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Re: Ikea trasferisce parte della produzione dall'Asia all'It

#16
giramondo75 ha scritto:http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-2

Sputeremo ancora nel piatto in cui da oggi molte famiglie italiane mangeranno!? :)

Al di là dei fautori e dei detrattori di Ikea, credo che da oggi dobbiamo tutti diventare sostenitori di questo marchio, visto che porterà in Italia un volume d'affari di circa 1 Milardo di euro all'anno e che risolleverà probabilmente buona parte dell'indotto!!! Per una volta, almeno a sensazione, sono contento del fatto che un marchio straniero investa in Italia, visto che di solito ci sfruttano e cannibalizzano e basta!

Voi che ne pensate?
io penso che ikea non siano come si vuol far passare dei santi o 'sto grande brand a cui dobbiamo tutti baciare il cuIo perchè compra più di quello che vende... non più di un mese fa una nota ditta della zona che occupa più di 1000 persone e che lavora al 70% con Ikea ha reso noto che ha circa 200 esuberi... sembrerebbe che ikea, nella sua magnanimità, abbia deciso di far produrre il Billy in Polonia dove sta investendo molto.
... questo articolo di Repubblica sembra più che altro una "sleccazzata" alla vogliamoci tanto bene ma alla fine Ikea se compra in italia è perchè gli conviene anche per via della logistica dato che è un paese che può ancora dare in termini di vendite e quindi ritrovarsi con una produzione localizzata li può aiutare. Comunque il nemico a livello di arredamento (non candele e lucette) non è la Cina... è Polonia e soprattutto Turchia: finora abbiamo tamponato con tanta tecnologia... domani boo...
Pax tibi Marce

Re: Ikea trasferisce parte della produzione dall'Asia all'It

#17
qsecofr ha scritto:Comunque il nemico a livello di arredamento (non candele e lucette) non è la Cina... è Polonia e soprattutto Turchia: finora abbiamo tamponato con tanta tecnologia... domani boo...
Delocalizzazione ?
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)

Re: Ikea trasferisce parte della produzione dall'Asia all'It

#18
qsecofr ha scritto:
giramondo75 ha scritto:http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-2

Sputeremo ancora nel piatto in cui da oggi molte famiglie italiane mangeranno!? :)

Al di là dei fautori e dei detrattori di Ikea, credo che da oggi dobbiamo tutti diventare sostenitori di questo marchio, visto che porterà in Italia un volume d'affari di circa 1 Milardo di euro all'anno e che risolleverà probabilmente buona parte dell'indotto!!! Per una volta, almeno a sensazione, sono contento del fatto che un marchio straniero investa in Italia, visto che di solito ci sfruttano e cannibalizzano e basta!

Voi che ne pensate?
io penso che ikea non siano come si vuol far passare dei santi o 'sto grande brand a cui dobbiamo tutti baciare il cuIo perchè compra più di quello che vende... non più di un mese fa una nota ditta della zona che occupa più di 1000 persone e che lavora al 70% con Ikea ha reso noto che ha circa 200 esuberi... sembrerebbe che ikea, nella sua magnanimità, abbia deciso di far produrre il Billy in Polonia dove sta investendo molto.
... questo articolo di Repubblica sembra più che altro una "sleccazzata" alla vogliamoci tanto bene ma alla fine Ikea se compra in italia è perchè gli conviene anche per via della logistica dato che è un paese che può ancora dare in termini di vendite e quindi ritrovarsi con una produzione localizzata li può aiutare. Comunque il nemico a livello di arredamento (non candele e lucette) non è la Cina... è Polonia e soprattutto Turchia: finora abbiamo tamponato con tanta tecnologia... domani boo...
domani la differenza la farà la stessa cosa che l'ha sempre fatta, il disegno, lo stile , le idee.. la tecnologia arriva fino a un certo punto. ma se tanto mi da tanto, michelangelo è nato in italia, la ferrari è nata in italia. se sprofonderemo sarà solo per demerito nostro, non per merito degli altri.
se continuiamo a mandare cervelli all'estero oltre a ikea arriveranno anche altri a sfruttarci.
io la penso così. polonia e turchia devono pur mangiare ma noi potremmo fare meglio se solo volessimo. invece in italia la fame di riuscire è finita decenni fa. i nuovi giovani poco si propongono sui mercati se non per i soliti lavori. poche idee. davvero poche. nessuno poi si vuole sporcare davvero le mani. tutti coi calli al cu.lo piuttosto che alle mani. insomma se la turchia cresce è solo perchè noi lo permettiamo.

Re: Ikea trasferisce parte della produzione dall'Asia all'It

#19
myfriend ha scritto:
qsecofr ha scritto:Comunque il nemico a livello di arredamento (non candele e lucette) non è la Cina... è Polonia e soprattutto Turchia: finora abbiamo tamponato con tanta tecnologia... domani boo...
Delocalizzazione ?
forse si... forse no...
per ora i tentativi di delocalizzazione italiani nel mobile sono andati mediamente molto male anche per lo stesso imprenditore: non è facile andare in un paese ad investire dove non conosci ne lingue ne tradizioni e dove manca tutto il supporto dell'indotto... qualcuno dalla romania è ritornato anche con le gambe in avanti...
... si può purtroppo anche chiudere proprio e cambiare (se si riesce) settore...
Non sono d'accordo sul fatto che bisogni puntare tutto sul design e sull'inventiva: sono discorsi che faceva Montesemolo quando era presidente della confindustria ma sono discorsi qualunquisti che vanno bene se sei "ferrari" e se vivi di moda e nome ma l'Italia non può vivere di soli stilisti: ha bisogno anche della fiat... di quanti designer e stilisti può avere bisogno il mondo? e a chi fantasia non ha che lavoro gli diamo? Va bene il design ma poi deve seguire un discorso di produzione reale altrimenti non si nutre uno stato.
Pax tibi Marce

Re: Ikea trasferisce parte della produzione dall'Asia all'It

#20
qsecofr ha scritto: Non sono d'accordo sul fatto che bisogni puntare tutto sul design e sull'inventiva: sono discorsi che faceva Montesemolo quando era presidente della confindustria ma sono discorsi qualunquisti che vanno bene se sei "ferrari" e se vivi di moda e nome ma l'Italia non può vivere di soli stilisti: ha bisogno anche della fiat... di quanti designer e stilisti può avere bisogno il mondo? e a chi fantasia non ha che lavoro gli diamo? Va bene il design ma poi deve seguire un discorso di produzione reale altrimenti non si nutre uno stato.
come spesso capita mi trovo a condividere in pieno i tuoi interventi!
http://www.volenovetri.com
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SOLUZIONI D'ARREDO IN VETRO SU MISURA (PORTE, TOP BAGNO, DOCCE, TAVOLI, PARAPETTI IN VETRO).
LAMPADE provenienti da svendite...
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Re: Ikea trasferisce parte della produzione dall'Asia all'It

#21
Ciao a tutti riporto in breve e a memoria il tg regionale piemonte su accordi commerciali investimenti ikea in piemonte

sono stai stipulati degli accordi con i produttori italiani in particolare ricordo quello con le rubinetterie PAINI perchè azienda del novarese

motivazione dichiarata da un lato i costi delle cina stanno aumentando così come quelli del trasporto dall'altro i consumatori italiani ed europeri che sono più attenti alla qualità

quindi hanno ritenuto conveniente conti alla mani commesse con produttori locali, ciò immagino che con costi poco maggiori possano vendere di più e aumentare il fatturato
ristrutturazione in progress http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 26&t=99763" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Ikea trasferisce parte della produzione dall'Asia all'It

#22
qsecofr ha scritto:
myfriend ha scritto:
qsecofr ha scritto:Comunque il nemico a livello di arredamento (non candele e lucette) non è la Cina... è Polonia e soprattutto Turchia: finora abbiamo tamponato con tanta tecnologia... domani boo...
Delocalizzazione ?
forse si... forse no...
per ora i tentativi di delocalizzazione italiani nel mobile sono andati mediamente molto male anche per lo stesso imprenditore: non è facile andare in un paese ad investire dove non conosci ne lingue ne tradizioni e dove manca tutto il supporto dell'indotto... qualcuno dalla romania è ritornato anche con le gambe in avanti...
... si può purtroppo anche chiudere proprio e cambiare (se si riesce) settore...
Grazie Q. :)
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)