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Re: [PROPOSTA] guida all'acquisto di un divano

#16
Anche secondo me la differenza c'è! se vai in un negozio che so Cheauteau d'ax e poi da un rivenditore che tratta Flexform, Minotti, Cassina ecc.. a impatto lo puoi capire che non è lo stesso prodotto, anche provandolo, dai particolari lo capisci che il prodotto è totalmente diverso, che la cura del dettaglio è tutt'una altra cosa. Il punto però è che non è quantificabile questa differenza. Non è come nella moda in cui il valore simbolico del marchio, dello stile e dello status è tutto o come per le auto in cui ad ogni caratteristica tecnica corrisponde un beneficio quantificabile (es secondi da 0a100 km, consumi, tempo di frenata ecc ecc). Il settore del mobile è un pò una via di mezzo. Nel divano è difficile quantificare i vantaggi; magari si può dire al cliente "sì, la struttura è tutta in legno massello o ha una struttura completamente in alluminio, le imbottiture sono tutte in piuma d'oca , la ditta è seria e non scompare se dovessero esserci problemi di ogni tipo ecc..." ma poi comunque tutte queste come le quantifico in benefici comparabili tra loro?(oltre che con un prezzo più elevato). Le differenze vere si vedono con il tempo. E' però anche vero che con quanto spendi per un divano di alta qualità da Ikea te ne puoi comprare almeno 5 o 6 diversi e quindi anche se dura meno lo cambi(magari anche con un modello diverso da quello precedente se ti aveva stufato) e diluisci la spesa nel tempo. Chi compra un prodotto di questo tipo,secondo me, non lo fa solo per le differenze qualitative o per la durata nel tempo o per la disponibilità economica, ma per una passione per la casa, per un gusto del bello, e perchè no, anche per un senso di italianità( visto che sono prodotti nostri!).
Secondo me,sulla base della mia pochissima esperienza, in Italia il divano di qualità è il pezzo d'arredamento più dimenticato. I principali produttori italiani realizzano i loro profitti soprattutto all'estero. Credo che, ad esempio, a differenza soprattutto di una cucina , o anche di una zona giorno, l'aspetto consulenziale per l'acquisto di un divano sia di gran lunga inferiore. Il cliente può comprarlo anche da solo, non ha bisogno di un progetto o di personale assai competente. Per questo magari può capitare che anche chi compra tutti i mobili di qualità per la propria casa poi possa anche optare per un divano di qualità più bassa rispetto al resto della casa. Ecco qual è, a mio avviso, un altro dei motivi di successo delle catene a basso prezzo per i divani.
Comunque il prezzo unitario di un divano di qualità è veramente alto, mediamente più alto di un sistema giorno o di qualunque altro pezzo del soggiorno. Inoltre non c'è informazione, la pubblicità troppo martellante delle catene a basso prezzo confonde troppo i clienti che magari identificano il top della qualità con catene quali Divani&Divani o Cheauteau d'Ax. Proprio ieri vedevo una pubblicità di mondo convenienza: buona musica di sottofondo, atmosfere ben curate, sembrava la pubblicità di un prodotto di un buon valore e di qualità e sul finale una scritta ben in vista "la nostra forza è il prezzo". Ma quanto questa pubblicità rispecchia veramente il valore dei prodotti che mondo convenienza offre?
Dal momento che nel mercato non c è informazione, ha senso secondo me comparare aziende che offrono prodotti di qualità completamente diverse e distanti tra loro(non avrebbe senso se offrissero stili di prodotto diversi). Parlando con alcuni rivenditori e con alcune aziende mi hanno fatto notare che spesso(anche per quelle persone che la disponibilità economica ce l'hanno e per quelle che sono disposte a fare sacrifici per acquistare bei mobili) il divano viene messo da parte e preso dalle catene di divani e non dallo stesso negozio in cui vengono acquistati gli altri mobili. La maggior parte delle persone possono ritenere che i divani di maggiore qualità siano proprio quelli che vedono in televione perchè ritengono queste catene dei veri e propri "specialisti dei divani"(Cheateau d'Ax e Natuzzi). Le aziende di fascia più bassa sono state brave nell'aver saputo impiantare una cultura del mobile a basso costo, che un mobile per essere bello e di qualità non deve necessariamente costare molto, che si può acquistare design anche spendendo poco! Le persone non informate di mobili(cioè la maggior parte delle persone) vedendo una bella casa in stile moderno e con mobili di qualità ti chiedono se hai preso i mobili da Ikea non da Molteni, Poliform o Misuraemme :)

Re: [PROPOSTA] guida all'acquisto di un divano

#20
Ciao
Dovrebbero essere le aziende alte e medio alte a specificare NELLA PUBBLICITA' quale sono gli elementi pregiati che caratterizzano il divano. Anche come semplice elenco sintetico.C'è gente che i divani se li fa fare risparmiando. Se comunque non sa cosa c'è dentro i divani di qualità non sarà mai spinto ad indagare ed a confrontare con quelli economici di minore qualità e quelli fatti da alcuni artigiani in economia.Sarà sempre e solo un fatto estetico e questo va a svantaggio dell'alto perchè oggi,almeno sulle tinte unite, le aziende più basse esteticamente si difendono bene.E' questo per chi non ha l'occhio clinico va bene
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: [PROPOSTA] guida all'acquisto di un divano

#21
Ciao Solaria,
secondo me anche elencando le caratteristiche del divano di alta gamma come elenco sintetico nella pubblicità non servirebbe a molto. Sapere che la struttura del divano sia in legno massello o di un materiale pregiato o altre caratteristiche non interessa al cliente quando poi vede che il risultato finale (almeno iniziale) è coumunque simile: un divano gradevole in cui ci si può sedere e che non è instabile, e il tutto a prezzo molto più basso. Poi se andiamo a parlare di tessuti pregiati o fantasie particolari o lavorazioni in cuoio o cose già più esclusive le aziende di fascia bassa restano fuori e siamo su un altro tipo di cliente, più informato e anche con più possibilità economiche, che sicuramente non va a prendere un divano economico per casa sua. I grandi marchi del mobile non hanno saputo imporsi facendo desiderare i loro divani e lasciando apparire le catene di distribuzione quelle più qualificate nella vendita dei divani.Questo grazie ai diversi canali di comunicazione utilizzati. Vedere ogni ora una pubblicità di Cheateau d'ax, di Poltrene&sofà, Natuzzi e compagnia bella ha sicuramente un forte impatto sul consumatore. Oltretutto in questi negozi ci sono moltissimi divani esposti quindi quasi sicuramente si può provare il modello che piace direttamente in negozio senza dover utilizzare il catalogo per la vendita e questo da una sicurezza in più. Cosa che è molto difficile per i divani di fascia media soprattutto (es. desirée o jesse),che offrono comunque una buona qualità, ma per i quali sono esposti solo pochi modelli nei negozi.
Comunque, secondo me, anche sapendo le differenze le persone non farebbero sacrifici per acquistare un divano d'alta qualità come invece farebbero per un auto o anche per un capo firmato. Il punto è : perchè le persone fanno sacrifici per avere un auto che non è alla portata del loro portafoglio e non fanno gli stessi sacrifici per acquistare i mobili per la casa? Secondo me il problema è alla base, non è solo una questione di pubblicità, non c è una solida cultura del mobile di qualità, e del divano in particolare.

Re: [PROPOSTA] guida all'acquisto di un divano

#24
salabc ha scritto:effettivamente i marchi di alta gamma fanno molto meno pubblicità ( o almeno e' la mia impressione) rispetto alle varie catene ( ad esempio sulle pagine del corriere si vede qualche volta solo frau)
Le Marche , fanno pubblicità mirata, su riviste specializzate o su riviste che teoricamente vanno al loro target di clientela e/o rivenditori.
http://www.cariota.it
Torniamo al passato e compriamo dalla persona che ci dà più fiducia.

Re: [PROPOSTA] guida all'acquisto di un divano

#26
Concordo pienamente con salabc, skyandrea e Mcariot.
Però volevo fosse anche chiaro, senza che nessuno si offenda, che l'utente tipo di divani o mobili di fascia alta difficilmente frequenta questo sito. Se date una occhiata nelle varie sezioni i marchi di cui si parla, le domande che si fanno circa qualità e prezzi sono sempre su fascia abbastanza bassa. Questo è il segno che l'utente alto va in certi negozi a cercare il suo prodotto e non chiede risposte sul forum.
Molteni, Poliform, Misuraemme, Flexform, Minotti,Poltrona Frau, edra, Valcucine, Dada, Boffi e comunque aziende di questa fascia sono sempre poco richieste qui. Allora non ha senso parlare di qualità, non ha senso di stilare un manuale se poi il tutto viene riferito ad aziende che certo non sono il top della produzione italiana. Magari fanno numeri, ma certo non rappresentano il Made in Italy nel mondo
la gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

Re: [PROPOSTA] guida all'acquisto di un divano

#28
skyandrea ha scritto:Comunque, secondo me, anche sapendo le differenze le persone non farebbero sacrifici per acquistare un divano d'alta qualità come invece farebbero per un auto o anche per un capo firmato. Il punto è : perchè le persone fanno sacrifici per avere un auto che non è alla portata del loro portafoglio e non fanno gli stessi sacrifici per acquistare i mobili per la casa? Secondo me il problema è alla base, non è solo una questione di pubblicità, non c è una solida cultura del mobile di qualità, e del divano in particolare.
Perché l'auto (oppure abiti, gioielli, vacanze) puoi mostrarli con molta più facilità rispetto ad un mobile che sta fermo e buono lì in casa tua aspettando che qualcuno venga a trovarti dicendo: che beeeeeeelloo!!
Siamo purtroppo ancora al livello che appena si ha un po' più di benessere economico rispetto all'epoca precedente, esso vada esibito, altrimenti è come non ci fosse.
paul ha scritto:Però volevo fosse anche chiaro, senza che nessuno si offenda, che l'utente tipo di divani o mobili di fascia alta difficilmente frequenta questo sito. Se date una occhiata nelle varie sezioni i marchi di cui si parla, le domande che si fanno circa qualità e prezzi sono sempre su fascia abbastanza bassa. Questo è il segno che l'utente alto va in certi negozi a cercare il suo prodotto e non chiede risposte sul forum.
Vero, però l'utente medio di questo forum è anche relativamente giovane, l'acquisto dell'auto/smartphone/vacanza ecc. è anteriore rispetto all'acquisto della casa/arredo ecc., dunque ci sta che non sia esperto anche qualora abbia disponibilità economiche superiori alla media degli altri giovani.

Ciò non toglie che le persone non restano sempre uguali nel tempo, per fortuna! :D
Un utente che oggi qualifichi "di fascia bassa" magari leggendo le spiegazioni che vengono date qui dagli esperti può appassionarsi alla materia e decidere di investire i futuri risparmi in arredo "di fascia alta".
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)

Re: [PROPOSTA] guida all'acquisto di un divano

#29
Ma è anche peggio di come dice my. Se hai un divano bello (e prezzato di conseguenza) e rispondi alla (cafonissima) domanda "quanto hai speso", più che ammirazione è facile che lo sguardo del tuo interlocutore contenga shock, sdegno, stupore della sfumatura più negativa.
Ed è anche vero che un divano mediocre ottempera alla sua funzione più di un'auto mediocre, o di un cellulare mediocre, e che come mobile in sè necessita di più spiegazione rispetto a, per es, una cucina, dove le differenze di qualità sono mediamente più eclatanti.

Circa all'affermazione di Paul sul target del forum son d'accordo fino a un certo punto. Sul divano probabilmente è vero (anche se il flexform, per es, la ho scoperta qua) ma in altre sezioni no.
In Cucina, per esempio, mi pare, a semi-attenta analisi, che ci sia una certa corrispondenza tra diffusioni dei prodotti delle aziende e quanto se ne parla qui sul forum. Di Valcucine si discetta frequentemente così come di altre aziende alte.
Anzi, esasperando un po', mi pare che sia la fascia dal vero basso al vero medio basso (ikea mobilturi Lube, tanto per dirne tre) che viene ignorata, in proporzione al reale impatto sul mercato.
In altre sezioni ancora la selezione la trovo ancora più tranchant (infissi e materassi e bagno, per esempio, dove ogni tanto pare che se non hai minimo un wc della Flaminia lo sfintere ti entra in sciopero)

Aggiungo un IMHO grande come una cattedrale, ovviamente :D

Re: [PROPOSTA] guida all'acquisto di un divano

#30
Fabietty concordo con te ma Valcucine é una caso piuttosto unico. Al momento é la piú desiderata in Italia e quindi serve molto come cucina di riferimento, come parametro per tutti le altre. Quello che non capisco é il continuo cercare il rapporto qualità/prezzo migliore. Purtroppo non c'è nessuna formula matematica che possa dare questa risposta, un rapporto q/p può essere ottimo anche se ti do un divano in truciolare, imbottito di cascame e rivestito di carta a 100 euro.
A proposito circa 20 anni fa ho assistito ad una dissezione di un divano tipo chester di nota catena. Fu segato a metà con una motosega. All'interno telaio di legno massiccio sì, ma il legno che veniva usato una volta per gli imballaggi (obece?). Imbottitura fatta triturando le guide rosse che si trovano nei corridoi delle fiere (era ben leggibile Salone del Mobile di Milano). L'unica cosa passabile era la pelle, ma sicuramente di animali di provenienza estera e magari conciata in quel paese in prov di Avellino dove non si può vivere per la puzza. Oggi magari la situazione sarà migliorata ma cosa volete che vi diano per quello che si paga? Meno di quello che vale perché è molto più facile ricaricare su ciò che costa poco all'origine
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