Dada... quanto ti capisco... e quanto sei lontana da me (in km)...
dunque... capisco la sensazione di passeggiate da SOLA intese come "non ho altra scelta".... figurati che io se devo fare compere per negozi vado di prima mattina, di corsa... non mi fermo a vedere le vetrine, tiro dritta...entro nel negozio solito, mi infagotto in qualcosa - tanto per CHI mi devo vestire - e via me ne vado a rintanarmi in qualche posto sicuro....casa mia.
in realtà adesso non lo faccio più... ma è stata una cosa moooooooooolto lenta e graduale... considera che questa mia condizione perdura da circa 5 anni
come si è evoluta?
un giorno ho DECISO che sarei partita per l'Austria zaino in spalle, tre settimane da sola a zonzo per le montagne... era passato un annetto buono dall'addio...
prima di partire mi ritrovai dic orsa a dover comprarmi qualcosa, pantaloni, scarpe, magliette... mi ero accorta di non avere nulla di "gitante"... così essendo in corsa non ho potuto pianificare quando andare... e mi sono ritrovata in centro in pieno pomeriggio.... mi girava la testa, mi sudavano le mani.... una specie di crisi di panico....
poi sono partita... e lì mi sono un po' ritrovata... ho scoperto quant'è bello passeggaire con me stessa e mi sonoc hiesta perchè non me ne fossi accorta prima, semplicemente perchè prima ero impegnata a guardare gli altri e valutare che cosa stessero pensando di me... ragazza sola che passeggia in centro
invece lì ero una turista, non ero sola
ho poi scoperto che alla fine quelli che mi mancavano veramente erano i miei genitori, mia sorella... infatti fu a loro che telefonai tre giorni prima di tornare (avevo fatto l'accordo che non ci saremmo sentiti se non per sms tutte le mattine x dire che ero ok) solo per sentire la voce di "casa"...
tornata nonostante avessi capito che la mia famiglia era una cosa IMPORTANTISSIMA decisi di andare a vivere da sola
perchè avevo capito che con me non si sta poi così male
e anche quando sono giù e mi demoralizzo... cerco di ricordarmi questa mia scoperta per tornare un po' su....
nella casa nuova non è andata sempre tutto bene... all'inizio mi mancavano i $$$ a fien mese, poi le amicizie iniziavano ad eclissarsi, poi caxxi e mazzi di famiglia... ed io mi ritrovavo sempre più da sola... una casa vuota, senza voci, parole, gesti... un letto troppo grande per me (anche se lo riempio bene!!) e nessuno per cui cuicnare...
Poi arrivò Gigio, il gatto, e fu amore, furono ore piene di fusa, di giochi, di "gigiiooooooooooooo noooooooooooo" e dietro a pulire, aspirare peli, raccogliere cacchine, pulire la lettiera, spazzolare il copriletto... e dormire con un trattorino sulle gambe....
e lui mi ha aiutata a risalire... qualcuno di cui occuparsi, qualcuno per cui tornare a casa.... e poi i miei colleghi.. ho iniziato a cucinare per loro, mi faceva stare bene... docli, salati... tutto... ogni settimana un "esperimento" culinario...
e poi ho scoperto che la ragazza del centralino era una PERSONA, che le parlavo tutti i giorni anche più volte al giorno e a momenti non sapevo neppur eil suo nome... una mattina le offrii un caffè, poi lei lo offrì a me... e poi mi chiese un aiuto a rintracciare una persona... e poi rimase incinta e quando nacque la bambina la andai a trovare... e poi ... oggi i due figli mi chiamano "ssia"... ed io mi sciolgo!
e quando butto nero su bianco tutto ciò mi accorgo di essere molto meno sola e moooolto più fortunata di centinaia di persone...
ho una famiglia (vicina o lontana c'è), una casa, un lavoro, qualcosa da mangiare, da vestire, posso ogni taaaanto andare a farmi fare dei massaggi, piuttosto che dalla parrucchiera... poche pochissime ma fidate amiche...
e adesso il volontariato...
e poi il punto croce fatto non più per me o per gli scatoloni, ma per la parrocchia, ricamo strofinacci e tovagliette che andranno al banco di benificenza... [come ci sono entrata in parrocchia? purtroppo qua non posso aiutarti perchè io in questa parrocchia ci sono nata.... diciamo che mi sono lasciata inglobare naturalmente, e adesso che abito a 10km, continuo a frequentarla... però negli anni ne abbiamo adottate di persone, di solito si presentano dal don con una "qualifica"... la signora che pulisce meglio di mastro lindo, la ragazza con la passione per la musica ma senza soldi per le lezioni di piano che diventa la prima organista e adesso insegna a due ragazzini, la ragazza devota a cui piace leggere che un giorno ci chiese di fare una lettura, anche breve, adesso "gestisce" i lettori, il gruppo uomini di buona volontà... maschi con forza ma senza qualifiche speciali, che vengono chiamati per ogni tipo di lavoro manuale un po' pesante dal "prendi quel vaso lassù" a "c'è da appendere la cometa" a "diamo il bianco?" ]
e poi in un angolo sempre quella elena che riscoprii in austria oramai quattro anni fa... e che ogni tanto DEVO andare a trovare...
forza.... ce la farai....