rapida incursione dall'ufficio per stra-consigliare
"canale mussolini"
l'ho finito ieri sera, mi è piaciuto tanto!
adoro le saghe familiari, e questa è strepitosa, davvero bella, allegra e triste come nei migliori libri
poi il dialetto veneto mi ha troppo divertita
PS ho visto anche, per caso, l'intervista barbarica all'autore, venerdi' sera. Gran personaggio.
scappo, poi torno
#2267
Comprato questo fine settimana, non vedo l'ora di leggerlo!!abigaille ha scritto:rapida incursione dall'ufficio per stra-consigliare
"canale mussolini"
l'ho finito ieri sera, mi è piaciuto tanto!
adoro le saghe familiari, e questa è strepitosa, davvero bella, allegra e triste come nei migliori libri
poi il dialetto veneto mi ha troppo divertita
PS ho visto anche, per caso, l'intervista barbarica all'autore, venerdi' sera. Gran personaggio.
scappo, poi torno
Ho incontrato Antonio Pennacchi all'università, come direbbe homer: "mittico"
Ho preso anche il cimitero di Praga...
“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.
#2268
Ho letto un solo romanzo della serie Wallander, mi era piaciuto molto e ho acquistato Il cinese ..... è la seconda volta che lo prendo in mano e non riesco ad andare oltre la 20 pagina ..... lo trovo completamente diverso dal Mankell che ho letto .... che dici mi devo sforzare o lascio perdere e mi compro qualche altro romanzo con Wallander protagonista?bradipa66 ha scritto:Io mi regalerò Eco e poi questo...
La fine di Kurt Wallander
Avvertenza: chi ama i romanzi di Henning Mankell e non ha ancora letto “L’uomo inquieto”, lasci perdere questo post.
......
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11 ... der/77311/
FEDE65
#2269
mi incuriosisce un casino, devo farmelo ridare da mia zia (io stavo finendo la triade estivill/hogg/tatalucia)abigaille ha scritto:rapida incursione dall'ufficio per stra-consigliare
"canale mussolini"
l'ho finito ieri sera, mi è piaciuto tanto!
adoro le saghe familiari, e questa è strepitosa, davvero bella, allegra e triste come nei migliori libri
poi il dialetto veneto mi ha troppo divertita
PS ho visto anche, per caso, l'intervista barbarica all'autore, venerdi' sera. Gran personaggio.
scappo, poi torno
"un giorno" di nicholls l'ho trovato furbetto ma deludente, mentre m'è venuta una cotta adolescenziale per l'avv. malinconico, per quanto detesti leggere di avv (italiani o esteri è uguale). E' vero che il 1 libro (che non ho) è anche meglio di "mia suocera beve?"
#2271
@fede, confesso di aver letto di Mankell solo quelli della serie di Wallander, che amo molto, e Il cinese mi manca... da un po' di tempo mi annichilisco con i gialli, perchè riesco a leggere solo andando al lavoro (circa tre ore al giorno ) e in autobus è difficile concentrarsi!
In compenso Eco lo sta leggendo mio figlio, ma ovviamente lo trova un po' impegnativo (13 anni).
In compenso Eco lo sta leggendo mio figlio, ma ovviamente lo trova un po' impegnativo (13 anni).
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani
#2272
complimenti al figlio!!!!bradipa66 ha scritto:@fede, confesso di aver letto di Mankell solo quelli della serie di Wallander, che amo molto, e Il cinese mi manca... da un po' di tempo mi annichilisco con i gialli, perchè riesco a leggere solo andando al lavoro (circa tre ore al giorno ) e in autobus è difficile concentrarsi!
In compenso Eco lo sta leggendo mio figlio, ma ovviamente lo trova un po' impegnativo (13 anni).
Se ti piacciono i gialli spensierati, hai letto la serie della scrittrice spagnola Gimenez Bartlett? La protagonista è una ispettrice Pedra Delicado, ex avvocato, ambientati a Barcellona, personaggi e storie ben raccontate e mai eccessivamente lunghi.
Mi sa che il cinese lo abbandono, è un volume grosso e dal momento che l'inizio non mi piace lo trovo indigesto anche da vedere
FEDE65
#2273
Di gialli mi e' piaciuto "La lunga estate calda del commissario Charitos"fede65 ha scritto:complimenti al figlio!!!!bradipa66 ha scritto:@fede, confesso di aver letto di Mankell solo quelli della serie di Wallander, che amo molto, e Il cinese mi manca... da un po' di tempo mi annichilisco con i gialli, perchè riesco a leggere solo andando al lavoro (circa tre ore al giorno ) e in autobus è difficile concentrarsi!
In compenso Eco lo sta leggendo mio figlio, ma ovviamente lo trova un po' impegnativo (13 anni).
Se ti piacciono i gialli spensierati, hai letto la serie della scrittrice spagnola Gimenez Bartlett? La protagonista è una ispettrice Pedra Delicado, ex avvocato, ambientati a Barcellona, personaggi e storie ben raccontate e mai eccessivamente lunghi.
Mi sa che il cinese lo abbandono, è un volume grosso e dal momento che l'inizio non mi piace lo trovo indigesto anche da vedere
considerato che e' ambientato nell'Atene post-olimpiadi perennemente ingorgata e' ottimo da leggere nel traffico
http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8
#2274
ce l'ho, ce l'ho...
ho letto di recente anche Vita sentimentale di un camionista, il primo romanzo della Giménez-Bartlett, ma mi ha lasciata un po' di amaro in bocca (del resto è la storia di un camionista macho che alla fine della fiera resta solo con le sue putt@ne...)
chiaretta, io ancora non ho letto il secondo di Da Silva, ma Non ho capito niente a me piacque molto!
ho letto di recente anche Vita sentimentale di un camionista, il primo romanzo della Giménez-Bartlett, ma mi ha lasciata un po' di amaro in bocca (del resto è la storia di un camionista macho che alla fine della fiera resta solo con le sue putt@ne...)
chiaretta, io ancora non ho letto il secondo di Da Silva, ma Non ho capito niente a me piacque molto!
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani
#2275
"Non avevo capito niente" lo consiglio a tuttibradipa66 ha scritto:ce l'ho, ce l'ho...
ho letto di recente anche Vita sentimentale di un camionista, il primo romanzo della Giménez-Bartlett, ma mi ha lasciata un po' di amaro in bocca (del resto è la storia di un camionista macho che alla fine della fiera resta solo con le sue putt@ne...)
chiaretta, io ancora non ho letto il secondo di Da Silva, ma Non ho capito niente a me piacque molto!
per" mia suocera beve devo aspettare", Natale, non vedo l'ora...
Chairetta, quindi secondo te si puo' leggere il secondo senza aver letto il primo? (e' un dubbio per un regalo)
http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8
#2276
io lo sto leggendo "per primo", quasi sicuramente ci sono dei personaggi ricorrenti che nel primo vengono presentati e descritti meglio (la moglie, i figli, la nuova storia), ma si segue bene anche da solo, per ora.Lalli04 ha scritto: "Non avevo capito niente" lo consiglio a tutti
per" mia suocera beve devo aspettare", Natale, non vedo l'ora...
Chairetta, quindi secondo te si puo' leggere il secondo senza aver letto il primo? (e' un dubbio per un regalo)
Lo trovo acuto, sottile (quando distingue gli avv per categorie mi fa morire), quasi straniante nelle continue divagazioni (la trama c'è, ma va spesso a farsi benedire perchè malinconico si distrae e si mette a parlare d'altro)
dopo un mese di libri di puericultura, direi che un libro così ci stava proprio
edit: mi son comprata anche "non avevo capito niente", e mi sta piacendo pure di più
#2277
se avete letto La Signora Dalloway e foste curiose di trovare un personaggio letterario che possa farle da contraltare, non immaginereste di trovarlo in un romanzo di Agatha Christie.
La nostra giallista preferita scrisse sotto lo pseudonimo Mary Westmacott anche un paio di romanzi "rosa".
Ho preso "Il deserto del cuore" solo per curiosità e con bassissime aspettative, invece sono inciampata in un romanzo breve ma denso e sorprendente, cataputata in poche pagine nel viaggio della protagonista.
Un viaggio innanzitutto fisico, di ritorno dall'Asia verso l'Inghilterra, ma che si ferma improvvisamente in pieno deserto. Un deserto che, pagina dopo pagina, finisce per rappresentare il vuoto emotivo di una donna che lì, e soltanto lì in mezzo al nulla senza niente da fare, inzia un viaggio introspettivo dentro se stessa.
La protagonista è Joan Scudamore, una donna di mezz'età, molto benestante, beneducata e benpensante, troppo presa dall'assicurarsi "il meglio" per il marito, i figli e la casa -una vita solida e invidiabile secondo le convenzioni sociali a cui ottusamente obbedisce-, non ha mai realmente colto i loro veri sentimenti e aspirazioni: non ha mai visto le crepe e i profondi crepacci del suo perfetto panorama.
Un piccolo romanzo costruito a indizi, una vera e propria indagine psicologica come uno dei migliori gialli di zia Agatha, ma tutt'intorno ad una donna che non ha mai davvero vissuto.
Mettetelo sotto l'albero
La nostra giallista preferita scrisse sotto lo pseudonimo Mary Westmacott anche un paio di romanzi "rosa".
Ho preso "Il deserto del cuore" solo per curiosità e con bassissime aspettative, invece sono inciampata in un romanzo breve ma denso e sorprendente, cataputata in poche pagine nel viaggio della protagonista.
Un viaggio innanzitutto fisico, di ritorno dall'Asia verso l'Inghilterra, ma che si ferma improvvisamente in pieno deserto. Un deserto che, pagina dopo pagina, finisce per rappresentare il vuoto emotivo di una donna che lì, e soltanto lì in mezzo al nulla senza niente da fare, inzia un viaggio introspettivo dentro se stessa.
La protagonista è Joan Scudamore, una donna di mezz'età, molto benestante, beneducata e benpensante, troppo presa dall'assicurarsi "il meglio" per il marito, i figli e la casa -una vita solida e invidiabile secondo le convenzioni sociali a cui ottusamente obbedisce-, non ha mai realmente colto i loro veri sentimenti e aspirazioni: non ha mai visto le crepe e i profondi crepacci del suo perfetto panorama.
Un piccolo romanzo costruito a indizi, una vera e propria indagine psicologica come uno dei migliori gialli di zia Agatha, ma tutt'intorno ad una donna che non ha mai davvero vissuto.
Mettetelo sotto l'albero
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.
#2278
Già comprato da qualche tempo, insieme a "Ritratto incompiuto"
Però per leggerli aspetto di essere in una fase in cui posso garantire un po' di continuità... ultimamente leggo molto a singhiozzo
Ho finito (dopo 3 mesi, una vergogna) "Per amore di Elena" di Elizabeth George. Sempre molto belli i suoi romanzi. Stavolta le vicende private dei personaggi fissi sono minime, il 90% è dedicato alla trama gialla. Ma anche qui il succo è dato dai legami tra i personaggi e dalla loro psicologia.
Consigliato, come sempre.
Ho iniziato "Libri e amori a Los Angeles", sperando in una lettura rapida, agevole e disimpegnata. Vedremo...
Però per leggerli aspetto di essere in una fase in cui posso garantire un po' di continuità... ultimamente leggo molto a singhiozzo
Ho finito (dopo 3 mesi, una vergogna) "Per amore di Elena" di Elizabeth George. Sempre molto belli i suoi romanzi. Stavolta le vicende private dei personaggi fissi sono minime, il 90% è dedicato alla trama gialla. Ma anche qui il succo è dato dai legami tra i personaggi e dalla loro psicologia.
Consigliato, come sempre.
Ho iniziato "Libri e amori a Los Angeles", sperando in una lettura rapida, agevole e disimpegnata. Vedremo...
The Sisterhood of The Calf 38
#2279
devo prendere anche quello....... se è una bella sorpresa come l'altro ehehlunaspina ha scritto:Già comprato da qualche tempo, insieme a "Ritratto incompiuto"
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.