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Re: Problema formaldeide

#16
per capirsi farò un paragone estremo e ridicolo... questo testo che citi mi sembra una cosa tipo questa:
" abbiamo dato da bere alcol puro per 10 giorni a dei topi da laboratorio e sono morti tutti: non bevete più birra perchè contiene alcool etilico che è sicuramente velenoso, al posto della birra potete bere l'acqua del Tevere con dentro il 10% di varechina giusto per togliere quell'odore da pantegana morta: non sappiamo cosa fa la varechina ma sicuramente non morirete di cirrosi perchè non contine alcool"...

Siccome la formaldeide è un tassello della chimica organica fondamentale ed è naturalmente contenuto e quindi presente nell'ambiente non se ne può fare a meno, se ne può solo limitare la presenza stabilendo delle soglie che però devono trovare concretezza nella scienza: mi aspetterei quindi da un'istituto di ricerca che dicessero questa è la formaldeide in una stanza senza mobili, questa è quella con dei mobili in nobilitato, questa è per un impiallacciato dopo una settimana, questa irrita il 50% della popolazione, questa soglia non irrita, questa soglia non è percepibile, questa soglia non abbiamo verificato tumori, questa è la soglia in un mobilificio che fa questo e quello... invece si buttano li testi senza alcun dato... il più delle volte noi produttori cavalchiamo di fatto la paura dei nostri clienti per vendere il truciolare E0 (ma qualche anno fa era per l'E1) o le vernici ad acqua ben consci che il vero vantaggio casomai l'abbiamo noi lavoratori.

arrivando alla domanda,
le resine ureiche incriminate sono delle catene di urea e formaldeidere molto lunghe... le resine fenoliche e melamminiche sono uguali solo che al posto dell'urea c'è il fenolo o la melammina... quindi la fomaldeide c'è uguale... in effetti la formaldeide se legata ad urea o altro non risulta pericolosa (o almeno non è nota la pericolosità). risulta pericolosa solo la forma "slegata" o libera (gas) che tra l'altro essendo molto igroscopica si veicola facilmente con l'umidità da ciò la preferenza verso resine più idrorepellenti che peraltro sono già usate nella produzione di pannelli in laminato o nei pannelli idrorepellenti... però non capisco l'idea che ha l'autore dell'articolo...va bene queste resine sono più idrorepellenti... ma contengono comunque formaldeide ed il legno è pieno di acqua e aria ed è comunque isolato da carte o vernici rispetto all'umidità ambientale... quindi sta formaldeide dove dovrebbe andarsene di differente tra un pannello e l'altro?: che vantaggio ci sia non lo capisco... oltretutto per misureare la formaldeide nei pannelli usano il metodo del perforatore (trapano...estraggono la segatura e la analizzanno) quindi è un metodo che non è di per se neanche veritiero poi del mobile finale...
tra l'altro chi ha annusato una volta fenoli ha sicuramente il sospetto che la componente "A" fenolica non sia esattamente una cosa da mangiare...tutto sommato mi pare meglio l'urea... Senza che ci dilunghiamo comunque c'è un modo, che è quello comunemente usato, per diminuire la formaldeide libera... è quello di farla reagire con la sua brava urea in modo completo...si può fare ed è quello che si fa...

L'MDI invece è l'equivalente della formaldeide nei composti poliuretanici... che sono appunto catene di polioli e isocianati, l'mdi è l'isocianato meno volatile e più diffuso... giusto per la cronaca se ne va in giro con il suo bel TESCHIO ROSSO ed è cancerogeno: sicuramente meno studiato della formaldeide... la varachina del paragone che facevo sopra... non è ancora agli onori della cronaca... ce la teniamo in serbo per il futuro.... Comunque l'mdi ha anch'esso regole ben precise per le emissioni in atmosfera e precauzioni d'uso altrettanto importanti... ma non si fanno pannelli in truciolare con l'mdi, anche perchè non è una resina termoindurente al contrario dei composti sopracitati... si fanno invece incollaggi oppure si comprano pannelli per l'edilizia fonoassorbenti eccetera e si usa in forma abbastanza "intensa" nelle bombolette di schiuma poliuretanica.




Solaria ha scritto: "Preferire materiali di isolamento che non emettano o
siano a bassa emissione di formaldeide, quali i pressati
di legno contenenti resine fenolo-formaldeide (PF) o resine
metilen-diisocianati (MDI).
Pax tibi Marce

Re: Problema formaldeide

#17
coolors ha scritto:Chiunque su questo forum abbia letto anche solo tre interventi di Solaria, si e' reso immediatamente conto del soggetto in questione, mi stupisco come persone estremamente intelligenti tipo Q o Paul possano ancora perder tempo a discuterci assieme...
hai ragione, ma Per il solo motivo che se ogni tanto qualcuno ritira fuori l'argomento e lo lasci scorrere, questi si fanno le paranoie e magari continuano a fumare e a bere, cose che davvero ammazzano. E non mi risulta che che sui mobili ci debba essere l'ondicazione che c'è sui pacchetti di sigarette "LA FORMALDEIDE UCCIDE"

detto questo giuro che non apro più questo 3D e quindi non leggerò le risposte...
la gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.