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Re: BAUHAUS RE EDITION

#16
Ciao a tutti, scusate se intervengo ma mi chiedo se è ancora possibile focalizzare l'attenzione e fissarsi su quei quattro o cinque pezzi del design storico che ormai hanno stancato, almeno me, talmente son diventati inflazionati. Tulip a parte che ormai è diventato come una Vuitton falsa anche le sedie degli Eames, la lampada Arco e altre cose di quegli anni necessitano di un buon diserbante. Ma perchè non guardare ad altre cose come i pezzi di Ico Parisi per esempio oppure alla bella produzione di Simon Ultramobile. Insomma è pieno di cose belle.

Re: BAUHAUS RE EDITION

#17
Antonio Orrù ha scritto:Ciao a tutti, scusate se intervengo ma mi chiedo se è ancora possibile focalizzare l'attenzione e fissarsi su quei quattro o cinque pezzi del design storico che ormai hanno stancato, almeno me, talmente son diventati inflazionati. Tulip a parte che ormai è diventato come una Vuitton falsa anche le sedie degli Eames, la lampada Arco e altre cose di quegli anni necessitano di un buon diserbante. Ma perchè non guardare ad altre cose come i pezzi di Ico Parisi per esempio oppure alla bella produzione di Simon Ultramobile. Insomma è pieno di cose belle.
Io a casa ho le panton chair. L'unico classico del design che mi piace e x me ha un valore "emozionale" perché mi ricorda la mia infanzia (Non sto a dilungarmi sulla cosa...) ma concordo con te che molti pezzi siano ormai troppo inflazionati.
Ormai io credo che molte persone acquistino determinati pezzi non perché piacciano veramente ma perché sono di moda o "fanno figo".
La cosa che però trovo abbastanza discutibile è comprare le imitazioni. Ok è vero che le corbusier è morto e che al giorno d'oggi tra un imitazione e quella "originale" prodotta (mi pare) da Cassina cambia nulla esteticamente però ritengo che le imitazioni siano sempre da evitare. Se si vuole un pezzo di design bisogna comprare il vero "pezzo di design" non una copia.
--- lo so che qst discorso è impopolare e molti mi rispondono che "il design deve essere accessibile" però penso che se si vuole rendere omaggio al designer bisogna farlo acquistando "l'originale" e non la copia. Anche se identica.
Forse questa è una mia fissa ma sapere che la panton su cui mi siedo è originale e non una copia mi appaga di più così come (citando il tuo esempio...) credo che un pezzo vuitton originale sia molto più appagante che una copia.

Ps. I pezzi che citi tu sono sicuramente belli ma a me, personalmente, non piacciono molto così come non mi piace il tulip, i pezzi di le corbusier, la lampada Arco ecc anche se, in determinati contesti sono oggettivamente belli e azzeccati.

Re: BAUHAUS RE EDITION

#18
Non si tratta di una moda secondo me ma di una passione, almeno per me pur non avendo in casa purtroppo nessuno dei pezzi di cui si parla.
Le corbusier, gropius, van de rohe, wright e aalto hanno fatto la storia dell'architettura moderna rendendola a musura d'uomo.
Quando ho studiato l'esame di storia dell'architettura 2 ho avuto un grandissimo docente che ci ha trasmesso un grande sentimento verso questi artisti che ci hanno insegnato a progettare pensando alla comodità e alle esigenze dell'uomo. A partire degli oggetti di uso quotidiano.
Ed ecco che per me avere un pezzo di questi rappresenterebbe avere un pezzo di storia e un pezzo della mia formazione. Senza escludere che sono oggettivamente belli e senza tempo.
E comunque, pur essendo vissuto negli stessi anni e pur avendo incontrato e conosciuto gropius e van de rohe, le corbusier non faceva parte, non era un insegnante della scuola del Bauhaus...

Re: BAUHAUS RE EDITION

#19
Ciao Dado84, mi fa veramente piacere che tu condivida quanto ho scritto, delle volte ci si sente proprio fuori dal coro se si dissente dai più. Non mi sogno certo di criticare le scelte di nessuno ma semplicemente di dissentire da quello che ormai pare il gusto comune. Molto probabilmente certa stampa, certe serie televisive o alcuni negozi hanno spinto molto su questi pezzi che paiono essere fondamentali per molti tanto da spingerli a comprare perfino le copie cinesi pur di averli. Questo è un male perchè crea omologazione e appiattimento impedendo l'evolversi del gusto e la crescita di ognuno. non voglio entrare nel merito dei costi in quanto come sappiamo una bella casa costa parecchi soldi e un arredamento di una certa qualità è alla portata di pochi, oggi più che mai, ciò nonostante perchè non distinguersi? perchè non essere originali. Bastano veramente pochi pezzi di carattere per dare già un impronta a una casa e questi credetemi non sono di certo la lampada Arco e il tavolo Tulip che ormai anche da Semeraro è possibile comprarlo. nella produzione contemporanea designers come Tom Dixon o il gruppo Established&Son tanto per citare i primi che mi vengono in mente offrono delle proposte veramente innovative e non bisogna certo comprare tutto. Insomma ragazzi guardiamo avanti.

Re: BAUHAUS RE EDITION

#20
sonia1977 ha scritto:Non si tratta di una moda secondo me ma di una passione, almeno per me pur non avendo in casa purtroppo nessuno dei pezzi di cui si parla.
Le corbusier, gropius, van de rohe, wright e aalto hanno fatto la storia dell'architettura moderna rendendola a musura d'uomo.
Quando ho studiato l'esame di storia dell'architettura 2 ho avuto un grandissimo docente che ci ha trasmesso un grande sentimento verso questi artisti che ci hanno insegnato a progettare pensando alla comodità e alle esigenze dell'uomo. A partire degli oggetti di uso quotidiano.
Ed ecco che per me avere un pezzo di questi rappresenterebbe avere un pezzo di storia e un pezzo della mia formazione. Senza escludere che sono oggettivamente belli e senza tempo.
E comunque, pur essendo vissuto negli stessi anni e pur avendo incontrato e conosciuto gropius e van de rohe, le corbusier non faceva parte, non era un insegnante della scuola del Bauhaus...
Quello che tu scrivi è vero però il tuo discorso è uguale al mio fatto sulle panton chair. Se un oggetto x te ha un valore simbolico, emozionale o di altro tipo è un conto. Diverso è acquistare una copia cinese o riempire la casa di tali oggetti....io non credo che riempiendosi la casa di copie di tali oggetti si renda un qualsiasi omaggio alla memoria di tali maestri.
Tutto questo intendiamoci senza nulla togliere a chi lo fa o gli piacerebbe farlo. Io sono per la libertà assoluta in tutto e se una persona è contenta non sarò certo io a dare giudizi o altro.
Penso che il discorso non fosse tanto sul l'importanza di tali pezzi ma sul volerli inserire a tutti i costi anche in ambienti poco adatti spesso, a mio avviso, solo perché li hanno tutti con il risultato che molte case sembrano omologate e senza alcuna originalità.
Io ho visto in giro sia da conoscenti che su vari siti / forum immagini in cui il pezzo di design è stato inserito (male) con risultati discutibili e, a volte, quasi ridicoli.
Viceversa, non so se hai mai visto la casa di Lietta qui sul forum. Ricordo che lei ha la chaise lc4 davanti ad una sorta di finestra curva. A casa sua la LC4 è stupenda e sembra nata x stare li.
Un conto è inserire il pezzo e valorizzarlo un altro è voler mettere x forza il tulip in una cucina di 240x300cm (visto da un conoscente)col risultato che a malapena ci si riesce a muovere... In questi casi io mi chiedo: siamo sicuri che il pezzo sia stato messo perché ha un valore x il proprietario oppure lo si è voluto mettere x altro?

Re: BAUHAUS RE EDITION

#21
Infatti uno dei motivi per cui non ho nessuno di quei pezzi é (oltre al fatto che sinceramente per ora non me li posso permettere) è che la mia casa non si presta ad accorglieli, pur non essendo una casa piccola. Ma sono oggetti che hanno bisogno del loro spazio e come dici tu un tulip non può stare in 2, 4x3.
La casa di lietta con i suoi spazi e la sua luce é adattissima a fare da palcoscenico alla lc4.
Non condivido molto il discorso sulle imitazioni.
Come anche tu hai scritto, le corbusier é morto percui nessuna delle chaise esce dale mani sue o dei suoi allievi.
Percui se il manufatto rispecchia fedelmente la sua sedia nell'esecuzione del suo progetto, nei materiali e nelle finiture, per me é la sua sedia anche se non é firmata cassina. Cassina non é il progettista della lc4...
Diverso è il discorso sulle cineserie....

Re: BAUHAUS RE EDITION

#22
d'accordissimo sul déja vu di pochi pezzi iconici vecchi che diventano perfetti per le pubblicità di fiorello o del caffé ma anche nel classico, nel bauhaus (per restare in topic) c'è tantissimo da riscoprire, rivedere, rileggere anche (rivivendoli quelli che resistono) con gusto contemporaneo.
Su dixon e established and sons perdonami ma sono in leggero disaccordo: molti pezzi sono facili e accattivanti e figli dell'estetica degli anni che li hanno procreati, dubito che tra 40 anni staremo a parlare di eventuali repliche di questi lavori come facciamo per il bauhaus perchè molti pur essendo belli sono effimeri come gli anni che li hanno visti nascere.
E' un problema di visione del mondo e forse anche di speranze e obiettivi di chi li ha creati, prodotti, inventati.
Sciocco è quell'uomo che paga due volte per la stessa cosa.