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#31
bei tempi quando qualcuno se le faceva ste domande.
adesso sono cose "acquisite".
non fanno notizia. non gliene frega niente a nessuno.

e come disse un conoscente che votava per la vecchia FI.... "meglio se è ricco.. è + facile non mi rubi. Prodi come fai a votarlo.. mica è ricco come SB. ci sta che gli venga voglia di rubare i soldi a me"
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#32
purtroppo mi sembra di vivere nella realtà descritta da ORWELL nel libro 1984...nessuno sembra ricordare notizie e commenti di "soli" 10 anni fa, la verità viene stravolta giorno x giorno....agli exit poll nessuno dichiara di votare silvio....ma allora sto 40% da dove esce? :twisted:
Orwell:
La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.

Chi è vincente ora sembrerà sempre invincibile.

#33
ancora orwell...Si è tornati a leggere su libri e giornali con crescente frequenza di George Orwell e del suo romanzo 1984 .

Si tratta di un argomento di indubbia attualità: l'autore immagina infatti una tirannia basata sul controllo e la manipolazione dell'informazione e sulla più rigida e spietata repressione di ogni forma di libertà politica e intellettuale. Chi sgarra commette la colpa delle colpe, lo «psicoreato», che provoca una scomunica sociale con conseguenze tremende, definitive.

«Lo psicoreato non comporta la morte, esso è la morte».

Il personaggio della vicenda si chiama Winston Smith, «l'ultimo uomo in Europa» , come Orwell in un primo momento voleva intitolare il libro. Smith lavora al Ministero della Verità, dove è incaricato di «riscrivere», secondo le esigenze del momento, le notizie che riguardano il passato, bruciare i documenti originali e sostituirli con quelli «rielaborati».

Smith sapeva, ma forse era l'unico rimasto ad avere una memoria storica e voglia di conoscere. «Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro» , continuava a ripetersi. «Non era vero, come sostenevano le cronache, che il Partito aveva inventato gli aeroplani. Lui gli aeroplani se li ricordava fin dalla più remota infanzia, ma non si poteva dimostrare nulla. Non esistevano più le prove».

Si sentiva tragicamente solo. L'ultimo uomo ad avere qualche brandello di conoscenza e, soprattutto, qualche interesse a conservarla.

«Ma questa conoscenza, dove si trovava? Solo all'interno della sua coscienza, che in ogni caso sarebbe stata presto annientata. E se tutti quanti accettavano la menzogna imposta dal Partito, se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera. “Chi controlla il passato” diceva lo slogan del Partito “controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”».

Il Ministero della Verità si occupava anche di redigere la «neolingua», che consisteva in una progressiva semplificazione del linguaggio: un numero sempre più ridotto di vocaboli e una costruzione sempre più essenziale della fraseologia. Un lavoro incessante di forbici: vocabolari con sempre meno pagine. Più la neolingua si faceva scarna, più facilmente le comunicazioni – sia pubbliche che private – erano controllabili. E non solo: «Lo scopo principale a cui tende la neolingua è quello di restringere al massimo la sfera d'azione del pensiero. Alla fine renderemo lo psicoreato letteralmente impossibile, perché non ci saranno più parole con cui poterlo esprimere».

La popolazione era divisa in due. Da una parte la maggioranza, i «prolet», verso la quale non vi erano preoccupazioni di sorta: nessuno di loro si interessava alla politica o ambiva a carriere di potere; lavoravano, si distraevano con la pornografia che gli veniva ammannita in abbondanza, si divertivano, procreavano, si ubriacavano; una massa informe e spersonalizzata. I prolet non avrebbero mai potuto ribellarsi.

Poi c'era l'ampia classe dirigente che si occupava di tutto; una moltitudine di burocrati e funzionari estremamente inquadrata e controllata. Attraverso una capillare rete di televisori ricetrasmittenti ogni frase era intercettata, ogni movimento sorvegliato, mentre incessantemente erano divulgati i comunicati del Partito. Un indottrinamento continuativo e martellante.

Winston Smith, per scrivere qualche riga su un diario, era costretto a rannicchiarsi in un angolo dietro allo schermo: l'unico punto della casa dove l'occhio del Grande Fratello non arrivava.

Come Orwell, con sorprendente intuizione, abbia previsto il nostro tempo .... :cry: :twisted:

#34
Ma si, dai, do anch'io il mio contributo a questo thread da campagna elettorale.
Per essere assolutamente bipartisan, copio l'articolo da Repubblica...

La rilevazione Demos&Pi: il centrodestra sfiora il 50%
Le due liste di sinistra in ripresa. I democratici perdono mezzo punto rispetto a marzo
Sondaggio: il Pdl stacca il Pd
Crescono Bossi e Di Pietro
di FABIO BORDIGNON e ROBERTO BIORCIO


Dario Franceschini
La campagna elettorale per il 6-7 giugno (europee e amministrative) procede sottotono, senza produrre (per ora) grandi cambiamenti nelle preferenze di voto degli italiani. I risultati dell'ultimo Atlante Politico, realizzato da Demos per Repubblica, confermano l'ampio vantaggio del centro-destra. Ma se lo scarto Pd-Pdl rimane sostanzialmente invariato, rispetto alle stime di marzo, spostamenti più rilevanti sembrano investire i loro alleati e le "terze forze".

GUARDA LE TABELLE

Dopo le politiche 2008, il Pd ha subìto una forte emorragia di consensi. A marzo era stimato al 26%.
L'adozione di una strategia più "aggressiva" ha permesso di frenare questa tendenza al declino, senza però invertirla. Il sondaggio - realizzato prima dell'uscita delle motivazioni della sentenza Mills - individua, tuttavia, un'area non trascurabile di elettori che, pur avendo scelto il Pd nel 2008, non hanno ancora deciso se riconfermare il voto passato oppure orientarsi su altre forze (o sull'astensione).

A beneficiare dei flussi "in uscita" dal Pd è stato, in una prima fase, soprattutto l'Idv (a marzo sopra l'8%), la cui progressione sembra essersi però arrestata.
Riprende quota, invece, la sinistra comunista, che, sebbene divisa, punta a raddoppiare il (magro) bottino di un anno fa. Entrambe le formazioni dell'area rimangono, per ora, poco sotto la soglia di sbarramento del 4%: Prc-Pdci si attesta al 3.7%, Sinistra e libertà al 3.1%. Sotto il 3 per cento sono invece i radicali che corrono da soli. L'Udc, grazie al ruolo "equidistante" assunto dopo il 2008, conferma la crescita registrata a marzo (7%).

Sul fronte di centro-destra, prosegue la marcia di avvicinamento alla soglia simbolica del 50%, soprattutto grazie alla crescita della Lega, che sembra poter sfondare il tetto del 10%. La coalizione berlusconiana si attesta intorno al 49%. Senza contare l'Mpa, il cui patto con la Destra di Storace non pare corrispondere, per ora, alla "somma" dei due partiti (e delle altre forze confluite nel cartello elettorale). Il Pdl conferma il suo largo seguito elettorale (38.8%), mentre cresce la concorrenza interna nella maggioranza, in particolare nelle regioni del Nord.



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Chissà se queste 10 o 11 domande vitali per la sopravvivenza degli italiani e i ventimila iscritti a facebook riusciranno a cambiare i sondaggi... mah...

#35
Steve1973 ha scritto: Chissà se queste 10 o 11 domande vitali per la sopravvivenza degli italiani e i ventimila iscritti a facebook riusciranno a cambiare i sondaggi... mah...
Chissà se ci vuole davvero uno come Beppe Grillo per scuotere l'opinione pubblica....

Per amore delle cifre, due gruppi su FB ai quali sono iscritto contano rispettivamente 338mila iscritti l'uno e 42mila l'altro, e il gruppo storico su yahoo appena 566 iscritti.

Purtroppo nessuno di questi gruppi, o altre iniziative analoghe, riusciranno a spostare masse rilevanti di voti dall'uno all'altro dei gruppi, perchè, non per voler fare il solito trito e ritrito discorso dei mezzi di informazione asserviti al governo, ma, esattamente come un lettore "di sinistra" che legge non dico L'Unità ma Repubblica e/o L'Espresso come il sottoscritto difficilmente prende in considerazione di leggere Libero o Il Giornale o Panorama, specularmente un lettore "di destra" che legge uno dei suddetti tre giornali difficilmente leggerebbe Repubblica o L'Espresso, mentre, per il potere e l'influenza che S.B. mantiene anche i giornali "equilibrati" come Corsera e Messaggero giocoforza finiscono per essere "accondiscendenti" (vi ricordate quando S.B. disse a Mieli che avrebbe dovuto cambiare mestiere??).
Oltre al naturale fattore età che ci ha portato via due grandi vecchi del giornalismo italiano che metto sullo stesso piano per autorevolezza anche se avevano idee opposte, come Enzo Biagi e Indro Montanelli, ciò fa si che si riesca a far sparire la voce anche di quelli "contro" (quelli che nei paesi dell'est si definiscono "dissidenti") come potrebbe essere a destra Massimo Fini.
Ciò comporta per chi lavora nel campo dell'informazione comunque sempre un timore del tipo "oddio, ma se scrivo male del governo questi mi mandano a casa e io non posso permettermelo perchè ho la famiglia da sfamare" con conseguenti scenette tipo quella di qualche settimana fa a Domenica In tra il Mago Silvan e Lorena Bianchetti, e si ha gioco facile a etichettare come "il solito comunista" chi cerca di offrire un punto di vista diverso.
E con questi presupposti è ben difficile non dico portare la gente dall'altra parte, ma almeno aprirgli gli occhi.

Quindi.... siamo in tanti a pensarne male, ma siamo sempre e solo i soliti e non aumentiamo, anzi.... ci ritroviamo persone iscritte alla CGIL che però votano Lega...

(Vabbè, poi forse io sarò un caso patologico perchè ho smesso di leggere La Nazione e mi sono orentato definitivamente sul Tirreno quando La Nazione, pur non essendo mai stato un giornale tenero con la sinistra, fino a qualche anno fa era abbastanza neutrale, mentre ora sembra la brutta copia del Giornale...).
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#36
è vero. la nazione se qualche anno fa era un giornale non di parte.. o almeno tentava di farlo.. adesso è tendente molto a dx. :roll:
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#38
Leggo giornalmente le pagine di Repubblica, pur essendo molto ma molto distante da come vengono esposte lì le notizie.
Escludendo il discorso politico, che comunque leggo giusto per farmi una cultura e per vedere come ogni cosa possa essere ribaltata a piacimento a sostegno delle proprie posizioni, è un giornale ben fatto.

Detto questo... ho sempre trovato queste lamentele sull'informazione una scusante talmente sterile e priva di fondamento che mi riesce difficile pensare che ci siano veramente persone convinte di ciò...

internet è ormai accessibile a tutti, i giornali vengono venduti anche a gratis nelle grandi città, e le persone possono tranquillamente decidere di guardare quello che vogliono in televisione.
Prova ne è il fatto che non più tardi di tre anni fa, le elezioni non le ha vinte il centro destra, ma l'ulivo...

Probabilmente, il fatto che i consensi sul centro dx non calino, anzi, crescano, è semplicemente dovuto al fatto che non tutti (e, a mio modo di vedere chiaramente, fortunatamente) credono alle campagne messe in piedi dai vari Santoro, Travaglio, Grillo & co...
e che questi ultimi continueranno ad avere i loro affezionati lettori e credenti che, comunque, non si sognerebbero mai neanche dipinti di cambiare schieramento di voto.

A ognuno il suo... :wink:

#39
beh certo.. ognuno ha il diritto di leggere ciò che vuole. :wink:
dicevo soltanto che la nazione è uno dei giornali di FIRENZE
e come ben sai da noi..
il rosso non è solo un colore. :lol:

è una passione
un modo di vedere le cose.

quindi direi che mi spiace che un giornale comunque cittadino.. che ha la redazione in centro..
si sia spostato da una posizione di una certa neutralità.. molto a dx.
non come il giornale.. eh.. ce ne corre per arrivare a quei livelli..

(ma del resto io non leggo nemmeno l'unità.. tanto per capirsi) :wink:
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#40
loremir77 ha scritto:beh certo.. ognuno ha il diritto di leggere ciò che vuole. :wink:
dicevo soltanto che la nazione è uno dei giornali di FIRENZE
e come ben sai da noi..
il rosso non è solo un colore. :lol:

è una passione
un modo di vedere le cose.

quindi direi che mi spiace che un giornale comunque cittadino.. che ha la redazione in centro..
si sia spostato da una posizione di una certa neutralità.. molto a dx.
non come il giornale.. eh.. ce ne corre per arrivare a quei livelli..

(ma del resto io non leggo nemmeno l'unità.. tanto per capirsi) :wink:
Non conosco La Nazione, per cui non posso esprimermi.
Mi sembra strano però, visto che Firenze rimane comunque una roccaforte rossa (anche nei sondaggi per le prossime elezioni). Avrebbe poco senso per un giornale a tiratura locale spostarsi sulla sponda avversa... :roll: :roll:

Comunque, almeno per quanto riguarda la carta stampata, non mi trovo assolutamente con i vostri discorsi sull'influenza e i dominio di centro dx, considerando il fatto che proprio il Corriere della Sera (giornale che leggo da 20 anni) non più tardi di 3 anni fa si è schierato a palese favore di una parte politica in periodo elettorale...
e non sto parlando di Repubblica, o La Stampa, storicamente schierate.

#41
Steve1973 ha scritto:
loremir77 ha scritto:beh certo.. ognuno ha il diritto di leggere ciò che vuole. :wink:
dicevo soltanto che la nazione è uno dei giornali di FIRENZE
e come ben sai da noi..
il rosso non è solo un colore. :lol:

è una passione
un modo di vedere le cose.

quindi direi che mi spiace che un giornale comunque cittadino.. che ha la redazione in centro..
si sia spostato da una posizione di una certa neutralità.. molto a dx.
non come il giornale.. eh.. ce ne corre per arrivare a quei livelli..

(ma del resto io non leggo nemmeno l'unità.. tanto per capirsi) :wink:
Non conosco La Nazione, per cui non posso esprimermi.
Mi sembra strano però, visto che Firenze rimane comunque una roccaforte rossa (anche nei sondaggi per le prossime elezioni). Avrebbe poco senso per un giornale a tiratura locale spostarsi sulla sponda avversa... :roll: :roll:

Comunque, almeno per quanto riguarda la carta stampata, non mi trovo assolutamente con i vostri discorsi sull'influenza e i dominio di centro dx, considerando il fatto che proprio il Corriere della Sera (giornale che leggo da 20 anni) non più tardi di 3 anni fa si è schierato a palese favore di una parte politica in periodo elettorale...
e non sto parlando di Repubblica, o La Stampa, storicamente schierate.
se vuoi il 6 ti porto una copia.. così giudichi da te. :wink:
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#42
loremir77 ha scritto: se vuoi il 6 ti porto una copia.. così giudichi da te. :wink:
C'è il silenzio elettorale quel week end... 8) :wink:

#43
Steve1973 ha scritto:
loremir77 ha scritto: se vuoi il 6 ti porto una copia.. così giudichi da te. :wink:
C'è il silenzio elettorale quel week end... 8) :wink:
ma io te la porgo e basta. 8)
tu la chiappi e te la porti in camerina.. :lol:
poi la leggi la domenica. :twisted:
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#45
La Nazione e' tutto tranne di ''sinistra'' :wink:
a dire la verita nemmeno i politici in carica lo sono
sono semplicemente ex DC passati a sinistra via l Ulivo...
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always