guggenheim ha scritto:Appurato che le donne siano molto più lungimiranti dei "piselloni"/"pisellini"
, ritengo che la scelta del compagno di vita sia influenzata dalla valutazione della capacità di essere un buon padre.
Quindi meglio scegliere la madre/padre dei nostri figli piuttosto che la/il nostro compagno/a?
Si lo so è venerdi e si sente.....
Posta così sembra una domanda alla Gigi Marzullo (la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?
)
guggenheim ha scritto: un rapporto fra due persone puo' anche terminare ma essa/o resta cmq padre/madre dei nostri figli.
"Tecnicamente" la madre/padre dei nostri figli è comunque stata/stato (anche solo "per una botta e via") compagna/compagno.....
Io credo che, come illustrissime signore hanno scritto prima di me (sviolinata) sia difficile che appena inizi a frequentare una persona pensi subito al farci dei figli.. di certo non accade se hai 20 anni, magari a 40 anni e già qualche esperienza sulle spalle può darsi che ci pensi alla terza volta che ci esci.
Siccome le cose si evolvono, si maturano nel tempo nei rapporti tra le persone credo che ci si pensi quando ci si comincia a porre la domanda "ma io con questa persona penso di condividerci un progetto di vita?" E il fatto di avere la compagna/compagno anche come futura madre/padre dei figli sia un importantissimo elemento di valutazione, ma forse non è il solo.
E poi, se due persone si separano e ci sono dei figli, i figli rimangono indipendentemente da quale diventi il rapporto tra i genitori.