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villette stile british via Giambologna
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collezione Branca
http://www.branca.it/Branca-Museum/frat ... 002-M0204/
La collezione
La collezione Branca, desiderio e orgoglio della famiglia, è stata inaugurata il 4 giugno 2009. Non è solamente un museo che racconta la storia dell'azienda: è un luogo dove gli oggetti di produzione diventano espressione, comunicazione d'avanguardia, testimonianza della relazione con il territorio.
Ospitata nello storico stabilimento di Milano, in via Resegone, 2, la collezione occupa una superficie di oltre 1.000 mq, ed è frutto di dieci anni di selezione, catalogazione e allestimento. Il risultato è un'emozionante raccolta di materiali iconografici (dalle prime insegne alle immagini in bianco e nero), poster firmati dai più rinomati cartellonisti (ricordiamo Metlicovitz con il suo soggetto dell'aquila che afferra il globo) e bozzetti di campagne degli anni Settanta e Ottanta. A questi materiali si aggiungono mortai, alambicchi e distillatori: tutto "galleggia" nella magica atmosfera creata dagli aromi delle erbe e delle spezie utilizzate in produzione.
La collezione è aperta lunedì, mercoledì e venerdì alle 10.00 e alle 15.00, su prenotazione o invito, a gruppi di massimo 25 persone.
Visite guidate in italiano e inglese (su richiesta).
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museo dei vigili del fuoco
http://www.museovvfmilano.it/
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museo della cineteca MIChttp://mic.cinetecamilano.it/
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http://www.chierichetti.it/il-nostro-mu ... a-bicocca/
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villa Mirabello ( solo aperture straordinarie) http://www.lombardiabeniculturali.it/ar ... D80-00547/
Villa Mirabello è uno degli esempi di maggior interesse per quanto riguarda la tipologia della villa-cascina suburbana quattrocentesca, e tra gli edifici meglio conservati nell'area prossima al centro urbano di Milano insieme alla Bicocca degli Arcimboldi, entrambe sulla direttrice nord di Milano e poste a breve distanza l'una dall'altra, e la Cascina Bolla in zona San Siro.
Legata alla famiglia Mirabello, ai quali si deve probabilmente l'inizio della costruzione dell'edificio, la villa entra nel 1445 in possesso di Pigello Portinari, nobile fiorentino incaricato di gestire a Milano il Banco Mediceo e committente della cappella Portinari in S. Eustorgio affrescata da Vincenzo Foppa, e successivamente del fratello Azareto. Dopo essere stata possedimento dei Landriani e di Giovanni Marino alla metà del Cinquecento, per la villa, relegata alla sola funzione agricola, inizia una fase di decadenza interrotta solo all'inizio del Novecento grazie ad una serie di restauri, anche di carattere stilistico (Perrone, Annoni).
Il complesso, in mattoni a vista, si struttura secondo una disposizione ad L, con finestre ogivali con cornici in cotto incorniciate da fasce intonacate e graffite. Sul piccolo cortile si apre un triportico con loggiato al piano nobile con colonne lignee ottagonali. Del nucleo originario però rimane però il solo corpo a L su strada, anche se interessato dalle manomissioni dell'Annoni, soprattutto con il loggiato sulla corte interna, la scala e il balcone sul fronte.
L'edificio è fiancheggiato da una piccola chiesa dedicata alla "Mater Amabilis" con affresco quattrocentesco raffigurante un santo che innalza la croce.
A chiudere la corte, l'ala dei rustici, che non sono parti originali del complesso come d'altronde il camminamento coperto, che mette in comunicazione i due diversi organismi costruiti, oltre che dare un senso di compiuta chiusura al cortile interno. Al di là si estende l'hortus; il tutto cinto da un robusto muro.
Stazione centrale - Padiglione reale
http://www.grandistazioni.it/cms/v/inde ... 16f90aRCRD
Disegnato da Ulisse Stacchini e inaugurato nel 1931 per accogliere la famiglia Savoia, ritorna oggi al suo antico splendore a seguito dell’importante opera di restauro realizzata da Grandi Stazioni Spa, di concerto con la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano, e conclusa nel mese di marzo del 2007. Percorrendo pavimenti intarsiati attraverso un corridoio di arredi, mosaici e decorazioni marmoree si respira un’aria antica, surreale, un luogo che anche emotivamente contrasta con il frenetico movimento delle migliaia di passeggeri quotidiani che transitano nella stazione di Milano Centrale. Il Padiglione Reale si articola in due sale disposte su due piani: la Sala Reale e la Sala delle Armi.