La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#91
Premetto che apprezzo, e mi sembra lodevole, l'iniziativa di Simmons Italia di intervenire in questo forum.

Non è una coincidenza che la mia (purtroppo negativa) esperienza ricordi una situazione da voi vissuta ad Aprile. E mi fa piacere poter avere, finalmente, un interlocutore di Simmons con cui discutere di tale esperienza.

Tengo innanzitutto a sottolineare che il materasso non fu scelto ed acquistato “di impulso”, ma che al contrario fu il risultato di una selezione che durò parecchi mesi. Alla fine ritenemmo opportuno rivedere il budget inizialmente ipotizzato in quanto, tra tutti quelli provati, i materassi Simmons ci sembravano decisamente i migliori. Sia io che mia moglie, durante frequenti viaggi di lavoro, avevamo avuto modo di apprezzarli in diversi alberghi, sia in Italia che negli USA.

E quando i nuovi materassi ci furono consegnati eravamo davvero contenti della scelta ed impazienti di poterli finalmente utilizzare. Ma le prime notti furono drammatiche, entrambi ci svegliavamo intorno alle 2-3 con una sensazione stranissima, una specie di compressione tra il corpo ed il materasso, la necessità di alzarsi e di muovere un po' il corpo, una sensazione tremenda ma difficile da spiegare. Passato del tempo sul divano, si tornava a dormire, sembrava andasse tutto bene ed invece dopo un paio di ore si ripeteva la stessa cosa. Ma non era mal di schiena.

Tutti ci dicevano che spesso, quando si cambia materasso, occorrono settimane per abituarsi. E cercavamo di convincerci di questo, abbiamo lasciato passare un bel po' di tempo, anche se spesso, esausti, ci spostavamo sul divano o sul letto per gli ospiti... Quello che non riuscivamo a giustificarci era perchè entrambi avevamo questi problemi con il nostro supermega materasso, mentre mai ci era capitato di non riuscire a dormire in tutti i posti in cui eravamo stati nel corso degli anni? So di gente che ha di questi problemi, ma non è mai stato il nostro caso (a parte la vicinanza a strade troppo rumorose, ma lì centra poco il materasso).

Alla fine ci siamo concentrati su quello che, razionalmente, avevamo identificato come potenziale causa di tutti i problemi: la rete, visto che le relative doghe ci erano state sostituite congiuntamente con i nuovi materassi! Ricordo che il sabato prima di Pasqua, in serata, noleggiammo un furgone ed andammo dal negoziante a prendere, in prestito, una delle migliori rete ed il materasso “campione” che avevamo utilizzato in negozio. Ponemmo uno dei nostri due Excellence sulla nuova rete (in sala) e mettemmo il materasso campione sulla parte di rete rimasta libera. Io dormii in sala, sulla rete nuova, e mia moglie in camera sul “materasso campione”, Ero davvero convinto che avrei finalmente riposato, che la colpa era di quelle maledette doghe che erano state sostituite, ma così non fu! Dormii malissimo, alzandomi spesso. La mattina dopo, il giorno di Pasqua, mia moglie alle 10 invece ancora dormiva, pensavo che stesse cercando di riprendersi dalla solita notte insonne e... invece quando si svegliò mi disse che aveva dormito ininterrottamente da mezzanotte, cosa che non succedeva ormai da settimane. La notte successiva provammo ad invertire le posizioni e dormii io sul materasso campione: mi alzai il lunedì di pasquetta alle 11.

A quel punto avevamo concluso che il problema era sicuramente da imputarsi ai nostri materassi, ed il resto della storia la sapete già. Voi asserite di aver effettuato quei test e che i risultati hanno dimostrato “oggettivamente” che i due materassi erano oggettivamente più comfortevoli rispetto al campione.

Stanti questi elementi, di cui eravate a conoscenza:
a) sia io che mia moglie non avevamo mai avuto problemi con materassi ed entrambi, per lavoro, siamo spesso costretti a dormire fuori
b) sia per me che per mia moglie, nonostante due corporature abbastanza diverse, era diventato un incubo dormire sui nostri Simmons Excellence, e solo su quelli, nonostante ciò abbiamo atteso settimane prima di arrenderci, diventati ormai degli zombie...
c) entrambi, sul materasso campione, abbiamo stranamente riposato benissimo
asserite, sulla base di un test condotto, che i vostri materassi sono perfetti e che quindi la causa è da ricondursi alla nostra percezione? Ma vi sembra una risposta logica e sensata?

Non sono in grado di valutare come siano state condotte tali misurazioni, ma come ingegnere essendomi occupato a lungo di test e relative metodologie, vi posso assicurare che sebbene i test siano finalizzati alla misurazione (oggettiva) di una o più grandezze fisiche, talvolta quello che noi misuriamo non è sempre correlato con quello che volevamo misurare, e questo a prescindere dagli errori di misura e/o da quanto la strumentazione di test possa perturbare il “sistema sotto test” . Sarebbe un discorso lungo e qui sicuramente fuori luogo, ma ritengo che tali difficoltà siano ancora più concrete cercando di estrapolare il “grado di confort” di un materasso a partire dalla pressione misurata. E poi chi l'ha detto che una minore pressione porta ad un maggior grado di confort? Potrebbe invece portare ad una postura incorretta; pur non conoscendo questa materia mi sembra che una modellizzazione basata sulla misura del valore min/med/max di un'unica grandezza sia eccessivamente semplificativa per tradursi in qualcosa di “oggettivo”.
.
Intendiamoci, non metto in discussione la vostra buona fede nell'eseguire i test, nel modo più assoluto.

Trovo invece estremamente deludente la risposta che è stata data da un'azienda ad un suo cliente, peraltro mai direttamente ma sempre tramite il negoziante. Ed a maggior ragione se questa azienda, Simmons Italia, ha quale target la fascia alta del mercato. Non voglio insegnare niente a nessuno, ma penso sia indubbio che un'azienda debba, talvolta, porre in essere delle azioni commerciali a protezione dei propri clienti. La risposta che ci è stata data, peraltro ribadita nei post di cui sopra, nasconde implicitamente una certa arroganza che, credetemi, non vi pone in buona luce, né nei miei confronti né in quelli degli altri utenti del forum. Se fossi in procinto di acquistare un materasso, e leggessi il vostro post, anche alla luce delle mie osservazioni, sinceramente qualche dubbio mi verrebbe. E come a me, credo, anche ad altri.

E per quanto riguarda il ritenere la soddisfazione del cliente una priorità, come da voi asserito, qui dalle nostre parti siamo soliti dare maggior peso “ai fatti” rispetto a “parole e buoni propositi”. Ed i fatti sono:
a) avevo contattato il vostro Servizio Clienti (tramite il form presente sul sito) il 22 marzo, spiegando il problema e chiedendo di essere contattato rapidamente: nessuna risposta
b) vi ho contattati telefonicamente il 24 marzo alle 8:36, chiedendo di parlare con il vostro Servizio Clienti, e mi è stato risposto che non era possibile e che mi avreste ricontattato in giornata (peraltro ho insistito io a darvi i miei riferimenti, altrimenti non so davvero come potevate farlo...), cosa che non è avvenuta
c)vi ho ricontattati il 25 marzo alle 17:44 e, ancora una volta, nonostante l'insistenza, mi è stato detto che non era possibile parlare con il servizio clienti

Dopo questa esperienza sicuramente consiglierò ad amici e colleghi il Punto vendita ove avevo acquistato i materassi, che con estrema professionalità ha “concretamente” dimostrato di considerare la soddisfazione del cliente una sua priorità. Per quanto riguarda Simmons, invece, potrò dire di aver dormito eccellentemente su alcuni materassi ma che non mi sentirei comunque di consigliare in quanto, se riscontrasse poi dei problemi sul prodotto, difficilmente riuscirebbe a far valere le proprie ragioni anche di fronte ad evidenze oggettive.

Chiedo scusa per il lunghissimo intervento, ma mi premeva sottolineare, alla luce dell'intervento di Simmons Italia, il mio punto di vista.

#92
Rob... una curiosita'...
Perche' non hai proposto al negoziante di fare lo scambio e tenerti il materasso campione?

Almeno il 50% dei problemi l'avresti concretamente risolto, no?
Non ho letto tutto il thread per cui forse avevi gia' chiarito questo punto e chiedo scusa. :wink:

Test conformità

#93
Gentile Rob65,
posso capire e giustificare ogni singola affermazione. Siamo tutti consumatori e quindi viviamo talvolta situazioni analoghe.
Sono rammaricato della mancanza di risposta da parte del nostro servizio clienti, la presenza in questo forum testimonia la nostra intenzione di migliorare anche questo ambito.
Premetto che la nostra percentuale di reclami è, dato statistico degli ultimi 3 anni, pari allo 0,09 %, calcolato sulla base dei materassi prodotti annualmente. La percentuale di interventi in garanzia, che poi sono delle sostituzioni, è dello 0,087%
Ovvio sono io a fornire i dati, quindi tutto dubitativo, ma non ho mezzi per dimostare in questa sede le mie affermazioni.
La normale prassi prevede che quando ci viene segnalato un difetto, presunto o reale che sia, richiediamo per prima cosa che ci vengano segnalati i numeri di codice. Da questi risaliamo alla data e lotto di produzione, per verificare eventuali segnalazioni di anomalie.
Successivamente, anche se nulla è riscontrato, procediamo alla verifca, da parte del nostro incaricato di zona, che redige un rapporto, includendo, laddove abbia un senso, fotografie del prodotto e della base (sempre richieste). Da qui valutiamo l'attendibilità del problema.
Quasi sempre, alla fine, procediamo con la verifica del prodotto in sede. In rari casi prima di procedere alla sostituzione, quasi sempre a sostituzione avvenuta.
Nello specifico le nostre verifiche interne non hanno condotto ad alcun sospetto di anomalia. Noi stessi abbiamo ritenuto che potesse trattarsi di un problema di adattamento.
Ricordo benissimo che il rivenditore avanzò l'ipotesi di un molleggio diverso (portanza rigida in luogo di media), sulla base della quale abbiamo fatto rientrare i prodotti per essere verificati.
Le nostre verifiche, per quanto opinabili, sono le uniche al momento che possono renderci un dato quanto più oggettivo possibile.
L'indicazione di comfort è assunta come unità di misura convenzionale, le nostre apparecchiature sono di produzione Canadese e sono studiate per effettuare due tipi di test, uno comparativo, per eleggere il risultato migliore ottenuto testando più materassi, ed un secondo selettivo se intendiamo testare un singolo prodotto.
In estrema sintesi si tratta del metodo che impieghiamo normalmente per concludere la fase progettuale. Cioè progettiamo un prodotto, realizziamo alcuni campioni (dipende dal modello, da un minimo di 3 fino a 5) ed effettuiamo le misurazioni.
Quindi il risultato ci consente di eleggere il modello chiamato Master.
Ne realizziamo quindi 5 campioni, che vengono testati in vero, cioè provati per 15 giorni a rotazione, da individui diversi, comparando poi, oltre ai risultati, le sensazioni e le percezioni.
Il risultato finale è il modello definitivo, del quale viene redatta la scheda tecnica, la distinta base e ogni documentazione necessaria al processo.
L'uso della misurazione dei punti (picchi e medi) di pressione è assunto come parametro di comfort, a seguito di ricerche da noi effettuate con l'università di Tor Vergata a Roma e poi pubblicate dalla Fondazione Formenti.
Un valore minore della misura della pressione è fattore discriminante per ridurre le compressioni tessutali e quindi prevenire le occlusioni dei vasi che determinano, in chi dorme, la necessità di muoversi e quindi avere un sonno disturbato (sempre in estrema sintesi).


Tornando al topic, non abbiamo rilevato anomalie nel prodotto e/o vizi di conformità. Quindi avremmo sostituito i prodotti con 2 del tutto simili, affidando al caso un'eventuale soddisfazione del consumatore.
Al rivenditore ho potuto solo comfermare quanto detto fin qui, la soluzione più logica (a nostro parere) era una sostituzione con un accordo con il rivenditore (di cui tralascio per ovvie ragioni il dettaglio) sicuramente meno oneroso della scelta poi fatta.
In seconda battuta la possibilità di cambiare modello. Sempre dietro un accordo con il rivenditore.
Vorrei solo precisare che sommando i costi sostenuti, trasporti, prove ecc. sarebbe risultato meno costoso, per noi, provvedere alla sostituzione.
Ma non riteniamo tale soluzione ottimale, perchè significa non entrare nel dettaglio.

Mi spiace moltissimo della sua esperienza e mi rammarico della mancanza di risposta da parte nostra.
Apprezzo il tono e l'atteggiamento, prendendo atto delle sue conclusioni, per me del tutto ineccepibili.
Posso solo invitarla, qualora fosse di passaggio a Milano ed avesse del tempo a disposizione, a farci visita, sarò lieto di mostrarle tutti i dati del test effettuato e illustrarle le procedure, seguite.

Scusandomi nuovamente per la mancanza di riscontro e per essermi dilungato, porgo a tutti i miei più cordiali saluti.
a volte si fanno affermazioni senza avere le necessarie informazioni

#94
Steve1973 ha scritto:Rob... una curiosita'...
Perche' non hai proposto al negoziante di fare lo scambio e tenerti il materasso campione?
In realtà l'ho proposto (anche se il campione, essendo un 90x200 era più largo dell'80x200 acquistato, e, pur appoggiando interamente sulla base, esteticamente non sarebbe stato il massimo...), ma mi è stato risposto che non era possibile. Per policy Simmons i materassi campione somo marchiati come tali e non possono essere venduti. Peraltro le ragioni di tale diniego mi sono sembrate condivisibili e corretta, per cui non ho insistito ulteriormente.

#95
rob65 ha scritto:
Steve1973 ha scritto:Rob... una curiosita'...
Perche' non hai proposto al negoziante di fare lo scambio e tenerti il materasso campione?
In realtà l'ho proposto (anche se il campione, essendo un 90x200 era più largo dell'80x200 acquistato, e, pur appoggiando interamente sulla base, esteticamente non sarebbe stato il massimo...), ma mi è stato risposto che non era possibile. Per policy Simmons i materassi campione somo marchiati come tali e non possono essere venduti. Peraltro le ragioni di tale diniego mi sono sembrate condivisibili e corretta, per cui non ho insistito ulteriormente.
:?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?:

questo non credo sia vero... per lo meno, i miei sono normalissimi materassi ordinati in modo tradizionale... :)
Materassi Barone, dal 1967 a Castel S. Pietro Terme, Bologna, Casalecchio di Reno

Rivenditori di 22 marche tra cui Tempur Bultex Falomo Epedà Dorelan Simmons

http://www.baronematerassi.it" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.facebook.com/MaterassiBarone/" onclick="window.open(this.href);return false;

#96
Terji ha scritto: questo non credo sia vero... per lo meno, i miei sono normalissimi materassi ordinati in modo tradizionale... :)
Su quello che mi era stato dato, invece, ricordo c'era al posto del numero di serie un'etichetta che diceva che era un campione e che ne era vietata la vendita. E penso che questo lo possa confermare anche il CC di Simmons.

#97
vorrei dire la mia al riguardo della mia esperienza, già esposta in precedenza. Al di là di test, congetture tecniche o valutazioni statistiche, anche io pur avendo optato per un materasso simmons dopo averlo provato in un albergo, non sono sodisfatta della scelta; mi sono accorta che avrei potuto spendere la metà e dormire meglio. Sicuramente sarà soggettivo ma questa è la mia esperienza. Ho cambiato tre modelli di rete,anche io davo la colpa alla rete o quanto meno cercavo una soluzione. Adesso ho una rete con 28 piccole doghe regolabili, va un pò meglio, ma per me, ripeto, per la mia soggettività, è troppo duro ed non ha quelle caratteristiche che mi hanno fatto optare per l'acquisto. Tra l'altro, rispetto a Rob, ho anche avuto la sfortuna di non trovare un rivenditore attento e non si è per niente impegnato ad aiutarmi nella scelta della rete...anzi...Comunque io il materasso l'ho tenuto, anche perchè fortunatamente spesso dormo dal mio compagno che ha un comodo materasso, pagato la metà, che abbiamo comprato dopo l'acquisto del mio simmons. Tutto è soggettivo...ma la vita stessa è soggettiva!!!

#98
rob65 ha scritto:
Terji ha scritto: questo non credo sia vero... per lo meno, i miei sono normalissimi materassi ordinati in modo tradizionale... :)
Su quello che mi era stato dato, invece, ricordo c'era al posto del numero di serie un'etichetta che diceva che era un campione e che ne era vietata la vendita. E penso che questo lo possa confermare anche il CC di Simmons.
Verissimo, se il negozio dove Rob ha acquistato era un Blu Point i materassi sono dati in comodato d'uso e c'è tanto di etichetta "Materassi di proprietà del G.I.F non vendibili"
Negozio: Simmons Blu Point - Sealy Gallery - Store Dorelan. Rivenditore: Pirelli - Manifattura Falomo - Permaflex - Scholl - Trycel - Secilflex - Mecflex - DorelanBed - Letti Cosatto - Letti Bolzan - Poltrone Keyton. http://stores.ebay.it/MATERASSI-LOPS

#100
Terji ha scritto:ah ok, io non sono un blu point quindi me li compro! :P
Idem...

Azz se a suo tempo lo sapevo potevo farci un pensierino rispetto al sealy gallery
EX NEGOZIO

#101
Mi scuso con tutti per l'ulteriore intervento rivolto a Simmons Italia, ma non avendo a suo tempo avuto un interlocutore tecnicamente così preparato vorrei approfittare dell'occasione gentilmente concessaci.

Lei ribadisce che “l'unica metodologia oggettiva” per confrontare i materassi con il campione è quella di effettuare delle misurazioni tramite il Pression Distribution Analyzer (si chiama così?). E visto che i risultati, da voi confrontati, non erano sufficientemente dissimili, ne segue che “il problema è imputabile alla percezione del consumatore”.

Ho cercato, per quanto possibile, di documentarmi su tale metodologia di misura sviluppata, mi sembra di capire, dalla Fondazione Formenti in collaborazione con alcuni medici nell'ambito degli studi sulla compressione dei tessuti cutanei e sottocutanei durante il sonno. Ho anche cercato in rete il paper che dovrebbe essere stato pubblicato quale output dello studio stesso, ma purtroppo senza riuscirci (peraltro quando anni fa ve lo chiesi, mi fu risposto che veniva distribuito solo al personale medico).

L'idea che mi sono fatto dopo questa “piccola ricerca” è che la Fondazione Formenti sia stata un pioniere verso questo approccio e questo va senza dubbio a vostro favore. Ma, al tempo stesso, mi sembra di intuire che il feedback della comunità scientifica sia stato pressochè nullo, probabilmente perchè maggiormente concentrato su altri temi.

Senza nulla togliere agli autorevoli professionisti che ci hanno lavorato, qual è oggi il valore di tale studio e di tale metodologia di misurazione nella comunità internazionale? E' diventato, effettivamente, uno standard del settore, universalmente adottato e riconosciuto per misurare il comfort di un materasso? O è rimasto, al contrario, una best practice di Simmons Italia e Fondazione Formenti?

Perchè le scrivo questo? Perchè i risultati che lei mi pone sono, ahimè, discordanti dall'approccio euristico, sicuramente meno tecnologico ma dal punto di vista prettamente scientifico ugualmente valido.

Le vorrei poi far notare, in modo provocatorio ma, le assicuro, senza alcuna intenzione polemica, alcuni suoi passaggi contenuti in questo thread:
a) Il consumatore pretendeva la sostituzione dei materassi... -
b) Dietro insistenza del consumatore, abbiamo provveduto a fare rientrare..
c) ... i dati resi in forma oggettiva, evidenziano che il problema NON è imputabile a Simmons...

Probabilmente Lei ha utilizzato questi toni senza rendersene conto, ma sa qual è l'impressione che ne trae un lettore (come peraltro mi è stato da altri segnalato)? Che voi, ancora prima di effettuare quelle misurazioni eravate già certi del risultato, ma che dovevate fornire un'evidenza oggettiva “a quell'idiota del consumatore”. E' un po' l'atteggiamento, mi consenta, dei “primi della classe”, delle aziende che si sentono leader di mercato e non provano minimamente a mettersi in discussione.

Sa, secondo me cosa avrebbe dovuto fare un Servizio Clienti in un caso del genere? Contattare telefonicamente il “cliente” (uso questo termine, anziché “consumatore”, spero non me ne voglia...) e cercare di capire come mai, nonostante i test dessero un esito diverso, riscontrasse quei problemi. Sarebbe stata l'occasione, per un'azienda che “lavora quotidianamente nella ricerca e nello sviluppo”, per approfondire il problema e, chissà, magari migliorare i prodotti futuri.

Apprezzo il suo invito a spiegarmi il risultato del test, tuttavia perchè quando chiesi al vostro rappresentante regionale se potevo essere presente durante i test stessi (proprio con l'obiettivo di fornire tutti quei particolari che avrebbero potuto facilitare l'identificazione di una eventuale anomalia costruttiva) ciò mi fu negato? Non era per me un divertimento prendere un giorno di ferie, farmi 600 Km e venire su a Milano, per non parlare dei costi.

Lei si è dimostrato disponibile addirittura a pubblicare la documentazione completa dei test sul forum, iniziativa lodevole. Ma perchè qualcuno di voi non ha mai pensato di fare avere, a me e mia moglie, tale documentazione? Ho avuto modo di recepirne i contenuti dal negoziante, che tuttavia, correttamente, non me ne ha lasciato copia in quanto da voi indirizzata esclusivamente a lui.

Lei, con orgoglio, ci comunica un “tasso reclami” dello 0,09%. Un valore assolutamente al di sotto di un qualsiasi normale tasso “fisiologico” riscontrabile da un'azienda del Retail. Mi verrebbe tuttavia da chiedervi: ma siete sicuri che tale valore rappresenti davvero il dato reale? Non è che molti reclami sono “stroncati” dall'impossibilità di contattare telefonicamente il vostro Servizio Clienti? A giudicare dal numero di utenti del forum che, dopo aver acquistato un materasso Simmons, sono rimasti insoddisfatti, mi verrebbe da dire che questa percentuale potrebbe essere al contrario sensibilmente più elevata rispetto agli altri vendor.

Mi creda, il mio non vuole essere un attacco personale. Non ce ne sarebbe motivo e trovo encomiabile il tempo che sta dedicando nel rispondere a questo forum. E dall'ora in cui pubblica i suoi post e dal tono degli interventi stessi è evidente che si tratta di un “Customer Care” un po' atipico... :-)

Prenda queste mie considerazioni come uno stimolo a migliorare, ad ascoltare i propri “clienti finali” che pagano i vostri prodotti e non solo i rivenditori che inseriscono a sistema i nostri ordini. Bastava, forse, una telefonata in più qualche mese fa per rendersi conto che non sono sicuramente una persona che “pretende” o che “insiste”, ma solo quella che cerca di capire perchè il prodotto così tanto atteso si è rivelato difforme da ogni aspettativa e, soprattutto, da quanto precedentemente provato.

Cordialità.
Roberto

Rapporto con i comsumatori

#102
Gentile Roberto,
la ringrazio per i suggerimenti e le osservazioni, le riteniamo posizioni costruttive e non polemiche, peraltro in alcuni passaggi mi trova pienamente concorde.
Il nostro cliente (per questo uso l'espressione consumatore) è il rivenditore. A prescindere da aspetti legali (DL24/2006 e DL 206/2005) noi non sappiamo cosa viene promesso all'utilizzatore e come si svolge la trattativa per un prodotto. Questo ci pone nella condizioni di dover valutare con una, mi consenta, corretta attenzione ogni istanza.
Il nostro primo interlocutore è il rivenditore, che rappresenta l'interfaccia tra l'azienda ed l'utilizzatore.
Partendo da questo presupposto ci muoviamo per minimizzare ogni problema, che non significa trovare sempre la soluzione che un cliente (utilizzatore) desidera.
Il sistema che usiamo è una mappatura dei punti di pressione, concettualmente simile a quanto da lei citato (Pressure Distribution Analyzer) ma più evoluto, con quasi il doppio di sensori e quindi più accurato.
Non pretendiamo sia uno standard, diciamo solo che è un riferimento spesso usato nel settore e per quanto ci riguarda, riteniamo sia uno strumento opportuno di progettazione e sviluppo.
Ha ragione quando afferma che il punto di partenza della nostra analisi è spesso conservativo. Da anni lavoriamo nella continua ricerca della qualità e questo, unito ai dati (mi perdoni ma è l'unica fonte parametrizzabile di valutazione), ci porta talvolta alla presunzione che non esista il difetto.
Abbiamo la ragionevole sicurezza che ogni reclamo ci viene sottoposto. I rivenditori sono il primo filtro, ma nel caso ritengano il problema consistente, ci segnalano il fatto e vengono quindi avviate le procedure relative. Probabilmente alcuni reclami non vengono segnalati, ma dubito che possano stravolgere il dato di partenza. Non saprei sinceramente valutare se le nostre perfentuali di difettosità siano inferiori o superiori alla media o ad altri produttori. Ciò che noi facciamo è controllare e verificare, uno ad uno, i prodotti in uscita.
Confesso che a noi non è arrivata la richiesta di presenziare ai test, sebbene sia una metodologia anonala, sarebbe stata valutata.

Sul nostro sito abbiamo reso dipsonibile un form, relativo alle assistenze, dove un utente può segnalare ciò che ritiene un difetto, questo ci consente di effettuare immediatamente le prime verifiche e fornire allo stesso le corrette indicazioni su come procedere.

Apprezzo i suoi suggerimenti, rendendomi di nuovo disponibile ad ogni verifica lei intendesse fare. Ha perfettamente ragione quando afferma che probabilmente una telefonata, a suo tempo, avrebbe forse minimizzato il problema. In questo contesto posso solo porgerle delle scuse.

Riteniamo che ogni componente (produttore, venditore, utente) debba assumersi le proprie responsabilità. Credo che la nostra presenza in questo forum, così come tutti i form di contatto sul nostro sito, possano rendere evidente la nostra volontà di migliorare sotto ogni punto di vista.
Le ribadisco che sarà per noi un piacere poterla ospitare presso i nostri uffici, le potrò personalmente fornire ogni informazione e chiarimento. Non le risolverà il problema, purtroppo, ma probabilmente potrà avere chiarezza su vari fronti.
Ha ragione il nostro custmer care è atipico, diciamo che abitiamo dentro schemi poco sterotipati.. :)

Chiedo scusa agli utenti che possono trovare "tediose" queste comunicaizoni, ricordo a tutti che il nostro indirizzo mail è info@simmons.it per ogni argomento si intenda discutere direttamente con l'azienda.

Cordialmente
SCC
a volte si fanno affermazioni senza avere le necessarie informazioni

Simmons in Hotel

#103
virzì 60 ha scritto:vorrei dire la mia al riguardo della mia esperienza, già esposta in precedenza. Al di là di test, congetture tecniche o valutazioni statistiche, anche io pur avendo optato per un materasso simmons dopo averlo provato in un albergo, non sono sodisfatta della scelta;
Solo per chiarire, senza nulla togliere o aggiungere a quanto afferma Virzi60.
I prodotti Simmons alberghieri (o per collettività) non sono uguali, in tutto e per tutto, a quelli usati nel settore domestico, in quanto i materiali impiegati devono rispondere a delle precise normative.
Per quanto ci riguarda, la gran parte dei modelli utilizzati per gli alberghi, ha un modello corrispondente o molto simile nel domestico.
Forse occorre precisare che nella gran parte dei casi in hotel il materasso è collocato su una base (sommier) a molle e non su una rete. Il comfort è diverso, come viene riportato nelle tabelle presenti sul catalogo.
Se la differenza è tale da rendere insoddisfatto l'utilizzatore, probabilmente il modello usato in albergo è piuttosto dissimile da quello acquistato.
L'invito a tutti è di richiedere, direttamente a noi, il modello corrispondente a quello provato, indicando ovviamente l'hotel dove è avvenuto il soggiorno, così da avere maggiore certezza sul modello.

Cordialità
SCC
a volte si fanno affermazioni senza avere le necessarie informazioni

#104

Sono certa che il materasso provato nell'hotel era lo stesso da me acquistato, plenitude con pillow top. Sicuramente la basse utilizzata era un sommier e non una rete, ma l'etichetta riportata sul mio materasso consiglia, a pena di decadenza della garanzia, l'utilizzo di una rete a doghe larghe. Io ho seguito subito l'indicazione ma è stato un errore, Devo dire che adesso con una rete con 28 doghe piccole regolabili, che secondo quanto riportato nel Vostro catalogo dovrebbe migliorare il comfort, il risultato non è molto diverso. Che dovrei fare spendere ulteriori soldi nell'acquisto di un sommier, dopo che ho già speso un bel gruzzoletto per le due reti già acquistate? Non mi sembra il caso. Purtroppo potremmo stare per una vita intera a discutere sull'argomento ed ognuno sicuramente resterebbe sulle proprie posizioni. E poi mi sembra quantomeno singolare che un materasso che costa più di 1000 euro sia valido soltanto su un tipo di base. Pensavo di avere acquistato il top, l'esperienza non ha soddisfatto le aspettative. Mi rincresce ma questa è la mia soggettiva esperienza.

#105
virzì 60 ha scritto: Sono certa che il materasso provato nell'hotel era lo stesso da me acquistato, plenitude con pillow top. Sicuramente la basse utilizzata era un sommier e non una rete, ma l'etichetta riportata sul mio materasso consiglia, a pena di decadenza della garanzia, l'utilizzo di una rete a doghe larghe..
Le assicuro che siamo noi per primi ad essere rammaricati per la sua insoddisfazione.
Concordiamo che si potrebbe proseguire la discussione a lungo senza giungere ad una soluzione.
Il prodotto da lei acquistato è molto simile a quello utilizzato in hotel, non è il top, ma certamente un modello di fascia alta.
Desideriamo solo precisare che la garanzia, come da tagliando, recita: il materasso deve essere usato su una base idonea...
Dato che ha letto con attenzione il nostro catalogo dovrà convenire che indichiamo una gamma di accoppiamenti, che partono dai sommier per arrivare alla reti. Lo scopo è di fornire, per ogni modello, le migliori combinazioni.
Probabilmente non ha ricevuto tutta la necessaria assisteza all'acquisto e di questo siamo fortemente dispiaciuti. qualora ritenga che da parte nostra ci sia modo di intervenire per risolvere il suo problema, siamo a disposizione e siamo certi il rivenditore aderirà alle nostre proposte.

Cordialità
SCC
a volte si fanno affermazioni senza avere le necessarie informazioni