intanto per attirare i forummisti milanesi forse forse andrebbe cambiato il titolo del 3D
un'amica mi racconta che non è organizzata benissimo: senza molte didascalie esplicative, se non si ha una cultura specifica è meglio aggregarsi ad una visita guidata o prendere l'audioguida.
detto questo: io sarei nel bel mezzo del guado chiamato trasloco, però se la cosa si concretizza potrei aggregarmi e pure portare il moroso...
#17
intanto il mattino saro' impegnato .... torno per pranzo e quindi potrei essere a Milano in tada serata ..... oppure se volete proposte alternative passate da me con i sacchi a pelo che qualcosa si organizzaannsca ha scritto:dunque dunque ... ovviamente il tuo programma alternativo è troppooooooooo + interessante di una barbosa mostra insieme a delle anziane signore, quindi io non avrei dubbi su cosa scegliere ... detto questo, ci stiamo organizzando per venire sabato 21 e .... forse forse per fermarci una notte, se riusciamo a trovare una sistemazione (anzi se hai qualcosa da proporre, saremo ben liete di vagliare la tue proposte )fabiop68 ha scritto:e quindi????? che fate?????
il 21 da me farebbero il secondo special spinning event con le pedalate di primavera associata al dopo spinning in discoteca
il dubbio e' forte .... vedere una noiosa mostra insieme a delle anziane signore oppure ........
che mi dite?
#18
Credo che il tutto sarà definito inizio prox settimana.fabiop68 ha scritto:intanto il mattino saro' impegnato .... torno per pranzo e quindi potrei essere a Milano in tada serata ..... oppure se volete proposte alternative passate da me con i sacchi a pelo che qualcosa si organizzaannsca ha scritto:dunque dunque ... ovviamente il tuo programma alternativo è troppooooooooo + interessante di una barbosa mostra insieme a delle anziane signore, quindi io non avrei dubbi su cosa scegliere ... detto questo, ci stiamo organizzando per venire sabato 21 e .... forse forse per fermarci una notte, se riusciamo a trovare una sistemazione (anzi se hai qualcosa da proporre, saremo ben liete di vagliare la tue proposte )fabiop68 ha scritto:e quindi????? che fate?????
il 21 da me farebbero il secondo special spinning event con le pedalate di primavera associata al dopo spinning in discoteca
il dubbio e' forte .... vedere una noiosa mostra insieme a delle anziane signore oppure ........
che mi dite?
Quando saprò anche io se far tutto in giornata o aggregarmi alle amiche di SI e RM.
Ovviamente per le mostre d'arte o si è veramente appassionati oppure ci si può scocciare alquanto
Però... pensavo a MI ci sono anche belle serate" Blue Note" se piacesse il jazz? .
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo
#19
altre idee interessanti come queste?????DIERRE ha scritto:Credo che il tutto sarà definito inizio prox settimana.fabiop68 ha scritto:intanto il mattino saro' impegnato .... torno per pranzo e quindi potrei essere a Milano in tada serata ..... oppure se volete proposte alternative passate da me con i sacchi a pelo che qualcosa si organizzaannsca ha scritto: dunque dunque ... ovviamente il tuo programma alternativo è troppooooooooo + interessante di una barbosa mostra insieme a delle anziane signore, quindi io non avrei dubbi su cosa scegliere ... detto questo, ci stiamo organizzando per venire sabato 21 e .... forse forse per fermarci una notte, se riusciamo a trovare una sistemazione (anzi se hai qualcosa da proporre, saremo ben liete di vagliare la tue proposte )
Quando saprò anche io se far tutto in giornata o aggregarmi alle amiche di SI e RM.
Ovviamente per le mostre d'arte o si è veramente appassionati oppure ci si può scocciare alquanto
Però... pensavo a MI ci sono anche belle serate" Blue Note" se piacesse il jazz? .
Tipo ... concorso di poesia, suicidio, mazzate sulle balllllleeee, etc. etc. etc.
#20
A noi le vie a luci rosse non interessanofabiop68 ha scritto:altre idee interessanti come queste?????DIERRE ha scritto:Credo che il tutto sarà definito inizio prox settimana.fabiop68 ha scritto: intanto il mattino saro' impegnato .... torno per pranzo e quindi potrei essere a Milano in tada serata ..... oppure se volete proposte alternative passate da me con i sacchi a pelo che qualcosa si organizza
Quando saprò anche io se far tutto in giornata o aggregarmi alle amiche di SI e RM.
Ovviamente per le mostre d'arte o si è veramente appassionati oppure ci si può scocciare alquanto
Però... pensavo a MI ci sono anche belle serate" Blue Note" se piacesse il jazz? .
Tipo ... concorso di poesia, suicidio, mazzate sulle balllllleeee, etc. etc. etc.
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo
#21
vai pure a raccontarlo a qualcun altroDIERRE ha scritto:A noi le vie a luci rosse non interessanofabiop68 ha scritto:altre idee interessanti come queste?????DIERRE ha scritto: Credo che il tutto sarà definito inizio prox settimana.
Quando saprò anche io se far tutto in giornata o aggregarmi alle amiche di SI e RM.
Ovviamente per le mostre d'arte o si è veramente appassionati oppure ci si può scocciare alquanto
Però... pensavo a MI ci sono anche belle serate" Blue Note" se piacesse il jazz? .
Tipo ... concorso di poesia, suicidio, mazzate sulle balllllleeee, etc. etc. etc.
#22
ah nooooo ?!?!DIERRE ha scritto: A noi le vie a luci rosse non interessano
Fabio, invece di criticare e basta perchè non cerchi di essere propositivo ? noi andiamo per la mostra di Magritte, ma se ci fermassimo, avremmo tutta la serata (per non dire la notte ) davanti : IDEEEEEEE ????????
e mò voglio proprio vedere che ti inventi per essere all'altezza della situatiiiiiiooooonnnnn
#23
perchè non chiedi a qualche milanese???annsca ha scritto:ah nooooo ?!?!DIERRE ha scritto: A noi le vie a luci rosse non interessano
Fabio, invece di criticare e basta perchè non cerchi di essere propositivo ? noi andiamo per la mostra di Magritte, ma se ci fermassimo, avremmo tutta la serata (per non dire la notte ) davanti : IDEEEEEEE ????????
e mò voglio proprio vedere che ti inventi per essere all'altezza della situatiiiiiiooooonnnnn
io che ne so .. a parte qualche locale sui navigli (di cui non ricordo nemmeno il nome) poi non so un cavolo .......
se fate una colletta vi affitto un centocelle o come cavolo si chiamano
#28
Rientrata da poco ... non posso non ammettere che il viaggio sia stato lunghetto come pure la coda che abbiamo fatto per riuscire ad entrare (ca. 1.40 h ), ma a mio parere la mostra li valeva entrambi . Alcuni dei quadri esposti sono realmente "poetici".
E il bellissimo Impero delle luci
"Nell'Impero delle luci ho rappresentato due idee diverse, vale a dire un paesaggio notturno e un cielo come lo vediamo di giorno. Il paesaggio fa pensare alla notte e il cielo al giorno. Trovo che questa contemporaneità di giorno e di notte abbia la forza di sorprendere e di incantare. Chiamo questa forza poesia". Così René Magritte, il surrealista belga più ambiguo ed enigmatico delle avanguardie del Novecento, rivela l'intima essenza di uno dei suoi portentosi capolavori, icona di un'estetica visionaria e contorta, tutta giocata sulla raffinata abilità nel manipolare le immagini della natura. E l'Impero delle luci (L'Empire des Lumières), scena esageratamente realistica - quasi con vezzo fiammingo per la precisione dei dettagli - si rivela spiazzante per la combinazione di un luogo notturno sotto un cielo chiaro da giorno, dove giorno e notte appaiono contemporaneamente, innescando una reazione a catena di sorpresa e incanto, il tutto scortato da un titolo che contribuisce ad alimentare lo shock della visione.
Qui il video della mostra
http://www.youtube.com/watch?v=AAMZu97uHus
Un grazie speciale alla mia compagna di visita (ormai stiamo diventando una squadra "rodata" ): malgrado tutto, ce l'abbiamo fatta !
E il bellissimo Impero delle luci
"Nell'Impero delle luci ho rappresentato due idee diverse, vale a dire un paesaggio notturno e un cielo come lo vediamo di giorno. Il paesaggio fa pensare alla notte e il cielo al giorno. Trovo che questa contemporaneità di giorno e di notte abbia la forza di sorprendere e di incantare. Chiamo questa forza poesia". Così René Magritte, il surrealista belga più ambiguo ed enigmatico delle avanguardie del Novecento, rivela l'intima essenza di uno dei suoi portentosi capolavori, icona di un'estetica visionaria e contorta, tutta giocata sulla raffinata abilità nel manipolare le immagini della natura. E l'Impero delle luci (L'Empire des Lumières), scena esageratamente realistica - quasi con vezzo fiammingo per la precisione dei dettagli - si rivela spiazzante per la combinazione di un luogo notturno sotto un cielo chiaro da giorno, dove giorno e notte appaiono contemporaneamente, innescando una reazione a catena di sorpresa e incanto, il tutto scortato da un titolo che contribuisce ad alimentare lo shock della visione.
Qui il video della mostra
http://www.youtube.com/watch?v=AAMZu97uHus
Un grazie speciale alla mia compagna di visita (ormai stiamo diventando una squadra "rodata" ): malgrado tutto, ce l'abbiamo fatta !
#29
Grazie mille per il reportage
Non avendo potuto partecipare...e sapete le mie complicazioni ho gradito molto la relazione.
Oggi sono di frettissima e sono telegrafica
Non avendo potuto partecipare...e sapete le mie complicazioni ho gradito molto la relazione.
Oggi sono di frettissima e sono telegrafica
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo
#30
Splendido questo dipinto, anche dal punto di vista tecnico, l'artista reinterpretava temi naturalistici con perizia virtuosistica come quella forse dei suoi predecessori, i maestri fiamminghi del rinascimento.
Incredibile poi come l'artista belga abbia potuto viaggiare con la fantasia in tutti questi anni restando chiuso nel salotto buono della sua casa di Bruxelles. Poco si allontanò dalla sua residenza a parte i soggiorni trascorsi nella campagna parigina e poi nel Midi sopratutto a Carcassonne, durante la guerra. E' il caso di dire che Magritte è stato veramente un surrealista, meglio e più di tanti.
L'amore per l'ignoto per il belga equivale all'amore per la banalità: conoscere significa scoprire la banale conoscenza, agire significa cercare la banalità dei sentimenti e delle sensazioni. Tutto all'apparenza complesso in realtà è all'apparenza molto semplice: Magritte è perciò figurativamente semplice, tutt'altro che banale, anzi, concettualmente complesso. Il rapporto fra il titolo e il quadro è la poesia nel belga, e potenzia lo spaesamento surrealistico.
In lui i contrasti sono paradossi, e le immagini rimandano a camere nascoste nel cervello: spesso fa apparire mura, scatole, spesso sipari, spesso pareti; sono spazi delimitati, spazi che contengono memoria, spazi chiusi che contemplano l'infinito. Magritte è il vero artista surrealista secondo l'accezione di André Breton: con delle immagini 'normali' allude al linguaggio misterioso e simbolico dei sogni, che la pattuglia indagava per via traverse allora, anche attraverso la lettura di Freud. Colpito dalle immagini spaesanti il poeta scrisse di luiI miei occhi hanno visto il pensiero per la prima volta..
Chiuso nel salone di casa, le saboteur tranquille come era apostrofato da critica e colleghi, nemmeno possedeva uno studio al pari dei grandi artisti che frequentava; dopo il lavoro di pittura che eseguiva come appunto un lavoro di un impiegato qualunque durante un orario preciso della giornata, quando alla sera 'staccava', chiudeva la cassetta degli olii e riponeva cavalletto e pennelli nell' armoire.
Madame Magritte voleva tornasse tutto in ordine come lei voleva fosse.
Tutta la sua produzione si fonda su una semplice convinzione: ciò che è nascosto e difficile da raggiungere (con gli occhi, con la mente, con la sensibilità del cuore) è molto più emozionante e perciò degno di maggiore interesse di ciò che è manifesto. La natura poi è onnipresente perchè rappresenta lo strumento privilegiato per interrogarsi sul mistero delle cose. Agendo sulla natura si diverte a giocare con il conosciuto e l'ignoto, con l'evidente e il segreto, con il buon senso e il non senso, ribaltando il convenzionale nell'enigma.
Insomma, una vera rivoluzione surrealista, attuata tutta una vita dalla sua stanza.
Incredibile poi come l'artista belga abbia potuto viaggiare con la fantasia in tutti questi anni restando chiuso nel salotto buono della sua casa di Bruxelles. Poco si allontanò dalla sua residenza a parte i soggiorni trascorsi nella campagna parigina e poi nel Midi sopratutto a Carcassonne, durante la guerra. E' il caso di dire che Magritte è stato veramente un surrealista, meglio e più di tanti.
L'amore per l'ignoto per il belga equivale all'amore per la banalità: conoscere significa scoprire la banale conoscenza, agire significa cercare la banalità dei sentimenti e delle sensazioni. Tutto all'apparenza complesso in realtà è all'apparenza molto semplice: Magritte è perciò figurativamente semplice, tutt'altro che banale, anzi, concettualmente complesso. Il rapporto fra il titolo e il quadro è la poesia nel belga, e potenzia lo spaesamento surrealistico.
In lui i contrasti sono paradossi, e le immagini rimandano a camere nascoste nel cervello: spesso fa apparire mura, scatole, spesso sipari, spesso pareti; sono spazi delimitati, spazi che contengono memoria, spazi chiusi che contemplano l'infinito. Magritte è il vero artista surrealista secondo l'accezione di André Breton: con delle immagini 'normali' allude al linguaggio misterioso e simbolico dei sogni, che la pattuglia indagava per via traverse allora, anche attraverso la lettura di Freud. Colpito dalle immagini spaesanti il poeta scrisse di luiI miei occhi hanno visto il pensiero per la prima volta..
Chiuso nel salone di casa, le saboteur tranquille come era apostrofato da critica e colleghi, nemmeno possedeva uno studio al pari dei grandi artisti che frequentava; dopo il lavoro di pittura che eseguiva come appunto un lavoro di un impiegato qualunque durante un orario preciso della giornata, quando alla sera 'staccava', chiudeva la cassetta degli olii e riponeva cavalletto e pennelli nell' armoire.
Madame Magritte voleva tornasse tutto in ordine come lei voleva fosse.
Tutta la sua produzione si fonda su una semplice convinzione: ciò che è nascosto e difficile da raggiungere (con gli occhi, con la mente, con la sensibilità del cuore) è molto più emozionante e perciò degno di maggiore interesse di ciò che è manifesto. La natura poi è onnipresente perchè rappresenta lo strumento privilegiato per interrogarsi sul mistero delle cose. Agendo sulla natura si diverte a giocare con il conosciuto e l'ignoto, con l'evidente e il segreto, con il buon senso e il non senso, ribaltando il convenzionale nell'enigma.
Insomma, una vera rivoluzione surrealista, attuata tutta una vita dalla sua stanza.
Ultima modifica di lot il 30/03/09 10:10, modificato 4 volte in totale.