La musica e le canzoni salvo qualche rarissimo caso, sono totalmente soggettive. Cio' che per me è interessante e piacevole per qualcun altro puo' esser soltanto rumore e parole senza senso.
Ma il bello è proprio capire COSA riesci a comunicare agli altri, delle cose che vorresti dire quante riesci a esprimere chiarmanete?
è il bello del confronto con gli altri
Proprio per questo ho commentato la tua canzone, lasciarla nel vuoto o contornarna da un "bella" era troppo triste, anche per te!
Spero per te che qualcun altro te la commentera' dicendo cio' che penserebbe se fosse stata scritta, che so, da NIKKI NEKKO!!
cyberjack ha scritto:
Cerco di spiegare quello che volevo in alcuni punti che non sono chiari...
I passi che hai spiegato erano gia' chiari, hai parlato italiano ed espresso concetti conosciuti quindi, almeno per me, non era difficile capire. Cio' che ho voluto sottolineare è cio' che a me arriva, non cio' che volevi dire.
L'idea del fiume nasce dal concetto di contrapposizione tra essenza e materia che viene ripreso dal ritornello... ossia: non siamo Materia, ma vita che riceve momentaneamente una materia per riconoscere se stessa. Il nostro corpo cambia continuamente, miliardi di cellule muoiono ogni secondo e vengono sostituite da cellule nuove, quindi il nostro corpo non è mai lo stesso del giorno prima, ne nell'aspetto ne tantomeno nella sua realizzazione fisica.
Il fiume spesso viene usato come immagine di qualcosa che scorre, quindi come contenitore d'acqua. Potresti mettere tranquillamente un rubinetto per esprimere questo concetto, ma è piuttosto arido. A meno che la tua intenzione non fosse quella di considerare il fiume come "astratto" come qualcosa che in realta' non esiste senza l'acqua. Pero' se questo era il senso è messo in modo piuttosto "fino" e di sicuro non di impatto facile per un ascoltatore.
Per questo "sono come un fiume" che rimane fiume nonostante l'acqua al suo interno non sia ma la stessa.
rettifico quanto detto prima. Tu lo intendevi proprio come un rubinetto. Ma l'acqua cambia il fiume, lo modifica, lo modella, a volte inonda e gli fa perdere totalmente aspetto.
Quindi ribadisco che non mi piace l'immagine del fiume per esprimere il tuo concetto.
Mi rendo conto che sia una metafora sfruttata, ma secondo me rendeva il senso
Anche qui il concetto che cercavo di esprimere è abbastanza simile. La mia materia non solo non rimane uguale nel tempo, ma tra l'altro non è nemmeno mia! Il mio patrimonio genetico ed il corpo che da forma alla mia vita deriva da una metà di ciascuno dei miei genitori, i quali, a loro volta, hanno preso la loro materia dai loro genitori, e così via fino alla prima materia che ho composto l'universo, la polvere di big-bang, che ha continuamente mutato forma senza mai crearsi ne distruggersi.
l'avevo capito ma continua a non piacermi come l'hai scritto. Puoi fare di meglio.
bè.... secondo il mio ragionamento, tutta la materia che compone l'universo è composta da frammenti di Big-bang...
Verissimo, ma senza l'esplosione i frammenti non si sarebbero distribuiti in modo equilibrato. l'equilibrio senza l'esplosione iniziale non si raggiunge.
e dato che l'amore, come qualsiasi altro sentimento, nasce dallo scotro di essenza e materia, anche l'amore che provo in questo momento ha un'origine antica, sebbene sia risultato dello scontro tra una materia antichissima e una vita nuova di paca
visione soggettiva e quindi non commentabile.