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#16
Oddio, io a 36 anni pagherei oro per fare il tuo lavoro, visto che ne ho sempre avuto la passione e credo le doti :roll: , ma la vita mi ha portato a fare tutt'altro :evil:
Comunque quoto cyber...prima di una scelta drastica, meglio testare :wink:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#17
@dammi

ci ho pensato.

ma
1. l'ambiente di milano è ultra competitivo anche da questo punto di vista
2. lavoro per tre grandi onlus, una a livello internazionale. nonostante io condivida appieno i loro ideali, mi ritrovo a interloquire con loro solo per quanto riguarda interlinea e risoluzione di foto... e mi sembra ridicolo.... salvi i bimbi in africa e poi mi vieni a fare le pulci su un helvetica light o thin?
(immagino che a te possa interessare... ma io mi sento così i-nuuu-tileeeeh!)

#18
Ciao Boo :D sappiamo benissimo da dove entrambe arriviamo ;)
circa alla tua età anch'io ho cambiato percorso, ma per motivazioni differenti dalle tue, con quello che Dammi chiama "master di transizione". La mia idea era di specializzarmi ma restare nell'ambito creativo. Sono poi finita in un ambito diversissimo, dove solo occasionalmente faccio le pulci ai creativi (e quando vedo certi lavori fatti male mi viene l'orticaria!).
A 28 anni e con una disponibilità economica sufficiente si può fare, considera che un mio amico l'ha fatto 33 suonati per riprendere a studiare medicina :) Mi dicono che nel settore sanità c'è sempre richiesta di personale infermieristico e fisioterapico, forse proprio una laurea triennale in quest'ultimo ramo potrebbe fare al caso tuo: restare ferma 4-5 anni senza un lavoro e cercarne uno "nuovissimo" -cioè senza specifica esperienza pregressa- intorno ai trenta può essere difficile.
Quoto quindi le raccomandazioni di Chiaretta.

Quando sei più adulto e ricominci a studiare, ti accorgi che l'esperienza del lavoro ha un po' cambiato il tuo approccio allo studio. Sei meno "reverente" verso i docenti perchè meno distanti da te per età ed esperienze, sei più motivato ed istintivo nel fare domande. Da un lato è più facile, ma da un altro è più dura tornare a dedicarsi unicamente a libri ed esami, soprattutto se frequenti ed i tuoi compagni di corso hanno 8-10 anni meno di te. Sembrerà strano fare gruppo con loro, se mai ti capiteranno ancora lavori di gruppo ;)

Alle soglie dei 33 anche a me viene voglia di una seconda laurea. Più per "sete di sapere" che per desiderio di cambiare lavoro (benchè spesso mi venga!!).
In bocca al lupo ;)
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

Re: Ho bisogno di MOOOOOLTI consigli please!

#19
boo ha scritto:Allora.
Sono laureata con 110/110 in design della comunicazione.
Per intenderci: loghi, brochure, pubblicità, siti internet, competono tutti ammè.

Sono anche brava nel mio lavoro, ricevo complimenti da più parti oltre che dai miei datori.
Ti diro' un sacco di banalita' oppure cose gia' dette Boo :roll: pero' da utente posso garantirti che i siti internet fatti bene (come grafica ed accessibilita' delle informazioni) sono un valore aggiunto che pochi riescono a dare :wink:
per non parlare di pubblicita', cataloghi etc.

Questo per dire che il tuo lavoro non e' poco importante e penso ci sia lo spazio per fare un'attivita' in proprio .... magari con un socio :roll:
Tra l'altro avendo una disponibilita' economica iniziale .... e forse becchi anche qualche incentivo regionale per le donne imprenditrici 8)
E forse davvero dal 2010 si riparte :roll:

Te lo dico io che non lo farei mai :oops: :oops: :oops: cioe' non sarei portato per un'attivita' in proprio :(

Diverso sarebbe se non ti piace il tuo lavoro ..... ma questo lo puoi sapere solo tu nel tuo intimo .... a 18 anni si puo' scegliere male ma non si sceglie una cosa che non piace :wink:

Se poi per realizzarti anche dal punto di vista non professionale vuoi aderire ad associazioni di volontariato quello non puo' farti che onore :D

Re: Ho bisogno di MOOOOOLTI consigli please!

#20
Io invece il mettersi in proprio nel settore della comunicazione in questo momento è l'ultima cosa che consiglierei.
Non conosco la situazione di milano città ma qui in provincia ci sono più grafici che aziende e la crisi li sta falcidiando (sia grafici che aziende).


Ultimamente ho elaborato un'opinione un po' caustica sugli studi nel campo della comunicazione e mi vedo sempre più alla guida di un bed&breakfast :roll:

#21
Boo...io credo che a 28 sia un dovere verso se stessi almeno sondare altre strade... :wink:
io ho lavorato nel terzo settore deviando decisamente dagli studi che avevo fatto, non che si siano rivelati del tutto inutili, ma era un periodo
piuttosto naif e sperimentale, vitalissimo per altro.Dopo qualche anno di esperienze esaltanti da certi punti di vista ma totalizzanti (e magrissime dal punto di vista economico) sono tornata a fare il mio vecchio lavoro e
ad avere una mia vita "esterna" al lavoro :wink:
Forse avrei dovuto prendere in coniderazione l'idea di specializzarmi nel settore in cui lavoravo (cioe' riprendere gli studi) ma alla fine...
non riesco ad affermare di avere rimpianti 8)
http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8

Re: Ho bisogno di MOOOOOLTI consigli please!

#22
boo ha scritto:Allora.
Sono laureata con 110/110 in design della comunicazione.
Per intenderci: loghi, brochure, pubblicità, siti internet, competono tutti ammè.

Sono anche brava nel mio lavoro, ricevo complimenti da più parti oltre che dai miei datori.

Inoltre prendo un discreto stipendio – 1000 euro al mese, che di questi tempi buttali via!

Eppure.
Non mi piace quello che faccio. Dico spesso che sono laureta in carciofologia, non ciò proprio la passione, mi sembra di buttare via il mio tempo e le mie potenzialità nel fare du’ bojate di grafichine per questo o quell’altro prodotto (comunicazioni anche importanti a livello nazionale, parecchie ne avrete viste tutti di sicuro, ma ovviamente non entro in particolari.).

Mi rendo conto di aver scelto la facoltà per l’attrattiva che, a 18 anni, rappresentava la FACOLTÀ DEL DESIGN. E poi ho studiato anche benino, per carità.

Ma ora, a 28 anni, vorrei cambiare corso alla mia vita.
Vorrei fare quello che mi piace davvero, che ho davvero sentito dentro di me da quando ero bimbetta: educare. O aiutare gli altri.
Vorrei insomma ri-iscrivermi in università, ad una facoltà di medicina tipo logopedia o educazione psico-motoria dell’età infantile o qualcuna di queste cose che mi attirano anzichenò.

Economicamente non ci sarebbero grossi problemi, una mia adorata zia è morta di recente e come nei migliori romanzi ha lasciato una sostanziosa eredità.

Voi che fareste?
Lascereste la strada collaudata – dove peraltro vi state ricavando il vostro spazietto – per inseguire un ideale? A 28 anni? Si fa?

AIUTATEMI! CONSIGLIATEMI!!!!

Grazie...
Per ora ho letto solo questo e subito ti risponderei, lascia la strada collaudata....
Mio marito fino a 6 anni fa lavorava come informatico, a soli 23 anni aveva un contratto a tempo indeterminato come viceresponsabile dei sistemi informativi della Ponti (sottaceti), prendeva un bel pò di soldi ecc...
Però ad un certo punto ha capito che non era la sua strada, è caduto in depressione, tanto da doversi rivolgere ad uno specialista, e nel giro di pochi mesi ha maturato la decisione di diventare infermiere.
A giugno si è licenziato, a settembre ha fatto il test d'ingresso..da lì l'inizio della sua nuova vita.
Per me è stato davvero in gamba, non so se al suo posto sarei riuscita a fare lo stesso, x questo capisco benissimo i tuoi dubbi!
Credo che ora come ora, più cose si sanno fare meglio è, dobbiamo essere flessibili....

ora vado a leggere il resto
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Arrivo pupa

#23
boo ha scritto:nonostante io condivida appieno i loro ideali, mi ritrovo a interloquire con loro solo per quanto riguarda interlinea e risoluzione di foto... e mi sembra ridicolo.... salvi i bimbi in africa e poi mi vieni a fare le pulci su un helvetica light o thin?
(immagino che a te possa interessare... ma io mi sento così i-nuuu-tileeeeh!)
Boo, francamante penso che questo non sia il modo giusto di affrontare la questione...

è come se una piccolissima vite di un computer, guardando la meravigliosità di colcolo che il computer può produrre, pensasse "cavolo, questo comupter può fare delle cose meravigliosissime ed io non sono null'altro che una vitina insignificante"...

Bhè, molto probabilmente quella vitina insignificante tiene ferma una schedina di memoria da 1 micro-byte, che di per se non è nulla, ma unita ad un altro micro-byte, e poi a un altro ed a un altro, permettono all'intero computer di lavorare e produrre ciò che produce...

è lecito che la vitina sogni di poter diventare, un giorno, scheda madre? Certo che sì... tutti possiamo lottare per i nostri ideali, per diventare "vitine" migliori, e dobbiamo sforzarci al massimo delle nostre possibilità per riuscirci... ma mai rinnegare o sminuire l'importanza di ciò che facciamo.

Guarda, tu sai che lavoro faccio io... anch'io, una volta, ho pensato che "con tutto quello che succede nel mio ramo, forse mi occupo della parte in assoluto meno significativa e più inutile"... ma poi ti rendi conto che quella parte che ai tuoi occhi è inutile, in realtà serve a generare un profitto (o una conoscenza, o un'esperienza, o chessò io) che aiutano altri campi ad avere qualcosa di meglio, qualcosa di più, e quindi forse, senza il tuo lavoro non si potrebbe fare qualcosa che serve veramente...

Capisco che, arrivati ad un certo punto del proprio percorso interiore, si abbia voglia di "essere" il mondo, di esserne la sua sofferenza e di contribuire ad esserne la sua gioia... ma è sbagliato buttare alle ortiche tutto ciò che sei ora, perchè hai cambiato èpunto di vista.
Prendi questo nuovo punto di vista e consideralo un nuovo filtro attraverso cui guardare la tua condizione attuale, piuttosto che un "ground zero" da cui ripartire da capo.

Consiglio da amico, eh... non voglio dirti nulla! ;)
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#24
cyberjack ha scritto:
boo ha scritto:nonostante io condivida appieno i loro ideali, mi ritrovo a interloquire con loro solo per quanto riguarda interlinea e risoluzione di foto... e mi sembra ridicolo.... salvi i bimbi in africa e poi mi vieni a fare le pulci su un helvetica light o thin?
(immagino che a te possa interessare... ma io mi sento così i-nuuu-tileeeeh!)
Boo, francamante penso che questo non sia il modo giusto di affrontare la questione...
jack, tu hai pienamente ragione.
difatti ho riflettuto a lungo su questo punto.

ma poi ho capito che, semplicemente, A ME non me ne frega nulla... :roll:

ci ho provato.
ci ho creduto.
ma, ahimé, non riesco a cacciarmi fuori dalla testa che il mio è il regno dell'effimero.

e per carità, mi ci trovo anche bene in alcuni momenti, amante dell'estetica quale sono.

ma quando succede un terremoto in abruzzo, e io anziché partire volontaria sono bloccata a fare il magazine taldeitali, la desincronizzazione fra quello che mi SENTO di voler fare e quello che porto avanti per dieci ore al giorno è totale...
e guardo il computer con astio, perché proprio mi sembra che sto cincischiando sul nulla... (e si cincischia parecchio nel mondo della grafica... no la sfumatura più intensa... no l'interlinea di un punto in più... :roll: )

#25
Mi dispiace per la zia :(
Con l'eredità ti ha dato l'opportunità di rendere più facile alcune scelte, non perdere l'occasione :wink:
Quoto però tutti quelli che ti hanno dato il consiglio di fare qualche passo di scoperta prima di buttare tutto. Prova a andare meno in superficie nei vari settori di interesse prima di lanciarti :wink:
In bocca al lupo :D
PS: 28 anni? e pensi di essere troppo vecchia per cambiare :evil: :roll: :lol: Non è mai troppo tardi :wink:

#26
chiaretta ha scritto:e condoglianze per la zia, anche.
grazie!

anche la sua morte è stato uno dei motivi che mi ha fatto maggiormente riflettere.

aveva 72 anni, e per me era eterna.
aveva brillantemente superato due tumori, l'oncologo le aveva detto: non è di tumore che morirà!
aveva esami del sangue buoni, mai fumato, mai bevuto se non un po' di vino, mai preso la pillola, camminava tre quarti d'ora al giorno perché così le aveva detto il medico. aveva gli elettrocardiogrammi sempre buoni e il colesterolo basso.

sabato mattina telefona a mia cugina dicendole che ha un po' di pesantezza di stomaco, che per colazione si fa il tè anziché il latte.
sabato sera irrompono i vigili del fuoco in casa sua perché non rispondeva più al telefono.
era a terra ai piedi del letto, sul comodino la tazza di tè. infarto.

se ne è andata di infarto da un momento all'altro, la super-zia eterna.
e la cosa - la morte - mi ha terrorizzato. perché mi sembra che sto girando a vuoto, e temo che, se continuerò per questa strada, avrò la sensazione di girare a vuoto per i prossimi trent'anni.

io questo malessere nei confronti del mio lavoro ce l'ho da parecchio. sporadiche azioni di volontariato e di supporto a persone disagiate le ho già affrontate, ammetto in modo non continuativo.
sicuro non mollo il mio lavoro finché non ho passato il test d'ingresso, scoglio iniziale che rappresenterà anche lo spartiacque della scelta.

ma iniziavo sin d'ora a pormi la domanda.

in questi mesi, giustamente, il contatto più intenso con le realtà che potrei affrontare dopo può fare da ago della bilancia :D

(che dite ci sta come ragionamento? ah anche se non vi cito uno per uno pendo dalle vostre labbra, per cui GRAZI GRAZIE a tutti coloro che mi hanno scritto! :D )

#27
Mi permetto di dirti la mia.

Innanzitutto condoglianze per la zia, e pensa che è venuta a mancare nel modo per lei probabilmente più indolore (assai peggio sarebbe stato se si fossero accumulati acciacchi su acciacchi fino magari ad immobilizzarla nel letto).

Spesso dopo un pò di anni ci si pente delle scelte degli studi, ma il fatto di ripensarci in sè per sè non è necessariamente un male.

Io rimpiango di non essermi laureato, anche se quella che era per me la mia massima aspirazione di allora non era assolutamente praticabile (nel 1988 il posto più vicino per fare informatica era Pisa, e quindi per non gravare sulle finanze dei miei genitori di allora trovare immediatamente un lavoro a part time per pagarmi la permanenza fuori casa). E fu ugualmente impraticabile venti anni fa, per meri motivi economici, un'altra scelta che allora potevo fare, e ora non più, servendo obbligatoriamente la laurea, ovvero diventare commercialista semplicemente con due anni di praticantato "aggratiss" presso un commercialista.

Successivamente, quando ho iniziato ad avere due soldini da parte, potevo ripiegare sul "piano B" di fare architettura o economia e commercio (o quel che sono diventate nel frattempo), ma me ne era passata la voglia, ed ora con il trascorrere degli anni me ne sto pentendo, anche se ormai sarebbe più per sfizio personale, visto che chi si laurea a 40 e più anni non credo riesca a spendere la laurea nel mondo del lavoro).

Chiuso questo lungo preambolo, ti consiglierei anche io di indirizzarti intanto verso il volontariato, che ti consentirebbe di capire se effettivamente sei tagliata o no per quel tipo di scelta che, a fronte sicuramente di grandissime soddisfazioni, è anche molto molto più di sacrificio rispetto a quel che stai facendo adesso, senza contare poi l'aspetto economico.... vedo il "mazzo" che, in fondo, si è fatta e si sta facendo come insegnante mia sorella, a cui sono serviti 12 anni di scuola privata prima di approdare alla scuola pubblica.

E soprattutto dovresti cercar di capire se in quel che stai facendo attualmente non ti piace il tipo di lavoro o l'ambiente. Se ti piace il tipo di lavoro che stai facendo ma quello che non ti piace è l'ambiente, visto che hai un minimo di tranquillità economica, valuta di far da sola, anche al limite giostrando diversamente gli orari in modo da non abbandonare del tutto la strada lavorativa che hai compiuto finora e poter dedicare una parte del tuo tempo a chi ha bisogno.
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#28
eh ragazzi...
fate presto comunque a dire di mettermi in proprio!

è perché non mi conoscete... io sono timida e spaventata dal prossimo, letteralmente.
se c'è da fornire un aiuto, un sorriso, anche una forza improvvisa in momenti di criticità, l'ho già sperimentato, tiro fuori il meglio di me.

ma se c'è da richiedere, sbattersi, comandare quasi, io non ne sono proprio capace..... :oops:

#29
Io sono alla soglia dei 33 anni sono laureata in Beni Culturali e mi sto sbattendo perchè il lavoro che faccio mi piace molto poco (amministro una s.r.l.) e avrei voglia di rimettermi a studiare (vorrei iscrivermi a psicologia), ma il tempo dove lo trovo? Fra casa, lavoro, marito e la ricerca di un figlio non ce la posso proprio fare...
E' difficile... non saprei cosa consigliarti...
Però una cosa te la posso dire: Segui ciò che ti dice il cuore :wink:
"La vita è un brivido che scorre via, un equilibrio sopra la follia"

#30
boo ha scritto:
ma poi ho capito che, semplicemente, A ME non me ne frega nulla... :roll:

ci ho provato.
ci ho creduto.
ma, ahimé, non riesco a cacciarmi fuori dalla testa che il mio è il regno dell'effimero.
cito una frase che a te, sopratutto, dovrebbere essere perfettamente nota ;)

"la goccia si fonde nell'oceano, nell'attimo stesso in cui l'oceano si riversa nella goccia"

Boo, non lasciare che la teoria non si fondi con la pratica ;)
Esiste un senso che lega tutto, e la "consapevolezza" del'essere qui ed ora è identica, sia che tu sia formica, sia che tu sia Obama ;)
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