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#271
A974 ha scritto: Ritengo gli studi di settore una ca*ata pazzesca, lo stato non può dirmi quanto devo guadagnare e se non sono congruo e coerente allora sono evasore.
Solo una precisazione. Non ti dicono quanto devi guadagnare. :roll:
Semplicemente ti dicono di giustificare il tuo reddito (cosa che mi sembra normalissima) nel caso in cui tu voglia dichiarare di meno. ;)

#272
Steve1973 ha scritto: ora mi domando...
- dove sono finiti tutti i napoletani che dovevano protestare contro la sciagurata gestione dei rifiuti da parte del centrodestra e le discariche a cielo aperto mostrate in qualche blog????
- dove sono finiti tutti gli abruzzesi che dovevano manifestare il loro malcontento per la gestione del terremoto e le promesse non mantenute dal governo????
- dove è finita tutta questa onda di universitari che manifestava il proprio disaccordo alle politiche sull'istruzione del governo????
- dove sono finiti tutti questi insegnanti di scuole elementari e medie che dovevano perdere il lavoro nel giro di qualche settimana dall'entrata in vigore delle riforme Gelmini????
- dove sono finiti tutti questi lavoratori che hanno perso il lavoro per colpa delle scriteriate politiche di sostegno dell'occupazione o di gestione della crisi da parte del governo????
- dove sono finiti tutti questi statali che hanno subito i "maltrattamenti" da parte del ministro desposta Brunetta????
Ora forse mi sbaglio, ma non erano elezioni europee? :roll: :lol:

#273
fedelyon ha scritto:
Ora forse mi sbaglio, ma non erano elezioni europee? :roll: :lol:
Molti hanno votato anche per le provinciali e le comunali

#274
fedelyon ha scritto:
Steve1973 ha scritto: ora mi domando...
- dove sono finiti tutti i napoletani che dovevano protestare contro la sciagurata gestione dei rifiuti da parte del centrodestra e le discariche a cielo aperto mostrate in qualche blog????
- dove sono finiti tutti gli abruzzesi che dovevano manifestare il loro malcontento per la gestione del terremoto e le promesse non mantenute dal governo????
- dove è finita tutta questa onda di universitari che manifestava il proprio disaccordo alle politiche sull'istruzione del governo????
- dove sono finiti tutti questi insegnanti di scuole elementari e medie che dovevano perdere il lavoro nel giro di qualche settimana dall'entrata in vigore delle riforme Gelmini????
- dove sono finiti tutti questi lavoratori che hanno perso il lavoro per colpa delle scriteriate politiche di sostegno dell'occupazione o di gestione della crisi da parte del governo????
- dove sono finiti tutti questi statali che hanno subito i "maltrattamenti" da parte del ministro desposta Brunetta????
Ora forse mi sbaglio, ma non erano elezioni europee? :roll: :lol:
Eh no, è proprio qui che ti sbagli.
Si votava su gran parte del territorio italiano (tanto da essere considerato un campione significativo) anche per le provinciali e le comunali.

E regioni storiche "rosse" come Marche e Umbria sono diventate a maggioranza di centrodestra, così come in Abruzzo e nella provincia di Napoli (precendentemente governata dal centrosinistra).

Consiglio un giretto su questo link...

http://www.corriere.it/politica/special ... aabc.shtml

e poi su questo

http://www.corriere.it/politica/special ... aabc.shtml

#275
fedelyon ha scritto:
A974 ha scritto: Ritengo gli studi di settore una ca*ata pazzesca, lo stato non può dirmi quanto devo guadagnare e se non sono congruo e coerente allora sono evasore.
Solo una precisazione. Non ti dicono quanto devi guadagnare. :roll:
Semplicemente ti dicono di giustificare il tuo reddito (cosa che mi sembra normalissima) nel caso in cui tu voglia dichiarare di meno. ;)
"nel caso tu voglia dichiarare di meno"??????????????????

forse volevi dire " ti chiedono di giustificare il tuo reddito nel caso in cui questo sia inferiore a quello che loro hanno deciso che invece DEVE essere"!
ho fatto un giro di parole assurdo, spero si capisca cosa voglio dire

faccio un esempio: ho un' immobiliare, ho 10 appartamenti da affittare, per cui secondo gli studi di settore il mio reddito dovrebbe essere X, ma purtroppo nel tal anno solo 5 di questi appartamenti sono affittati. ovviamente non sono congrua agli studi di settore e sono costretta a pagare un commercialista che vada a "difendermi" in commissione tributaria e quindi non solo ho guadagnato meno, devo pure sborsare altri soldi per dimostrare che non sto evedendo.

#276
A proposito di Veronica...
Veronica, l' Amore e l' Antico Vizio di Chiudere le Donne in Casa
Notizia bomba.
Titolo grande in prima pagina. Scoop. Veronica Lario, 52 anni, da una decina se non di più separata di fatto dal marito, figli adulti, un nipote e un altro in arrivo, nessun incarico politico né istituzionale, ha (così scrivono) un compagno. Finalmente la si può inchiodare alle sue responsabilità, finalmente tutta l' Italia saprà di che stoffa è fatta la donna, rea del resto, da almeno due anni, di comportamenti assai sospetti. Inutile scrivere la parola che la definisce, perché, tanto, tutti la sanno. Un giornale - lo stesso che l' indomani della sua dichiarazione di voler chiedere il divorzio ne ha pubblicato le foto in topless - è andato a fondo della torbida vicenda scoprendo anche l' identità dell' individuo in questione: il quarantasettenne capo delle guardie del corpo di Veronica, che ha l' aggravante, dunque, di essere, oltre che amante, anche di cinque anni più giovane di lei. Dove viviamo e in quali anni? In un tempo e in un Paese, evidentemente, nei quali la moglie di un grande uomo, quando il matrimonio nella sostanza è finito da un pezzo, è comunque condannata a non divorziare e a starsene sola per sempre nel perenne ricordo di lui, a non guardare mai più altra persona con desiderio, a tornare vergine possibilmente, a occuparsi, per quel che riguarda gli affetti, soltanto di figli e nipoti e, se ci sono, degli anziani genitori. Non basta che viva nascosta, non basta che sia discretissima, non deve e non può innamorarsi o anche solo appoggiarsi di nuovo a qualcuno. Siamo, dunque, ancora nell' orribile gioco dell' oca che continua a rimandarci alla partenza, per cui un uomo che si rifà una vita è una figura evidentemente meritevole di amore, mentre se la stessa cosa vuole fare una donna automaticamente viene marcata come malafemmina? Sarà Veronica la prima donna italiana che vuole divorziare da un uomo, non solo perché non va più d' accordo con lui, non solo perché non condivide e non sopporta i suoi comportamenti pubblici e privati, ma anche perché (forse) ne ha trovato un altro, forse meno famoso del primo, però, magari, per qualche ragione che non sappiamo, a lei più congeniale? Dall' arcigna severità con cui viene additata al pubblico ludibrio si direbbe di sì. Isabella Bossi Fedrigotti
Bossi Fedrigotti Isabella
Pagina 12
(1 giugno 2009) - Corriere della Sera

#277
Una sconfitta bruciante che sarà spenta da un fiume di parole
Camilleri, si esprime con note scritte, si astiene dalla tv, manda giannizzeri in avanscoperta per spiegare l’accaduto. Si sa solo che Berlusconi è visibilmente contrariato e che cercano di calmarlo con brodini e pannicelli caldi: colpa dei sondaggi e dell’astensionismo. Domenico Nania, a Sky: «Berlusconi si aspettava un altro tipo di campagna elettorale». E come la voleva? Solo nella nottata delle amministrative, un primo sfogo privato. Possiamo sperare che resti tale?

No, non ci speri. L’afasia è solo momentanea. Il tempo di riprendersi, di organizzarsi mentalmente per dimostrare che la perdita di punti alle europee è colpa delle sinistre, che hanno architettato lo scandalo Noemi – vallette - viaggi di Stato, della magistratura che ha condannato Mills, della vendita di Kakà, dell’astensionismo in Sicilia e persino di sua moglie, e lo vedrà tornare a inondarci di parole. Saremo investiti da uno tsunami, da un’onda anomala di discorsi, il solito fritto misto di proclami, promesse, autocelebrazioni, ingiurie, malcelati propositi di vendetta. Vede, caro Lodato, Berlusconi è senza dubbio politicamente più intelligente di coloro che l’assecondano nel suo delirio di grandezza. E penso che i risultati delle amministrative abbiamo aggravato il suo malumore. Perché c’è da considerare un curioso fenomeno. Berlusconi era capolista in tutte le circoscrizioni per le europee. E il suo partito è pesantemente arretrato. Non si presentava in prima persona in nessuna provincia e in nessun comune, e il suo partito ha ottenuto un buon risultato. Morale della favola: avrà capito che si tratta di una sconfitta assolutamente personale. Per quanto i suoi giannizzeri si affannino a mascherare la verità con i più svariati argomenti, questa ferita resta aperta e bruciante. Perché è una brutta ferita che può fare cancrena. 8)

#278
L'Avis: legge Brunetta devastante per le donazioni di sangue
MILANO (9 giugno) - Una norma «devastante» e che penalizza la donazione di sangue: così Sergio Casartelli, presidente onorario dell'Avis di Milano, definisce le misure anti-fannulloni della legge 112 voluta un anno fa dal ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta.

Secondo la legge 112, i lavoratori del settore pubblico che donano il sangue non hanno più diritto alla retribuzione aggiuntiva, legata alla contrattazione integrativa. «È una norma devastante - dice Casartelli - perché mette nel cittadino non la cultura del sociale e dell'aiuto alla persona, ma la cultura del fregarsene. Il cittadino sa solo che gli tolgono dei soldi. Ci hanno promesso che avrebbero cambiato la norma, eppure non l'hanno fatto: è un anno che aspettiamo».
Secondo il presidente Avis, l'azienda dei trasporti milanesi Atm avrebbe già recepito nel suo contratto, alcune settimane fa, norme che si adeguano a questa legge: «Il ministro Brunetta ha ormai lanciato l'esempio, ha fatto "cultura" equiparando la donazione di sangue con l'assenteismo. Credo debba essere dato un segnale - conclude Casartelli - perché non entri nella testa delle persone che viene penalizzato il volontariato che serve a salvare una vita. Le aziende non lo mettano nel loro contratto, e tutte le Regioni si associno, affinché contrastino questa logica nella Conferenza Stato-Regioni». :shock:

#279
A974 ha scritto:
fedelyon ha scritto:
A974 ha scritto: Ritengo gli studi di settore una ca*ata pazzesca, lo stato non può dirmi quanto devo guadagnare e se non sono congruo e coerente allora sono evasore.
Solo una precisazione. Non ti dicono quanto devi guadagnare. :roll:
Semplicemente ti dicono di giustificare il tuo reddito (cosa che mi sembra normalissima) nel caso in cui tu voglia dichiarare di meno. ;)
"nel caso tu voglia dichiarare di meno"??????????????????

forse volevi dire " ti chiedono di giustificare il tuo reddito nel caso in cui questo sia inferiore a quello che loro hanno deciso che invece DEVE essere"!
ho fatto un giro di parole assurdo, spero si capisca cosa voglio dire

faccio un esempio: ho un' immobiliare, ho 10 appartamenti da affittare, per cui secondo gli studi di settore il mio reddito dovrebbe essere X, ma purtroppo nel tal anno solo 5 di questi appartamenti sono affittati. ovviamente non sono congrua agli studi di settore e sono costretta a pagare un commercialista che vada a "difendermi" in commissione tributaria e quindi non solo ho guadagnato meno, devo pure sborsare altri soldi per dimostrare che non sto evedendo.
esiste anche il sistema dei minimi, paghi il 20% sul reddito dopo aver scalato i contributi INPS, niente altro, no studi di settore, non scadenza dopo i 3 anni, basta non superare i 30mila

e' piu recente dal sistema agevolato di cui si parla sempre....
le soluzioni per fare le cose in bianco esistono basta cercarle
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#280
dammispazio ha scritto:
esiste anche il sistema dei minimi, paghi il 20% sul reddito dopo aver scalato i contributi INPS, niente altro, no studi di settore, non scadenza dopo i 3 anni, basta non superare i 30mila

e' piu recente dal sistema agevolato di cui si parla sempre....
le soluzioni per fare le cose in bianco esistono basta cercarle
e per chi supera i 30 mila? esempio 31 mila?

facendo riferimento all'esempio che ho fatto sull'immobiliare, qual'ora non si risultasse congrui agli studi di settore, cosa si può fare per evitare di pagare, e anche tanto, il commercialista per la commissione tributaria?

#281
superare di mille euro e cosi fottersi i benefini oserei dire e' proprio da pirla!

se poi guadagni 60mila....paghi le tasse come in tutti i paesi civili del mondo :-)

ma mi sembrava che il problema fosse quello di guadagnare troppo poco, ovvero al di sotto degli studi di settore


che c'entra la tributaria?
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#282
:lol: :lol:
Chi ha visto ieri Ballarò comprende totalmente lo sgomento nella tarda
serata nel quartier generale del Pdl dopo l'imbarazzante performance
della neo ministra Michela Brambilla.
Innanzitutto si valuta che la brutta figura fatta dalal Brambilla
faccia perdere altri voti al Pdl perchè viene associata al fatto che la
Brambilla è da pochi giorni uno stipendio da ministro in più pagato dai
contribuenti, ma soprattutto c'è imbarazzo per l'impreparazione della
ministro sulle cifre e sul tema della serata.
Messa in tasca e sull'attenti più volte dalla Serracchiani, da Tabacci,
da Rodotà e anche dall'alleato Cota della Lega ("alleato"? mah, a
sentire da cosa di rinfacciavano non si direbbe!), la Brambilla a un
certo punto è addirittura uscita dallo studio per rientrare molti
minuti più tardi.
Probabilmente per un briefing in diretta con la casa
madre del Pdl per tentare di prepararla sull'argomento di discussione.
Rientrata in studio, la Brambilla si è giustificata parlando di
"telefonata di lavoro", e in effetti non è parso che si trattasse di
briefing con gli spin doctors del Pdl perchè anche dopo il rientro è
sembrata persino più impreparata di prima.
Imbarazzante quanto a un certo punto, mentre lo studio intero la
sommergeva di dati-verità che contraddicevano totalmente le poche cose
che era riuscita a mettere insieme da dire nella serata, la Brambilla a
una domanda di Floris ha letteralmente fatto scena muta, uscendosene
con un "Mi scusi Floris, ma mi sono un po' persa".
Insomma, triste, molto triste.
:oops: :oops:

#283
kimikalli ha scritto:L'Avis: legge Brunetta devastante per le donazioni di sangue
MILANO (9 giugno) - Una norma «devastante» e che penalizza la donazione di sangue: così Sergio Casartelli, presidente onorario dell'Avis di Milano, definisce le misure anti-fannulloni della legge 112 voluta un anno fa dal ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta.

Secondo la legge 112, i lavoratori del settore pubblico che donano il sangue non hanno più diritto alla retribuzione aggiuntiva, legata alla contrattazione integrativa. «È una norma devastante - dice Casartelli - perché mette nel cittadino non la cultura del sociale e dell'aiuto alla persona, ma la cultura del fregarsene. Il cittadino sa solo che gli tolgono dei soldi. Ci hanno promesso che avrebbero cambiato la norma, eppure non l'hanno fatto: è un anno che aspettiamo».
Secondo il presidente Avis, l'azienda dei trasporti milanesi Atm avrebbe già recepito nel suo contratto, alcune settimane fa, norme che si adeguano a questa legge: «Il ministro Brunetta ha ormai lanciato l'esempio, ha fatto "cultura" equiparando la donazione di sangue con l'assenteismo. Credo debba essere dato un segnale - conclude Casartelli - perché non entri nella testa delle persone che viene penalizzato il volontariato che serve a salvare una vita. Le aziende non lo mettano nel loro contratto, e tutte le Regioni si associno, affinché contrastino questa logica nella Conferenza Stato-Regioni». :shock:
La riferisco per come me la hanno raccontata, con il beneficio del dubbio perche' mi sembra francamente assurda.

Una signora anziana (in pensione) che sta facendo chemioterapia mentre commentavamo questa cosa dell'Avis mi ha detto che alcune persone persone giovani (che lavorano) che lei ha conosciuto ad oncologia se possono prendono le ferie per fare i cicli di chemio proprio per evitare di vedersi tagliare lo stipendio.... Faccio fatica a crederlo, ma questa persona anche se anziana ci sta perfettamente con la testa

#284
dammispazio ha scritto:superare di mille euro e cosi fottersi i benefini oserei dire e' proprio da pirla!

se poi guadagni 60mila....paghi le tasse come in tutti i paesi civili del mondo :-)

ma mi sembrava che il problema fosse quello di guadagnare troppo poco, ovvero al di sotto degli studi di settore


che c'entra la tributaria?
Io ti dico quello che mi ha detto un commercialista.
Mi ha fatto l'esempio dell'immobiliare per tentare di farmi capire...
mi ha detto che in base a indici, statistiche e quant'altro, gli studi di settore calcolano/stabiliscono quanto la tua attività/professione dovrebbe guadagnare. quindi se hai 5 operai o 5 computer o 5 veicoli o 5 immobili, dovresti guadagnare tot. se così non fosse per mille leciti motivi, perché uno di questi operai si è infortunato e per 6 mesi non ha lavorato, perchè 2 immobili non li hai affittati, o semplicemente perché c’è poco lavoro, devi dimostrare il perché all’agenzia delle entrate in un contraddittorio (mi sembra abbia usato questa parola). e se non risolvi qui la questione il tuo commercialista deve andare a difendere i tuoi interessi in commissione tributaria.
questo mi ha detto un commercialista. se così non fosse, lui è un ignorate e io fessa perché gli ho creduto.

#285
L'Aquila, voglia di non voto e di protesta contro la gestione del post terremoto

C'è poca voglia di voto nei Paesi del terremoto, a L'Aquila e provincia. Nel tardo pomeriggio, nel quartiere 'Torrione in due dei seggi più popolosi dell'Aquila - sistemati in due tende - su circa 1.600 aventi diritto aveva votato una ventina di persone: basta questo dato per dare la misura della poca voglia di voto nelle tendopoli dove non è stata certo alta l'affluenza alle urne aperte per le elezioni europee dopo il rinvio delle provinciali e delle amministrative a causa del terremoto del 6 aprile scorso. Secondo le prime stime, nella prima delle due giornate dedicate al voto, neppure dalla costa abruzzese c'è stato un ritorno record nonostante l'Arpa abbia organizzato bus navetta a ripetizione; delle navette sono state organizzate anche dall'Esercito.

Alla base dell'astensionismo lo choc ancora forte per il terremoto e sentimenti di sfiducia negli interventi post terremoto. La prima giornata è stata segnata anche da una protesta con la riconsegna di mille tessere elettorali da parte dei cittadini di Sulmona (L'Aquila) contro il mancato inserimento del capoluogo peligno nella lista dei 49 Comuni terremotati e per denunciare la grave crisi socio-economica in cui versa il centro Abruzzo.

In serata alcuni agenti della Digos hanno sequestrato le due urne contenenti le schede elettorali riconsegnate dai cittadini. Gli agenti hanno portato in caserma i componenti del comitato organizzatore della protesta: la polizia sta effettuando ulteriori accertamenti per verificare se nell'iniziativa messa in atto dai commercianti e da alcune associazioni di Sulmona, possano essere ravvisate violazioni di legge. :shock:
Qualche vento di protesta ha soffiato anche all'Aquila: a Piazza d'Armi, la tendopoli più affollata della città con i 1.800 sfollati, un gruppo di persone, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha dichiarato di non voler votare perché critico sulla gestione del terremoto. Altri, ancora anonimamente, hanno annunciato che per protesta andranno a votare, «ma scrivendo una parolaccia sulla scheda elettorale».

Nel Comune dell'Aquila sono 60.662, di cui 29.197 uomini e 31.465 donne, gli aventi diritti al voto. Secondo una stima sarebbero circa diecimila gli aventi diritto negli altri 48 comuni che fanno parte della mappa del terremoto. I seggi aperti sono 81: sono insediati anche in alcune tendopoli in sostituzione degli edifici inagibili per il sisma. In alcuni casi le tende sono state montate in spazi vicini agli edifici non pericolanti, ma non agibili, che erano sedi di seggio. Le operazioni di voto si svolgono tutte all'Aquila per decisione del Prefetto Franco Gabrielli.

l'uNITà 7 GIUGNO 2009