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condensazione e radiatori

#1
nel capitolato della mia ristrutturazione, "erroneamente" hanno inserito una caldaia a condensazione

la casa ha i muri spessi, da 50 e il posizionamento per via delle dimensioni dei locali deve essere sotto le finestre

quando ho chiesto della caldaia a condensazione, indipendentemente dal fatto che sia finita in capitolato per errore oppure no, mi è stato spiegato che ci sarebbe un primo problema che è dato dal fatto che con la condensazione si devono scaricare i vapori in uno scarico... vicino ci sarebbe il lavandino della cucina e scarico lavastoviglie

a parte questo primo problema tecnico mi è anche stato spiegato che servirebbero più elementi e che portando ad una temperatura d'esercizio di circa 60 gradi la caldaia si perderebbero tutti i vantaggi, o quasi

e si tradurrebbe in un risparmio pressochè nullo

è vero?

#4
da quanto capito conviene comunque perchè è anche verò che con le sonde la caldaia non esercita sempre alla massima temperatura

come in primavera e sfrutta quindi la condensazione

#5
Questo manuale è piuttosto tecnico, anche un po' difficile, però c'è un punto che tratta proprio dell'argomento in questione, sembra in effetti che con temperatura dell'acqua "di ritorno" sopra i 57° il rendimento si equipara a quello di una caldaia normale.
Però i prezzi delle caldaie a condensazione si sono abbassati, se non c'è molta differenza di prezzo penso convenga lo stesso, eventualmente si potrebbe abbassare la temperatura dell'acqua e aumentare il tempo di funzionamento...
comunque argomento interessante, vediamo se ci sono altri pareri...

http://www.viessmann.it/etc/medialib/in ... .10.07.pdf

#6
una caldaia a condensazione che non condensa è come una Ferrari che va a 50Km/h, non risparmi nulla rispetto una tradizionale proprio perchè se funziona ad alte temperature non condensa e non recupera calore.
Lo scarico di condensazione è necessario, anche se sarà minimo dato che se girera ad alta temperatura di scarico di condensazione ci sarà quasi nullo.

#7
da quanto letto in giro non è così... nel senso che se è vero che in inverno la mandi a palla per scaldare quando fuori fa freddo freddo (4 mesi l'anno) negli altri mesi in cui la temperatura esterna è più alta o la usi solo per l'acqua calda la temperatura dell'acqua viene tenuta più bassa

facendo una media si dovrebbe risparmiare un 12/15%

ho trovato anche post di chi l'ha montata su impianti con radiatori e conferma il risparmio

#8
al404 ha scritto:da quanto letto in giro non è così... nel senso che se è vero che in inverno la mandi a palla per scaldare quando fuori fa freddo freddo (4 mesi l'anno) negli altri mesi in cui la temperatura esterna è più alta o la usi solo per l'acqua calda la temperatura dell'acqua viene tenuta più bassa

facendo una media si dovrebbe risparmiare un 12/15%

ho trovato anche post di chi l'ha montata su impianti con radiatori e conferma il risparmio
A parte che negli altri mesi dell'anno il costo del consumo è 1 decimo in quanto il riscaldamento non serve o serve pochissimo e scalda solo l'acqua sanitaria.
Percui risparmi il 15% di 1 decimo del consumo invernale...
Poi se l'impianto radiante non è predisposto per la bassa temperatura (superficie radiante maggiore) in pratica non scalda senti solo i termosifoni tiepidi.
Senza contare che l'acqua sanitaria è ad alta temperatura percui non condensa ma va ad alta temperatura.

#9
Un risparmio del 15% si ottiene solo con le migliori condizioni di condensazione, (cioè a bassa temperatura e per lungo tempo), questo da una prova pratica fatta da una nota rivista

la "condensazione" non è una cosa immediata, la si ottiene dopo un certo tempo di funzionamento della caldaia (mi sembra di ricordare 20/30 minuti), per questo motivo e per il fatto della temperatura alta, in funzionamento acqua sanitaria praticamente non si ha condensazione, salvo il caso in cui la caldaia non stia già lavorando in condensazione per il riscaldamento; l'acqua che circola nello scambiatore è sempre più alta come temperatura di quella che esce dai rubinetti