Salve a tutti e grazie in anticipo a coloro che mi risponderanno e aiuteranno!
Volevo porvi un quesito relativo ai lavori di ristrutturazione, che si spera inizino il prima possibile se riusciamo a convergere sulla ridistribuzione degli spazi, della nostra (mia e di mio marito) prima casa! Che fatica!!!!

Veniamo al dunque, dobbiamo cercare di ricavare il secondo bagno nel nostro appartamento e fin qui nulla di difficile se non ci si allontana troppo dallo scarico del bagno principale. Facile a dirsi ma non a farsi, considerando che all'interno dell'appartamento ci sono 2 muri portanti e che noi vogliamo ricavare almeno una camera matrimoniale, una singola e uno studiolo! Vi linko lo stato di fatto dell'appartamento, nel caso a qualcuno venisse un lampo di genio e riuscisse a fare la quadratura del cerchio, cosa che stiamo cercando di fare da piu' di 20gg!!!!helppppppppppp!
La cucina verra' al posto dell'attuale studio!


Ed ecco la domanda che da' il titolo al post: si puo' ricavare il secondo bagno in quella che e' attualmente la cucina dell'appartamento? Ho usato la funzione cerca e da altri post vedo il no categorico,MA, si' c'e' un ma, rivolgendoci alla ditta edile che sta effettuando la ristrutturazione nell'appartamento al piano di sotto, loro ci hanno detto, e l'ho visto con i miei occhi, che hanno fatto l'attacco del water a quello che prima era lo scarico della cucina. Quindi avevamo pensato di farlo anche noi il secondo bagno in cucina, ma ieri un'altra ditta ci ha detto assolutamente no!

L'appartamento e' a bologna, non so se questo possa influire!
Qualcuno sa con certezza se nel comune di bologna e' consentito o meno? e se non e' consentito cosa rischia il condomino del piano di sotto che lo ha fatto?

Ringrazio ancora chi, nonostante la lungaggine del post e' arrivato a leggere fino alla fine!

Ti premetto che sulla planimetria ci si potrebbe lavorare parecchio, gli spazi si potrebbero trovare senza grosse difficoltà. Già il solo unificare il soggiorno con la cucina (se l'idea è quella di avere una cucina parzialmente aperta sul soggiorno) e inglobando lo spazio dell'inutile corridoio si otterrebbe un buon efficientamento generale, che potrebbe andare a vantaggio dello spazio attualmente occupato dalla camera1.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, le norme igienico-sanitarie sono abbastanza uniformi nel territorio italiano, quindi penso che (ma non ne posso avere la certezza) quello che vale per Roma può valere anche per Bologna. Bisognerebbe anzitutto verificare se l'edificio è dotato di scarichi separati per acque "chiare" ed acque "nere". Le prime sono relative alla cucina, agli elettrodomestici in genere, ai lavatoi e sostanzialmente a tutto ciò che non è il vaso. Le secondo sono dedicate al vaso. Se esiste differenziazione, il che può essere verificato analizzando i pozzetti alla base del fabbricato, nella colonna delle acque nere puoi riversare anche gli scarichi della cucina, mentre nella colonna delle acque chiare non è possibile far scaricare i vasi. In pratica, è possibile innestare i bagni sulle colonne delle cucine solo se non vi è differenziazione tra acque chiare e scure, e soprattutto se la colonna è di dimensioni pari o superiori a 100mm di diametro (a volte, abbastanza raramente, le colonne delle cucine le facevano con i discendenti da 80: in questo caso ti è proprio precluso l'innesto sulla colonna, anche in caso di mancanza di differenziazione. Dovresti mettere un sanitrit alle perse).

Grazie Marcvrvs della risposta esaustiva!cerchero' di indagare se nel condominio ci siano scarichi di acque chiare e nere separate e nel caso non sia cosi' quali siano le dimensioni dello scarico nell'attuale cucina.

Per quanto riguarda la suddivisione degli spazi, avevo aperto gia' un post sempre in questa sezione:
http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 22&t=92958
pero' dopo essere arrivata ad una suddivisione che secondo noi fosse ottimale, abbiamo scoperto che il muro sul quale insiste la porta di ingresso nella camera da letto matrimoniale era portante, quindi non posso farci quel passaggio, anche perche' sul regolamento del condominio c'e' scritto che non si possono fare operere murarie sui muri comuni senza previo consenso(quelli portanti sono comuni, vero?) e non penso che me lo daranno se dico che voglio fare un passaggio nel muro portante con tanto di calcoli fatti dall'ingegnere per via dell'antisismica.non sto dicendo cacchiate,vero?

grazie ancora e se ci fosse qualche anima pia che ci aiutasse a collocare finalmente il 2 bagno, saremmo veramente grati!
Buona serata a tutti!

il tuo immobile ha una struttura portante curiosa...un setto strutturale che ad un certo punto s'interrompe non è il massimo, ma bisognerebbe vedere come sono stati tessuti i solai ed eventuali fattori limitanti.

Le strutture portanti di un fabbricato appartengono al condominio, così come le colonne di scarico (fino alla "braga", da lì in poi l'impianto è solo tuo), quindi qualunque modifica su di esse deve essere approvata dall'assemblea. è anche vero che se l'opera di modifica è progettata da un tecnico e se viene richiesto l'idoneo titolo abilitativo al comune non vedo perché il condominio dovrebbe vietarti l'assenso, anzi sinceramente così su due piedi si potrebbe fare al contrario: tu dici che vuoi fare l'operazione, alleghi la documentazione tecnica, e poi dirai al condominio che se hanno qualcosa in contrario te lo dovranno comunicare entro una certa (ragionevole per loro e per te) data. Non so se è una cosa fattibile cmq, bisognerebbe vedere le sentenze già emesse in materia.

Grazie ancora dele delucidazioni! SI, in effetti, ci eravamo informati un po' sulla questione se si potesse o meno praticare una apertura per una porta su un muro portante senza farlo presente al condominio, e la sentenza che aveva trovato, che riporto sotto, dice le stesse cose che ci hai suggerito tu!
Ma senza dover mettere mani ai muri portanti, tu avresti qualche idea di dove posizionare il 2bagno senza che dia problemi di eccessiva distanza dagli scarichi, l'idea del gradino non ci piace proprio.

Ecco di seguito una delle sentenza di cassazione che abbiamo trovato:

La norma contenuta nell’art. 1102 c.c., nel sancire il diritto di ogni partecipante alla comunione di servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne uso secondo il loro diritto, gli attribuisce la facoltà di apportarvi, a tal fine, le modificazioni necessarie al suo miglioramento ma non certamente quella di eliminarla, sia pure per sostituirla poi con altra di diversa consistenza e struttura. Ne consegue che l’abbattimento di un muro portante di un edificio in condominio - sia pur sostituito, come nella specie, da travi in ferro - incidendo sulla struttura essenziale della cosa comune e sulla precipua funzione, non può farsi rientrare nell’ambito delle facoltà concesse al singolo partecipante alla comunione dal citato art. 1102 c.c., ma costituisce vera e propria innovazione, soggetta, come tale, alle regole dettate dall’art. 1120 c.c.

* Cass. civ., sez. II, 11 novembre 1994, n. 9497, Martino c. Ghio.

Grazie ancora della disponibiltà e buona serata a tutti!

Se mi posso permettere,
Non servono lampi di genio, serve la professionalità di un architetto che distribuisca gli spazi e verifichi la situazione impiantistica magari anche le questioni legali/condominiali.
In ogni caso ti serve un progettista che firmi i lavori e che (te lo consiglio) ti faccia da direttore lavori, tanto vale fargli fare il lavoro per cui lo paghi!

Soprattutto se volete iniziare il prima possibile, far venire 100 ditte a fare sopralluoghi è una perdita di tempo per te e per loro...
...anche se so quanto siano interessanti le soluzioni che suggeriscono gli operai più fantasiosi

A dirla tutta, ci siamo rivolti ad una architetto(piu' meno verso luglio e il mio primo post per la distribuzione degli spazi su questo forum risale a maggio/giugno), amica d'infanzia di mio marito e devo dire che, eccetto delle idee che le abbiamo suggerito noi, non ci ha dato molte idee di piu'!

E non pensare che, poiche' e' una amica, allora avremmo voluto il lavoro gratis.Anzi, le abbiamo chiesto prima quanto volesse per aiutarci con la distribuzione degli spazi e per la presentazione del progetto in comune e poi,saputo il prezzo (sicuramente di riguardo) abbiamo accettato!

La questione e' che questa architetto e' non e' di bologna, le abbiamo chiesto di venire a vedere l'appartamento, ovviamente a nostre spese, e nonostante il sopralluogo non siamo arrivati a una suddivisione degli spazi che fosse per noi ideale!Ora, per di piu', e' andata a lavorare all'estero e comunicare e' diventato impossibile! non sappiamo come fare, perche' essendo una amica e' proprio brutto scaricarla per prendere un altro architetto e cmq le dovremmo pagare almeno il lavoro svolto fin'ora!

Consigli su come fare e/o suggerimenti per il secondo bagno?!
CHi ha idee si faccia avanti,sono tutta occhi e orecchie!thx all!
ciao!