La Redazione Consiglia

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#526
La vignetta di Vauro censurata dal Corriere:
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ci sarebbe ben altro da censurare, altro che le vignette di Vauro..siamo arrivati talmente allo schifo, che non c'è più nemmeno il senso della vergogna. Berlusconi si permette tranquillamente di dire che lui è così e non cambierà, tanto agli italiani piace..e il tragico è che è pure vero.

#527
Roby:MI ha scritto:Dal mio punto di vista ... prima questo signore toglie il disturbo andando a fare ciò per cui è probabilmente più portato... meglio è. Mi chiedo solo.... ma nella destra Italiana ci sarà pure qualcuno i grado di prendere il suo posto... o no??
I giornali vicini al centrodestra tacciono per amore del leader (tranne Giuliano Ferrara che il 18/6 scrive "Il 25 luglio. Caro Cav., un premier non si difende così"), gli altri ci ricamano sopra ai malumori che cominciano ad esserci nel centrodestra.

Non ci sono solo gli sdoganamenti continui di Fini e il fatto che AN comunque non digerisca di essere stata annessa per la piega che sta prendendo la baracca.

Tralasciando il fatto che il caso Noemi è stato scatenato dalla Fondazione FareFuturo di Fini e dalle denuncie di Veronica Lario (e prima ancora Guzzanti che aveva già parlato di "mignottocrazia"), ci sono anche, ad esempio, il silenzio imbarazzato dei ministri donna nominati fin dall'inizio di questo governo (Prestigiacomo, Gelmini, Carfagna), il gelo di Gianni Letta, l'intervista rilasciata da Claudio Scajola al Corriere (in cui dietro l'apparente solidarietà al Cav chiede di ristrutturare il PDL), i dissapori con Pisanu. E persino Tremonti viene considerato da Berlusconi un traditore, visto che, ai tempi della questione Eluana, ha osato fargli notare che rischiava uno scontro istituzionale con Napolitano.

Tra l'altro, mi pare che, passata l'euforia dei ballottaggi, a difendere il centrodestra ai TG, leghisti a parte, si vedano ormai solo Capezzone e Gasparri, e gli altri "portavoce" come Quagliarello, Rotondi, Cicchitto siano spariti...
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#528
Venti anni di dichiarazioni di Berlusconi.
Perchè, come scriveva Indro Montanelli : “Berlusconi è allergico alla verità. Ha una voluttuaria e voluttuosa propensione alla menzogna. ‘Chiagne e fotte’ dicono a Napoli dei tipi come lui”.

Sentenza Mills “È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà. Se c’è un fatto indiscutibile è che non c’è stato alcun versamento di nessuno al signor Mills” (19 maggio 2009).

Un fatto indiscutibile? Mica tanto, visto che il versamento, prima di ritrattare, l’avvocato David Mills, lo ammette almeno due volte.

“Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. Sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr. B. fuori da un mare di guai nei quali l’avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All’incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine o un regalo: 600 mila dollari”. (da una lettera di Mills del 2 febbraio 2004)

“Nell’autunno del ‘99 Carlo Bernasconi (responsabile dell’acquisto dei diritti tv, morto nel 2001, ndr), mi disse che Berlusconi, a titolo di riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro”. (interrogatorio di Mills, 18 luglio 2004)


Malpensa, Italia “Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72 per cento dei voli. Quelle di Air France sono condizioni irricevibili. Perché di fronte a 200-300 milioni di perdite per Alitalia l’abbandono di Malpensa comporterebbe perdite per oltre un miliardo di euro” (4-18 marzo, 2008).

“Rilancio del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli hub di Malpensa e Fiumicino” (programma del Pdl: sette missioni per l’Italia, 2008).

Nell’aprile del 2009 la cordata italiana della Cai voluta da Berlusconi sceglie solo Fiumicino come hub: a Malpensa, Alitalia conserva 187 voli alla settimana su 1.237. I cassintegrati dello scalo, considerando l’indotto, sono 2.500.



Sicurezza “Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza. Maggiore presenza sul territorio delle forze dell’ordine” (programma Pdl).

Il 30 marzo del 2009 tutti i sindacati di polizia, da destra a sinistra, protestano in piazza. Il segretario del Siulp dichiara: “Le auto sono usurate, mancano gli uomini, gli organici sono ridotti all’osso, gli agenti che vanno in pensione non vengono sostituiti”. Nella manovra finanziaria triennale sono del resto previsti tagli progressivi per circa 3 miliardi e mezzo di euro. E quest’anno il taglio è di 931 milioni di euro.



Giustizia “Aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell’allocazione delle risorse” (programma Pdl).

La manovra finanziaria, spiega l’associazione nazionale magistrati, prevede che riduzioni per le spese correnti e in conto capitale saranno del 22 per cento nel 2009 e del 40,5 nel 2011. Conseguenze immediate: nei tribunali non si tengono più udienze al pomeriggio per mancanza dei cancellieri.



Intercettazioni “Volevo un disegno di legge che limitasse le intercettazioni ben diverso. Perché devono essere possibili solo per reati gravissimi come quelli di mafia e di terrorismo. Invece mi hanno costretto a includere anche i delitti contro la pubblica amministrazione e pure degli altri reati” (’la Repubblica’, 16 luglio 2008)

“Auspico che, come succede in Europa, le intercettazioni siano consentite solo per indagini su organizzazioni criminali come mafia, ‘ndrangheta e via di seguito, oppure che riguardino il terrorismo internazionale. Spero che dal Parlamento esca la legge che auspico” (Intervista al Tg4, 1 agosto 2008)

“Io non ho mai pensato di vietare questo strumento d’indagine per un reato grave come la corruzione, io ho detto che non dovevano essere possibili per tutti i reati contro la pubblica amministrazione” (11 gennaio 2009, intervento telefonico a Neveazzurra)



Cimici e spie “Ho trovato una microspia dietro il termosifone del mio studio. Mi spiano! Abbiamo procure eversive che calpestano l’immunità parlamentare!”. È l’11 ottobre ‘96 quando Berlusconi mostra ai giornalisti una microspia grande quanto un mini-frigo. Luciano Violante convoca la Camera in seduta straordinaria. Buttiglione parla di “uno scandalo peggiore del Watergate”. Destra e sinistra invocano immediate riforme delle intercettazioni. Solo Bobo Maroni dice: “Più che una cimice a me pare una mozzarella, anzi una bufala”. Mesi dopo si scopre che il microfono era stato messo lì, per fare bella figura, da un tecnico incaricato dagli uomini del Cavaliere di bonificare i locali.


Arriva l’onda “Avviso ai naviganti: non permetteremo l’occupazione delle scuole e dell’università. Oggi convocherò il ministro dell’Interno Maroni per studiare con lui gli interventi delle forze dell’ordine. L’ordine deve essere garantito, lo Stato deve fare lo Stato” (22 ottobre 2008)

“Mai detto né pensato che la polizia debba entrare nelle scuole” (23 ottobre 2008)



Immunità per tutti “Voglio una riforma radicale. Immunità parlamentare come a Bruxelles, priorità nell’azione penale invece dell’obbligatorietà, nuovo ordinamento giudiziario con la separazione delle carriere, riforma del Csm, sezione disciplinare autonoma per giudicare i magistrati” (16 luglio 2008 di fronte agli europarlamentari)

“Sull’immunità non ho mai detto niente. State facendo dei titoli incredibili” (18 luglio)


Rifiuti “È una data storica per la Campania e per Napoli. Da oggi si entra in una fase di smaltimento dei rifiuti che possiamo definire industriale. Io (il termovalorizzatore) l’ho voluto fortissimamente e alla fine siamo riusciti a vararlo e farlo operare”. (26 marzo 2009, Panorama del Giorno, Canale 5)

Ma l’inaugurazione è solo di facciata. Quello che è partito è invece il collaudo della linea 1 che, oltretutto, il giorno successivo verrà spenta per un mese, come testimoniano le webcam puntate sull’impianto. Poi, quando il 27 aprile il caso comincia a spuntare sui giornali, Berlusconi dice: “Acerra funziona benissimo, l’inquinamento è vicino allo zero”. Anche perché, come si leggerà in un comunicato del Commissariato rifiuti datato 2 maggio, solo quel giorno “inizia la prima fase dell’avviamento della seconda linea”. Per la terza bisogna invece aspettare. E in ogni caso tutto il collaudo, a base di stop e go, terminerà a dicembre. Acerra, insomma, se tutto andrà bene sarà realmente in funzione nel 2010.



Ville e terremoto “Sì, metto a disposizione della Protezione civile tre case per fare quello che già hanno fatto molti italiani, i quali hanno offerto 1.600 abitazioni, soprattutto case di vacanza, a disposizione delle famiglie dei terremotati” (10 aprile 2009)

La Protezione civile non ha notizie su eventuali sfollati ospiti di Berlusconi. E anche l’ufficio stampa di Palazzo Chigi, contattato nel pomeriggio di martedì 19 maggio, non sa dire nulla. Sul terremoto e sui tempi della ricostruzione, garantiti dal Cavaliere prima per settembre e poi novembre.



Social card “Ne abbiamo date più di un milione e 300 mila ed è stato un gran successo. Sono anonime e quindi non toccano la dignità di nessuno. Infatti le Poste sono state invase da un gran numero di persone che ne hanno fatto richiesta” (18 dicembre 2008)

I dati aggiornati al 31 dicembre dicono però che le social card consegnate (contenenti 40 euro) erano 520 mila e che 190 mila erano prive di fondi. Con conseguente umiliazione di molti indigenti costretti a lasciare la spesa alle casse dei supermercati.



Bonus bebè “Reintroduzione del bonus bebè per sostenere la natalità. Graduale e progressiva riduzione dell’Iva sul latte, alimenti e prodotti per l’infanzia” (programma Pdl)

Non pervenuti. Lo ammette anche il sottosegretario, Carlo Giovanardi, che il 15 maggio spiega: “Le risorse non ci sono”.



I figli di Eluana “Eluana Englaro è una persona viva, le cui cellule cerebrali sono vive e mandano segnali elettrici, una persona che potrebbe anche in ipotesi generare un figlio” (6 febbraio 2009)

Senza parole.:roll:



La crisi psicologica “La crisi è in gran parte psicologica” (intervista al Gr Rai, 6 maggio 2009)

Una settima dopo l’Istat segnala un calo del Pil record del 5,9 per cento. Da trent’anni non si vedeva niente del genere.



Barack Obama “Obama ha debuttato molto bene, con grande capacità di rapporti umani. Com’è che diceva Proietti? Ah, ecco, lo sguardo ‘acchiapponico’. Obama ha lo sguardo acchiapponico…” (2 aprile 2009, Ansa ore 19.05)

“Berlusconi non ha mai detto quello che gli viene attribuito dalle agenzie di stampa in riferimento al presidente Obama, poiché si stava rivolgendo all’inviato di ‘Repubblica’, come tutti presenti hanno potuto vedere” (2 aprile, nota di Palazzo Chigi, ore 20,48 ).



Bush pacifista “La crisi irachena avrà sicuramente uno sbocco pacifico. Se c’è qualcuno che non vuole la guerra in Iraq, questo è il signor Bush”. È il 13 marzo 2003. Sette giorni dopo gli angloamericani attaccano l’Iraq. Poi arrivano gli italiani. Intanto, la guerra fa 100 mila morti in due anni, fra torture, bombe al fosforo, resistenza, terrorismo, guerra civile.

Ma per Berlusconi tutto fila liscio come l’olio, a parte un piccolo problemino a Baghdad: “Ormai in Iraq c’è una vita regolare, ci sono le scuole, eccetera. Poi, certo, ci sono le cose che non funzionano: ad esempio, i semafori a Baghdad non funzionano. Ogni tanto scende uno dalla macchina e si mette a dirigere il traffico” (30 settembre 2004). :shock:


Sua Altezza “L’ho detto anche a pranzo ai miei colleghi ministri, è falso come leggo oggi su alcuni giornali come ‘L’espresso’ che metto i tacchi: guardate!” (levandosi le scarpe davanti ai giornalisti, al vertice di Caceres, del 2002)

Ma a smentirlo ci pensa uno dei suoi migliori amici: “Chi è più alto tra me e Berlusconi? Senza tacchi, io”. (Mariano Apicella, La Stampa, 30 ottobre del 2003)



Grandi opere “Sto trattando col mio amico Putin per aprire un corridoio negli Urali e collegarci all’oceano Pacifico” (’Porta a Porta’, 11 gennaio 2006, con orgasmo di Bruno Vespa)

Altro che Tav: praticamente le grandi opere sono in fase così avanzata che ormai stiamo lavorando alla Transiberiana.:lol:



Lavoro, che fatica! “Guarda quanto mi fanno lavorare! Guarda quanti impegni ho!” (1 agosto 2008)

Al termine di una conferenza stampa Berlusconi mostra al ministro Giorgia Meloni la sua agenda. I fotografi la riprendono e così diventano pubblici gli impegni del 30 luglio: 9.40 uscita di casa; 10 Enel Civitavecchia (ma Berlusconi non si presenta all’inaugurazione della centrale); 12 Yushchak (aggiunto a mano, secondo ‘Novella 2000′ si tratterebbe di una modella ucraina ventunenne); 13 Masi, allora segretario di Palazzo Chigi; 13.30 colazione per gli 80 anni di Cossiga (che però salta); 16 Previti (Cesare, pregiudicato) e telefonata a Bossi. Poi a penna sono aggiunti i nomi Manna (forse Evelina, una delle starlette del caso Saccà), Troise (probabilmente Antonella, attrice), Staderini (Marco, cda Rai); 19 Di Girolamo (Nunzia, una delle parlamentari Pdl più carine;) 19.30 Bossetti (o Bassetti); 20.30 Selvaggia; infine: “Sardegna compleanno Barbara (la figlia)”. E ancora una nota a penna (per aumentare l’autostima?): “Al presidente n 1. Al presidente più vittorioso nella storia del calcio. N 1 nella storia del calcio…”.


Il patto con Confalonieri “Fra me e Fedele Confalonieri c’è un patto: quello di avvisarci reciprocamente qualora uno dei due rincoglionisse. E Fedele non mi ha ancora detto niente”. Questa era del 29 novembre 1993. Arrivati a questo punto, forse è venuto il momento che Fedele gli dica qualcosa. :roll:
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#529
Steve, per cortesia, potresti cambiare nuovamente il titolo, questo non mi sembra proprio adeguato e rende difficile ritrovare la discussione.

#533
Zorro di Marco Travaglio
Io oblio, tu taci, egli auspica
Il Senato sta per approvare la legge bavaglio-guinzaglio per la cronaca giudiziaria e per le intercettazioni della magistratura. L’on. Carolina Lussana (Lega Nord) prepara il bavaglio anche per Internet, vietando di pubblicare persino le condanne dopo un po’ di anni in nome del “diritto all’oblio” (l’ideale, nel paese dei senza memoria). Il ministro Tremonti, dopo aver giurato “mai più condoni”, apparecchia l’ennesimo condono per i grandi evasori camuffato da ”scudo fiscale”, che poi è un’operazione di riciclaggio di Stato: chi ha accumulato soldi sporchi all’estero (perché guadagnati con traffici di droga, armi, persone o perché sottratti al fisco) potrà farli comodamente rientrare pagando una tassa del 4-6% anzichè del 45%. Così lo Stato farà concorrenza alle “lavanderie” criminali, che per 100 euro sporchi ne restituiscono 50-60 puliti (lo Stato, invece, ne restituirà 94-96). A Bari non passa giorno senza che emergano nuove porcherie nella Puttanopoli di Al Tappone e dei suoi amici papponi e/o spacciatori. Il premier, fra una escort e l’altra, partecipa a simpatiche cenette con giudici costituzionali che dovranno valutare la costituzionalità del Lodo Al Fano che gli regala l’impunità, alla presenza dello stesso Al Fano e del solito Letta. Il governo del malaffare affida i lavori per la prima “new town” nell’Abruzzo terremotato al socio di tre soci del mafioso don Vito Ciancimino. E nessuno dice niente. A parte il capo dello Stato, che comprende “le ragioni dell'informazione e della politica”, ma auspica “una tregua nelle polemiche fino al G8”. Che cos’è, uno scherzo

#534
Berlusconi-show al Galà dei Telegatti 2007
Silvio e la proposta di nozze alla Carfagna La serata del Cavaliere tra battute galanti ed Esopo: Romano rana, comunisti come scorpioni STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO


ROMA - Alle due di notte c'è spazio per un governo possibile con la Margherita e una proposta di matrimonio all'avvenente Mara Carfagna. Alle tre per una sbirciatina fugace all' abito succinto della velina, un paio di interviste e una battuta a Zucchero («devo sottoporti alcuni testi che ho scritto, prima però tagliati barba e capelli»). Alle quattro infine l'indicazione di Fini come possibile successore, una favola di Esopo per denunciare i limiti della sinistra e i saluti ad un'Aida Yespica che gli sorride e lo fa sorridere: «Con te andrei ovunque, anche in un' isola deserta...».

Alla serata dei Telegatti Berlusconi non manca mai. Due sere fa ha rispettato la regola: è arrivato quando gli ospiti erano già seduti, è andato via tre ore dopo, alle quattro del mattino, quando i camerieri avevano sparecchiato i tavoli. All'una ha detto che non era serata per discorsi politici, semmai per galanterie alle signore; alle quattro ha cambiato idea e tenuto un piccolo comizio sul liberalismo e sul futuro del Paese. Accanto a lui la velina di Striscia la notizia Melissa Satta, abito quasi inesistente sul retro e anche lei tanti sorrisi al Cavaliere: «Vedo che ha risparmiato sul sarto, signorina. Guardi che conosco suo padre, domani lo chiamo, è avvertita...».
Al complesso monumentale del Santo spirito, ex ospedale per poveri e infermi, volte affrescate nel ' 400, l' atmosfera è quella di una festa vip e popolare: c' è lo staff di Mediaset al completo, i volti dei reality di successo, conduttori, soubrette, attori televisivi. Pippo Baudo è poco distante da Valeria Marini. Rita Rusic saluta affettuosamente le sorelle Carlucci, sedute al tavolo del Cavaliere insieme a Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, che hanno condotto la serata tv, e al condirettore di «Tv Sorrisi e canzoni», Rosanna Mani. Poco distanti Pamela Prati e la Yespica, ma anche l' ex sottosegretario diessino Vincenzo Vita e il presidente diellino della Provincia, Enrico Gasbarra.

A quest' ultimo l' ex premier sussurra a lungo all' orecchio. Anni fa lo ospitò ad Arcore, gli disse che aveva gusto ed estetica adatti a una metamorfosi, cercò senza successo di cooptarlo in Forza Italia: «E ci riprova sempre - racconta lo stesso Gasbarra - dice che prima o poi bisogna fare un governo insieme, con noi della Margherita. Gli ho detto che così mi spaventava il mio assessore, Vita, e allora lui ha insistito con mia moglie: "lo dica lei a suo marito, deve venire con noi, e poi i ds ormai sono liberalizzatori, possiamo imbarcare anche loro in un governo tecnico..."». Sorridono mentre raccontano, in sala si addenta il tortino di zucca, Berlusconi è già qualche metro più in là, si lamenta scherzando del convegno di Liberal sul «berlusconismo», ovvero su se stesso, ieri e oggi nella Capitale: «Mi stanno paragonando a Reagan e de Gaulle e non mi va proprio giù, almeno per ora, sono ancora vivo....».

Prosegue il giro di tavoli, viene presentato e presenta il leader di Forza Italia, nel secondo caso sono due deputate azzurre ad essere introdotte, la bionda Micaela Biancofiore, la mora Mara Carfagna: «Belle, brave, molto più di tanti deputati». Ma per la seconda c' è un complimento in più: «Se non fossi già sposato la sposerei subito..».
Poco prima di andare è la volta della favola: «Uno scorpione - racconta il Cavaliere - chiese alla rana di poter salire sul suo dorso, per farsi trasportare oltre il torrente. La rana rispose: "Non lo farò, perché altrimenti, durante il guado, mi pungerai". E lo scorpione: "Non potrei mai farlo, altrimenti annegheremmo entrambi". La rana si fa convincere ma arrivati al centro del torrente lo scorpione la punge a morte. Prima che ambedue anneghino - conclude Berlusconi- alla rana rimane il tempo di chiedere allo scorpione il perché del suo gesto. Risposta: "l' ho fatto semplicemente perché è nella mia natura"». Morale: «Non si meravigli ora Prodi se all'interno della coalizione, sui temi delle riforme, i partiti che vantano ancora la definizione di comunisti prendano posizione divergenti: è la loro natura».
Marco Galluzzo
31 gennaio 2007

#535
Testo del quotidiano argentino CLARIN, che nel 2008 pubblico' a proposito delle itercettazioni Berlusconi-Carfagna..non querelato da Ghedini..
Il primo ministro Silvio Berlusconi e una "ministra" del suo gabinetto sono finiti al centro di un vasto scandalo già battezzato "sexygate", come quello che 10 anni fa quasi costò a Bill Clinton la presidenza degli Stati Uniti, a causa dei giochi di sesso orale svolti nella sala ovale della Casa Bianca con la stagista Monica Lewinsky. Da diversi giorni, tanto nella stampa quanto nei centri del potere politico italiano, specialmente la Camera dei Deputati e Senatori, crescono questi commenti. Si dice che nel vaso di Pandora delle 8.400 intercettazioni telefoniche realizzate dalla giustizia di Napoli, che trattano una causa di corruzione che potrebbe finire con un processo penale per Silvio Berlusconi, ci siano alcune chiamate che non hanno rilevanza penale però sono un cocktail esplosivo a causa del loro forte contenuto erotico e riferimenti al sesso orale, che gli italiani chiamano *******. Fino ad ora queste intercettazioni non sono finite nelle pagine di nessun quotidiano, o rivista, tipico in questo paese, ne nei siti Internet, in cui nascono ogni genere di pettegolezzi.

Ma il quotidiano La Repubblica cita la ex viceministro degli Affari Esteri e dirigente socialista Margarita Bonivier, devota sostenitrice di Berlusconi, che riconosce l’esistenza dei messaggi a luce rossa.

Secondo la stampa, nei dialoghi telefonici fra Berlusconi e la sua attuale “ministra” delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, di anni 37, c’è stato un interscambio di frasi con toni molto accesi e allusioni al *******. Nel periodo in cui furono realizzate le intercettazioni giudiziarie, il Cavaliere era il capo dell’opposizione e la Carfagna, una soubrette di fama crescente (in televisione).
Di grande bellezza, Mara (Maria del Rosario), era già stata la causa di uno scandalo che scoppiò nel gennaio dell’anno scorso, quando alla consegna dei premi dei suoi canali televisivi (Berlusconi è proprietario di tre grandi reti televisivo-commerciali ), l’allora capo dell’opposizione conservatrice disse pubblicamente: se non fossi sposato mi sposerei con te.

La seconda moglie di Berlusconi, Veronica Lario, un’altra gran bellezza e madre di tre figli (in Cavaliere ne ha altri due avuti dal suo primo matrimonio), fece esplodere la propria ira con una lettera aperta al marito che pubblicò nel quotidiano La Repubblica, esigendo che chiedesse perdono. Berlusconi si affrettò a soddisfare la richiesta.
Mara è di Salerno e la sua biografia comprende attività in televisione, nel mondo dello spettacolo e della vita mondana. Ma la Carfagna ha studiato anche danza classica, canto ed è laureata in Diritto.

Cosa sarebbe successo se Clinton avesse nominato Monica Lewinsky ministro, si è chiesto il deputato dell’opposizione Massimo Donadi. L’ex Pubblico Ministero del processo Mani Pulite di Milano, Antonio Di Pietro, duro oppositore parlamentare di Berlusconi, fece notare che non si può rifugiare nel privato chi nomina un ministro della Repubblica per motivi diversi dalle sue funzioni istituzionali.

Di Pietro aveva accusato da poco di magnaccia (“cafischo” direbbe un argentino, ossia sfruttatore di donne) il primo ministro, dopo che il settimanale L’Espresso ha rivelato due settimane fa intercettazioni telefoniche con dialoghi fra Berlusconi e il direttore della RAI, la televisione privata, Antonio Saccà, nelle quali l’allora capo dell’opposizione e padrone della compagnia televisiva rivale, chiese al suo amico che desse un lavoro a 5 soubrette e attrici di poco rilievo. In particolare, Berlusconi segnalò Antonella Troise. «E’ una pazza che dice che io la comprometto e si sta facendo pericolosa», gli disse. Per tutti la richiesta si dimostrava come una forma efficace per far tacere la Troise, vai tu a sapere perché.

Per fermare la valanga che si stava approssimando, Berlusconi annunciò un decreto del suo governo per proibire la diffusione delle intercettazioni telefoniche. Poi disse che non erano necessarie nuove norme, dopo che i suoi amici lo calmerano e i magistrati napoletani che lo investigano affermarono che avrebbero distrutto le chiamate telefoniche senza rilievo penale. Ma in Italia è difficile che questo avvenga al 100%.

In una conferenza stampa, ieri Berlusconi ha annunciato che non presenterà un decreto di esecuzione immediata ma un progetto di legge che si discuterà in Parlamento.

«Nonostante tutto il fango che mi hanno lanciato i sondaggi dimostrano che gli italiani continuano ad appoggiarmi», ha assicurato il primo ministro conservatore.

Berlusconi e la sua coalizione di centrodestra con la Lega Nord, vinse ampiamente durante le elezioni di aprile contro il Partito Democratico, la nuova forza di Centrosinistra che governava fino a quel momento e che successivamente perse anche il comune di Roma. Così, Silvio Berluconi divenne primo ministro per la terza volta nella sua vita.

Quello che si vede sui giornali – ha detto ieri – si concentra su fatti che non hanno nulla a che vedere con il programma dell’esecutivo e portano in primo piano gli attacchi costanti di certa magistratura nei confronti di chi deve governare, eletto dal paese, tentando sovvertire il voto degli italiani

#536
Il personale che si occupa dei trasferimenti passerà alle dipendenze dell’intelligence
«Voli di Stato gestiti dai Servizi» La decisione del governo: le informazioni saranno coperte dal segreto
ROMA — Il personale che si occupa dei voli di Stato sarà trasferito alle dipendenze di­rette dell’intelligence. In parti­colare sarà inserito nell’orga­nico del Rud, l’ufficio che fa capo all’Aise — il servizio segreto mi­litare — ed è addet­to alle mansioni di vigilanza degli obiettivi. La decisione è stata presa dal go­verno dopo la pub­blicazione delle fo­to del premier Sil­vio Berlusconi che imbarca a bordo degli aerei con la sigla «Repubblica Italiana» i suoi ospiti privati come il cantante Mariano Apicella, attori e bal­lerine. E dopo la circostanza, emersa durante gli accerta­menti della Procura di Bari, che anche Gianpaolo Taranti­ni - indagato per induzione al­la prostituzione per aver porta­to ragazze a pagamento nelle residenze del premier - si spo­stava tra Roma e Milano a bor­do di quei velivoli. Nella richiesta di avvio del­la procedura, già trasmessa al­l’Aeronautica Militare e alle al­tre amministrazioni da cui di­pende il personale, i trasferi­menti vengono giustificati con motivi di «sicurezza e ri­servatezza ». Finora le liste pas­seggeri e i piani di volo pote­vano essere acquisiti dall’auto­rità giudiziaria, sia pur con un provvedimento motivato.
D’ora in avanti i documenti sa­ranno invece coperti dal segre­to e dunque per poterli visio­nare si dovrà avviare un iter molto più complesso e soprat­tutto ci sarà la possibilità di opposizione alla consegna. Un mese fa Silvio Berlusco­ni si era rivolto al garante del­la Privacy e alla magistratura romana per chiedere il seque­stro delle foto scattate dal re­porter sardo Antonello Zappa­du a Villa Certosa e all’aeropor­to di Olbia. Migliaia di scatti che riprendevano gli ospiti del­la sua residenza estiva, ma an­che quelli in arrivo o in parten­za a bordo dei velivoli. L’Au­thority ha ritenuto «illecito» ri­prendere e diffondere «imma­gini di persone all’interno di una privata dimora senza il lo­ro consenso e utilizzando tec­niche particolarmente invasi­ve », mentre ha stabilito che «sono permesse quelle riprese in luoghi pubblici», come è per esempio un aeroporto. La Procura ha invece dispo­sto il sequestro di tutti gli scat­ti e poi ha delegato i carabinie­ri all’acquisizione dei docu­menti relativi ai voli immorta­lati dal reporter. Due settima­ne sono bastate ai magistrati per chiedere al tribunale dei ministri l’archiviazione dell’in­chiesta.

L’indagine si è con­centrata soltanto sui voli docu­mentati da Zappadu. I magi­strati non hanno svolto alcu­na verifica ulteriore sugli altri trasferimenti con velivoli di Stato autorizzati dalla presi­denza del Consiglio e hanno chiuso il fascicolo. Hanno in­fatti ritenuto che la direttiva approvata dallo stesso gover­no Berlusconi il 25 luglio 2008 consente il trasporto degli estranei e soprattutto che «la presenza del premier a bordo degli aerei esclude la violazio­ne della legge e il danno patri­moniale per presunto sperpe­ro di denaro pubblico». La decisione dei pubblici ministeri della capitale non mette comunque al riparo da altre indagini che potrebbero essere avviate e da possibili fu­ghe di notizie sui voli presi­denziali. Di qui la scelta di una «blindatura» che invece impo­ne il massimo livello di riser­vatezza su tutti gli spostamen­ti. Proprio come accaduto per gli uomini della scorta di Ber­lusconi che sono stati assunti dall’Aisi — il servizio segreto interno — guidato dal genera­le Giorgio Piccirillo: la mag­gior parte di loro segue Silvio Berlusconi sin dai tempi della Fininvest.

I responsabili del­l’apparato di sicurezza sono stati inseriti nei ranghi degli 007 e hanno ottenuto la nomi­na a caporeparto, ma questo non impedisce che le decisio­ni operative siano prese di fat­to in piena autonomia. La col­locazione nell’apparato di in­telligence serve soprattutto a tutelare il vincolo di segretez­za. La decisione sul trasferi­mento del personale addetto ai voli di Stato dovrà adesso essere comunicata al Copasir, il comitato di controllo parla­mentare, che ha avviato un’in­dagine sulle misure di prote­zione del presidente del Consi­glio e sull’utilizzo degli aerei dell’Aeronautica. Villa Certosa è infatti «sede di governo al­ternativa in situazioni di emer­genza » e come tale deve esse­re tutelata. Durante le audizio­ni della scorsa settimana i ver­tici degli 007 hanno però chia­rito che «è protetta secondo il massimo livello di sicurezza possibile rispetto alla sua loca­lizzazione » e anche tenendo conto del tenore di vita del premier. Durante feste e cene la lista degli ospiti è infatti affi­data a vigilanza privata e, co­me accade pure a Palazzo Gra­zioli, agli ingressi non viene effettuato alcun tipo di con­trollo.

Fiorenza Sarzanini

#537
Ahh... mi stavo preoccupando...
qualche giorno senza rassegna stampa. Avevo quasi creduto che si fosse deciso di seguire i consigli di Napolitano... :lol: :lol:

Comunque, per gli amanti dei gossip, consiglio un'interessante lettura del settimanale OGGI (edito da Rizzoli e non da Mondadori, prima che qualcuno faccia i soliti commenti...).
C'è un'accurata descrizione/intervista del "vostro" principale teste, con tanto di interviste alle amiche che spiegano un po' di cose... ed emerge un quadro un po' diverso da quello che il quotidiano di partito e tutti i suoi affiliati hanno dipinto sulla questione escort...

#538
peccato che il sedicente fidanzato (attuale) di noemi abbia oggi annunciato che la storia del fidanzamento con tanto di foto su Chi sia solo una bufala..

porello.. :lol: ha ammesso che le cose sono andate troppo in là.. e che potrebbe raccontare molte cose.. sulla "fidanzata".. che è stata lei a chiedergli di metter su il falso fidanzamento.. imbeccata da "qualcuno".

ovviamente un bell'articolo su Diva e Donna che quanto a scoop se la gioca con Oggi. :lol: :lol:
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#539
Napoli, 30 giugno 2009 - Il suo fidanzamento con Noemi Letizia? «La verità è che è stato tutto organizzato». È la clamorosa confessione che Domenico Cozzolino, 21enne pierre campano, ha rilasciato in esclusiva al settimanale Diva e donna', diretto da Silvana Giacobini, in edicola domani. Secondo la versione del giovane, a chiedergli di mettere in scena il finto rapporto sarebbe stata Noemi stessa, "anche se credo che qualcuno l'abbia indirizzata, tre o quattro giorni dopo la sua festa per i 18 anni, a cui partecipò anche Silvio Berlusconi". Un finto fidanzamento già finito: «Mi volevano allontanare perché so troppe cose. Quindi dopo il 7 giugno non ci siamo mai più sentiti con Noemi». Alla domanda se ora si aspetta reazioni da Noemi e famiglia, Cozzolino replica: «Non mi interessa, io ho la coscienza a posto. In questa intervista sto raccontando come è andata, anzi, non ho raccontato tutto, ma una minima parte, una infarinatura. Finchè è gioco, sì, ma ora si stava iniziando ad andare oltre. Adesso dormo più sereno».

e vabbhè...
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“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.