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Anthony McCall a Milano

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Rielaborando il testo nel sito della mostra alla Bicocca, 2 righe di presentazione dei lavori di McCall..:
Le opere esposte dall'artista inglese rappresentano una serie di proiezioni verticali in gran parte inedite prodotte tra 2004 e 2009 ed alcune concepite espressamente per Hangar Bicocca che dimostrano la pratica multi-disciplinare di McCall: installazione, film, musica ambient, scultura e performance si sovrappongono e creano un dialogo con lo spazio industriale della Bicocca – uno dei pochissimi spazi espositivi al mondo che per le sue dimensioni può ospitare una serie di queste installazioni.
La sua è una affascinante ricerca che si muove tra scultura e cinema, densa di significati filosofici e artistici. Non solo: lo spettatore è chiamato in prima persona a far parte dell'opera, mettendo in relazione il proprio corpo con lo spazio circostante. Breath è la mostra dedicata alle straordinarie sculture di luce dell'artista inglese, nato nel 1946 ma che da tempo vive a New York.
E' noto per i suoi Solid Light Films mentre i Vertical Works rappresentano una esplorazione delle possibilità di descrizione astratta del corpo o delle interazioni tra i corpi. McCall ha iniziato a lavorare con film e performance nei primi anni '70, cominciando con una serie di performance all'aperto servendosi del fuoco come materiale scultoreo: il suo primo Solid Light Film è del '73: pensando alla meccanica di proiezione dei film, egli nota che il fascio di luce ha una presenza tridimensionale la quale viene poi riversata sullo schermo bidimensionale dove le immagini si formano: queste opere sono in realtà delle proiezioni che danno risalto in maniera sconvolgente alle qualità scultoree del fascio di luce e lo indaga. L'artista crea opere che si possono posizionare tra scultura e cinema. Scultura perché le forme occupano lo spazio tridimensionale e come tali possono essere scoperte solo camminando dentro e attorno alle loro ‘stanze' traslucide; cinema perché le forme e le ‘stanze' sono costruite attraverso luce proiettata, che è essa stessa in movimento, e che lentamente cambia secondo una struttura temporale che si definisce con lo scorrere del tempo. Ogni opera prende forma in una proiezione che si basa su una complessa progettazione scientifica. Essa coinvolge matematici e programmatori ed ha i suoi fondamenti in formule matematiche, equazioni algebriche e assiomi geometrici. Le proiezioni avvengono nello spazio oscurato, ma non sono del tutto silenziose: il rumore del proiettore, il mormorio del pubblico, i movimenti corporei creano una sorta di colonna sonora speciale che rende suggestiva e particolare l'esperienza del visitatore.


Dalla Serpentine Gallery di Londra del 2007, la mostra e brevi video:
http://www.serpentinegallery.org/2007/1 ... _2007.html
http://www.youtube.com/watch?v=hAj5WY51 ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=cWq9rV-- ... re=related
Il suo sito:
http://www.anthonymccall.com/

Anthony McCall, Breath /the vertical works
Hangar Bicocca, Milano, 20.03.09-21.06.09
Orari: tutti i giorni 11.00-19.00, giovedì 14.30-22.00, lunedì chiuso
Biglietto: intero €8, ridotto €6
tel. 02 58112940-1 email: lab@hangarbicocca.it