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Addio a Pierre Paulin

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Il 13 giugno scorso, a 81 anni, si è spento il grande designer francese Pierre Paulin, una figura storica del design mondiale, autore di indimenticate storiche creazioni - sopratutto tra gli anni '60/70 - e divenuto, per la grande fama acquisita, l'arredatore presidenziale (prima di Starck) dell'Eliseo di Parigi, appunto per Pompidou e Mitterrand (1969-72; 1984-89) ed, in seguito anche di alcuni settori del Museo del Louvre e dell'Hotel de Ville, a Parigi.
Nato nel 1927, all'epoca dei grandi architetti Le Corbusier e Wright, si cimentò prima come scultore e poi come intagliatore di pietre e ceramista. Poi, dopo la formazione come designer nell'Ecole Camondo, fu influenzato nel dopoguerra dal design scandinavo e giapponese, le scuole d'eccellenza in quell'epoca, e sopratutto dagli Eames, tesi verso una progettazione rigorosamente funzionale, durevole, e dai costi contenuti: nascono tutta una serie di capolavori come alcune sue notissime poltroncine dotate di piedestallo (anziché delle zampe) che le rende quasi delle sculture di tessuto, e che ebbero un successo enorme negli anni '60, come la Tongue (1963), Mushroom (1959), Ribbon Chair (1966) tutte prodotte dalla olandese Artifort, pezzi emblematici che racchiudono una modernità semplice e vitale, e che ancora fanno scuola tra le nuove leve del design odierno.
Le scocche organiche delle sue sedute sono originalissime, dall'andamento sinuoso, sensuale, insolitamente comode ed accoglienti.
Les objets doivent rester anonymes.., diceva Paulin, che tuttavia considerava vitale l'importanea del lavoro del designer per la società, ma che amava mettersi in disparte trovando la sua figura marginale.
E nonostante questo, benché sia rimasto in disparte - i riconoscimenti sono stati ottenuti sopratutto all'estero - la sua straordinaria opera si è riproposta da diversi anni, di tendenza ed all'avanguardia delle ricerche.
Infine, come si diceva all'inizio, assolutamente straordinari per l'estrema libertà e modernità dei progetti considerando il luogo storico ed 'ufficiale' (come non associare gli 'ambienti' visionari di Panton) gli interni realizzati all'Eliseo, come le suites della Salle à Fumer, la Salle à mangér, lo Studio Mitterrand, il Salon aux tableaux, di cui sotto le immagini, tratte dalla mostra antologica Pierre Paulin, il design al potere/P.P., le design au pouvoir tenutasi alla Galérie des Gobelin di Parigi, due anni fa.
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Per altre info, il suo sito:
http://pierrepaulin.com/

#3
La 'sua' scrivanietta sopra, un amore, di Cinna/Ligne Roset, non sai quanto la bramo e come mi piacerebbe per il mio studio.. 8)

#4
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La Tanis, in realtà sarebbe la riedizione da parte di Cinna/Ligne Roset della scrivania CM141 originariamente prodotta dalla Thonet, e per la quale Paulin ha progettato diversi pezzi d'arredo.. :roll: