La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#226
Cerise ha scritto:
menchy ha scritto:
VIRGINIA- ha scritto:Sto per spegnere il PC quindi non ho molto tempo per scrivere. Voglio solo portare l'attenzione sul fatto che mi sembra che spesso nella discussione si mettano sullo stesso piano casi e situazioni a mio parere profondamente diversi e che vanno tenuti ben distinti: una cosa è il caso di una persona in stato vegetativo permanente, altro caso - ben diverso - è quello di un malato terminale, ancora completamente differente il caso di persone con gravi handicap o gravi malformazioni... Non si può mettere tutto nello stesso calderone!...

Poi vorrei aggiungere un'altra considerazione ma ora devo scappare, lo farò non appena avrò tempo!


quoto.
ed aggiungo che in questa conversazione come in tantissime altre s è perso di vista il fulcro: il testamento biologico. dare la possibilità ad ognuno di noi di decidere della propria morte. chiaro, quando si hanno le piene facoltà. e ancora nel 2009 non riesco a capire chi possa spaventarsi della libertà di scelta, propria e degli altri.
ma forse noi italiani ormai siamo abituati a stare a novanta gradi e far decidere per noi lo stato a braccetto con la chiesa in molti campi. nonostante sia questo un paese ateo.
laico :wink:
scusa ma in quale parte hai letto che si critica il testamento biologico? E poi il testamento biologico non darebbe affatto la possibilità di decidere della propria morte, mi sa che i 90° c'entrano un pò poco qui :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: poi ribadisco sembrerà strano, ma il vaticano, che tutti continuate a tirare in ballo, è a favore.... :lol: :lol: :lol:
cmq ognuno potrà pu avere le proprie idee e il diritto di esternarle per non dire i votarle, io nel mio piccolo sarei favorevole ad un testamento biologico, ma mi rifiuto anche solo di pensare alla morte per cessata alimentazione
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#227
Cerise ha scritto:
menchy ha scritto:
VIRGINIA- ha scritto:Sto per spegnere il PC quindi non ho molto tempo per scrivere. Voglio solo portare l'attenzione sul fatto che mi sembra che spesso nella discussione si mettano sullo stesso piano casi e situazioni a mio parere profondamente diversi e che vanno tenuti ben distinti: una cosa è il caso di una persona in stato vegetativo permanente, altro caso - ben diverso - è quello di un malato terminale, ancora completamente differente il caso di persone con gravi handicap o gravi malformazioni... Non si può mettere tutto nello stesso calderone!...

Poi vorrei aggiungere un'altra considerazione ma ora devo scappare, lo farò non appena avrò tempo!


quoto.
ed aggiungo che in questa conversazione come in tantissime altre s è perso di vista il fulcro: il testamento biologico. dare la possibilità ad ognuno di noi di decidere della propria morte. chiaro, quando si hanno le piene facoltà. e ancora nel 2009 non riesco a capire chi possa spaventarsi della libertà di scelta, propria e degli altri.
ma forse noi italiani ormai siamo abituati a stare a novanta gradi e far decidere per noi lo stato a braccetto con la chiesa in molti campi. nonostante sia questo un paese ateo.
laico :wink:



ehmmm... grazie cerise.... dopo 12 ore davanti al pc si è un pò fusi!
Immagine

#228
Kalimeroxxx ha scritto:
Cerise ha scritto:
menchy ha scritto:

quoto.
ed aggiungo che in questa conversazione come in tantissime altre s è perso di vista il fulcro: il testamento biologico. dare la possibilità ad ognuno di noi di decidere della propria morte. chiaro, quando si hanno le piene facoltà. e ancora nel 2009 non riesco a capire chi possa spaventarsi della libertà di scelta, propria e degli altri.
ma forse noi italiani ormai siamo abituati a stare a novanta gradi e far decidere per noi lo stato a braccetto con la chiesa in molti campi. nonostante sia questo un paese ateo.
laico :wink:
scusa ma in quale parte hai letto che si critica il testamento biologico? E poi il testamento biologico non darebbe affatto la possibilità di decidere della propria morte, mi sa che i 90° c'entrano un pò poco qui :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: poi ribadisco sembrerà strano, ma il vaticano, che tutti continuate a tirare in ballo, è a favore.... :lol: :lol: :lol:
cmq ognuno potrà pu avere le proprie idee e il diritto di esternarle per non dire i votarle, io nel mio piccolo sarei favorevole ad un testamento biologico, ma mi rifiuto anche solo di pensare alla morte per cessata alimentazione


se ti riferisci a me io non ho letto nessuna critica al testamento biologico ed il punto è proprio quello. invece di parlare di cosa sarebbe meglio per te e per me (ipotetico) sarebbe meglio parlare di dare una possibilità di scelta a tutti, come nella stragrande maggioranza dei paesi civili. per vedere come funziona non bisogna neanche andare tanto lontano...e se il testamento biologico non serve a dare la libertà di scelta sulla prorpia fine, a cosa servirebbe?! :roll:
se non riesci a pensare alla TUA morte per cessata alimentazione, lascia almeno a ME la possibilità di scegliere. di certo non voglio decidere io su come devi morire tu.
Immagine

#229
menchy ha scritto:
VIRGINIA- ha scritto:Sto per spegnere il PC quindi non ho molto tempo per scrivere. Voglio solo portare l'attenzione sul fatto che mi sembra che spesso nella discussione si mettano sullo stesso piano casi e situazioni a mio parere profondamente diversi e che vanno tenuti ben distinti: una cosa è il caso di una persona in stato vegetativo permanente, altro caso - ben diverso - è quello di un malato terminale, ancora completamente differente il caso di persone con gravi handicap o gravi malformazioni... Non si può mettere tutto nello stesso calderone!...

Poi vorrei aggiungere un'altra considerazione ma ora devo scappare, lo farò non appena avrò tempo!
quoto.
ed aggiungo che in questa conversazione come in tantissime altre s è perso di vista il fulcro: il testamento biologico. dare la possibilità ad ognuno di noi di decidere della propria morte. chiaro, quando si hanno le piene facoltà. e ancora nel 2009 non riesco a capire chi possa spaventarsi della libertà di scelta, propria e degli altri.
ma forse noi italiani ormai siamo abituati a stare a novanta gradi e far decidere per noi lo stato a braccetto con la chiesa in molti campi. nonostante sia questo un paese ateo.
Infatti l'altra considerazione che volevo fare è che nel caso di Eluana non si è mai affermato il principio per cui terze persone possano decidere della vita altrui. La battaglia del padre di Eluana non è stata per dare attuazione alla propria volontà di padre, ma a quella di Eluana, volontà di cui- in mancanza di uno strumento come il testamento biologico e date le condizioni di incoscienza della ragazza - il padre si è dovuto fare testimone... Non so se mi sono spiegata ma a me sembra un passaggio fondamentale...

Infine, qui non si tratta di affermare un diritto alla morte... ma mi sembra che sia riconosciuto il diritto a rifiutare le cure mediche o determinati trattamenti sanitari... Vi sono ad esempio persone malate di cancro che rifiutano di sottoporsi alla chemioterapia, e lo fanno legittimamente... :roll:

#230
Umberto Eco, la Repubblica, 12.2.09

Benché il problema mi turbasse molto, e forse proprio per questo, ho cercato negli ultimi mesi di non pronunciare alcun giudizio o opinione sul caso Englaro, per molte e sensate ragioni, ma anzitutto perché non volevo partecipare alla canea di chi stava sfruttando per ragioni ideologiche, da una parte e dall´altra, la vicenda di una sventurata ragazza e della sua famiglia. Quando il presidente del Consiglio ha preso pretesto dal caso per tentare uno dei suoi ormai reiterati attacchi alla Costituzione, sono intervenuto con Libertà e Giustizia, in piazza, e mi sono unito agli appelli alla vigilanza. Ma nelle poche interviste che non ho potuto evitare ho sempre detto che le poche centinaia di persone che erano con me davanti a palazzo di Giustizia a Milano non erano lì a manifestare sul caso Englaro, perché ero pronto a scommettere che se si fosse fatta la conta si sarebbe visto che metà la pensavano in un modo e metà nell´altro, ma per protestare contro l´attacco al presidente della Repubblica, attentato bonapartista (ringrazio Ezio Mauro per aver rievocato questo precedente) su cui tutti erano d´accordo.
Adesso, sfogliando le gazzette, mi rendo conto come sia difficile dividere questi due problemi e quanta sottigliezza politologica, giuridica e (permettetemi) morale ci voglia a capire quanto i due problemi siano diversi. Ma cosa si può pretendere da chi, come accadeva secoli fa con Terenzio e gli orsi, ha preferito il Grande Fratello alla discussione su questi casi?
Così mi sono trovato citato tra coloro che sul caso Englaro avevano idee chiare e decise. Intervengo per dire che non le avevo, altrimenti le avrei espresse. Solo che, ora che la ragazza è morta, forse si può parlare di questi problemi senza temere di far sciacallaggio su un corpo in sofferenza.
In effetti non intendo parlare della morte di Eluana Englaro. Voglio piuttosto parlare della mia morte, e ammetterete che in questo caso ho qualche diritto all´esternazione.
Dovendo parlare della morte mia, e non di quella altrui, non posso non citare alcuni aspetti della mia vita, tra cui il fatto che qualche anno fa ho scritto un romanzo intitolato La misteriosa fiamma della regina Loana, dove il protagonista, dopo un primo incidente cerebrale per cui perdeva la memoria, cadeva nuovamente in coma.
Non so se scrivendo volessi affermare qualcosa di scientificamente valido o cercassi solo un pretesto narrativo, ma fatto sta che ho impiegato più di cento pagine a far monologare il mio personaggio ormai in coma (non avevo allora calcolato se ridotto a vegetale, imputato di morte cerebrale o in coma eventualmente reversibile – segno che non avevo precise preoccupazioni scientifiche). In ogni caso il personaggio, in quello stato che chiamerò di "vita sospesa", pensava, ricordava, desiderava, si commuoveva. Sapeva benissimo che probabilmente i suoi cari lo credevano ridotto allo stato di una rapa, o al massimo di un cagnolino dormiente, ma si accorgeva che i medici sanno pochissimo di quanto succede nel nostro funzionamento mentale, e che forse dove essi vedono un encefalogramma piatto noi continuiamo a pensare, che so, coi rognoni, col cuore, coi reni, col pancreas…
Questa era la mia finzione letteraria (per calmare coloro che dall´eccezionale si attendono tutto, dirò che alla fine il mio personaggio sprofondava nel buio) ma devo dire che se l´avevo pensata era perché un poco ci credevo. Non sono sicuro che là dove gli strumenti scientifici di oggi vedono solo una terra piatta, e una assenza di anima, ci sia del tutto assenza di pensiero – e lo dico con sereno materialismo, non perché ritenga che un´anima sopravviva alla morte delle nostre cellule ma perché non mi sento di escludere che – morte e definitivamente alcune cellule – altre non sopravvivano e prendano il controllo della situazione, testimoniando di una straordinaria plasticità non del nostro cervello (questo ormai lo sanno tutti) ma del nostro corpo. Insomma, siccome sospetto che quando si è sani si pensi anche con l´alluce, allora perché no quando il cervello non dà segni di vita?
Non farei una comunicazione in merito a un congresso scientifico, ma in qualche modo ci credo. Visto che c´è gente che crede al cornetto rosso lasciatemi credere a questo.
Ora che cosa vorrei, se se mi trovassi in una situazione del genere?
A cercare proprio col lanternino tutte le possibilità credo proprio che esse si riducano a tre. Prima possibilità, sopravviverei come una rapa, senza coscienza, senza poter dire "io", reagendo al massimo a qualche modificazione dell´umidità atmosferica, come se fossi una colonnina di mercurio. In effetti a queste condizioni non sarei più "io", ma appunto una rapa e non vedo perché dovrei preoccuparmi di me.
La seconda possibilità è che in quello stato si riviva tutto il proprio passato, si torni all´infanzia, si abbiano visioni e si realizzino quelli che in vita erano stati i nostri desideri, insomma si viva una sorta di sogno paradisiaco. È un poco quel che accade al personaggio del mio romanzo, ma poi purtroppo anche lui cala nelle tenebre.
La terza ipotesi è la più angosciante, è che in quella vita sospesa ci si interroghi su cosa faranno e penseranno di noi i nostri cari, si riviva col cuore in gola gli ultimi momenti di coscienza, si tema per l´orrido futuro che ci attende, o addirittura ci si consumi come ha fatto mia madre negli ultimi dieci anni che è sopravvissuta a mio padre, raccontando a noi figli, ogni volta che poteva, come era stata orribile la notte in cui mio padre era stato colto da infarto, e se non fosse stata colpa sua che aveva preparato una cena forse troppo pesante. Questo sarebbe l´inferno – e ho accolto quasi con sollievo la morte di mia madre perché sapevo che stava uscendo da quell´inferno.
Adesso facciamo una botta di conti alla Pascal. Di tre possibilità solo una è gradevole, le altre due sono negative. In termini di roulette (e sui grandi numeri, tipo diciassette anni di vita sospesa) si è già perso in partenza. Ma il problema non è questo. Io sono pronto a dichiarare che, nel caso incorra nell´incidente della vita sospesa, desidero che non si protraggano le cure (anche se potrei perdere alcuni istanti o millenni di paradiso) per evitare tensioni, disperazione, false speranze, traumi e (permettetemi) spese insostenibili ai miei cari. Ma chi sono io per distruggere la vita a una, due, tre o più persone per la remota possibilità di avere qualche istante o qualche anno di paradiso virtuale?
Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri. Guarda caso, è quello che mi ha sempre insegnato la morale, e non solo quella laica, ma anche quella delle religioni, è quello che mi hanno insegnato da piccolo, che Pietro Micca ha fatto bene a dare fuoco alle polveri per salvare tutti i torinesi, che Salvo D´Acquisto ha fatto bene ad accusarsi di un crimine non commesso, andando incontro alla fucilazione, per salvare un intero paese, che è eroe chi si strappa la lingua e accetta la morte sicura per non tradire e mandare a morte i compagni, che è santo chi accetta l´inevitabile lebbra per baciare le piaghe al lebbroso.
E dopo che mi avete insegnato tutto questo non volete che io sottoscriva alla sospensione di una vita sospesa per amore delle persone che amo? Ma dove è finita la morale – e quella eroica, e quella che mi avete insegnato, che caratterizza la santità?
Ecco perché, turbato a manifestare la sia pur minima idea sulla morte di Eluana (non sono, maledizione, fatti miei, ma dei genitori che l´hanno amata più di quanto l´abbia amata Berlusconi, che ha sinistramente fantasmato sulle sue mestruazioni) non ho esitazioni a pronunciare la mia opinione circa la mia morte. E all´amore che una morte può incarnare. "Laudato s´ mi Signore, per sora nostra Morte corporale, – da la quale nullu homo vivente pò skappare: – guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; - beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, – ka la morte secunda no ‘l farrà male".
Immagine
Immagine

Casa Spozilli
Babyzillo

#231
ma chi siamo noi per parlare di eluana e dei suoi genitori?
cosa sappiamo delle sue reali condizioni?
cosa sappiamo dello strazio della mamma ammalatasi di tumore?
cosa sappiamo di ciò che eluana ha espresso ai suoi cari quando poteva farlo?
chi ha avuto una persona tanta amata allo stadio terminale potrà comprendere quello che voglio dire, e cioè che non c'è altra via del silenzio rispettoso, per piacere.

#232
dadda ha scritto:ma chi siamo noi per parlare di eluana e dei suoi genitori?
cosa sappiamo delle sue reali condizioni?
cosa sappiamo dello strazio della mamma ammalatasi di tumore?
cosa sappiamo di ciò che eluana ha espresso ai suoi cari quando poteva farlo?
chi ha avuto una persona tanta amata allo stadio terminale potrà comprendere quello che voglio dire, e cioè che non c'è altra via del silenzio rispettoso, per piacere.
quoto ... fermo restando che proprio da situazioni di questo genere andrebbe colta l'opportunità di una seria riflessione sul tema.

#233
menchy ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:
Cerise ha scritto: laico :wink:
scusa ma in quale parte hai letto che si critica il testamento biologico? E poi il testamento biologico non darebbe affatto la possibilità di decidere della propria morte, mi sa che i 90° c'entrano un pò poco qui :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: poi ribadisco sembrerà strano, ma il vaticano, che tutti continuate a tirare in ballo, è a favore.... :lol: :lol: :lol:
cmq ognuno potrà pu avere le proprie idee e il diritto di esternarle per non dire i votarle, io nel mio piccolo sarei favorevole ad un testamento biologico, ma mi rifiuto anche solo di pensare alla morte per cessata alimentazione


se ti riferisci a me io non ho letto nessuna critica al testamento biologico ed il punto è proprio quello. invece di parlare di cosa sarebbe meglio per te e per me (ipotetico) sarebbe meglio parlare di dare una possibilità di scelta a tutti, come nella stragrande maggioranza dei paesi civili. per vedere come funziona non bisogna neanche andare tanto lontano...e se il testamento biologico non serve a dare la libertà di scelta sulla prorpia fine, a cosa servirebbe?! :roll:
se non riesci a pensare alla TUA morte per cessata alimentazione, lascia almeno a ME la possibilità di scegliere. di certo non voglio decidere io su come devi morire tu.
Condivido in pieno... questo è il fulcro intorno al quale ruota tutta la questione.

Pare cmq strano e desta meraviglia ... che proprio coloro che si ergono a baluardo della libertà e del liberismo ... vogliano a tutti i costi limitare la libertà di ciascun "non credente" .... su di un tema di questo tipo .... ma si sa ... la chiesa vive di ingerenze da secoli.....

#234
Roby-MI ha scritto: Pare cmq strano e desta meraviglia ... che proprio coloro che si ergono a baluardo della libertà e del liberismo ... vogliano a tutti i costi limitare la libertà di ciascun "non credente" .... su di un tema di questo tipo .... ma si sa ... la chiesa vive di ingerenze da secoli.....
questo è assolutamente falso e tendenzioso!

Tu sei liberissimo di fare quello che vuoi, sempre e comunque!!!
Finchè stai al tuo posto e obbedisci alle loro regole... :roll:

:lol:
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#235
cyberjack ha scritto:
Roby-MI ha scritto: Pare cmq strano e desta meraviglia ... che proprio coloro che si ergono a baluardo della libertà e del liberismo ... vogliano a tutti i costi limitare la libertà di ciascun "non credente" .... su di un tema di questo tipo .... ma si sa ... la chiesa vive di ingerenze da secoli.....
questo è assolutamente falso e tendenzioso!

Tu sei liberissimo di fare quello che vuoi, sempre e comunque!!!
Finchè stai al tuo posto e obbedisci alle loro regole... :roll:

:lol:
scusate se ve lo dico ma mi sembrano solo frasi ad effetto; in una società vanno fissate regole comuni a cui tutti si devono attenere, queste regole vanno scelte dalla maggioranza dei consociati, nel caso specifico i cittadini, o dei loro delegati, quindi tutti i cittadini potranno dire cosa vogliono e cosa no, poi sceglierà la maggiornza, come tu anzi voi siete liberi di dire che in certi casi volete sia riconosciuto il diritto di disporre della vostra morte io potrò dire che il diritto alla vita è un bene indisponibile, cosa che poi è già riconosciuta e sancita dalla nostra carta costituzionale, e che quindi non voglio sia riconosciuto un diritto alla morte,
la chiesa ed il resto c'entrano pochino qui, esattamente quanto sono entrati nella formazione dei valori immodificabili alla base della nostra società e dei diritti e doveri dell'uomo.
Se poi volete discutere sulla bontà delle motivazioni alla base di una decisione diversa dalla vostra si può anche fare, ma magari eviterei di metterci dentro la politica, la chiesa, il bigottismo, la destra e non so cosa d' altro. E' un problema etico e come tale riguarda l'etica dei singoli :roll: almeno secondo me. Io trovo profondamente immorale far morire qualcuno per fare e sete, chiunque sia e per qualunque motivo, e non vorrei una società dove questo tipo di morte fosse accettata dal suo ordinamento; capisco che per molti non sia così, e visto che siamo in democrazia posso solo dire che si applichi la volontà dei più, poi io nella mia scelta applicherò lcmq e miei convinzioni.
Ultima cosa, l'autodeterminazione e il liberismo qui c'entrano un pò pochino almeno da un punto di vista politico, visto che essere liberali non significa essere anarchici o no :??
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#236
... no no ... non sono frasi ad effetto ... diciamo che sarebbe il caso, così come già accaduto in altri civili e democratic paesi in Nord Europa, che anche qui da noi si aprisse una civile e democratica discussione riguardo la sacralità della vita da un lato .... ed il diritto che alcuni considerano più che legittimo di poter avere una morte dignitosa in tutte quelle situazioni di "terminalità irreversibile". Poi non vedo perchè .. su di un tema di questo genere non si possa lasciar libero chiunque... trattandosi in definitiva della propria vita ... di poter prendere una posizione intima e privata secondo le proprie credenze e convinzioni. Una legge dovrebbe definire l'ambito nel quale ci si andrebbe a posizionare; dovrebbe definire le condizioni per le quali una determinata situazione possa esser definita terminale... da lì in poi... è il singolo individuo ... che così come si è fatto carico della propria esistenza ... può definire, in determinate situazioni estreme ed irreversibili, di porre fine alle proprie sofferenze ...

Tutto qui ...... se questa è anarchia......

#237
Kalimeroxxx ha scritto:che si applichi la volontà dei più, poi io nella mia scelta applicherò lcmq e miei convinzioni.
ma è proprio qui il punto, che OGNUNO abbia la libertà di applicare le proprie convinzioni...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#238
Kalimeroxxx ha scritto:in una società vanno fissate regole comuni a cui tutti si devono attenere, queste regole vanno scelte dalla maggioranza dei consociati, nel caso specifico i cittadini, o dei loro delegati, quindi tutti i cittadini potranno dire cosa vogliono e cosa no, poi sceglierà la maggiornza
Così funzione una SRL... una repubblica ed una democrazia funzionano diversamente, infatti è specifico compito di un governo democratico quello di proteggere e tutelare le minoranze, siano esse minoranze in base all'etnia, al credo religioso o, semplicemente, minoranze ideologiche.
come tu anzi voi siete liberi di dire che in certi casi volete sia riconosciuto il diritto di disporre della vostra morte io potrò dire che il diritto alla vita è un bene indisponibile
considero aberrante che qualcuno si attribuisca il diritto di decidere cosa sia giusto per tutti.
la chiesa ed il resto c'entrano pochino qui, esattamente quanto sono entrati nella formazione dei valori immodificabili alla base della nostra società e dei diritti e doveri dell'uomo.
La chiesa entra nel momento in cui crea, in modo funzionale al proprio tornaconto, una confusione sulla definizione dei "diritti e doveri della razza umana".
questi ultimi, infatti, sono principi etici laici, e non religiosi.

"non uccidere", "non rubare", eccetera NON sono concetti cristiani. sono codici morali etici laici, copiati dal Cristianesimo (o dalla religione in senso più lato).
Fino a quando sarà strumentale far credere che la repubblica italiana o addirittura l'Europa si fondano su princìpi "Cristiani", ci saranno sempre questi scontri, in quanto SAREBBE dovere di ogni stato laico intervenire e dire: "Non diciamo cazzate. Sono princìpi etici! Poi, se anche la vostra chiesa li riconosce e li approva, non può farci che piacere, ma da qui a dire che il èprincipio sia un principio Cristiano, c'è un oceano!!"... solo che è strumentale ad una specifica frangia politica fare in modo che la gente confonda questi aspetti, in modo da poter contare su un reciproco appoggio politico/economico tra stato e chiesa.

Io trovo profondamente immorale far morire qualcuno per fare e sete
io trovo immorale obbligare un corpo a vegetare all'infinito strappandolo alla propria dignità... chi ha ragione?
e visto che siamo in democrazia posso solo dire che si applichi la volontà dei più
Visto che siamo in democrazia, semmai, occorre tutelare qualsiasi forma di pensiero, non cancellare i pensieri delle minoranze affinchè tutti si identifichino con la maggioranza!
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#239
scusa cyber ma visto che ci conosciamo da tanto posso dirtelo senza paura che tu ti offenda, ma ho trovato il tuo commento in molte parti un pò offensivo , in altre non fondato ( la democrazia tutela le minoranza ma si fonda su un principio di maggioranza, altrimenti non è democrazia ma anarchia) in altre ancora totalmente non in relazione con quello che ho detto io...
io non ho detto che ho ragione, ho detto che il punto va affrontato, discusso e deciso nelle linee generali, non sono persona da attribuire alle mie idee una verità assoluta e lo sai..
per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, ed i valori europei o italiani, se vuoi un excursus storico si può anche fare da costantino in poi, ma credo interesserebbe solo me e te, meglio farlo a voce al prossimo incontro :wink:
e poi laciatelo dire è troppo facile confondere le carte trasformando un problema etico in un problema religioso o di interferenza religiosa, il mio credo qui non è chiamato in causa direttamente, ma solo come fatto privato che influenza la mia visione del mondo, ma non viene da me posto a condizione delle scelte di questo paese, poi se sei convinto che la democrazia significhi permettere a tutti di fare ciò che credono meglio senza fondare dei principi etici allora hai un'idea mooooooooooooolto personale dello stato
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#240
Ciao kali. :)
Il principio secondo il quale se ne deve discutere e poi sarà la maggioranza a votare ed approvare una eventuale legge non penso che sia messo in discussione da cyber. ;)
Quello che non capisco, dal tuo discorso, è se pensi che la maggioranza debba imporre a tutti una posizione del tipo "non togliamo l'alimentazione ad alcuno ora e sempre", piuttosto che il contrario, oppure se , come per l'aborto, propendi per una posizione meno dogmatica. Cioè: "là dove non possiamo arrivare con la legge ci pensino i famigliari più prossimi in accordo con i medici".

Per quanto riguarda l'interferenza della Chiesa Cattolica, credo in effetti che il discorso possa essere messo in secondo piano.
Però ammetto che le sue continue ingerenze, in Italia, sono fastidiose e alquanto sospette. In altri paesi gli esponenti della stessa chiesa sono più cauti e rispettosi nell'esporsi. Ma forse ci sono meno interessi e intreccci politici in gioco o, semplicemente, sono più "lontani" da Roma. Per la serie occhio non vede, cuore non duole. ;)