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COSTO ARCHITETTO.

#1
Ciao a tutti,
oggi mi trovo a valutare il costo architetto della casa che sto per ristrutturare..mi comunica che sarà il 5-6 % del costo di costruzione/ristrutturazione (ditta edile - idraulico - elettricista-sanitari-piastrelle -porte e finestre).
Ipotizziamo che questo costo sia 100000 euro al lordo di I.V.A.
Il costo che dovrei pagare è 6000 euro più I.V.A o la sua parcella sarà 6000 euro al lordo di I.V.A cioè 5000 più I.V.A.?

Aspetto qualche suggerimento...

Grazie
:P

#2
la percentuale che il collega ti ha chiesto come parcella si applica al totale delle opere IVA esclusa. Quindi se spenderai 100.000 euro IVA esclusa per le opere, dovrai al collega 5-6.000 euro, a cui devi aggiungere la cassa di previdenza (2%) e, ovviamente, l'IVA.

se ti servono elementi per valutare, ti posso garantire che il compenso che ti ha chiesto è congruo e allineato al mercato (è insomma quanto chiedo anch'io): per maggiore chiarezza, chiedi al collega se è compreso nel compenso anche l'eventuale stesura della pratica DIA e il successivo riaccatastamento. Considera che se all'interno dei lavori ci sono opere a forte carattere tecnologico (p.e. se fai un impianto di condizionamento particolarmente complesso, da spenderci più di 10.000 euro) non dovrai considerare questi costi nella parcella dell'architetto (a meno che non abbia fatto anche il progetto tecnologico dell'impianto), ma solo riconoscergli un "forfetario" inferiore alla parcella che ti chiede. Se, invece, chiederai al collega dei progetti esecutivi per mobili da realizzarsi su misura (p.e. in falegnameria), considera che la parcella dovrebbe essere un pochino più alta, perchè la progettazione è più complessa (non oltre un 8-9% cmq).

Chiedi di definire la parcella in sede di preventivo, prima di iniziare le opere, e non a consuntivo: in questo modo il tecnico non è "invitato" a proporti opere extra-capitolato per aumentare anche la sua parcella.

In genere nella parcella è esclusa la redazione del piano operativo di sicurezza e coordinamento: considera che, se necessario, incide per altri 1.500-2.000 euro (sempre esclusa IVA e contributi) sulle parcelle professionali.
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#3
Grazie della pronta risposta,

a livello di opere tecnologiche noi abbiamo previsto i pannelli solari + la doppia caldaia (caldaia a condensazione + stufa a pellets collegata all'impianto di riscaldamento).
Nel computo cosa dobbiamo considerare?
Un' altra cosa, la cassa di previdenza la calcoli sul costo totale di ristrutturazione?

Aspetto nuove.
Buona Giornata.
:P

Ciao

#4
la cassa di previdenza è il2% dell'importo che l'architetto ti fattura:

se l'imponibile fosse 1.000 euro (tipo il 5% di 20.000 euro di lavori), avresti il 2% di inarcassa calcolato sui 1000 (20 euro) e, sulla somma dei due, calcoli l'IVA: 1.020,00 + 20% = 1.020 + 204 = 1.224,00

l'architetto può fatturare all'impresa in modo tale che, almeno, tu possa pagare l'IVA al 10 invece che al 20. L'architetto comunque fattura al 20 all'impresa, che ti dovrà girare l'imponibile ivato però al 10 (e l'impresa stessa fa da compensatore dell'IVA).

una buona norma per le opere tecnologiche è: fino a 5-7.000 euro di spesa per impianti tecnologici liquidi all'architetto la percentuale che ti chiede (è comunque anche il direttore lavori, e partecipa alle decisioni su dove passare le tubazioni e quant'altro, quindi è giusto risarcire il suo lavoro); per importi superiori applichi la percentuale che ti chiede sui primi 5-7.000 euro e il rimanente lo puoi calcolare applicando una percentuale ridotta anche della metà (p.e. gli dai il 6% sui primi 5.000 euro e il 2-3% sull'eccedenza), sempre nell'ipotesi in cui non ci sia un tecnico progettista che si occupa integralmente del progetto e della messa in opera dell'impianto (in questo caso non dai nulla al tuo architetto ma paghi la parcella a questo tecnico).
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Re: COSTO ARCHITETTO.

#5
Sampei 79 ha scritto:Ciao a tutti,
oggi mi trovo a valutare il costo architetto della casa che sto per ristrutturare..mi comunica che sarà il 5-6 % del costo di costruzione/ristrutturazione (ditta edile - idraulico - elettricista-sanitari-piastrelle -porte e finestre).
Ipotizziamo che questo costo sia 100000 euro al lordo di I.V.A.
Il costo che dovrei pagare è 6000 euro più I.V.A o la sua parcella sarà 6000 euro al lordo di I.V.A cioè 5000 più I.V.A.?

Aspetto qualche suggerimento...

Grazie
:P
Il rapporto tra committente e professionista è di tipo fiduciario. Se non ti fidi del professionista scelto, cambialo.
Detto ciò esistono dei tariffari per calcolare la parcella professionale e per farti una idea puoi andare qui:
http://www.architettiroma.it/tariffa/parcella.aspx
La categoria è la 1c o, ma questo puoi saperlo solo tu e chi fa il preventivo una 1d.

La tariffa professionale minima è stata abolita per legge e quindi ciascun professionista può fare gli sconti che vuole purchè sia salvaguardata almeno un po' la dignità professionale. Così come in tutto in genere ciò che si paga può essere il nome e/o la qualità del lavoro.

Tutte le altre domande relative alla parcella ti consiglio di chiederle direttamente al tuo architetto, di firmare un contratto o una lettera di incarico nella quale sono riportate chiaramente le competenze e le esclusioni.

sconsiglio il passaggio tramite impresa per i pagamenti. L'architetto dovrebbe controllare l'impresa, non dipendere da essa!
Anzi è meglio che impresa e professionista siano proprio cose separate.

buona ristrutturazione.

Re: COSTO ARCHITETTO.

#6
akaihp ha scritto:
sconsiglio il passaggio tramite impresa per i pagamenti. L'architetto dovrebbe controllare l'impresa, non dipendere da essa!
Anzi è meglio che impresa e professionista siano proprio cose separate.

buona ristrutturazione.
sono d'accordissimo. il passaggio attraverso l'impresa per la fatturazione è però obbligato (l'ho chiesto agli uffici dell'agenzia delle entrate, ad un dipendente che si occupa proprio della detrazione 36%) se si vuole fruire della detrazione fiscale del 36% anche sulla prestazione del professionista. Formalmente è ovvio che rimangono figure separate.
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Re: COSTO ARCHITETTO.

#7
Marcvsrvs ha scritto:
akaihp ha scritto:
sconsiglio il passaggio tramite impresa per i pagamenti. L'architetto dovrebbe controllare l'impresa, non dipendere da essa!
Anzi è meglio che impresa e professionista siano proprio cose separate.

buona ristrutturazione.
sono d'accordissimo. il passaggio attraverso l'impresa per la fatturazione è però obbligato (l'ho chiesto agli uffici dell'agenzia delle entrate, ad un dipendente che si occupa proprio della detrazione 36%) se si vuole fruire della detrazione fiscale del 36% anche sulla prestazione del professionista. Formalmente è ovvio che rimangono figure separate.
non me ne occupo direttamente e in genere ci pensa il committente direttamente ma da quanto ne so la detrazione esiste anche se si fanno pagamenti diretti al professionista (e ci mancherebbe!).
La cosa importante è effettuare il pagamento tramite bonifico effettuato direttamente in banca con apposito modulo (i bonifici on line non valgono).
L'ultimo lavoro di questo tipo è di oltre un anno fa quindi non so se con la nuova finanziaria hanno modificato la cosa.
--
federico r.
http://tinyurl.com/studioarchitettura