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#16
mamam23 ha scritto:
da poco è morta una mia carissima amica, io mi ritrovo spesso a pensare a lei e a chi ha lasciato, un bimbo piccolo e un marito innamorato.....mi si spezza il cuore a pensare alla tragedia che stanno vivendo, sto male io, figuriamoci lui....io spero per lui che la vita gli riservi delle belle sorprese..... pensate sia possibile trovare un'altra persona dopo che si è tanto amato qualcuno?

scusate la pesantezza dell'argomento :oops:


Prova a vederla dall'ottica del bambino.....
L'amarezza della bassa qualità permane a lungo dopo aver dimenticato la dolcezza del basso prezzo.

#17
Io credo che sia giusto sperare che lui trovi al piu' presto una donna in grado di accompagnarlo per gli anni che verranno, e questo non e' certo una mancanza di rispetto al ricordo della tua amica.

Se e quando accadra', se lei sara' in grado di dare di nuovo serenita' e gioia a lui e al suo bambino, in quanto amici non la vedrete come una "rivale" o una "intrusa"

Re: nuova vita si o no?

#18
Mercury ha scritto: Inoltre l'Italia è un paese cattolico, dove Il Marito dovrebbe essere l'unico compagno della vita fino all'eternità.
Merc, che io sappia per la chiesa un/a vedovo/a può risposarsi in tutta tranquillità... :roll:
Resta incredibile però la vicenda della povera madre della tua amica di scuola :roll:

Mamam a mio parere il marito della tua sfortunata amica ha tutto il diritto di rifarsi una vita e ridare una madre al picolo quando si sentirà pronto e, sopratutto, quando troverà la persona giusta :wink:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#19
Vedendola da un punto di vista di crescita spirituale, credo sia maturo e giusto rifarsi una vita.
Vivere il presente e' molto importante sotto molti punti di vista: aiuta la consapevolezza di se stessi, permette di collocare l'esistenza nella giusta prospettiva, ci rende persone mature, equilibrate centrate.
Proiettare la mente in cio' che non-e' distorce l'esistenza e ci impedisce di evolvere come esseri viventi.

Cosi come e' inutile stare in pena per il futuro, cosi non ha senso crogiolarsi nel ricordo, oltretutto distorto dai nostri filtri mentali. Solo il presente esiste, vivere in cio' che non-e' porta a una non-esistenza.

Per questo credo che sia giusto vivere il dolore della perdita sino in fondo, finche' non riusciamo a superare il nostro "egoismo" (soffriamo per noi stessi, quando veniamo lasciati soli e non per chi non e' piu' con noi, il quale non sta soffrendo) e a trovare il coraggio di vivere di nuovo.
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#20
argomento doloroso, questo, anche per me visto che qualche hanno fa è accaduta una vicenda analoga ad un ns. parente-amico. E' stato straziante per noi amici e posso solo immaginare cosa deve provare chi resta : a distanza di qualche anno, la perdita non è stata ancora superata e vediamo il ns. amico ancora senza pace . E allora sì, penso che sia giusto rifarsi una vita, dopo...dopo quanto dipende da ognuno di noi, non credo che ci sia un termine giusto in assoluto.

Se invece devo provare a pensare a cosa farei io, se ....mmmhhhh, non ci riesco: qualche tempo fa, facevo una riflessione strana: ormai sono + anni che sto con il mio compagno del nr. di anni trascorsi da sola... pensare che possa finire, in modo così definitivo :? :( e senza alcuna possibilità...pensare che le cose che non si sono dette/fatte per mille stupidi motivi non si potranno + recuperare ....

maman, il marito della tua amica vivrà tutto questo e anche molto di peggio, darsi/dargli un'opportunità per il futuro credo che sia un atto d'amore per lui e per lei che non c'è più
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Re: nuova vita si o no?

#21
bubu ha scritto:
Mercury ha scritto: Inoltre l'Italia è un paese cattolico, dove Il Marito dovrebbe essere l'unico compagno della vita fino all'eternità.
Merc, che io sappia per la chiesa un/a vedovo/a può risposarsi in tutta tranquillità... :roll:
Resta incredibile però la vicenda della povera madre della tua amica di scuola :roll:
sorry, mi sono espressa male e colgo l'occasione di rispondere a te e a Sharilla... :)
E' verissimo che si possano risposare, anzi!
Non più tardi di 60 anni fa, causa anche la guerra o le morti per parto, le vedovanze in età giovane erano meno occasionali di oggi, come pure i vedovi che si risposavano. Sottolineo i vedovi, spesso rimasti con bimbi piccoli, perchè nel paese di mia mamma sono capitati più esempi di vedovi risposati con donne più giovani o "piacenti zitellone", piuttosto che di vedove risposate.
Le donne che dopo anni di lutto cercavano di rifarsi una vita, finivano invece per diventare oggetto di pettegolezzo e non avevano altrettanta fortuna.

Quando scrivo "Il Marito dovrebbe essere l'unico compagno della vita fino all'eternità" parto purtroppo da uno specifico punto di vista, prendendo in considerazione sia la perdita legata alla morte sia casi di separazione... che in molte famiglie e realtà -alla faccia della parità e del progresso- sono ancora viste come marchio di vergogna per una donna :roll: :(
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#22
Federinik ha scritto:Vedendola da un punto di vista di crescita spirituale, credo sia maturo e giusto rifarsi una vita.
Vivere il presente e' molto importante sotto molti punti di vista: aiuta la consapevolezza di se stessi, permette di collocare l'esistenza nella giusta prospettiva, ci rende persone mature, equilibrate centrate.


Per questo credo che sia giusto vivere il dolore della perdita sino in fondo, finche' non riusciamo a superare il nostro "egoismo" (soffriamo per noi stessi, quando veniamo lasciati soli e non per chi non e' piu' con noi, il quale non sta soffrendo) e a trovare il coraggio di vivere di nuovo.
Fede, hai scritto quello che ho pensato ma che non sono riuscita a dire...

#23
Figlia di amici


Loro....vincini di casa sui 25 anni
fidanzati dalle elementari
gita in moto, frontale con auto che ha tentato un sorpasso sconsiderato.
Lui al creatore, lei 3 mesi d'ospedale.
Nel corso degli ultimi 5 anni si sono avvicinati a lei diversi pretendenti, tutti allontanati.
Perchè? Non so, forse non hanno retto il confronto oppure non hanno trovato il tasto giusto.
I genitori sono molto preoccupati per il suo futuro, vorrebbero vederla con una nuova persona per dimenticare il dolore provato.
Credo sia difficile sia per chi resta sia per chi si ritrova con una persona che ha avuto un lutto.

Guggenheim
"Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutta un equilibrio sopra la follia...”.

#24
Tanto tempo fa mi divertivo ogni tanto a farmi leggere la mano, fondi di caffè ecc..., una volta mi dissero che sarei morta prima di mio marito.
Se succedesse vorrei tanto che mio marito riuscisse a trovare una compagna, che non sarà una mia sostituta, ma il pensiero di anni passati in solitudine e tristezza mi angoscia.
Spero che il tuo amico possa trovare una nuova compagna, questo non toglierà importanza e valore all'amore che provava per la moglie.
L'importante è che i famigliari della moglie siano persone forte e intelligenti, siano capaci di star vicino a lui e ai bambini e siano i primi ad accettare, anche con dolore, che la vita continua e accettare una nuova storia anche per amore dei loro nipoti.
Lunga vita a tutti :D .......
Fede
FEDE65

#25
gugghe, fede, annsca grazie per avermi riportato la vostra esperienza, forse a voi amici del forum chiedevo soprattutto questo.... no, non è facile superare un lutto del genere, ma non è facile neanche per me che ero una sua amica... :(
grazie anche agli altri che mi hanno dato un parere. chiaramente non mi interessava sapere cosa può pensre la gente di chi prova a ricominciare a vivere dopo una cosa del genere (ci vuole del coraggio a pensare male!!!), ma vovlevo avere delle vostre esperienze in merito, io mi auguro che il mio amico riesca un girono a superare tanto dolore, lo vorrei davvero e credo che ce la farà indipendentemente dal fatto che riesca o meno ad incontrare qulcuno, è una persona forte e coraggiosa, davvero in gamba (come la mia amica!) :D

#26
Mille auguri al tuo amico, che dopo la fase di disperazione trovi una sua forza di reazione .Davvero :wink: , il bambino che ha sarebbe anche la gioia di chi mamma non é.

Mi spiace dirlo, io nella mente ho due casi opposti invece :?
Un' amica :? che perse il fidanzato per incidente in moto quando già avevano progetti di vita assieme. Non ne parlava, ma so che per anni teneva la sua foto sotto al cuscino, poi non ha più incontrato forse quello giusto ed ora vive serenamente senza un compagno.

Mia sorella maggiore :? , oramai son passati 7 anni dalla scomparsa del marito, ma i figli, i loro problemi e quelli del quotidiano non la fanno interessare ad una vita sua. Rispetto la sua scelta anche se, me ne dispiaccio.
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo

#27
loremir77 ha scritto:la domanda di mamam comunque per come l'ho intesa io.. non è cosa noi faremmo nel caso.. (...)

ma cosa penseremmo di una persona che si rifà una vita dopo un lutto. :?
sinceramente spero tanto che quello che penseremmo di un altro sia la stessa cosa che faremmo noi (o al massimo verso gli altri essere più di larghe vedute).

io non ci voglio manco pensare, intesa come cosa che possa accadere a me.

però trovo giusto che una persona si rifaccia una vita.

detto questo, see ci sono di mezzo dei figli, spero che la persona che ci si mette accanto sia una bella persona. sembra una stupidaggine, però ho visto diversi uomini rifarsi una vita con una donna... diciamo... magri bella ma con cervello zero.

quello sì, mi da fastidio, perchè si tratta sempre di una persona che "entra in casa", anche se i figli sono grandi.

e poi, diciamocelo, riafarsi una vita ad una certa età vale a dire anche avere una persona su cui contare in vecchiaia. cosa che a giudicare da certi tipi... :roll:

#28
DIERRE ha scritto: Mi spiace dirlo, io nella mente ho due casi opposti invece :?
Un' amica :? che perse il fidanzato per incidente in moto quando già avevano progetti di vita assieme. Non ne parlava, ma so che per anni teneva la sua foto sotto al cuscino, poi non ha più incontrato forse quello giusto ed ora vive serenamente senza un compagno.

Mia sorella maggiore :? , oramai son passati 7 anni dalla scomparsa del marito, ma i figli, i loro problemi e quelli del quotidiano non la fanno interessare ad una vita sua. Rispetto la sua scelta anche se, me ne dispiaccio.
ma infatti dierre il problema non è solo avere la forza e il coraggio di ricominciare un'altra storia, bisogna vedere se riesci ad incontrare un'altra persona che ti fa innamorare, da come parlano tutti sembra facile ma io non credo che lo sia. Per lo meno per me non sarebbe facile trovare un'altro di cui innamorarmi ne sono certa, poi mai dire mai, ovvio! :wink:

Per inciso poi vorrei dire che anche a me non piace pensare che possa accadere qualcosa di così brutto, ma purtroppo la vita mi ha insegnato che bisogna sempre tenere in considerazione qualunque evenienza, e poi pensare che non siamo immortali mi ricorda che bisogna vivere ogni attimo senza dare mai nulla per scontato :D

#29
Io sono la testimonianza vivente che ci si può rifare una vita dopo un tremendo lutto, ed essere nuovamente innamorati e felici.
Mia madre è rimasta vedova a 32 anni, con 3 figli piccoli (correva l'anno 1974). Dopo 3 anni di dolore e duro lavoro per riuscire a tenersi il lavoro (e quindi l'autonomia economica) ed allevare al meglio i figli, si è innamorata nuovamente incontrando quello che sarebbe diventato mio padre. Nel 1977 si sono sposati e due anni dopo sono nata io :D
Da allora i miei fratelli (chiamarli fratellastri proprio non ci riesco) sono i miei migliori amici, nonostante la diversità di età, ed i miei genitori stanno tranquillamente e serenamente invecchiando insieme!
Album matrimonio:
http://album.alfemminile.com/album/sashasposa
PW: in MP

#30
guggenheim ha scritto:Perchè? Non so, forse non hanno retto il confronto oppure non hanno trovato il tasto giusto.
Un problema molto presente, in questi casi, è che si tende a "idealizzare" il coniuge defunto...

Non solo, quindi, vivere di ricordi... ma anche di ricordi finti, imbellettati dal tempo, purificati dalla memoria.

Poi, ovviamente, nessuno sarà mai paragonabile all'uomo/donna divinizzato dal nostro ricordo....

EDIT:
aggiungo, in risposta a chi diceva che i figli "hanno bisogno di una nuiova mamma", che questo secondo me è sbagliato.
La nuova compagna del babbo NON è e non sarà mai la "mamma". Anzi, imporre ad un bambino piccolo di chiamare "mamma" un'altra donna, quando ancora ha il ricordo della sua vera madre, non aiuta certo a far accettare al bambino una nuova presenza femminile in casa.

Io penso che il rispetto dei propri figli debba venire prima del rispetto di se stessi.
è giustissimo pensare a rifarsi una vita, anzi, secondo me è proprio fuori discussione... Ma questo non deve essere "vissuto male" dai figli. I figli non devono, secondo me, vedere altre donne che entrano ed escono dalla camera del padre, altre donne che si permettono di imporre le loro preferenze, di litigare "proprio come faceva la mamma"... qui ci vuole una PROFONDA maturità da parte del padre, che deve far vivere ai figli questa sua "rinascita emotiva" nel modo più delicato possibile.
Inoltre, non è detto che tutti "guariscano" dalle ferite nello stesso tempo... magari, passati 5 anni, il padre avrà la forza di andare avanti, ma non necessariamente ce l'avranno anche i figli.
Credo che sia fondamentale vivere questi momenti insieme ai propri figli, con estrema sensibilità.
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe