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#286
Infatti continuo con i se e i ma: non è che una teoria psichiatrica valga per tutti!
Tu Anna non devi controllare i bisogni del piccolo, ma controllare una situazione che si può verificare.
E non tutti reagiamo allo stesso modo! Reaiamo poi soprattutto all'"impressione" che ci deriva da un atteggiamento.

Quindi, non preoccupatevi oltre di questa cosa: ognuno sceglie la strada che preferisce e il tempo darà il suo verdetto! :wink:
Mi sembrava solo giusto chiarire una cosa che avevo accennato sul rapporto genitori/bisogni dei figli.

#287
boo ha scritto: Tu Anna non devi controllare i bisogni del piccolo, ma controllare una situazione che si può verificare.
non è del tutto esatto però :roll: se sono in un posto in cui so che ci sono wc ovunque (come appunto in francia, dove andavamo in spiaggia l'estate scorsa) non ho bisogno di controllare niente ed esco serena e senza pensieri 8) :lol: però il fatto che mi piaccia "prevenire" per non trovarmi impreparata in determinate situazioni è vero (vedi la famosa valigia per l'ospedale che, diligentemente, avevo pronta all'inizio del 7° mese :wink: )
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REBECCA psw: polpetta

#288
Anna73 ha scritto:
boo ha scritto: Tu Anna non devi controllare i bisogni del piccolo, ma controllare una situazione che si può verificare.
non è del tutto esatto però :roll: se sono in un posto in cui so che ci sono wc ovunque (come appunto in francia, dove andavamo in spiaggia l'estate scorsa) non ho bisogno di controllare niente ed esco serena e senza pensieri 8) :lol: però il fatto che mi piaccia "prevenire" per non trovarmi impreparata in determinate situazioni è vero (vedi la famosa valigia per l'ospedale che, diligentemente, avevo pronta all'inizio del 7° mese :wink: )
per il fatto di prevenire anche io, e la valigia all'inizio del 7° mese anche io, come il fatto di non uscire di casa col letto sfatto ecc..
questo si, fa parte della mia educazione ( e della varie cose inculcatemi dalla mia mamma :wink: )
Simona

#289
Anna73 ha scritto:
boo ha scritto: Tu Anna non devi controllare i bisogni del piccolo, ma controllare una situazione che si può verificare.
non è del tutto esatto però :roll: se sono in un posto in cui so che ci sono wc ovunque (come appunto in francia, dove andavamo in spiaggia l'estate scorsa) non ho bisogno di controllare niente ed esco serena e senza pensieri
È quello che (brevemente) intendevo: hai bisogno di controllare l'eventualità che a tuo figlio scappi dove non potrebbe scappargli.
Se non ci sono problemi, non hai bisogno di controllare. :wink:

#290
boo ha scritto:Infatti continuo con i se e i ma: non è che una teoria psichiatrica valga per tutti!
Tu Anna non devi controllare i bisogni del piccolo, ma controllare una situazione che si può verificare.
Scusa boo, leggendo le tue osservazioni sui bisogni figlio/genitore in generale mi trovo d'accordo.
Però mi chiedo se il tuo psichiatra trovi "normale" anche questa necessità di psicanalizzare ogni minima azione? :roll:
Non fraintendermi, però anche la serenità che si trasmette al bimbo è importante e, ad esempio, il comportamento di Anna mi sembra molto equilibrato proprio per questo! ;)

#291
fedelyon ha scritto:
boo ha scritto:Infatti continuo con i se e i ma: non è che una teoria psichiatrica valga per tutti!
Tu Anna non devi controllare i bisogni del piccolo, ma controllare una situazione che si può verificare.
Scusa boo, leggendo le tue osservazioni sui bisogni figlio/genitore in generale mi trovo d'accordo.
Però mi chiedo se il tuo psichiatra trovi "normale" anche questa necessità di psicanalizzare ogni minima azione? :roll:
Non fraintendermi, però anche la serenità che si trasmette al bimbo è importante e, ad esempio, il comportamento di Anna mi sembra molto equilibrato proprio per questo! ;)
No... Per questo ho detto che il suo interesse non è sull'atto ma sulla sensazione che il bimbo ne ricavava.
(Io per dire sono sempre stata libera di fare i miei bisogni, eppure prova a vedere a fine di pag. 19 che sensazione avevo!)

#292
Pentole: quando la Lore aveva chiesto del teflon, avevo scritto quel poco che sapevo… :oops:
Ancora sull’argomento non sono molto ferrata, fino a poco fa non sapevo potesse essere una cosa di cui occuparsi!

Maternità e gravidanza.
Partiamo da un punto base: siamo mammiferi. Non dobbiamo “imparare” ad avere una gravidanza, “imparare” a partorire… perché crediamo che la natura non ci abbia già dato tutti gli elementi che servono alla nostra specie per riprodursi? Perché saremmo l’unica eccezione nel mondo animale?

Quindi.
Io mi sono informata su quale tipo di alimentazione mi può fare bene, quali cibi mi portano ferro, quali calcio, quali magnesio e potassio eccetera.
E poi non mi sono medicalizzata senza motivo. Non ho preso integratori tanto per. Non ho fatto amniocentesi o esami superflui. In realtà persino le eco in gravidanza sono da alcuni considerate superflue (in Olanda, Stato col tasso di mortalità perinatale più basso al mondo, non si fanno eco in gravidanza. Se non in situazioni di sospetto problema): quelle le ho fatte invece.

Parto.
Qui è lunga, e bisogna proprio essere disposti ad accettare un cambiamento impensabile.
Abbiamo ospedalizzato un processo che in tutti i mammiferi è naturali. Ottenendo dei vantaggi sulla mortalità di bimbi e mamme? Dagli anni ottanta tutti gli studi dimostrano che no, non c’è alcuna differenza a partorire in casa o in ospedale.
Sempre in Olanda, quella con il tasso di mortalità perinatale più basso al mondo, la prima a scendere sotto lo 0,0…% , la maggior parte dei parti avviene in casa.

Io con questa gravidanza mi sono scoperta animale istintivo. Ho capito cose di me e del mio bimbo prima che me le dicesse il medico.
Sto diventando più “naturale”.
E c’è una verità innegabile, checché ne pensino i dottori: la donna sa partorire e il bambino sa nascere. Perché siamo mammiferi.
http://www.partonaturale.org/parto/partoincasa.php
http://www.nascereacasa.it/faq.htm
A questo proposito, provate a leggere “Abbracciamolo subito” di Michel Odent. Anche solo per cultura personale. E improvvisamente il mondo avrà per voi una forma diversa. E alcune convinzioni dei dottori vi sembreranno alla stregua dei salassi…


(Prossimo capitolo il divezzamento! :P )

#293
Uh che argomento difficile per me :oops: gravidanza e parto non medicalizzati.....
perfettamente d'accordo con la teoria, anche in questo caso :wink: fortuna che non ho lasciato che diventasse anche pratica perchè, nel nostro caso, mio figlio oggi non sarebbe qui.... senza se e senza ma.
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REBECCA psw: polpetta

#294
Ti appoggio su tutto circa gli esami inutili....ma mi spiace Boo ma sul parto in casa non sono d'accordo... (come sull'uso di integratori, ma questa è una mia convinzione a prescindere)

ok sarebbe bellissimo... fichissimo... mio padre e mia madre sono nati in casa...
milioni di persone sono nati in casa.

migliaiai di bambini sono morti perchè nati incasa.

siamo pronti anche a questo?

quanti bambini sopravvivono perchè nati in ospedale, prontamente curati...

forse è accanimento? no.... l'accanimento per me è un'altra cosa...qui è solo aiutare la vita...
infondo, oggi come oggi, anche le gravidanze problematiche dei nsotri cuccioli di casa vengono seguite dai veterinari e all'occorrenza aiutati a partorire. Una volta "o la va o la spacca"...

Siamo onesti quando raccontiamo le storie del "tutto nataurale",...sbattiamo la verità nuda e cruda sul piatto, non edulcoriamo sempre la pillola.
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
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#295
Come ho detto, non voglio convincere nessuno.
Ma la documentazione sull’argomento è ampissima (centinaia di migliaia di studi in tutto il mondo) e non c’è ALCUN RISCHIO di aumento di mortalità per i nati in casa. L’Olanda ne è l’esempio.

Anche in caso di necessità di ospedalizzazione, è dimostrato che non vi sarebbe stato ALCUN CAMBIAMENTO nello stato della nascita con un ricovero in ospedale durante il travaglio.

Tu Anna hai avuto un cesareo, che di sicuro a casa non si può fare :wink: ma, è difficile riportare i quintali di cosa che ho letto, ci sono modi di salvare anche una situazione come quella di R. Provate se volete a fare anche voi una ricerca sll’argomento :wink:

#296
io non sarei assolutamente pronta ad assumermi la responsabilità di una scelta avventata..

può andare bene.
ma può andare male.. e se il bambino avesse il cordone intorno al collo?
se succedesse qualcosa di imprevisto ed ho bisogno di trasfusioni o di cure mediche tempestive?


pure mio babbo è nato in una cantina sotto i bombardamenti..
ed ha ricevuto dal prete l'estrema unzione.. lo davan per morto nel giro di qualche ora. è andata bene alla fine.. però dal dire che sia stato un parto sereno solo perchè fatto a casa ce ne passa. :roll:

boh.. io credo che la sicurezza della mamma e del bimbo vengano prima di tutto. ed anche una gravidanza serena e normale può portare dei problemi al momento del parto.
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#297
il parto in casa affascina come idea....ma mi terrorizza x la sicurezza....a me hanno scoperto solo al momento del parto che il peso era inferiore ai 2 kg e 500 e quindi era necessaria l'incubatrice....purtroppo gli imprevisti negativi ci possono essere anche in ospedale...(pensa che c'era una sola incubatrice che faceva su e giù tra le sale operatorie e il nido...x fortuna la mia gine aspettava che arrivasse in sala prima di iniziare)...e anche in T.i.n. i posti sono pochi e non sempre liberi...(un'amica ha avuto tre gemelli prematuri ricoverati nelle TIN di tre capoluoghi diversi!)...ci vuole sempre cxxxo!
omnia munda mundis

#298
Nel mio caso è vero che l'istinto ha vinto su tutto.... ma era l'istinto del mio ginecologo a cui io ho scelto di affidarmi al 100% :wink:
Se avessi lasciato libero il mio di istinto (che mi diceva che la decisione del cesareo programmato era una caxxata, solo perchè lui ci guadagnava dei gran soldi!) mio figlio sarebbe morto.
Ok siamo animali, è vero, ma una leonessa se perde un cucciolo, non si fa grosse paranoie... se mio figlio fosse morto a causa di una mia decisione, mai nella vita me lo sarei perdonato.
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REBECCA psw: polpetta

#299
boo ha scritto:Come ho detto, non voglio convincere nessuno.
Ma la documentazione sull’argomento è ampissima (centinaia di migliaia di studi in tutto il mondo) e non c’è ALCUN RISCHIO di aumento di mortalità per i nati in casa. L’Olanda ne è l’esempio.

Anche in caso di necessità di ospedalizzazione, è dimostrato che non vi sarebbe stato ALCUN CAMBIAMENTO nello stato della nascita con un ricovero in ospedale durante il travaglio.

Tu Anna hai avuto un cesareo, che di sicuro a casa non si può fare :wink: ma, è difficile riportare i quintali di cosa che ho letto, ci sono modi di salvare anche una situazione come quella di R. Provate se volete a fare anche voi una ricerca sll’argomento :wink:
aspetta Boo un caso è il travaglioa casa, un altro il parto.... e un bambino con difficoltà respiratorie nato in casa non sopravviverà. punto
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
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#300
boo ha scritto:Pentole: quando la Lore aveva chiesto del teflon, avevo scritto quel poco che sapevo… :oops:
Ancora sull’argomento non sono molto ferrata, fino a poco fa non sapevo potesse essere una cosa di cui occuparsi!

Maternità e gravidanza.
Partiamo da un punto base: siamo mammiferi. Non dobbiamo “imparare” ad avere una gravidanza, “imparare” a partorire… perché crediamo che la natura non ci abbia già dato tutti gli elementi che servono alla nostra specie per riprodursi? Perché saremmo l’unica eccezione nel mondo animale?

Quindi.
Io mi sono informata su quale tipo di alimentazione mi può fare bene, quali cibi mi portano ferro, quali calcio, quali magnesio e potassio eccetera.
E poi non mi sono medicalizzata senza motivo. Non ho preso integratori tanto per. Non ho fatto amniocentesi o esami superflui. In realtà persino le eco in gravidanza sono da alcuni considerate superflue (in Olanda, Stato col tasso di mortalità perinatale più basso al mondo, non si fanno eco in gravidanza. Se non in situazioni di sospetto problema): quelle le ho fatte invece.

Parto.
Qui è lunga, e bisogna proprio essere disposti ad accettare un cambiamento impensabile.
Abbiamo ospedalizzato un processo che in tutti i mammiferi è naturali. Ottenendo dei vantaggi sulla mortalità di bimbi e mamme? Dagli anni ottanta tutti gli studi dimostrano che no, non c’è alcuna differenza a partorire in casa o in ospedale.Sempre in Olanda, quella con il tasso di mortalità perinatale più basso al mondo, la prima a scendere sotto lo 0,0…% , la maggior parte dei parti avviene in casa.

Io con questa gravidanza mi sono scoperta animale istintivo. Ho capito cose di me e del mio bimbo prima che me le dicesse il medico.
Sto diventando più “naturale”.
E c’è una verità innegabile, checché ne pensino i dottori: la donna sa partorire e il bambino sa nascere. Perché siamo mammiferi.
http://www.partonaturale.org/parto/partoincasa.php
http://www.nascereacasa.it/faq.htm
A questo proposito, provate a leggere “Abbracciamolo subito” di Michel Odent. Anche solo per cultura personale. E improvvisamente il mondo avrà per voi una forma diversa. E alcune convinzioni dei dottori vi sembreranno alla stregua dei salassi…


(Prossimo capitolo il divezzamento! :P )
Boo apprezzo veramente molto le persone che come te si informano a fondo, cercano di approfondire gli argomenti.
Se posso vorrei dire cosa penso di alcune cose che hai scritto. Scrivi "non ho fatto amniocentesi o altri esami superflui". Io ho fatto l'amniocentesi, a mio avviso era indispensabile anche perchè io avevo superato i 35 anni. Quando hai superato una certa età per me è indispensabile, al di là del fatto che una sia pro o contro aborto, penso che sia giusto sapere quanto prima se tuo figlio avrà problemi gravi e prepararti in tal senso.
Io evito più che mai dottori, medicine ecc..., per i miei figli a volte sono ricorsa ai metodi omeopatici, questo lo dico per evidenziare che detesto l'idea di ospedalizzare una cosa naturale come il parto però adesso che sono mamma ritengo giusto partorire in una struttura che sia preparata ad intervenire prontamente in caso di necessità.
Io avrei voluto partorire a casa perchè sto male appena varco un ospedale, l'odore, la sofferenza .... sto veramente male, però praticamente erano tutti contrari perciò a malincuore avevo dovuto optare per l'ospedale (con ostetrica pagata a parte a mia completa disposizione o quasi....).

Quando ho partorito ho capito che in pochissimi minuti una situazione "normale" può trasformarsi in una emergenza assoluta, in pochi minuti la tua vita può cambiare per sempre. Non voglio pensare ai sensi di colpa che avrei potuto avere nel caso le cose fossero andate storte.

Capisco moooolto bene Simo quando dice "....molto dipende dal figlio....", vero, vero, vero!!! Però lo dico ora che di figli ne ho due. Io ero piena di teorie, di ottimi propositi, di "verità incrollabili".
Ogni figlio è un mondo a sè, io ho due figli ma il mio approccio verso di loro è diverso, perchè loro sono profondamente diversi, devo forzatamente adottare modi e tecniche diverse con uno e con l'altra pur volendo conseguire lo stesso obiettivo.
A posteriori conoscendo tuo figlio capirai che certe bellissime teorie, perfette per lo psicologo tizio o caio, con tuo figlio sono controproducenti ma ovviamente lo potrai capire solo dopo che avrai imparato a conoscere tuo figlio.
Insomma i nostro amatissimi cucciolotti non nascono con il libretto d'istruzione .... ahimè!!

Io non ricordo nulla delle mie evacuazioni, a dire il vero ho pochissimi ricordi della mia infanzia :oops: , non riesco ad andare più indietro dei 4 anni e non sono nemmeno sicura che sia un ricordo corrispondente al vero. Chissà cosa ne penserebbe uno psichiatra .... dopo la prima seduta mi farebbe subito un abbonamento quinquennale!!!
FEDE65