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35 e non sentirli: la lampada Falkland di Munari

#1
Riprendo quest'interessante articolo da Designindex.com , per riproporre l'attenzione su una lampada a basso costo la cui geniale elaborazione ho potuto vedere alla mostra su Bruno Munari all'Ara Pacis di Roma, aperta sino al 22.03.2009.
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La lampada da soffitto (ma anche da terra) Falkland è stata disegnata da Bruno Munari nel 1964 per la Danese, pensata in origine usando una maglia elastica tubolare, prodotta in un calzificio, che prende forma mediante l'inserimento di alcuni anelli metallici di diverso diametro. La storia della nascita di questo oggetto è sintomatica della genialità progettuale di Munari: coinvolgere una ditta che fabbricava calze da donna nella realizzazione di una delle lampade più conosciute del design italiano. Munari ricorda: Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. Noi non facciamo lampade, mi risposero. E io: vedrete che le farete. La lampada Falkland definita "forma spontanea" assume il suo aspetto solo quando viene sospesa, per effetto della gravità. Altissima, più di un metro e sessanta quando è sospesa, con un diametro di quaranta, si compatta però nell'imballo della Danese, all'interno di una confezione alta pochi centimetri: tali lampade perciò potevano essere spedite e stoccate in gran numero all'interno dei negozi in pochissimo spazio (la Danese le vende tutt'oggi nel suo web-shop). E la Falkland è il prodotto di successo venduto ininterrottamente dalla Danese.

Della figura di Munari, designer/ artista (ed educatore) ne abbiamo accennato per la mostra. Aspetto fondamentale è che l'attività di designer non si disperde nella ricerca del puro aspetto estetico, anzi lo travalica per andare diretto alla funzione, all'utilità ed alla semplicità della logica d'uso/commerciale. Munari insomma va al nocciolo delle cose in tutti i suoi progetti, e, come nel caso esemplare della Falkland , la sua semplicità formale deriva strettamente dalla facilità di montaggio e d'uso, dal bassissimo costo dei materiali (la sua lampada è venduta per poco più d'un centinaio d'euro in realtà costa alla Danese pochissime decine d'euro: maglia acrilica, anelli di metallo, cavo elettrico, lampadina).
Infine, a riprova del genio dell'artista/designer, un ultimo accenno alla ricerca artistica derivata dalle tematiche futuriste, alla base degli sviluppi di successo come nel caso della Falkland :
le bellissime forme Concavo-convesso, subito sotto, realizzate addirittura tra gli anni '30/40, coeve e vicine all'attività di un artista ben più noto e quotato come Lucio Fontana, e che ricordano oltre a tante lampade odierne (Vortexx, della Hadid) anche le 'nuvole' architettoniche di Frank Gehry e di Fuksas (del quale ultimo in basso, il costruendo Centro Congressi di Roma).
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Ultima modifica di lot il 10/03/11 12:32, modificato 4 volte in totale.

#4
In queste settimane é comparsa nella scenografia pubblicitaria di un noto gestore telefonico :shock:
8)
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo

#5
DIERRE ha scritto:In queste settimane é comparsa nella scenografia pubblicitaria di un noto gestore telefonico :shock:
8)
Sìsì.., l'ho notata.. :wink: