Faccio outing: non leggo scrittori italiani.
Ho tentato qualche incipit, sempre con risultati disastrosi (ricordo ancora con orrore le prime pagine di "Blackout" di Gianluca Morozzi).
Ho iniziato "La compagnia dei celestini" di Benni, interrotto dopo 20 pagine.
Ho letto "La variante di Luneburg" di Maurensig arrivando alla fine piuttosto stancamente.
L'estratto di "Olive comprese" di Vitali è stato tutto meno che folgorante.
L'unica eccezione che mi viene in mente è Valerio Massimo Manfredi, che mi piace.
Ho in attesa di lettura anche la Troisi, ma solo perchè Spino ha fatto da cavia e dopo aver divorato le prime due trilogie me l'ha caldamente raccomandata.
Ora, con gli estratti del Kindle, qualche altro esperimento lo farò... ho già scaricato "Un segreto non è per sempre" della Gazzola, "Inseparabili" di Piperno e un altro che ora non ricordo. Comunque ho sempre la sensazione di una pessima "tecnica" (cattivo italiano sia dal punto di vista lessicale che sintattico), il che certo non mi invoglia