ALLISON ha scritto:ah bè allora alzo le mani...possiamo tranquillamente tornare con la testa sotto la sabbia....io penso che il made in italy non sia solo una denominazione fine a se stessa ma una artigianalità che va dall'idea alla progettazione e alla realizzazione del prodotto finito in italia con tutto ciò che ne consegue per l'economia e per i consumatori
poi ognuno può vederla come crede..
Alli guarda che non hai torto... la tua idea di made in Italy è del tutto sana e "integralista" anzi io ci farei la firma per avere un prodotto così, che sia sul nostro mercato e possa essere il nostro orgoglio quando lo esportiamo.
Sono stati i tanti anni di lavoro duro, efficiente e creativo che hanno fatto del *made in italy* un vanto ed una credibilità internazionale.
Oggi come oggi, un prodotto TUTTO italiano (intendo creatività, materia prima E manodopera) già a prezzo di costo potrebbe non essere competitivo su un certo tipo di mercato. Ovvero non troverebbe acquirenti, o solo quelli interessati alla *qualità*. Come hanno nicche di mercato piccole i prodotti tutti *bio* da filiere agricole certificate.
Sono sicura che in italia ci sono tante piccole-medie imprese che lavorano con lo spirito ed i prezzi che dici tu.
Quando parliamo di grandi firme, l'ordine di grandezza si sposta sulla multinazionale, su volumi di produzione più grandi, e su canali di marketing/vendita del tutto diversi.
Diventa difficile fare un paragone come intendi tu, tutto qui