a che diavolo servirebbe una bella isolazione del solaio?
Insomma, sono talmente tante le variabili che si potrebbe andare avanti per almeno un'altra settimana. Le cose sono moooooolto, moooooolto più complicate di quel che sembra. E scegliere una soluzione oppure l'altra, non è questione di statica, ma di esperti energetici. Mi sembra inutile fornire una quantità di dati per dare l'opportunità di scegliere ad una persona che tecnico non è!
Non te la prendere, ma se fossi costretto ad andare dal medico, non gli chiederei se è meglio un tipo di antibiotico oppure l'altro: prenderei quello che mi prescrive!
A margine: hai una classe G e vuoi farla diventare F? A parer mio non serve a nulla! Qui B è ormai lo standard minimo per le nuove costruzioni ma le vecchie sono per lo più in classe C.

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#20
scusa, ma se la casa non ha cappotto, ha i termosifoni vecchi ecc. ed è degli anni 30, mi aspetto che in soffitta ci siano le tegole a vista sopra i travetti e basta :-D
Poi magari il tetto è stato rinnovato e migliorato in seguito, ma se è coetaneo della casa mi sembra strano che abbia qualche forma di isolamento.

Per il discorso utilità degli interventi, non ne farei una questione di classe a,b,c o d: posso spendere 10k€ e averne 1k all'anno di risparmio? bene, lo faccio. ne devo spendere 10k per averne 200? investo su qualcosa di diverso.
Poi che il guadagno venga dal passare da classe G a classe E o da classe D a classe B mi interessa poco: i soldi sono sempre loro a prescindere dalla provenienza.
Tieni anche conto che lui vuole ristrutturare la casa per usarla: se dovesse venderla sarei d'accordo con te sul fatto che passare da G a F non comporterebbe un grosso incremento dell'appetibilità dell'immobile, ma in questo caso il risparmio è direttamente in tasca sua.
C'è anche da dire che passare da B ad A non è proprio una passeggiata, mentre risalire la china dalle classi più disastrose comporta interventi con un rapporto spesa/guadagno molto più favorevole: se sto spendendo 500€ all'anno di gas e riesco a dimezzare ancora i consumo guadagno 250€, se ne sto spendendo 2000 e abbasso di solo il 25% ne risparmio 500.

Concordo con te sul fatto che non si tratta di considerazioni adatte a un neofita, infatti la cosa che gli ho consigliat più volte è di rivolgersi a un professionista con le palle.

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#21
il tetto caldo qui è la norma da sempre, a meno che non si vada indietro di 60 anni.......
però qui è un po' l'avanguardia di queste cose (che si copiano dalla Krande Cermania) e con i materiali naturali si lavora spesso. Una volta si usava la paglia per isolare ed ora qualcuno la sta usando nuovamente. Così come la lana.
Proprio perchè è casa sua sarebbe meglio investire per bene: cappotto, isolazioni, tripli vetri, magari con argon, ecc. Certo, la spesa sarebbe non indifferente, ma rimarrebbe ad esclusivo suo vantaggio. Senza contare i bonus cubatura..... Piuttosto, ci saranno dalle sue parti ulteriori vantaggi economici/fiscali (detrazioni o contributi a fondo perduto) per portare in classe adeguata l'edificio?
Per il resto, è vero... hai ragione.....

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#22
una precisazione è obbligatoria.

il software per la certificazione energetica non calcola i consumi, bensì il fabbisogno energetico!
dirò di più: calcola il fabbisogno convenzionale, ovvero basandosi su determinate condizioni standard che non corrispondono alla realtà.

non improvvisatevi certificatori energetici, non è solo questione di utilizzo di un programmino!

aggiungo: non sono d'accordo col tecnico che ti ha detto che il pavimento si scalderebbe troppo, ma nemmeno conosco la tipologia di muratura.
se davvero facesse così pena (come stare all'aperto?!), avresti dei consumi insostenibili coi radiatori, e allora perché temporeggiare col cappotto?

infine dico che puoi fare tutti i calcoli del mondo, ma c'è un dato che non rientra in alcuna tabella: il comfort.

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#23
le pareti attuali sono di mattoni pieni e credo misiti a pietrame con spessore pari a 45 cm
il software cened mi dà una trasmittanza di circa 1.25

una cosa che non ho ancora capito...ma il cappotto è sempre realizzabile oppure bisogna fare delle previsioni per l'eventuale formazione di muffa, condensa etc ?? insomma, non vorrei investire soldi per poi vedere l'intonaco che si stacca per qualche strano motivo :roll:

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#24
So che il problema dell'umidità esiste, quindi di sicuro c'è bisogno di ragionare su cosa come fare, però non penso che ci siano casi in cui il cappotto proprio non si può fare.

Quoto COStudio sul discorso delle condizioni convenzionali: il software chiaramente non può tenere conto di tutti i fattori che influiscono sull'effetivo consumo, Per il discorso soldi/farbisogno, è vero: le etichette energetiche parlano solo di quanta energia ti serve, non di quanto spendi per produrla, però un calcolo delle spese sufficientemente preciso da permetteri di capire se vale la pena o meno fare una cosa lo puoi fare.
Chiaro che tra "è un'idiozia" e "è una figata" ci sarà una zona d'ombra in cui la decisione da prendere non sarà scontata, però penso che in ogni caso basarsi sui dati che si possono ricavare sia comunque più proficuo che basarsi su giudizi ancora più spannometrici.

Aggiungo altri 2 cents sul riscaldamento a pavimento: se lo fai occhio che lo scaldasalviette diventa pressochè inutile (l'acqua a 35° c del mio impianto non è sufficiente a scaldarle), inoltre io ho predisposto scatolette per i termostati in ogni stanza, per poi metterne in realtà solo uno per piano per risparmiare qualcosina almeno all'inizio. Magari sarà perchè la mia casa è superisolata, ma io che ho 150€ di termostati non vedo alcun risparmio significativo sull'impianto di mio fratello (casa uguale) che ha messo la supercentralina fighissima con sensori in tutte le stanze spendendo 2k€.
Altra considerazione sul comfort: l'impianto a pavimento è "lento" rispetto a quello a termosifoni, nel senso che non è in grado di alzarti la temperatura molto velocemente. Questo vuol dire che se la tua casa è poco isolata non puoi ragionare in termini di "lascio freddo tutto il giorno e faccio accendere un'ora prima del mio arrivo", perchè ti troveresti con la casa fredda.
Personalmente a casa mia (che però è in classe A, quindi si raffredda molto lentamente) ho impostato solo temperatura notte e temperatura giorno, per poi accorgermi che in buona sostanza anche se spengo del tutto la caldaia se alla sera alle 10 ho 20 gradi la mattina dopo ne ho 17 minimo, pur abitando in montagna.
Se ti piace l'idea di avere la temperatura che vuoi all'orario stabilito ti consiglio di prendere dei termostati buoni: i miei hanno una funzione che memorizza quanto tempo ci vuole a scaldare la casa e si regola di conseguenza, se gli metti che alle 18.00 vuoi 20 gradi e alle 16.00 di gradi ce ne sono 17, il termostato inizia a chiamare acqua calda in modo da arrivare all'orario prestabilito con la temperatura giusta; se iniziasse a scaldare alle 18 in punto i 20 gradi probabilmente ci sarebbero alle e di sera :-D
Altra funzione carina, la retroazione: quando il locale si avvicina alla temperatura richiesta, il termostato inizia a chiamare meno acqua calda aprendo e chiudendo le valvole, in modo da non "sforare" (imposti 20 ma in realtà finisci a 21 perchè i pannelli rimangono ancora caldi dopo che hai staccato) e risparmiare energia.
Ho messo anche una centralina siemens che permette di regolare la temperatura dell'acqua dell'impianto in funzione della temperatura esterna: se fuori fa molto freddo pompo acqua più calda, se le temperature sono quasi primaverili la temperatura decresce. Tutti questi interventi sono interessanti perchè a fronte di spese irrisorie (forse 500€ su tutto il lavoro tra averle e non averle) ti portano dei benefici tangibili in termini di risparmio e comfort.

Altri two cents, scegli bene termotecnico e idraulico: purtroppo i riscaldamenti a pavimento sono relativamente nuovi, e tantissimi operatori non hanno assolutamente idea di come realizzarli bene. Un riscaldamento a pavimento avanzato comporta anche di dover mettere degli accorgimenti che molti tecnici ignorano, in particolare quando
servono competenze relative al controllo dell'impianto.
Una su tutte: se butti acqua a 80 gradi nei tubi sotto il pavimento, fai un disastro; per risolvere questo problema basta mettere delle sonde di temperatura che stacchino le pompe e inibiscano ulteriori riscaldamenti dell'acqua quando si supera una soglia di allarme, magari accendendo una spia sul quadretto dell'impianto.
Ti assicuro che non tutti gli idraulici che chiami sono in grado di pensare a questo genere di cose, quindi se decidi di fare il riscaldamento a pavimenti assicurati che chi ti fa l'impianto abbia un'esperienza consolidata nel settore.

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#26
già, purtroppo però per una folta schiera di artigiani di mezza età la differenza tra riscaldamento a termosifoni e riscaldamento a pavimento è solo il fatto che in un caso appendono caloriferi e nel secondo stendono tubi prima dei massetti :-D
Tra un impianto "moderno" e uno "vecchio stampo" corre la differenza che c'è tra un motore 8 valvole con carburatore e spinterogeno e un motore 16v con fasatura variabile e iniezione elettronica: le competenze che servono per progettare e manutenere il secondo non sono le stesse necessarie per il primo, e spaziano in più discipline.
Penso che nei prossimi anni ci sarà sempre più spazio per professionalità elevate che progettino e coordinino il lavoro di idraulici/elettricisti per sopperire alla crescente complessità degli impianti termici/elettrici delle case.

Re: decisione impianto termico per strutturista...

#29
in alcuni casi puoi prevedere se un modo di fare le cose è sicuramente una catastrofe ed evitarlo di conseguenza, però la garanzia assoluta che non avrai problemi non la puoi avere, questo a prescindere dal cappotto.
La mia piccola esperienza è che il cappotto porta un bel po' di vantaggi, e che i problemi legati all'umidità non sono una costante, si presentano in particolare con i cappotti interni, fatti per non rifare le facciate.
Le case molto isolate in generale hanno problemi di umidità, legati al fatto che i serramenti sono stagni, e al fatto che se ci sono zone dove l'isolamento è carente rispetto al resto della casa è facile che la temperatura cali di molto localmente, facendo condensare l'acqua.
Un esempio tipico è un serramento scadente lasciato nel contesto di una casa con ottimi serramenti e cappotto: basta poco perchè inizi a grondare, stessa cosa per eventuali punti dove il cappotto è sottile, magari perchè c'è un passaggio di tubi o perchè qualche genio ha deciso di risparmiare due lire facendo il cappotto spesso solo su alcuni lati della casa: si vengono a creare delle zone dove la temperatura è più bassa rispetto al resto della casa, dove l'umidità relativa cresce a dismisura.
Anche termostati e tubi disposti male possono danneggiarti: se hai il termostato in cucina e per fare presto gli operai ti hanno steso poca serpentina nel ripostiglio, lì farà più freddo -> umidità relativa elevata (e qui torna il discorso del controllo dell'impianto).
In generale essendo che il riscaldamento "gira" poco e non c'è un grande ricircolo d'aria, tutte le situazioni in cui un'area riceve meno calore oppure ne disperde di più possono creare zone troppo fredde dove l'umidità condensa, quindi a rischio muffa.
L'intervento più facile in questi casi è alzare di un po' la temperatura della casa, andando chiaramente a spendere qualche lira in più; a casa mia ho concluso che mi costava meno passare da 19 a 20 gradi piuttosto che far girare il deumidificatore quando serviva; c'è anche da dire che inizialmente aprivo le finestre con un po' troppa parsimonia, mi sono accorto che aprire tutto per 10 miuti costa quasi 0 e ammazza l'umidità dell'aria come mezza giornata di t'asciugo de longhi :D

Nel mio caso comunque posso dirti che sì, avere il riscaldamento che butta poco calore ti porta inesorabilmente ad avere una casa meno secca rispetto a una in cui i caloriferi cacciano come delle fornaci, però con qualche precauzione il problema è stato risolto benissimo. Se vuoi esistono anche dei sistemi di aerazione che aspirano l'aria umida da bagno e cucina per immettere aria asciutta in soggiorno e camere; il sistema è completato da uno scabiatore di calore che scalda l'aria immessa prelevando il calore da quella espulsa. Il sistema ti permette di arieggiare artificialmente i locali senza spreco di energia, e abbatte di molto l'umidità.
Io non l'ho fatto perchè costava molto e rientrava appunto nei casi "spendo 100 per guadagnare 1", però dal punto di vista del comfort e dell'umidità devo dire che è una bomba, mio fratello che l'ha fatto ne è parecchio soddisfatto, soldi a parte.